Assisi: la città di San Francesco è anche il cuore verde dell’ Umbria

Assisi nel cuore dell’ Umbria è un’ incantevole cittadina arroccata su un’ altura protetta da antiche mura e celebre per essere la città natale di San Francesco che ovviamente, e allo stesso tempo involontariamente, ha plasmato il contesto urbano trasformandolo in un importante centro religioso, probabilmente il principale d’ Italia. Le chiese ed i luoghi di culto ad Assisi non si contano, ma lungo le vie e attraverso le piazze della magnifica città di San Francesco trovi anche edifici e palazzi storici che dall’ epoca romana attraversano i secoli lasciando un’ eredità culturale di inestimabile valore. Non è un caso che nel 2000 l’ UNESCO ha incluso Assisi, la Basílica di San Francesco e altri siti francescani nella celebre lista del Patrimonio Mondiale dell’ Umanità.

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Il mio itinerario ad Assisi e in Umbria

Fantastica Umbria! La conosci già? L’ Umbria con la Toscana è in assoluto la regione d’ Italia che io amo di più, perchè è molto verde e soprattutto ricchissima di piccoli e incantevoli borghi storici che emozionano, ma anche cittadine più grandi ma per questo non ricche di fascino.

Sono tantissimi anni che frequento l’ Umbria e ci vado molto spesso anche per lavoro, ed è per questo motivo che posso dire di conoscerla abbastanza bene, ma nonostante questo non mi stanca mai.

Non è un caso che quando posso tornarci non mi lascio scappare l’ occasione, anche perchè in Umbria si mangia molto bene. Deattaglio per non me non trascurabile, perchè se leggi i miei articoli sai benissimo che sono un gran goloso, ma solo di prodotti di qualità. E in Umbria ne trovi tantissimi, insieme ad ottimi vini.

Amo talmente tanto l’ Umbria che qualche anno fa ho fatto addirittura un giro in camper di 2 mesi tra metà Maggio e metà Luglio molto intenso, se mi permetti questa espressione, perchè visitato moltissime località più o meno blasonate.

In realtà durante questo viaggio in Umbria in camper ne ho approfittato per conoscere anche alcuni posti incantevoli nel Lazio, regione con la quale confina e che si raggiunge abbastanza velocemente senza dover prendere l’ autostrada.

Spero di non annoiarti se prima del racconto della mia esperienza ad Assisi che è l’ argomento di questo articolo ti racconto a grandi linee il mio itinerario perchè penso che ti possa essere molto utile per disegnare il tuo personalissimo alla scoperta dell’ Umbria, anche se magari più corto di quello che ho fatto io.

Puoi ad esempio pensare di pianificare un giro in Umbria includendo la visita ad alcune di queste destinazioni, per poi ritornare in altre occasioni per vedere le altre.

L’ Umbria rimane sempre lì e ti aspetta in tutte le stagioni perchè il suo territorio è talmente vario da regalarti esperienze sempre diverse e molto emozionanti.

Ma veniamo al mio lungo itinerario alla scoperta dell’ Umbria in camper che è iniziato Rimini in Emilia Romagna dove mi ero fermato qualche giorno per stare con mia figlia che vive là.

Lasciata Rimini sono passato dalle Marche, e per la precisione da Gradara, da Pesaro e una volta arrivato a Fano mi sono immesso nella E45 che in meno di 3 ore (deviazioni e scambi di corsia comprese) mi ha portato alla splendida città umbra di Gubbio, in provincia di Perugia.

A Gubbio mi sono fermato un paio di giorni, il tempo minimo per conoscere questa stupenda cittadina medioevale racchiusa da mure del Trecento che io però già conoscevo molto bene, ma che mi ha fatto molto piacere rivedere.

Dopo Gubbio ho raggiunto il piccolo paese di Costacciaro, la porta per raggiungere la cima dell’ incantevole Monte Cucco all’ interno dell’ omonimo parco regionale, uno dei miei luoghi del cuore in Umbria al confine con le Marche.

Se passi da Costacciaro non puoi perderti almeno un pranzo o una cena in uno delle tante minuscole trattorie nelle quali ti consiglio di ordinare qualche piatto tipico regionale a base di squisito tartufo che si raccoglie proprio in questa zona, ovviamente insieme a un generoso bicchiere di vino rosso che non guasta mai. 🙂 🙂 🙂

Salutato il bellissimo territorio del Monte Cucco ho raggiunto la tappa successiva del mio itinerario in Umbria in camper che è stata la meravigliosa Assisi. Concedimi ancora qualche minuto per finire di raccontarti il mio itinerario in camper in Umbria e poi ti racconterò di Assisi nel dettaglio.

Dopo 3 giorni ad Assisi ho raggiunto la meravigliosa Spello e la piccola e suggestiva minuscola fraziose di Collepino. Hai mai sentito nominare Spello? Penso proprio di sì! Questo bellissimo borgo dell’ Umbria è infadiventato famoso in tutta Italia e addirittura nel mondo per la sua Infiorata del Corpus Domini.

Davvero non sai cos’ è l’ infiorata di Spello? Si tratta di una festa che ogni anno riempie le strade e le piazze del suo centro storico con bellissime e inusuali opere d’ arte realizzate dai maestri infioratori utilizzando i petali colorati dei fiori raccolti nelle colline circostanti.

Salutata Spello mi sono diretto verso 2 minuscoli e incantevoli centri medioevali dell’ Umbria circondati da antiche mura difensive che non conoscevo ancora e dei quali ho sentito parlare pochi giorni prima per puro caso: Bevagna e la vicinissima Montefalco.

Questi 2 minuscoli borghi dell’ Umbria sono incantevoli e devi sapere che si possono visitare anche in un solo giorno perchè sono minuscoli e anche perchè si trovano a non più di 10 chilometri di distanza uno dall’ altro.

Fai come me e cerca di visitarli entrambi, ma se devi scegliere ti suggerisco di scegliere Montefalco perchè è più caratteristico e arroccato su un’ altura che ti regala una suggestiva vista panoramica delle dolci colline che lo circondano in un abbraccio.

La tappa successiva del mio giro in Umbria in camper è stata la bellissima Trevi, uno dei Borghi più belli d’ Italia e membro dell’ Unione dei Comuni denominata Terre dell’ Olio e del Sagrantino. Non è la prima volta che visitavo Trevi, ma avevo lo stesso tanta voglia di ritornarci perchè ha un centro storico antico e incantevole.

Se stai pensando di andare a visitare Trevi ti consiglio di prestare attenzione al calendario, per cercare di far coincidere la tua visita con uno degli eventi gastronomici dedicati all’ olio extra vergine di oliva e al sedano nero. Quest’ ultimo è un prodotto che non si trova in nessun’ altra zona d’ Italia, per cui devi approfittarne per assaggiarlo.

Dopo Trevi è stata la volta di Norcia, che dopo diversi anni dal terremoto che l’ ha colpita è ancora un pò malmessa, ma nonostante questo continua ad esercitare in me una fortissima attrazione, forse perchè ci sono 2 dei miei ristoranti preferiti in Umbria.

Hai mai assaggiato la pasta alla norcina? Questo piacere per il palato è sufficiente per fermarsi a conoscere Norcia, famosa le tanti varietà di salumi e di salsicce che sono conosciuti come norcineria e che trovi nei tanti negozi del centro, anche se alcuni sono stati trasferiti in container fuori le mura.

Norcia si trova a una trentina di chilometri dalla sua frazione Castelluccio di Norcia, famosa per le bellissime distese di fiori che verso fine Giugno colorano con un arcobaleno le colline che la circondano rendendole uniche, al punto che sicuramente ci trovi centinaia di fotografi provenienti da tutto il mondo per immortalarle.

Cascia è stata invece una new entry perchè non l’ avevo mai visitata, ma non mi ha detto proprio nulla perchè l’ ho trovata molto trascurata e senza nessun luogo di interesse se non la Basilica di Santa Rita con annesso convento che comunque non è niente di che.

Detto questo, in meno di 2 ore ero di nuovo sul camper verso la successiva destinazione del mio lungo viaggio in Umbria.

Arrivato fino a qui nella provincia di Terni non potevo non fare un salto alle Cascate delle Marmore, alcuni dei salti d’ acqua più belli d’ Italia.

Tra l’ altro queste cascate nel cuore dell’ Umbria sono inserite in un contesto naturale davvero stupendo nel quale puoi anche praticare diversi sport, tra i quali il rafting e il canyoning che ho fatto un paio di anni fa insieme a mia figlia.

Non esagero se dico che le Cascate delle Marmore sono una tappa obbligata se decidi di visitare l’ Umbria, così come la bellissima Spoleto che già conoscevo ma dove torno sempre con tantissimo piacere.

