Gubbio: il borgo medioevale umbro celebre per la Festa dei Ceri e per Don Matteo

Gubbio è un incantevole borgo medioevale sulle alture dell’ Umbria circondato da possenti mura difensive del Trecento perfettamente conservate che custodisce un ricchissimo patrimonio culturale costituito da bellissimi palazzi storici, splendide chiese e un importantissimo patrimonio museale. L’ incantevole Piazza Grande, magnifico balcone di Gubbio nel quale sorge il Palazzo dei Consoli e il Palazzo del Podestà, è l’ epicentro della città umbra celebre per la suggestiva Festa dei Ceri del 15 Maggio dedicata a San Ubaldo, il Santo Patrono al quale è dedicata una basilica sulle alture raggiungibile con un sentiero immerso nella natura. In passato il centro di Gubbio è stato location delle scene della fortunatissima serie televisiva Don Matteo, interpretata da importanti attori tra i quali Terence Hille e Raoul Bova, che è possibile rivivere percorrendo le sue vie, attraversando le sue piazze, visitando le sue chiese e sedendosi ai tavolini di alcuni dei suoi caffè storici

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Il mio itinerario a Gubbio e in Umbria

Che bella l’ Umbria! Insieme alla Toscana l’ Umbria è una delle regioni d’ Italia che amo di più, perchè è ricchissima di piccoli e incantevoli borghi storici che emozionano, ma anche cittadine più grandi ricche di fascino.

Sono spesso in Umbria anche per motivi di lavoro, e nel corso degli anni posso dire di aver imprarato a conoscere molto bene, ma allo stesso tempo non mi stanca mai. E quando ho l’ opportunità di tornarci colgo l’ occasione al volo, anche perchè in Umbria si mangia molto bene. Io sono un gran goloso, ma solo di prodotti di qualità.

Qualche anno fa ho fatto addirittura un giro in camper in Umbria di 2 mesi tra Maggio e Giugno durante il quale ho visitato più di 20 località, alcune delle quali anche nel Lazio e altre quasi confine con le Marche e l’ Abruzzo.

Se me lo permetti, prima di parlarti della bellissima Gubbio te lo voglio raccontare brevemente perchè penso che ti possa essere molto utile per programmare la visita a questa fantastica regione, anche se probabilmente avrai meno giorni di quelli che ho avuto io.

Puoi comunque scegliere di programmare un giro alla scoperta dell’ Umbria visitando solo alcune di queste destinazioni, e poi tornare altre volte per vedere quelle che ti incuriosiscono.

Tanto l’ Umbria non scappa, e ti aspetta a braccia aperte sempre bellissima in tutte le stagioni, proprio come una donna che sfoggia vestiti sempre eleganti ma molto diversi per essere perfetta in ogni occasione.

Il mio lungo viaggio alla scoperta dell’ Umbria in camper è incominciato in Emilia Romagna, a Rimini per la precisione, dove ero stato qualche giorno per salutare mia figlia che vive là.

Partito da Rimini sono passato da Gradara, da Pesaro e poi a Fano ho preso la E45 che in meno di 3 ore mi ha portato alla splendida città di Gubbio in provincia di Perugia, proprio la prima tappa del mio lungo tour dell’ Umbria in camper che ti racconterò nel dettaglio tra poco.

Dopo un paio di giorni a Gubbio, che sono il tempo minimo indispensabile per conoscere questa stupenda cittadina medioevale che io già conoscevo, ho raggiunto il paese di Costacciaro, che è la porta per raggiungere la sommità del Monte Cucco nell’ omonimo Parco Regionale, uno dei miei luoghi del cuore in Umbria al confine con le Marche.

La tappa successiva del mio itinerario in Umbria in camper è stata la meravigliosa Assisi che ogni volta mi lascia letteralmente senza fiato per la sua incredibile atmosfera, e poi ho raggiunto il borgo di Spello e nella piccola e suggestiva frazione di Collepino.