Vicino a Spoleto di consiglio di visitare il bellissimo borgo di Narni, che è un’ autentica bomboniera nel cuore dell’ Umbria, e se ci vai non perderti la visita alla città sotterranea perchè riserva bellissime sorprese.

Da Narni ho percorso i 50 chilometri che la separano dalla bellissima Todi, e che come molte altre località dell’ Umbria ti aspetta con un magnifico centro storico arroccato che non mi stanco mai di rivedere. Vuoi sapere quante volte ho visitato Todi? Se includo il giro in Umbria in camper che ti sto raccontando è sono esattamente 5.

Ti consiglio di visitare Todi anche perchè è una città improntata alla letteratura e all’ arte classica e la letteratura, anche se negli ultimi anni la sua vocazione ha abbracciato anche l’ arte contemporanea.

Salutata la bellissima Todi il mio itinerario alla scoperta dell’ Umbria in camper è preseguito verso Orvieto e Città della Pieve, che non conoscevo ancora. In queste 2 città dell’ Umbria riversavo tantissime aspettative perchè diversi amici me ne avevano parlato benissimo.

A posteriori devo ammettere che Orvieto e Città della Pieve hanno superato di gran lunga le mie già alte aspettative perchè sono semplicemente fantastiche, anche se molto diverse tra loro. Chiudo dicendo che non posso fare altro che consigliarti di includerle nella tua wish-list di viaggio.

Dopo Città della Pieve ho deciso di oltrepassare il confine con la regione Lazio per conoscere il Lago di Bolsena che non avevo ancora visto, così come le piccole città di Bolsena e di Capodimonte che si affacciano sulla sua riva, da su due punti opposti.

Sono arrivato a Bolsensa e così non potevo non visitare il minuscolo paesino di Civita, una bomboniera che puoi visitare in un paio d’ ore, più che sufficienti per scoprire il suo patrimonio culturale si concentra in pochi vicoletti.

Visitata Civita sono tornato in Umbria ormai sulla via del ritorno e ho fatto una breve deviazione sul Lago Trasimeno e alla graziosa Castiglione del Lago che lo guarda dall’ alto di una dolce collina, una cittadina che con gli anni è diventata molto turistica ma che trovi ancora molto autentica.

Satutata Castiglione del Lago è stato il turno della minuscola Solomeo e poi mi sono fermato a rivedere Perugia, l’ ultima tappa di questo mio lungo viaggio in Umbria in camper. Su Perugia devo però essere sincero: purtroppo non ho trovato la bella città che ricordavo, perchè mi è sembrata molto più trascurata.

La sensazione che questa volta ho avuto su Perugia mi ha fatto molto male, ma questo non vuol dire che a te la città più grande dell’ Umbria farà lo stesso effetto, soprattutto se non la conosci già.

Non mi resta di suggerirti di fermarti a visitare Perugia, e poi per favore raccontami come l’ hai trovata perchè sono ansioso di conoscere la tua opinione.

Cosa ne dici del mio giro in camper in Umbria? Spero proprio di non essermi dilungato troppo, anche se sono sicuro che i minuti che hai investito per leggerlo ti sarà utile quanto meno come spunto per la tua prossima vacanza.

Lunga parentesi itinerario in Umbria in camper chiusa, adesso è arrivato il momento di parlare della bellissima Assisi, senza dubbio una delle più affascinanti e suggestive località della regione.

Se decidi di visitare Assisi il primo dilemma che ti si presenta è dove parcheggiare. In realtà sto esagerando perchè al di fuori delle mura di Assisi ci sono moltissimi parcheggi, comunque troppo pochi per l’incredibile flusso di turisti che la prende d’ assalto soprattutto durante i fine settimana.

Tra l’ altro i parcheggi di Assisi sono abbastanza cari, infatti parcheggiare la macchina costa 2 euro all’ ora e 14 euro per 24 ore.

Vicino al centro storico di Assisi c’è anche un’ area sosta camper ma al di là del costo abbastanza salato ho letto su alcuni gruppi di camperisti su Facebook che è poco curata, i bagni sono sempre sporchi e non c’è l’ elettricità.

Se tutti condividono la stessa opinione negativa sull’ aria di sosta camper vicino al centro di Assisi significa che è vera, quindi me ne sono stato alla larga senza nemmeno prenderla in considerazione.

Il centro storico della città di San Francesco è totalmente pedonale, quindi anche se decidi di dormire in un hotel ad Assisi per vedere comodamente il suo patrimonio culturale della devi per forza parcheggiare in questi parcheggi pubblici fuori le mura.

Una buona opzione è quella di parcheggiare la macchina o il camper a Santa Maria degli Angeli, la frazione di Assisi a 5 chilometri di distanza che è perfettamente collegata da un servizio di autobus con corse molto frequenti.

In realtà se hai voglia puoi tranquillamente raggiungere Assisi da Santa Maria degli Angeli anche a piedi, passando dai sentieri attraverso i campi che ti regalano una boccata d’ aria fresca e un bel contesto naturale.

Si tratta di una bella passeggiata che inizia pianeggiante e poi diventa ovviamente ripida nella parte finale perchè il centro di Assisi è arroccato sulla collina, e come vedrai questa posizione ti regala una splendida visuale sui dintorni.

Tra l’ altro a Santa Maria degli Angeli ci sono tantissimi parcheggi liberi, anche per il camper, quindi è un’ ottima opzione per conoscere Assisi senza problemi e risparmiando un sacco di soldi.

Te lo garantisco perchè quando sono andato a visitare Assisi ho parcheggiato il camper proprio qui a Santa Maria degli Angeli in un grande parcheggio vicino alla farmacia (ce n’è solo una) e non ho pagato nemmeno un euro.

La fermata dell’ autobus per Assisi si trova proprio di fianco alla bellissima Basilica di Santa Maria degli Angeli dove ci sono le bancarelle, e il viaggio dura meno di 15 minuti.

Se hai deciso di raggiungere Assisi in treno devi sapere che la stazione è appena fuori dal centro di Santa Maria degli Angeli e l’ autobus ha una fermata proprio nel piazzale davanti, ma non è lo stesso che parte dalla Basilica.

Sei alla ricerca delle cose più belle da vedere e da fare ad Assisi?

Le migliori esperienze che ti consiglio di fare ad Assisi sono esplorazione privata della Città Vecchia, a passeggio tra basiliche storiche e luoghi culturali (anche nella versione in auto con autista e guida), la passeggiata a cavallo nelle valli attorno ad Assisi con pranzo tipico umbro, oppure il volo sopra Assisi in mongolfiera+degustazione vini, per avere una panoramica inusuale della città di San Francesco e assaggiare le migliori etichette umbre! Protagonista assoluto di Assisi è San Francesco, e per questo non puoi visitare la città senza visitare i luoghi più emblematici collegati con la sua figura. Ecco perchè ti consiglio l’ escursione guidata culturale+Basilica oppure il tour guidato sulle orme di San Francesco, anche in versione rapida in tuk tuk di giorno o by night, entrambe ideali se hai poco tempo, anche se io mi permetto di suggerirti la versione notturna perchè è molto più suggestiva. Molto interessante è anche la sola visita guidata privata Basilica San Francesco, anche nella più economica ma altrettanto interessante escursione guidata in gruppo. Hai deciso di visitare Assisi e vuoi approfittarne per conoscere la squisita gastronomia umbra e fare esperienze culinarie? Hai la possibilità di fare tantissime esperienze diverse, tra le quali ti suggerisco quelle che secondo me sono le migliori: corso di cucina+pranzolezione di cucina a casa di un localepasto 4 portate a casa di un localetour del vino+olio+aceto balsamicopic nic+degustazione 5 vinidegustazione vini+formaggi biologici. Ti interessa la possibilità di visitare Assisi in giornata dalla tua città insieme alla famiglia o amici? Mi permetto di suggerirti le migliori proposte offerte ad un prezzo eccezionale! Da Firenze: gita privata Assisi+Cortona (anche nella versione escursione di gruppo) – tour privato Assisi+Orvieto. Da Roma: vista guidata Assisi+degustazione vini – tour privato Assisi+Orvieto (anche nella versione escursione di gruppo) – gita privata Assisi+Cascia.

La Basilica di San Francesco d’ Assisi

L’ autobus da Santa Maria degli Angeli ad Assisi mi ha lasciato in piazza Giovanni Paolo II, e ovviamente la prima meta prevista del mio itinerario nel centro di Assisi era la Basilica di San Francesco, lo stesso luogo che attrae in questa cittadina dell’ Umbria migliaia di turisti ogni giorno.

Per entrare nel centro storico di Assisi ho attraversato la Porta di San Pietro, e subito dopo ho notato in lontananza una bella e imponte chiesa in pietra bianca e rosa che ho decido di visitare subito, sapendo che sarebbe stata solo la prima di decine, perchè in questa località umbra ci sono più edifici religiosi che case!

Più che una battuta è una mezza verità, ma se deciderai di visitare Assisi scoprirai che in realtà la città di San Francesco offre molto di più.

La chiesa di Assisi che ho intravisto è la bellissima Abbazia Benedettina di San Pietro della fine del secolo X che ti anticipo essere bellissima sia fuori che dentro.

La facciata di questa antica abbazia di Assisi è realizzata con la caratteristica pietra rosa del Monte Subasio in stile romanico, e la trovi incorniciata dalla cappella del rosario a sinistra e dall’ imponente fabbrica del monastero a destra.

Mi è piaciuto tantissimo il portale centrale dell’ Abbazia Benedettina di San Pietro fiancheggiata da 2 leoni mentre la parte superiore della facciata è decorata da 3 grandi rosoni che si sviluppano in corrispondenza dei portali, con quello centrale più grande.

Ti consiglio di prenderti 10 minuti per visitare anche l’ intero di questa abbazia di Assisi che è bello perchè completamente in pietra e praticamente privo di decorazioni ma ospita interessanti elementi artistici tra i quali molti affreschi e la cappella del Rosario sul cui altare puoi vedere una bella tela raffigurante la Madonna.

Graziosa è anche la piazzetta antistante che ho trovato molto semplice, al centro della quale puoi vedere una curiosa scultura di arte moderna intitolata Ascension, che assomiglia ad un accento o ad una virgola gigante su basamento in pietra realizzata su progetto dell’ eclettica Beverly Pepper e donata al Comune di Assisi.

La piazza è delimitata da una siepe su un lato e da alberi sull’ altro, ed è anche un piccolo belvedere che ti permette di vedere in lontananza la cupola della Basilica di Santa Maria degli Angeli e le dolci colline che circondano l’ antico centro di Assisi.

Ritornato sui miei passi verso la Porta San Pietro ho preso la strada in salita che si chiama Piaggia di Porta San Pietro e che mi ha condotto verso la Basilica di San Francesco tra un negozio di souvenir e l’ altro.

Sono bastati questi pochi passi per farmi capire subito che il centro di Assisi è perfetto dal punto di vista architettonico e tutti gli edifici in pietra e in mattoni hanno facciate perfettamente restaurate.

Per carità, va benissimo così perchè Assisi centro è visibilmente molto bello, ma forse un pò troppo perfetto per i miei gusti, al punto che mi è sembrato quasi finto. Oserei addirittura dire che il centro di Assisi è fatto apposta per i turisti, stessa sensazione che ho avuto a Monteriggioni in Toscana.

Personalmente mi piacciono i centri storici più imperfetti e per questo più autentici, come ad esempio i borghi di Ostra Vetere, Arcevia e l’ incantevole Corinaldo nell’ entroterra marchigiano.

Alla fine di Piaggia di Porta San Pietro ho preseguito il mio itinerario alla scoperta di Assisi verso la Basilica di San Francesco su via Frate Elia. Fai pochi passi lungo questa via di Assisi e sulla sinistra trovi il minuscolo vicolo Venanzi.

Riconosci immediatamente questo minuscolo vicolo di Assisi perchè salita la breve scalinata ti ritrovi davanti ad un piccolo quadro della Madonna al centro di un antico affresco più grande ormai rovinato, ma del quale si distingue l’ immagine e la scritta che purtoppo mi sono dimenticato di appuntare.

Ho continuato su via Frate Elia passando davanti al piccolo cancello che porta all’ entrata dell’ Hotel Sorella Luna (3 stelle – voto Booking.com >9), fino a raggiungere un arco in pietra che finalmente mi ha condotto alla Piazza Inferiore di San Francesco d’ Assisi delimitata da lunghi ed eleganti porticati su entrambi i lati.

Al di là dell’ aspetto fine ed elegante di questa piazza di Assisi e della bellezza della Basilica di San Francesco che qui vedi da una curiosa angolazione, quello che più di tutto ha colpito la mia attenzione sono state le decine di ragazzi seduti con i mano fogli e matite intenti a immortalare il suo insieme o qualche prezioso dettaglio.

Ti giuro che mi è sembrato un déjà vu di quello che avevo notato sul lungarno vicino agli Uffizi di Firenze una delle ultime volte che ho visitato la città. Solo che in quell’ occasione il soggetto degli artisti non era la Basilica di San Francesco d’ Assisi ma il Ponte Vecchio.

Quel giorno nella Piazza Inferiore di San Francesco ad Assisi appena prima dell’ ingresso alla Basilica Inferiore ho notato un altro dettaglio che mi ha incuriosito. Qual’ era? Una grande oliva in acciaio dipinta di verde brillante con il picciuolo (se si chiama così) in oro e adagiata su basamento in ferro.

Come avrai intuito da solo non si trattava di un’ oliva extratterrestre ma di un’ installazione di arte moderna intitolata Germinazione della Pace, dell’ artista Giuseppe Carta. Ma la sorpresa collegata all’ oliva gigante realizzata da questo artista sarebbe continuata più tardi davanti alla Basilica Superiore. Te ne parlerò tra poco!

Mi sono dimenticato di dirti che la Basilica di San Francesco d’ Assisi è in realtà costituita da 2 basiliche diverse e con accessi indipendenti, ma collegate tra di loro sia dall’ interno che dall’ esterno.

Forse avrai già intuito questo dettaglio visto che poco fa ho nominato la Basilica Inferiore. Quello che non ti ho ancora detto è che sono riuscito a visitare questa basilica di Assisi solo dopo una coda interminabile.

basilica san francesco

Dire che la Basilica di San Francesco Inferiore è magnifica mi sempre riduttivo perchè è forse la più bella chiesa che abbia mai visto in vita mia, e proprio per questo sembra strano che sia stata costruita solo in 2 anni, precisamente tra il 1228 e il 1230, anno in cui ha accolto la salma del Santo di Assisi.

La navata centrale della Basilica di San Francesco d’ Assisi Inferiore richiama chiaramente lo stile romanico e si presenta come un’ enorme galleria definita dalle potenti costolature degli archi.

Appena entrato il mio occhio è caduto immediatamente sull’ Altare Maggiore della bellissima basilica di Assisi che è sovrastato da una stupenda volta a crociera con le 4 vele che raffigurano i tre voti religiosi della Povertà, Castità ed Obbedienza, oltre a San Francesco glorioso in abito diaconale, opera di Giotto e della sua bottega.

Anche se non si sà chi ha realizzato la volta di questa bellissima chiesa ad Assisi è così unica che si intuisce subito che dietro c’è sicuramente lo zampino di un pezzo grosso dell’ arte, e non ci si sbaglia. Così come è facile capire che si tratta dell’ opera più importante tra le tante che costituiscono la Basilica di San Francesco di Assisi.

Sono bellissime soprattutto le cappelle, tra le quali la Cappella della Maddalena, anche questa decorata da Giotto e la Cappella di San Martino di Tours.

Se studi un pò di storia dell’ arte ti accorgerai che oltre a Giotto gli interni di questa bellissima basilica di Assisi dedicata a San Francesco è stata decorata da affreschi del Cimabue, del Lorenzetti e del Sermei, tanto per citare alcuni dei più noti.

Scendendo le scale che portano alla Cripta di San Francesco d’ Assisi puoi ammirare uno scrigno protetto da un cancellino in ferro che a quanto pare è stato donato nel 1239 da tale Iacopa dei Settesoli, una nobildonna romana devotissima.

Non sono cattolico e le chiese mi interessano solo dal punto di vista artistico, ma non ti nego che entrando in questa bellissima chiesa di Assisi sono stato pervaso da una strana sensazione di energia mista a quella di assoluta pace e tranquillità che non avevo mai provato prima.

Per raggiungere l’ ingresso della Basilica di San Francesco d’ Assisi Superiore sono passato dall’ esterno lungo Largo Gregorio X che accoglie la scultura moderna intitolata Pietre Sonore di Pinuccio Sciola.

Su questo largo di Assisi trovi anche una piccola chiesa in pietra che mostra sulla facciata e sui lati diverse lastre in bronzo con incisioni raffiguranti importanti eventi ecclesiastici recenti che hanno tutti come protagonisti papa Giovanni Paolo II. A quanto pare papa Wojtyła qui ad Assisi è ancora molto ricordato.