Hai mai sentito nominare Spello? Penso proprio di sì perchè questo bellissimo borgo dell’ Umbria è ormai famoso in tutto il mondo per la celebre Infiorata del Corpus Domini che ogni anno riempie le sue strade e le sue piazze con bellissimi quadri e tappeti di fiori, vere e proprie opere d’ arte realizzate dagli esperti maestri infioratori.

Salutata Spello ho percorso una manciata di chilometri per arrivare a 2 minuscoli e incantevoli borghi medioevali completamente circondati da antiche mura difensive che trovi perfettamente conservate: Bevagna e la vicina Montefalco, anche se sono completamente diversi tra loro.

Davvero incantevoli questi 2 minuscoli borghi dell’ Umbria che si possono visitare insieme anche in un solo giorno, anche perchè li separano solo una decina di chilometri.

Ti consiglio di visitarli entrambi, ma se devi scegliere uno dei 2 ti suggerisco Montefalco perchè è sicuramente più caratteristico e poi è arroccato su un’ altura che ti regala una vista panoramica delle dolci colline dell’ Umbria che lo circondano.

La tappa del mio giro in Umbria dopo Bevagna e Montefalco è stata la bellissima Trevi, che fa parte dei Borghi più belli d’ Italia ed è membro dell’ Unione dei Comuni denominata Terre dell’ Olio e del Sagrantino.

Ho visitato diverse volte la cittadina di Trevi in passato, ma avevo una gran voglia di ritornarci perchè l’ antico centro storico è davvero stupendo.

Ti consiglio di tenere d’ occhio il calendario prima decidere di andare a Trevi per far coincidere la tua visita con uno dei tanti golosi eventi collegati all’ olio extra vergine di oliva ed al sedano nero di Trevi, 2 prodotti gastronomici caratteristici del territorio.

Dopo Trevi sono ritornato anche a Norcia, che ho trovato ancora un pò malmessa a causa del terremoto che l’ ha colpita pesantemente nel 2016, ma nonostante questo il borgo dell’ Umbria continua ad esercitare in me una fortissima attrazione, forse anche perchè alcuni dei miei ristoranti preferiti in Umbria si trovano proprio qui.

Hai mai provato la pasta alla norcina? Ti assicuro che già questo grandissimo piacere per il palato è sufficiente per visitare Norcia, famosa in Italia e non solo per le grandi varietà di salumi e di salsicce che sono conosciuti con il nome di norcineria.

Non so se già lo sai, ma Norcia si trova a circa 30 chilometri dalla sua frazione Castelluccio di Norcia, famosa per le bellissime fioriture che in tarda primavera colorano i prati e le colline che la circondano rendendole davvero bellissime.

Cerca qualche immagine delle fioriture di Castelluccio di Norcia su Google Photo e ti assicuro che rimarrai lettaralmente sbaolordito.

Cascia invece non l’ avevo mai visitata, e potevo evitarla tranquillamente perchè l’ ho trovata molto trascurata e oserei dire addirittura triste. Se non sei un fedele di Santa Rita che vuole andare a visitare la basilica con annesso convento a lei dedicata ci sono molte destinazioni dell’ Umbria che ti piaceranno sicuramente di più.

Arrivato fino a qui nella provincia di Terni non potevo non tornare a visitare le bellissime Cascate delle Marmore, che sono alcuni dei salti d’ acqua più belli d’ Italia. Queste cascate dell’ Umbria sono inserite in un parco davvero stupendo, peccato che ci siano sempre tantissimi turisti.

Le Cascate delle Marmore sono una tappa imprescindibile in ogni giro alla scoperta dell’ Umbria, così come la bellissima Spoleto che già conoscevo ma dove torno sempre con tantissimo piacere perchè ha uno spettacolare centro storico arroccato sulla collina dalle quale hai anche una magnifica vista del territorio circostante.