Bellissimo e molto suggestivo è il giardino davanti alla Basilica Superiore di San Francesco d’ Assisi dove ho trovato molte altre olive giganti come quella che ti ho presentato prima, questa volta piantate nel terreno, e altre 2 ancora più grandi in corrispondenza dei portoni d’ ingresso della basilica.

Con queste olive l’ artista Giuseppe Carta vuole rappresentare il ricordo del ramoscello d’ olivo simbolo di pace universale e albero caratteristico delle colline di Assisi.

Sopra le sculture piantate nel giardino della Basilica di San Francesco d’ Assisi la scritta PAX formata da piccole piantine, e ancora più sopra un’ aiuola che ha la forma della T arrotondata del Tao.

Nel prato davanti a questa basilica di Assisi puoi vedere anche la scultura in bronzo intitolata Il ritorno di Francesco dell’ autore Norberto che rappresenta quello che sembra essere un cavaliere o comunque un nobile a cavallo.

La cosa particolare è che il personaggio e il cavallo rappresentati nella statua del giardino davanti alla chiesa di Assisi hanno lo sguardo rivolto in basso, che sicuramente è segno di rispetto o addirittura di sottomissione a Dio.

Davanti alla Basilica Superiore di San Francesco d’ Assisi c’ era un’ altra lunghissima coda, allora ne ho approfittato per dare un’ occhiata al bellissimo Bosco di San Francesco gestito dal FAI nel quale ti consiglio di fare una passeggiata perchè è una vera e propria oasi naturale di pace e di tranquillità.

Se hai un’ oretta di tempo ti consiglio di fare come ho fatto io e di percorrere almeno una parte dello stretto sentiero di questo bosco di Assisi che attraversa boschi, campi coltivati, radure e oliveti fino ai resti di un complesso benedettino del secolo XIII.

Proseguendo il sentiero nel Bosco di San Francesco ad Assisi puoi arrivare ad una radura che ospita l’ opera di land art intitolata Radura del Terzo Paradiso realizzato dall’ artista Michelangelo Pistoletto che l’ ha donata al FAI.

Io ho percorso solo un piccolo tratto del Bosco di San Francesco, poi sono ritornato indietro e la coda per entrare nella Basilica di San Francesco d’ Assisi Superiore si era drasticamente ridotta. Dopo un’ attesa di 10 minuti sono riuscito finalmente ad entrare e ho notato subito che la Basilica Inferiore è decisamente più bella.

Questa basilica di Assisi è stata conclusa nel 1253 da Innocenzo IV e la sua architettura richiama il gotico francese con linee semplici e colori molto luminosi secondo lo stile italiano, ma è comunque molto meno suggestiva della sorella.

L’ elemento che più di tutti mi è piaciuto dell’ interno della Basilica di San Francesco d’ Assisi Superiore sono le vetrate colorate alle finestre e i fasci di colonnine che costituiscono i contrafforti. Quello che è sicuro è che l’ insieme architettonico di questa chiesa di Assisi infonde un grande senso di equilibrio e di serenità.

Visitando la Basilica di San Francesco d’ Assisi Superiore non è possibile non notare gli affreschi di Cimabue insieme a quelli del pittore noto come il Maestro Oltremontano e a quelli di Jacopo Torriti, che insieme ad altri artisti hanno decorato la parte alta della navata unica.

Nella parte più bassa della navata trovi invece un prezioso ciclo sulla storia di Francesco e del suo Ordine, secondo alcuni studiosi opera di Giotto, secondo altri di artisti appartenenti ad una scuola pittorica romana.

Vuoi qualche dritta sulle migliori esperienze da fare a Gubbio prima o dopo Assisi?

Per prima cosa ti consiglio il tour privato del centro storico in compagnia di una guida locale molto preparata che ti darà tantissime informazioni e curiosità storiche e culturali, anche nella versione con degustazioni tipiche. Sei interessato soprattutto alla gastronomia tipica umbra? Non perderti il tour del mercato+pasto 4 portate da a casa di un locale con cuoco casalingo certificato, oppure partecipa ad una golosa ed interessante lezione di cucina+pranzo+degustazione vini!

Il centro di Assisi: via San Francesco e via Fortini

Dalla posizione rialzata del piazzale davanti alla Basilica di San Francesco il panorama del territorio circostante è bellissimo, soprattutto se avrai la fortuna di visitare Assisi durante una giornata di sole come l’ ho avuta io.

Vedi i piccoli riquadri verdi dei campi erbosi che si alternato a quelli fioriti che invece sono gialli, e dietro le dolci colline che sono sempre meno definite man mano che ti allontani con lo sguardo dal centro di Assisi sotto di te.

Dopo aver visitato la Basilica Superiore di San Francesco il mio itinerario alla scoperta del centro di Assisi è proseguito per via San Francesco, che in quell’ occasione era decorata le bandiere rosse che sventolavano sulle facciate delle case e che identificano la parte bassa della città in occasione della festa Calendimaggio.

Camminando lungo via San Francesco ho notato il Museo Missionario Amazzonia (MUMA), il cui nome completo è Museo Missionario dei Frati Cappuccini in Amazzonia.

Questo interessante museo di Assisi racconta l’ opera dei Frati Cappuccini in questa zona del mondo e presenta anche la regione dal punto di vista storico, etnografico, antropologico e missionario.

I Cappuccini sono nell’ Amazzonia brasiliana nella zona dell’ Alto Soliões a Manaus dal 1909 e hanno creato il MUMA di Assisi nei primi anni del Duemila in sostituzione del Museo degli Indios dell’ Amazzonia inaugurato nel 1973.

Le sale espositive di questo museo di Assisi che sono state allestite con molto cura ducumentale e con supporti multimediali accolgono oggetti tipici della vita nella foresta dell’ Amazzonia, animali imbalsamati ed altri elementi che mostrano la cultura, le usanze e il folclore degli indios Ticuna, una tribù ancora molto radicata alle antiche tradizioni.

Per i Frati Cappuccini la regione dell’ Amazzonia rappresenta da sempre un forte richiamo alle radici dei valori cardini della vita di San Francesco d’ Assisi: la difesa del creato, l’ amore per la natura, il rispetto verso ciò che ci è stato dato in dono, la tutela di un mondo che è di tutti gli esseri che lo abitano e che hanno eguale diritto di viverlo.

Ti confesso che è sempre stato il mio sogno visitare questa zona dell’ Amazzonia brasiliana, e aver trovato in modo del tutto inaspettato questo museo durante la mia visita ad Assisi è stato per me come il segno del destino che mi ha invitato a fare in fretta a programmare questa bellissima esperienza attesa ormai da molti anni.

Terminata la mia visita al museo ho salutato i 2 frati che hanno voluto farmi da guida e che mi hanno dato i contatti di Fra Paolo Braghini, il missionario che vive da molti anni in Amazzonia, e ho proseguito il mio itinerario alla scoperta della città di Assisi.

Sempre su via San Francesco ho trovato la bellissima Pinacoteca Comunale di Assisi ospitata dal 1893 nelle sale del seicentesco Palazzo Vallemani che raccoglie dipinti compresi tra il XIII e il XVI secolo per lo più provenienti da edifici pubblici, edicole viarie, porte urbiche, sedi di confraternite e ospedali cittadini.

Tra le opere più importanti che formano la collezione della Pinacoteca di Assisi c’è una Maestà attribuita a Giotto proveniente dal Palazzo del Capitano del Popolo, uno splendido gonfalone di Niccolò di Liberatore detto l’ Alunno e la Vergine col Bambino staccata da porta San Giacomo attribuita al giovane Perugino.

Oltre alle bellissime opere che fanno parte della collezione della Pinacoteca Comunale di Assisi ti consiglio di visitare Palazzo Vallemani perchè nella sua bellissima Sala degli Sposi puoi ammirare gli stupendi affreschi seicenteschi del famoso pittore Ventura Salimbeni.

Che sbadato! Mi stavo quasi dimenticando di dirti che dall’ altro lato di via San Francesco pochi passi prima della Biblioteca Comunale trovi il minuscolo e incantevole Oratorio dei Pellegrini di Assisi completamente affrescato.

Questo bellissimo luogo di culto nel centro di Assisi è stato fondato nel 1417 da un gruppo di devoti assisani che l’ hanno voluto costruire una volta tornati da un pellegrinaggio a Santiago de Compostela in Galizia.

L’ obiettivo di questi generosi abitanti di Assisi era quello di costruire un luogo nel quale dare ricovero ai pellegrini che giungevano in città per visitare i luoghi sacri, sicuramente su modello degli ostelli che hanno conosciuto durante la loro esperienza lungo il celebre Cammino di Santiago.

Ti ho già accennato che l’ Oratorio dei Pellegrini in via San Francesco ad Assisi è completamente affrescato. Quello che quasi sicuramente ancora non sai è che le opere sono state realizzate tra il 1468 e il 1477 da 3 importanti pittori: Matteo da Gualdo, Pierantonio da Foligno e Andrea di Assisi, uno dei migliori alunni del Perugino.

Dopo questo bellissimo oratorio ho continuato il mio itinerario alla scoperta del centro di Assisi passando davanti all’ Hotel Il Palazzo (3 stelle – voto Booking.com >9), una struttura che amici fidati mi hanno essere molto bella e ideale per visitare il centro della città di San Francesco.

Ti riporto pari pari quello che mi hanno detto loro perchè non conosco direttamente questo hotel di Assisi, ma mi fido di loro.

Pochi passi sempre su via San Francesco d’ Assisi mi hanno separato da un grazioso portico con semplici ma bellissime piccole colonne in pietra rosa sormontate da capitelli decorati a motivi vegetali che formano volte da archi.

Questo grazioso portico nel centro di Assisi protegge una facciata dove si intravedono i frammenti di un precedente affresco dell’ edificio chiamato Monte Frumentario, che ho scoperto essere stato edificato dal Comune nel 1267 come ospedale per gli ammalati del popolo, tra l’ altro uno dei più antichi d’Italia.

Dal 1746 il Monte Frumentario della città di Assisi è un’ istituzione che ha lo scopo di assistere i poveri della città, ma sinceramente non ho capito se continua a svolgere questa funzione. Ah, quasi dimenticavo di dirti che ho scoperto anche che questo affresco è attribuito a un seguace di Giotto.

Al termine di via San Francesco ho trovato un arco che mi ha introdotto in via Arnaldo Fortini che in poche centinaia di metri mi ha condotto all’ incantevole Piazza del Comune di Assisi. Da questo tratto di strada partono diversi vicoli di Assisi che si sviluppano in salita e in discesa, e che sono uno più incantevole dell’ altro.

Io sono andato dritto e mi sono ritrovato in Piazzetta Verdi dove vedi la facciata un pò dimessa del Teatro Comunale Metastasio di Assisi, costruito nella prima metà del secolo XVIII e intitolato al drammaturgo di origine assisana.

Da Piazzetta Verdi comincia anche la graziosa Scalinata dei Fiumi che conduce alla parte bassa della città di Assisi.

Sia in via San Francesco d’ Assisi che in via Fortini trovi numerosi negozi che vendono prodotti tipici di Assisi e dell’ Umbria, soprattutto squisiti insaccati e dolci. Se sei goloso come me sono sicuro che non ce la farai a resistere a questi negozi di Assisi, ma non c’è niente di male perchè sono quasi tutti prodotti locali di qualità.

Passeggiando lungo questa via del centro di Assisi la mia attenzione è caduta sulla vetrina della Galleria d’ Arte San Francesco che espone lavori artistici molto belli e originali ma (ovviamente) altrettanto costosi.

Anche se non avevo intenzione di acquistare nulla ho fatto un giro all’ interno di questa Galleria d’ Arte di Assisi e ti consiglio di fare altrettanto perchè ti assicuro che sono 10 minuti ben investiti per il benessere dei tuoi occhi. E poi guardare non costa nulla.

Che ne dici di conoscere anche la bellissima Orvieto?

Per prima cosa ti suggerisco il meraviglioso tour privato Città Vecchia+Duomo in compagnia di una guida locale che ti porterà alla scoperta di tutti i suoi luoghi più emblematici. Tra l’ altro la la Cattedrale di Orvieto è una delle più grandi e più ricche in quanto a decorazioni e a opere d’ arte contenute! In alternativa puoi scegliere il solo tour privato della Città Vecchia anche nella versione di escursione guidata in gruppo, anche se io ti consiglio decisamente la prima opzione! Puoi comunque abbinare questi due tour alla meravigliosa escursione della città sotterranea o a quello combinato città sotterranea+Duomo. Hai deciso di visitare Orvieto in completa autonomia? Ti consiglio di acquistare la City Card che ti permette di avere l’ ingresso prioritario ai 9 luoghi più emblematici della città, e non scade mai!

Piazza del Comune di Assisi

Quando raggiungi l’ Hotel Lieto Soggiorno (2 stelle – voto Booking.com) via Fortini diventa via Portica e in pochi passi mi sono ritrovato nella bellissima Piazza del Comune di Assisi, precedentemente Piazza Maggiore.

In questa bellissima piazza di Assisi si concentrano le testimonianze di tutte le epoche storiche della città di San Francesco dagli albori della civiltà romana fino ai giorni nostri.

Piazza del Comune ha una posizione da sempre strategica nell’ organizzazione urbana della città di Assisi, infatti è un crocevia dal quale da secoli si sviluppano le principali arterie del centro storico.

Questa che come hai capito è la piazza di Assisi più importante ospita alcuni degli edifici civili più antichi ed emblematici della città: il Tempio di Minerva, Palazzo dei Priori, Foro Romano, Palazzo del Capitano del Popolo e Torre Civica, conosciuta anche con il nome di Torre del Popolo.

Nella Piazza del Comune trovi anche l’ ufficio del turismo di Assisi dove puoi farti dare una mappa della città, chiedere informazioni sui luoghi più importanti da visitare e compare per 9 euro il biglietto cumulativo che ti permette di visitare la Pinacoteca Comunale, il Foro romano e la Torre Civica.

L’ ufficio del turismo in Piazza del Comune di Assisi sorge nell’ antico Palazzo delle Poste collocato sopra la Cripta di San Niccolò visibile accedendo al Foro Romano con il biglietto che ti detto sopra e che include anche un’ audioguida scaricabile sullo smartqhone facendo la scansione del codice QR stampato sullo stesso.

Congiunta al Palazzo delle Poste in questa meravigliosa piazza di Assisi trovi anche la bellissima Edicola in stile neogotico in pietra bianca e rosa che ospita un bellissimo affresco della Madonna.

Puoi arrivare al cancelletto che protegge il dipinto nell’ Edicola in questa piazza nel centro di Assisi salendo i grandini della piccola e graziosa scala, anche questa in pietra di Subasio.

Nella Piazza del Comune di Assisi trovi anche il bellissimo Palazzo Buonacquisti, un incantevole edificio rinascimentale del secolo XVI.

Questa bellissima dimora storica nel centro di Assisi è stata edificata sull’ area dello splendido Foro romano, oggi sotterraneo. Quando sono stati eseguiti i lavori di restauro di questo bellissimo palazzo di Assisi sono ritornati alla luce i magnifici i soffitti decorati e le preziose murature antiche.

Se presti un pò di attenzione riconosci facilmente la paternità di questo bellissimo edificio storico nel centro di Assisi dall’ incisione sull’ architrave del portale che reca proprio il nome di Galeazzo Filippo Pomponio Bonacquisti.

Il palazzo del nobile Buonacquisti di Assisi, che fu tra i fondatori nel 1554 dell’ Accademia del Monte e poi dell’ Accademia Properziana del Subasio, è stato riconvertito a spazio espositivo dalla Fondazione Perugia che l’ ha acquistato nel 2007, e oggi ospita importanti mostre di rilievo internazionale.

Quando ho visitato Assisi le sale di Palazzo Buonacquisti ospitava l’ interessante mostra intitolata Il Volto di San Francesco nella Controriforma che ho visitato con molto piacere.

Prima di parlarti di ognuno degli altri importanti luoghi storici e culturali che trovi nella Piazza del Comune di Assisi ci tengo a dirti che buona parte dell’ area della piazza è occupara dai tavolini di bar e ristoranti che sono sempre affollati di turisti.

Non voglio condizionare le tue scelte o sembrarti un sapientone ma come nelle altre località turistiche anche ad Assisi ti consiglio di trovare un ristorante in una zona frequentata dai locali.

Dopo moltissimi viaggi in giro per il mondo per esperienza so che nei ristoranti fuori dalle zone centrali delle destinazioni turistiche quasi sempre si mangia molto meglio e si spende decisamente meno.

– Palazzo del Capitano del Popolo e Torre Civica di Assisi

Guardando il lato a monte della Piazza del Comune di Assisi vedi il Palazzo del Capitano del Popolo costruito nel 1275 dall’ accorpamento di alcune case accanto alla Torre del Popolo per costruire una nuova sede destinata alla magistratura del Capitano.