Vicino a Spoleto di consiglio di visitare il bellissimo borgo di Narni, che è un’ autentica bomboniera nel cuore dell’ Umbria, e se ci vai non perderti la visita alla città sotterranea perchè riserva bellissime sorprese.

Sono meno di 50 i chilometri che ho percorso da Narni per arrivare all’ altrettanto incantevole Todi, anch’ essa con un magnifico centro storico arroccato che non mi stanco mai di rivedere, anche se il giro in Umbria in camper che ti sto raccontando è stata la quinta occasione.

D’ altronde la culla di Jacopone da Todi è una città improntata all’ arte classica e la letteratura, con un’ altrettanto importante vocazione all’ arte contemporanea.

Salutata Todi mi sono diretto verso Orvieto e Città della Pieve, che non avevo mai visto ma nelle quali riversavo tantissime aspettative perchè amici che ci erano stati me le avevano decantate.

Aspettative più che superate perchè queste 2 città dell’ Umbria sono assolutamente fantastiche anche se molto diverse tra loro, ed è per questo motivo che ti consiglio di includerle entrambe nella tua wish-list.

Dopo Città della Pieve ho attraversato il confine regionale con il Lazio per dare un’ occhiata al Lago di Bolsena che ancora non conoscevo, e alla graziose cittadine di Bolsena e di Capodimonte che vi si affacciano.

Visto che sono arrivato fino a Bolsena ne ho approfittato anche per conoscere il minuscolo borgo di Civita, che ti posso assicurare essere una bomboniera da conoscere assolutamente in un paio d’ ore, perchè tutto il suo patrimonio storico e culturale si concentra in una manciata di vicoletti.

Ritornato in Umbria ormai sulla via del ritorno non potevo ritornare a dare un’ occhiata al Lago Trasimeno e alla graziosa Castiglione del Lago che su questo si affaccia, una cittadina che con gli anni è diventata molto turistica ma comunque sempre molto autentica e suggestiva.

Dopo Castiglione del Lago ho fatto una capatina alla minuscola Solomeo e poi mi sono fermato a rivedere Perugia, l’ ultima tappa di questo mio lungo viaggio in Umbria. Devo essere sincero: non ho ritrovato la bella Perugia che ricordavo, ma purtroppo una città molto più trascurata.

Mi è dispiaciuto tantissimo avere questa sensazione, ma questo non vuol dire che a te Perugia non piacerà. Fermati a visitare la città più grande dell’ Umbria e poi fammi sapere come l’ hai percepita perchè sono molto curioso di conoscere la tua opinione.

Visto che mega tour che ho fatto in Umbria! Spero di non averti annoiato, anche se sono sicuro che i minuti che hai investito per leggere il mio itinerario alla scoperta di questa fantastica regione ti sarà molto utile come spunto per programmare il tuo personalissimo da fare in macchina, in camper come ho fatto io, o in moto.

Adesso concentriamoci sul centro storico di Gubbio che si sviluppa in verticale ed è circondato da una cinta muraria di circa 3 chilometri costruita tra il secolo XIII e il secolo XIV dai Montefeltro che trovi ancora perfettamente conservata.

Sono 7 le antiche porte di Gubbio che ti permettono di accedere al centro storico dalla porzione della città fuori le mura, che è davvero molto estesa. Infatti, anche se stentavo a crederlo quando me lo hanno raccontato, il comune di Gubbio è uno tra quelli più estesi d’ Italia, per la precisione il settimo.

La parte meglio conservata delle antiche mura di Gubbio è quella nella parte alta della città dove si evidenziano le torri, il cassero, e la frequenza delle feritoie fino alla porta di Sant’ Ubaldo perché attraversata dalla strada che conduce alla basilica del Santo, dove riposano le sue spoglie.

Ti anticipo subito che trovare parcheggio a Gubbio non è un problema, soprattutto se ti allontani leggermente dal centro storico, nel quale il transito e il parcheggio è riservato ai residenti. A Gubbio trovi molti parcheggi con le strisce bianche, comunque molto comodi per raggiungere la parte storica.

Io con il camper avevo già messo in conto di avere molte difficoltà a parcheggiare a Gubbio sulle strisce bianche lungo la stada, perchè non amo le aree di sosta camper.

Ma devo dire che a Gubbio ho avuto una fortuna sfacciata, infatti ho trovato posto per il mio Ducato Maxi caperizzato di 6,30 metri nel parcheggio della Scuola di Specializzazione in Beni Culturali dell’ Università di Perugia, molto comodo, riparato e videosorvegliato h24, perfetto anche per passarci la notte.

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Centro di Gubbio: Palazzo del Capitano del Popolo e Piazza dei 40 Martiri

Il centro storico di Gubbio si sviluppa in salita, e il mio itinerario è partito alla scoperta della parte bassa che ha diversi epicentri, tra i quali la caratteristica Piazza dei 40 Martiri.

Dal parcheggio del camper per raggiungere Piazza dei 40 Martiri ho fatto un centinaio di metri fino a Porta Castello, dove ho imboccato via Capitano del Popolo fino a raggiungere lo storico Palazzo del Capitano del Popolo edificato nel Duecento su un edificio preesistente.

Basta un’ occhiata per capire che Palazzo del Capitano del Popolo è tra gli edifici medioevali di Gubbio meglio conservati, e lo riconosci facilmente perchè sulla facciata è incastonato il così detto pietrone dove sosta il Cristo Morto durante la Processione del Venerdì Santo.

Ti consiglio di prenderti qualche minuto di tempo per visitare anche l’ interno del Palazzo del Capitano dei Popolo di Gubbio perchè il piano nobile conserva ancora il grande Salone del Consiglio con un grande camino del Cinquecento che è un’ autentica meraviglia.

Già questo primo assaggio del centro storico di Gubbio ti riporta indietro nel tempo perchè trovi subito graziose viette circondate dalle vecchie case oggi perfettamente restaurate, che contribuiscono a mantenerne l’ atmosfera del periodo medioevale.

Ti anticipo subito che passeggiando per queste graziose vie del centro storico di Gubbio provi una fantastica sensazione di pace e di tranquillità, dove il silenzio assoluto è rotto solo dalle campane delle chiese.

Questa volta ho visitato Gubbio in primavera, ma ci sono stato diverse volte anche in inverno, quando tra questi antichi vicoli senti il profumo della legna bruciata che alimenta le stufe che ancora oggi sono usate dagli eugubini per riscaldare le case.

Per arrivare a Piazza 40 Martiri dal Palazzo Capitano del Popolo hai davanti a te una passeggiata di 700 metri lungo l’ incantevole via Gabrielli nella quale trovi Romantic Suite Gubbio (voto Booking.com >8), un bed & breakfast che gli amici mi hanno detto essere molto carino.

Lungo via Gabrielli ho trovato la chiesa di San Domenico, ampliamento della chiesa di San Martino del secolo XII che si caratterizza per avere possenti torrioni quadrangolari che sostengono l’ abside. Io ho visitato questa chiesa di Gubbio anche all’ interno, e ti consiglio di fare la stessa cosa, perchè è davvero molto bella.

Io che sono amante dell’ arte pur non capendoci molto, sono rimasto affascinato dagli affreschi di scuola eugubina del Quattrocento, dal coro ligneo del Cinquecento e dal pregevole leggio attribuito al Terzuolo.

Ma non è finita qui perchè nella chiesa di San Domenico a Gubbio trovi anche altre bellissime opere più recenti, tra le quali la Circoncisione di Felice Damiani, la Maddalena di Giovanni Baglioni e la Madonna col Bambino attribuita a Raffaellino del Colle.

In corrispondenza di questa chiesa di Gubbio inizia via Cavour dove trovi subito l’ antico Palazzo Beni del secolo XV che da ormai diversi anni nelle sue sale ospita il Museo MUAM.