Se non sai chi era il Capitano del Popolo te lo spiego io. Si trattava di una figura istituzionale che nel secolo XIII si stava diffondendo nell’ Italia medievale e che rappresentava il ceto dei populares, ovvero quello composto dai cittadini di bassa estrazione sociale che si erano arricchiti con i propri affari: mercanti, avvocati, giudici e chirurghi.

Il Capitano del Popolo di Assisi, come d’ altronde quelli delle altre città, doveva fare da contrappeso politico al Podestà che invece rappresentava la nobiltà portatrice dei vecchi privilegi feudali e cavallereschi.

Accanto a queste 2 figure il Consiglio era completato dai rappresentanti delle Arti e dei Mestieri, più tardi conosciuti come Priori, e dai Gonfalonieri che erano i capi di compagnie militari armate provenienti dalle varie parrocchie della città.

Il Palazzo del Capitano del Popolo di Assisi fu edificato in tempo record, infatti nel 1282 la costruzione era già ultimata e il Capitano Guido de’ Rossi da Firenze fece murare il proprio stemma tra 2 scudi con la croce simbolo del Comune.

Passano i secoli e nel 1926 questo bellissimo palazzo storico nella piazza principale di Assisi fu oggetto di un restauro molto radicale che portò alla luce la decorazione degli ambienti al piano terra con dipinti che raffigurano gli antichi mestieri medievali, sicuramente interessanti ma di certo non eccezionali.

A ridosso del Tempio di Minerva sulla parte continua della struttura del Palazzo del Capitano del Popolo, sorge la Torre del Popolo di Assisi che è conosciuta anche come Torre Civica.

Questa torre alta la bellezza di 47 metri nella Piazza del Comune di Assisi è stata costruita per la magistratura del Capitano del Popolo.

Da quello che ho capito la data della costruzione della Torre Civica di Assisi non è certa, ma sicuramente si incomincia ad averne notizie documentali dal 1267. Magari questo dettaglio sulla nascita di questa torre nel centro di Assisi non ti interessa particolarmente, ma mi piace essere preciso quando scrivo.

Io ti consiglio di salire fino alla cima della Torre del Popolo di Assisi perchè hai una magnifica vista del centro storico e delle colline che abbracciano la città di San Francesco.

Devi salire sulla Torre Civica di Assisi anche per vedere la grande campana chiamata Campana delle Laudi che sull’ esterno ha inciso il Cantico del Sole di San Francesco.

La campana della Torre Civica di Assisi fu fusa a Fermo il 9 agosto 1926 insieme ai gioielli che le nobili signore della città marchigiana si tolsero per donarli al metallo incandescente, facendoli così diventare per sempre parte della storia.

La Campana delle Laudi giunse nel centro di Assisi la sera del 6 Settembre dopo un viaggio trionfale, rimase qualche giorno ai piedi della Torre del Popolo perchè la gente la potesse vedere in tutta la sua grandezza, e il 9 Settembre fu posizionata nella cella.

La successiva Domenica 12 Settembre alle 8,45 in punto questa gigantesca campana che ancora oggi è uno dei simboli della città di Assisi è stata inaugurata alla presenza di re Vittorio Emanuele III che venne nella città di San Francesco anche per la rievocazione del Cantico del Sole.

Cosa farai quando sarai in Umbria?

– Tempio di Minerva di Assisi

Di fianco alla Torre Civica, la Piazza del Comune di Assisi ospita il Tempio di Minerva, che senza esagerare è una delle meraviglie dell’ antichità meglio conservate mai conosciute.

La prova di quello che sto dicendo è che il Tempo di Minerva ad Assisi ha addirittura attratto l’ attenzione del celebre Johann Wolfgang Goethe che la mattina del 26 Ottobre 1786 si precipitò in città con l’ unico obiettivo di ammirarlo dopo averlo studiato per anni sui libri del Palladio alla Biblioteca di Weimar.

Ma andiamo con calma, partiamo dall’ inizio con la storia di questo importante tempio nel centro di Assisi e facciamo un passo alla volta perchè purtroppo io ho la tendenza a correre anche quando racconto, con il rischio di farti perdere dei passaggi che possono essere importanti.

Alcune voci sostengono che il Tempio di Minerva in questa che oggi è la Piazza del Comune di Assisi fosse stato eretto 8 secoli prima della nascita di Roma dal leggendario Dardano, figura ibrida della mitologia etrusca e greca, predecessore dei fondatori della città di Troia.

Ma questa spiegazione sull’ origine del Tempio di Minerva nel centro di Assisi è leggenda, non evidenza storica. La verità è che questo tempio ad Assisi è stato eretto solamente intorno al secolo I in quello specifico luogo che in un passato più antico era già considerato sacro, forse per via di alcune sorgenti termali, e che con il tempo è diventato il fulcro della spiritualità ancestrale della città umbra di San Francesco.

Questo antico edificio nella piazza centrale di Assisi che è probabilmente il luogo sacro più longevo mai esistito al mondo appartiene alla tipologia del tempio prostilo corinzio, ma ti evito la descrizione dettagliata perchè è superflua in questo contesto.

Ci tengo però a segnalarti un unico dettaglio di questo meraviglioso edificio storico nel centro di Assisi, che è anche il più evidente non appena lo noti con lo sguardo: le 6 magnifiche colonne scanalate che poggiano su plinti quadrangolari e che lasciano di stucco.

Tanto bella la struttura del Tempio di Minerva ad Assisi che Giotto la ritrasse nel primo dei magnifici affreschi del ciclo francescano della Basilica Superiore nel dipinto chiamato San Francesco e l’ uomo semplice.

Passano i secoli e questo antico tempio romano nel centro di Assisi ospita diverse istituzioni religiose, fino al Seicento quando diventa la stupenda chiesa di Santa Maria sopra Minerva, come oggi anche noi la conosciamo.

Questa chiesa di Assisi è a navata unica con struttura barocca e non ti nego che quando ci sono entrato sono rimasto a bocca aperta per i meravigliosi stucchi dorati che la decorano, ma soprattutto per l’ affresco di Francesco Appiani intitolato San Filippo Neri in Gloria che conferisce prestigio e unicità alla volta.

Bellissimo è anche l’ Altare Maggiore di questa chiesa in Piazza del Comune di Assisi che riprende il motivo classico della facciata ed è decorato con raffigurazioni di angeli e putti in stucco dorato, ma niente in confronto ai 2 dipinti che decorano gli altari laterali eseguiti nella seconda metà del Settecento.

Ci ho messo un pò a scoprire i titoli di queste 2 magnifiche opere d’ arte nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva e i nomi dei pittori che li hanno realizzati, ma alla fine ce l’ ho fatta. Si tratta della Morte di Sant’ Andrea di Avellino di Anton Maria Garbi e della “Morte di San Giuseppe” dell’ austriaco Martin Knoeller.

– Foro romano e Collezione Archeologica di Assisi

Una cosa che non si vede ad occhio nudo è il grandissimo patrimonio cultuale ospitato nel sottosuolo della Piazza del Comune di Assisi.

Il pavimento mattonato di questa antica piazza di Assisi poggia infatti su livelli sovrapposti di roccia e costruzioni stratificate nei secoli a partire da quando la civiltà degli Umbri ha colonizzato per la prima volta queste colline nei secoli VI eVII a. C.

A cavallo dell’ Anno Zero alcuni facoltosi committenti romani hanno costruito il Foro romano di Assisi, che come ti puoi immaginare costituiva il centro nevralgico della vita cittadina.

Sono passati più di 2.000 anni da allora, ma ancora oggi possiamo ammirare la magnificenza del Foro romano nel sottosuolo di Assisi, e ti assicuro che è un’ esperienza da non perdere se decidi di visitare questa stupenda città dell’ Umbria.

Per visitare il Foro romano di Assisi sono dovuto ritornare in via Portica, dove c’è il punto d’ accesso che è la cripta di San Nicolò, tutto ciò che resta dell’ omonima chiesa documentata a partire dal 1097 e parrocchia dal 1227.

La cripta di questa antica chiesa di Assisi non è solo il punto di accesso al foro romano, infatti dal 1934 ospita la preziosa Collezione Archeologica Municipale di Assisi che si compone di diverse centinaia di reperti, se non migliaia, tra i quali diversi sarcofagi, urnette cinerarie e alcune steli.

Ma non è finita qui perchè questo museo archeologico nel centro di Assisi custodisce anche preziosi documenti storici ricchi di informazioni sul periodo antico della città di San Francesco.

Visitata la collezione del museo archeologico i custodi mi hanno indicato la piccola apertura nella parete della cripta che mi ha condotto all’ interno del Foro romano, proprio sotto la Piazza del Comune di Assisi.

Non ti devi immaginare il Foro romano di Assisi come uno spazio angusto e poco illuminato, perchè in realtà è un percorso moderno che si sviluppa su una passerella di vetro leggermente sollevata da terra al centro di ampia galleria perfettamente illuminata.

Di per se stesso il Foro romano di Assisi è l’ ambiente stesso che attraversi e che durante quel lontano passato veniva usato dagli abitanti come luogo per acquistare e vendere i prodotti che arrivavano dalla campagna, per partecipare alle pubbliche assemblee o per rendere grazie agli Dei.

Questo Foro romano era però a tutti gli effetti anche il luogo di socializzazione più importante dell’ antica città di Assisi, nel quale la gente si incontrava un pò come facciamo noi oggi.

Camminando sulla passerella che protegge il suolo che millenni fa hanno calpestato i nostri avi ad Assisi, ho trovato steli, epigrafi e memorie funerarie recuperate dalle necropoli del circondario che ovviamente al tempo non erano presenti.

Presente già da allora nell’ area dell’ attuale Foro romano di Assisi ci sono invece i resti del tribunal, una struttura in pietra composta da sedute dove i magistrati dell’ antica città umbra prendevano le decisioni più importanti e dietro al quale vedi un muro con 2 aperture grazie alle quali si accedeva alla scalinata del tempio che rimaneva nascosta.

Ovviamente ho proseguito la visita al Foro romano sotto la Piazza del Comune di Assisi e ho incontraro una delle molte cisterne che erano sparse per la città e che erano un fondamentale supporto all’ approvvigionamento idrico.

Ancora una manciata di passi lungo la passerella attraverso il Foro romano di Assisi e sono arrivato davanti a 2 spazi che dovevano essere le tabernae, le botteghe dove venivano venduti beni di prima necessità e nelle quali gli abitanti si fermavano per mangiare durante il giorno.

La parte finale di questo incredibile spazio storico romano nel sottosuolo della piazza più importante di Assisi mostra alcune statue di marmo, fra i quali uno dei probabili Dioscuri che erano ospitati nel Tempio di Castore e Polluce.

– Palazzo dei Priori di Assisi

Palazzo dei Priori di Assisi è un’ altra ricchezza culturale ospitata nella Piazza del Comune, e questo antico edificio del secolo XIII nato dall’ accorpamento di 3 strutture preestistenti sul suo lato meridionale è oggi sede del Municipio della bellissima città di San Francesco.

Già dalla sua origine la funzione del Palazzo dei Priori era quella di palazzo pubblico che ospitava gli organi istituzionali incaricati del governo della città di Assisi.

Il complesso degli edifici in mattoni bianchi in tipico stile medioevale che hanno dato vita a questo imponente e bellissimo edificio in Piazza del Comune è perforato al centro da una graziosa volta che lascia passare via dell’ Arco dei Priori, una delle principali arterie del centro di Assisi che ho percorso fino alla Porta del Mojano.

Inutile dirti che il nome di questo antico palazzo ospitato nella Piazza del Comune di Assisi deriva dai Priori, gli illustri inquilini che lo abitarono dagli anni Trenta del Trecento e che erano i rappresentanti del governo delle potenti Corporazioni delle arti e dei mestieri.

Se presti attenzione alla struttura del Palazzo dei Priori di Assisi noterai le tracce del loggiato del pian terreno che ospitava un’ area dove si trovavano le botteghe affittate agli artigiani e ai commercianti, introito necessario per far fronte ai salatissimi costi di manutenzione del palazzo e al mantenimento dei ricchi Priori.

Anche nel retro di questo bellissimo Palazzo nel centro di Assisi puoi notare i resti di altre porte ad arco simili a quelle che si aprono sulla facciata principale, ma più piccole e discrete. In questa parte del palazzo, nella parte più nascosta delle retrobotteghe, nel 1341 fu istituito il bordello cittadino di Assisi.

Una ventina di anni dopo il bordello di Assisi fu spostato a Palazzo Nuovo, sotto la suggestiva Volta Pinta decorata con raffinate grottesche nel XVI secolo.

Non ti sembra strano che la città di San Francesco abbia ospitato un bordello, e per di più in modo ufficiale? La vicenda diventa ancora più curiosa se si pensa che questo luogo di piacere fu ospitato in 2 dei palazzi di Assisi più belli ed emblematici.

Palazzo dei Priori fu gravemente danneggiato nel 1442 dall’ esercito della nemica Perugia, ma Papa Sisto IV ne ordinò la ricostruzione includendo il Palazzo del Monte di Pietà e la residenza del Governatore apostolico, direttamente inviato dal Papa per esercitare un maggiore controllo sui territori sui quali insistevano Perugia e Assisi.

È proprio da questo momento che Palazzo dei Priori di Assisi ha assunto l’ imponente aspetto odierno. La prova della distruzione dell’ originale Palazzo dei Priori in Piazza del Comune di Assisi è l’ iscrizione sulla lapide posta sopra il così detto Arco dei Priori.

Se hai la fortuna che ho avuto io e lo trovi aperto, ti consiglio di visitare l’ interno di questo bellissimo palazzo nel centro di Assisi per ammirare i preziosi arredi e gli splendidi affreschi di Alessandro e Carlo Venanzi che decorano le Sale del Consiglio e degli Stemmi costituite nella seconda metà dell’ Ottocento quando la città di San Francesco fu annessa al Regno d’ Italia.

La Cattedrale di San Rufino e la Basilica di Santa Chiara

Dalla Piazza del Comune di Assisi il mio itinerario alla scoperta della città di San Francesco è proseguito verso la bellissima Cattedrale di San Rufino che trovi percorrendo via San Rufino, come è logico perchè nelle città italiane c’è davvero molta fantasia in quanto a nomi di vie e di piazze 🙂 🙂 🙂

Prima di raggiungere la Cattedrale di San Rufino ad Assisi ho percorso un tratto di via San Gabriele dell’ Addolorata perchè guardandola dalla Piazza del Comune l’ ho trovata senza persone che camminavano, aspetto che mi ha incuriosito non poco anche perchè avevo bisogno di un pò di solitudine.

In effetti in via San Gabriele dell’ Addolorata sembra di entrare in un’ altra Assisi, senza turisti. Una riprova che anche ad Assisi le persone seguono praticamente sempre i percorsi più battuti e non hanno la curiosità di spingersi nelle vie secondarie per scoprire angoli più nascosti che possono riservare punti di vista inusuali.

Dopo poco sono ritornato sui miei passi e di nuovo nella Piazza del Comune di Assisi ho imboccato via San Rufino in salita passando davanti al B&B Il Casalino che alcuni amici mi hanno consigliato perchè ha delle belle stanze che si affacciano su Piazza del Comune.

Ho fatto pochi passi, sono passato davanti alla Piazzetta delle Erbe e poco dopo sulla destra ho notato l’ incantevole via Del Pozzo della Mensa che si apre sotto un portico in mattoni e lungo la quale ci sono i tavolini di diversi ristoranti di Assisi.

Questo vicolo di Assisi è un’ interessante deviazione che ti riporta su via San Gabriele dell’ Addolorata e che puoi usare per raggiungere Piazza Santa Chiara con l’ omonima Basilica che ti racconterò tra qualche minuto.

Nello stesso punto di via San Rufino ma sulla sinistra c’è un altro incantevole vicoletto strettissimo che ti porta al Ristorante La Lanterna.

Questa piccola via nel centro di Assisi è adorata con vasi di fiori e piante molto belle, e di sera diventa romantica e suggestiva perchè accedono le lanterne che diffondono una luce molto soffusa.

Ho fatto ancora pochi passi e finalmente sono arrivato nella grande piazza di Assisi dominata dalla bellissima Cattedrale di San Rufino che però ospita anche la casa natale di Santa Chiara vicino alla torre campanaria della cattedrale.

Questa maestosa Cattedrale di Assisi del secolo XIII occupa parte dell’ antico terrazzamento romano, secondo alcuni l’ area del foro su cui sorgeva il tempio della Bona Mater, e si presenta ai tuoi occhi con una splendida facciata che è senza dubbio uno dei più alti esempi di arte romanica in Umbria e in tutta Italia.

In effetti la facciata dalla Cattedrale di San Rufino ad Assisi ha lasciato a bocca aperta anche me, infatti mi sono piaciuti tantissimo i 3 portali con ai lati leoni e grifi, tra i quali soprattutto quello centrale che è riccamente scolpito con motivi vegetali, figure ed animali allegorici.

Bellissima è anche la zona mediana della facciata di questa Cattedrale nel centro di Assisi che trovi decorata da 3 splendide rose, mentre i simboli dei 4 Evangelisti circondano il rosone centrale.