Ovviamente ho visitato questo museo di Gubbio perchè la collezione composta da più di 2.500 oggetti è un interessante spaccato delle antiche tradizioni legate alle arti e ai mestieri che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la città eugubina e il suo territorio.

Fai ancora pochi passi lungo via Cavour e raggiungi la piccola Piazza Bosone circondata da diversi edifici storici di Gubbio, tra i quali Palazzo Pamphili e Palazzo Toschi Mosca.

Trovi questa piazza di Gubbio occupata dai tavolini di diversi bar molto frequentati dai giovani soprattutto all’ ora dell’ aperitivo o allora di pranzo, perchè qui ci sono anche diversi ristoranti che gli amici mi hanno segnalato come ottime opzioni per provare la cucina tradizionale umbra.

Vuoi provare la crescia, una ricetta tipica di Gubbio e dell’ Umbria che è in pratica una specie di pane azzimo farcito con prosciutti e formaggi che al tempo degli Umbri si cuoceva su una lastra di pietra incandescente chiamata panaro? Il punto di riferimento per assaggiare l’ autentica crescia di Gubbio è il ristorante Cresciamia, proprio qui vicino.

La crescia è squisita anche farcita di verdure o con la carne, e la puoi usare anche per accompagnare altri cibi in sostituzione del pane.

Il ristorante Cresciamia è anche uno dei pochissimi a Gubbio dove preparano il Brustengo, una tipica ricetta eugubina ottenuta dalla frittura di una semplice pastella fatta con acqua, farina e sale.

Per darti un’ idea il Brustengo di Gubbio è una specie di pane fritto che arriva dalla tradizione popolare eugubina che nel corso del tempo si è trasformato in un piatto gourmet.

In questa zona di Gubbio ci sono anche ristoranti tradizioni dove puoi ad esempio provare delle squisite tagliatelle ai funghi e tartufo oppure al sugo d’ oca, tra i quali ti segnalo l’ Antico Frantoio o la Locanda del Duca, secondo me ottimi per relazione qualità prezzo.

E se vuoi provare i dolci tradizionali di Gubbio vai in un qualsiasi forno nei dintorni e chiedi di assaggiare i biscotti di Gubbio, i brutti ma buoni e gli squisiti tozzetti da mangiare accompagnati dal vin santo, che sono in assoluto i miei preferiti.

Parentesi golosa chiusa, supera Piazza Bosone girando a sinistra e in pochi passi ti ritrovi in Piazza dei Quaranta Martiri, che non farai fatica a riconoscere perchè al centro vedi un grazioso giardinetto alberato, ma soprattutto perchè su un lato è completamete occupata dal grande portico di Gubbio chiamato Logge dei Tiratoi.

Il nome di questo loggiato nel centro di Gubbio deriva dalla funzione che aveva quando è stato costruito, infatti serviva dai tessitori che facevano parte della Corporazione dell’ Arte della Lana per asciugare e tirare le stoffe dopo il processo di tinteggiatura. Il tiratoio di Gubbio è unico nel suo genere in Italia e lo trovi ben conservato.

Al centro di questa che probabilmente è la più grande piazza di Gubbio e originariamente sede del mercato medioevale, trovi una grande statua in bronzo e la stele in pietra (o marmo) decorata con bassorilievi dedicata ai Caduti del Maggio 1927.

Io pensavo che il nome di questa piazza di Gubbio si riferisse proprio a quei caduti, mentre invece il suo nome è un omaggio alle 40 vittime eugubine uccise dai tedeschi il 22 giugno 1944.

Dettagli storici a parte, se ti giri verso la Loggia dei Tiratoi e alzi lo sguardo hai una suggestiva vista sulla parte alta del centro storico di Gubbio, che è la prossima tappa del mio itinerario.

Ma devi pazientare ancora un pò perchè prima voglio parlarti della bellissima chiesa monumentale di San Francesco di Gubbio che occupa la parte meridionale di Piazza dei Quaranta Martiri, proprio di fronte alla Loggia dei Tiratoi.