Io ovviamente ho visitato anche l’ interno della Cattedrale di San Rufino ad Assisi e ti consiglio di fare la stessa cosa perchè conserva opere artistiche che hanno anche un importante significato simbolico.

L’ opera più interessante dal punto di vista religioso è la fonte battesimale nella quale furono battezzati San Francesco d’ Assisi, Santa Chiara e probabilmente anche Federico II di Svevia.

Ma non è finita qui perchè l’ interno della Cattedrale di San Rufino conserva altre meraviglie che vale la pena scoprire con calma turisti permettendo perchè è una delle chiese di Assisi più visitate.

Vicino alla fonte battesimale di questa cattedrale di Assisi si apre la bellissima cappella del Sacramento che noterai sicuramente perchè ospita un ricco complesso decorativo barocco sul tema dell’ Eucarestia realizzato da Giacomo Giorgetti nel 1663.

L’ abside della Cattedrale di San Rufino di Assisi ospita bellissimi affreschi, oltre allo stupendo coro ligneo intagliato del secolo XVI, mentre dalla sagrestia si raggiunge l’ Oratorio di San Francesco, che era il luogo dove il Santo si ritirava prima di predicare.

Non devi perderti nemmeno la cripta di questa imponente cattedrale di Assisi perchè in un sarcofago romano del secolo III osputa il corpo di San Rufino.

Se hai tempo e voglia, dopo aver visitato gli interni della Cattedrale di San Rufino ti suggerisco di visitare anche il Museo Diocesano che si trova proprio di fianco, oltre all’ Archivio Capitolare che ospita una interessante collezione di codici miniati e documenti datati dal 963.

La prossima tappa del mio itinerario alla scoperta del centro di Assisi è stata la magnifica Basilica di Santa Chiara che ovviamente ho trovato piena di visitatori, e per entrarci ho dovuto fare una coda di più di 30 minuti.

Per raggiungere Basilica di Santa Chiara d’ Assisi ho percorso via Dono Doni, che parte proprio da Piazza San Rufino. Questa via di Assisi è molto graziosa e mi ha fatto sbucare in via San Gabriele dell’ Addolorata della quale ti ho parlato prima.

Da qui ho imboccato il vicolo Pallarani, sono passato davanti all’ Asisum Boutique Hotel Assisi (4 stelle – voto Booking.com >8) e sono arrivato in Piazza Santa Chiara indivina un pò? Ovviamente da via Santa Chiara 🙂 🙂 🙂

Appena arrivato nella grande Piazza Santa Chiara la mia attenzione è stata subito rapita dal bellissimo paesaggio che questo punto della città di Assisi offre sulla valle dell’ Umbria e subito dopo dalla graziosa facciata in pietra del Subasio a fasce bianche e rosa della basilica che a me piace incredibilmente.

I lavori per la costruzione della Basilica di Santa Chiara ad Assisi che nella cripta del secolo XIX accoglie il corpo della Santa iniziano nel 1257 a 4 anni dalla sua morte nell’ area occupata dalla preesistente chiesa di San Giorgio che scompare inglobata nella nuova struttura.

Con un pò di attenzione è facile notare che l’ architettura di questa grande chiesa di Assisi si ispira alla Basilica Superiore di San Francesco, pur inserendo molti elementi di originalità.

L’ interno a navata unica della Basilica di Santa Chiara nel centro di Assisi è semplicissimo e ormai quasi privo degli affreschi originali.

Quello che ancora oggi puoi ammirare visitando questa basilica di Assisi sono solo pochi brani con storie della vita della Santa sopra l’ altare attribuiti al Maestro Espressionista di Santa Chiara (XIV secolo), cui è stato riferito anche il Crocifisso su tavola che vedi nell’ abside.

A me è piaciuta molto la Cappella di San Giorgio che custodisce un altro prezioso Crocifisso del secolo XII proveniente da San Damiano.

Dopo aver visitato questa meravigliosa chiesa di Assisi ho fatto 4 passi sulla panoramica via Borgo Aretino che conduce fuori le mura fino al grazioso punto panoramico dal quale hai una visuale molto aperta sui campi e sulle colline circostanti.

Per uscire dalle antiche mura di Assisi devi attraversare la bella Porta Nuova, che mantiene il portone in legno sopra il quale c’è la scritta in latino perfettamente visibile che recita <<qui passi sotto la benedizione di San Francesco>>.

La Rocca Maggiore e l’ Eremo delle Carceri di Assisi

Tra le cose da vedere ad Assisi non puoi perderti la Rocca Maggiore e l’ Eremo della Carceri, entrambi fuori dal centro storico ma facilmente raggiungibili in macchina.

Oddio, io in questi 2 luoghi fuori centro di Assisi ci sono stato a piedi, ma se il percorso per raggiungere la Rocca Maggiore a piedi è breve e abbastanza pianeggiante, quello per raggiungere l’ Eremo delle Carceri è abbastanza lungo e si sviluppa in salita.

Incomincio il mio racconto dalla bellissima Rocca Maggiore di Assisi semplicemente perchè è stato il primo dei 2 luoghi che ho visitato partendo dalla Basilica di Santa Chiara che avevo appena finito di visitare.

Le prime notizie storiche certe su questa antica rocca di Assisi si hanno negli anni 1173-1174 quando vi soggiornò Cristiano, arcivescovo di Magonza, che occupò la città di San Francesco per conto di Federico Barbarossa, mentre nel 1198 fu distrutta da una sommossa popolare.

Da questo evento la Rocca Maggiore di Assisi rimase in stato di abbandono fino al 1362, anno in cui il cardinale Egidio Albornoz decise di ricostruirla sulla base dell’ antica fortificazione germanica. Ritroverai le fortezze di questo cardinale in molto città dell’ Umbria, la più bella della quale è quella di Spoleto.

Inutile dirti che visitare questa austera e maestosa rocca di Assisi a pianta quadrata ti da l’ opportunità di osservare un significativo esempio di architettura militare trecentesca ancora ben conservato.

Oltre alla torre maestra che è il cuore della Rocca Maggiore di Assisi, il percorso di permette di conoscere il maschio angolato, integrato nel corso dei secoli attraverso un sistema di muraglie munite di torri.

Al di là della sua importanza storica io ti consiglio di trovare il tempo per visitare questa interessante fortificazione militare di Assisi per il bellissimo panorama che ti regala, sia del centro storico che vedi sotto, sia della stretta gola attraversata dal fiume Tescio e della della Valle Umbra che si estende da Perugia a Spoleto.

Ancora più bello e suggestivo (almeno per i miei gusti) è l’ Eremo della Carceri di Assisi, il bellissimo santuario situato nel fitto bosco silenzioso e pacifico di lecci secolari del Monte Subasio, che giusto per darti un’ idea si trova a esattamente 4 chilometri dal centro a circa 830 metri d’ altezza.

Questo vuol dire che il percorso per raggiungere l’ Eremo delle Carceri ha un dislivello di oltre 400 metri dal centro di Assisi, aspetto che unito alla sua lunghezza ti può far venir voglia di raggiungerlo in macchina. Tanto più che questo celebre eremo nei dintorni di Assisi ha un comodissimo parcheggio.

Io all’ Eremo delle Carceri di Assisi ci sono andato a piedi e la passeggiata mi è piaciuta tantissimo perchè offre dei bellissimi punti panoramici sulle colline e sulle valli che abbracciano la bella città dell’ Umbria.

Parentesi sul modo migliore per raggiungere l’ Eremo delle Carceri dal centro di Assisi chiusa, ti racconto brevemente di cosa si tratta e perchè ti consiglio di andarlo a visitare se stai trascorrendo quelche giorno nella città di San Francesco.

Il primo aspetto da chiarire sull’ Eremo delle Carceri di Assisi riguarda il suo nome e di conseguenza la sua funzione. La parola carceri non vuol dire prigione, ma proviene dalla parola latina carcer che significa luogo appartato e solitario.

L’ Eremo delle Carceri sul Monte Subasio nei dintorni di Assisi era proprio il luogo che permetteva a San Francesco e i suoi seguaci di ritirarsi in contemplazione e condurre una vita austera e di preghiera.

Con questo bellissimo luogo finisce il mio racconto sulle cose da vedere ad Assisi, ma non pensare che non ce ne siano altre.

Perchè non proseguo? Beh, prima di tutto perchè questo articolo su Assisi sta diventando più lungo dei Promessi Sposi e ho paura di annoiarti, ma soprattutto ci tengo a lasciarti qualche sorpresa per quando deciderai di visitare l’ Umbria e scoprire questa incantevole città, insieme alle molte altre che si trovano a una manciata di chilometri di distanza.

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