Questa è senza dubbio una delle chiese di Gubbio più grandi e importanti, soprattutto per il suo significato simbolico, che non devi confondere con la Chiesa di San Francesco della Pace che ti presenterò più avanti.

Pare infatti che la famiglia Spadalonga che la costruì intorno al 1255 all’ interno di un preesistente complesso francescano fu la stessa che accolse proprio in questo luogo San Francesco attorno al 1206-1207 quando abbandonò la casa paterna rinunciano per sempre alle ricchezze.

Parlando di simboli pare che fu proprio nel preesistente complesso francescano di Gubbio che San Francesco indossò per la prima volta il saio, che poi divenne il simbolo dell’ ordine al quale appartiene anche l’ attuale pontefice.

Al di là dell’ importanza simbolica per l’ episodio che ti ho appena citato, ti consiglio di visitare questa bellissima chiesa di Gubbio a pianta ogivale per ammirare le bellissime opere d’ arte che custodisce, tra le quali il bellissimo ciclo Storie della vita della Vergine, realizzato da Ottaviano Nelli nei primi anni del secolo XV sull’ abside di sinistra.

Nella parte alta dell’ abisde centrale vedi anche l’ affresco anonimo della seconda metà del secolo XIII che rappresenta Gesù in trono con ai lati San Pietro, San Paolo, San Francesco e Sant’ Antonio, mentre nell’ abisde di destra puoi ammirare due episodi della vita di San Francesco, in quella inferiore al centro il Redentore e ai lati gli Evangelisti.

Prima di proseguire verso Gubbio alta ho dato uno sguardo anche alla graziosa chiesa d Santa Maria dei Laici, che trovi in Piazza dei Quaranta Martiri all’ angolo con via Picciardi. Vuoi investire bene 10 minuti del tuo tempo? Allora ti suggerisco di entrarci!

Vuoi qualche dritta sulle migliori esperienze da fare a Gubbio?

Per prima cosa ti consiglio il tour privato del centro storico in compagnia di una guida locale molto preparata che ti darà tantissime informazioni e curiosità storiche e culturali, anche nella versione con degustazioni tipiche. Sei interessato soprattutto alla gastronomia tipica umbra? Non perderti il tour del mercato+pasto 4 portate da a casa di un locale con cuoco casalingo certificato, oppure partecipa ad una golosa ed interessante lezione di cucina+pranzo+degustazione vini!

Piazza Grande: la splendida balconata di Gubbio

Da Piazza dei Quaranta Martiri, dopo aver preso un buon caffè, mi metto a camminare per raggiungere Piazza Grande, la mia prossima tappa alla scoperta del bellissimo centro di Gubbio.

Per arrivare in questa che è la piazza di Gubbio più emblematica hai diverse possibilità. O scegli di percorrere via Repubblica situata all’ estremità della Loggia dei Tiratori oppure fai come ho fatto io e attraversi uno dei 3 antichi Ponti dell’ Abbondanza di Gubbio.

Questi antichi ponti di Gubbio fanno parte di un antico sistema viario funzionale al complesso edilizio dell’ Abbondanza, che fu sede operativa dell’ annona frumentaria eurgubina lungo il torrente Camignano tra piazza del Mercato e Ponte San Martino.

In questa zona di Gubbio su 2 edifici vicino alla Dimora Casina dell’ Abbondanza erano collocati il mulino ad acqua per il grano e i 2 forni comunali per il pane.

Da qui incominci la breve salita tra i vicoli che ti conducono a Gubbio alta passando davanti a Casa Nardelli, dal 1928 al 1985 sede operativa della storica tipografia Oderisi Editrice.

Superata l’ antica Casa Nardelli ho continuato la mia passeggiata per questi bellissimi vicoli di Gubbio verso Piazza Grande lungo via Cristini, poi ho continuato a salire su Traversa via Beni fino ad imboccare via Beni.

Ho percorso questa via di Gubbio passando davanti al Ristorante Porta Tessenaca e ad un graziosissimo negozietto che vende oggetti di artigianato artistico, ma sono riuscito a capire come si chiama perchè non aveva un’ insegna. In ogni caso è facile da trovare!

Dopo pochi passi mi sono ritrovato in via Gattapone dove trovi le indicazioni per raggiungere Piazza Grande, i bellissimi edifici storici di Gubbio e gli altri che trovi nei dintorni.

Continuo seguendo le indicazioni verso Piazza Grande e trovo l’ uscita del percorso di visita di Palazzo dei Consoli davanti alla quale ho visto la riproduzione in legno di 2 macchine progettate da Leonardo da Vinci: la Trivella Verticale e il Ponte Militare, i cui progetti si trovano esposti nel Da Vinci Interactive Museum a Firenze.

Il perchè della presenza delle riproduzioni di alcune macchine progettate da Leonardo da Vinci vicino all’ uscita di Palazzo dei Consoli? Molto semplice: quando sono stato a Gubbio durante il mio ultimo giro in camper in Umbria, a Palazzo dei Consoli era in corso una importante mostra dedicata proprio alle macchine progettate dal celebre Leonardo da Vinci.

Girato l’ angolo mi sono reso conto che finalmente ero arrivato nella magnifica Piazza Grande di Gubbio, uno dei simboli della città eugubina insieme ai bellissimi palazzi storici che ospia, e che ti racconterò tra poco.

Piazza Grande a Gubbio non è solo bellissima ma è anche unica. Non lo dico io, ma tantissimi esperti internazionali di storia dell’ arte che la ritengono una delle più maestose e ardite realizzazioni urbanistiche medioevali e tra le più grande piazze pensili esistenti.

Hai capito benissimo: Piazza Grande a Gubbio è una piazza pensile sorretta da 4 grandi arcate, anche se io preferisco definirla come una bellissima balconata che si affaccia sulla parte inferiore del centro città e sulle colline che la circondano.

Questa che è la piazza di Gubbio più importante è piuttosto piccola e si presenta ai tuoi occhi con una semplice ma elegante pavimentazione a spina di pesce. Bellissimo è il parapetto della piazza che delimita il terrazzo, abbellito da 6 gigli in ferro battuto simboli della Signoria di Firenze che per molti anni ha governato la città.

Per certi versi ho trovato una certa somiglianza tra questa piazza di Gubbio con Piazza della Libertà a San Marino, sia per la dimensione ma soprattutto per l’ aspetto panoramico. Ma non fraintendermi, Piazza Grande di Gubbio è comunque decisamente più bella e interessante.

Se vuoi renderti conto della particolare struttura pensile di questa bellissima piazza storica iniziata nella prima metà del secolo XIV (e terminata esattamente 150 anni dopo dopo varie interruzioni) e ammirare le bellissime arcate ti consiglio di scendere in via Baldassini dove trovi anche l’ Archivio storico di Gubbio.

Piazza Grande è da sempre il cuore del governo cittadino di Gubbio, infatti ospita il magnifico Palazzo dei Consoli e Palazzo Pretorio, che è sede del Municipio. Ma ti parlerò di questi importantissimi palazzi storici di Gubbio tra poco: porta pazienza!

Un’ altra cosa che è importante sapere su Piazza Grande di Gubbio e che non è immediatamente evidente riguarda il complesso monumentale che è collocato al centro del tessuto urbano.

L’ obiettivo del progetto era quello di fare in modo che tutti e 4 i quartieri della città di Gubbio (San Martino, San Andera, San Pietro e San Giuliano) risultassero tangenti agli edifici del governo che contiene.

Piazza Grande a Gubbio è ovviamente sempre molto affollata di turisti che passeggiano o che si siedono ai tavolini del bar ristorante Righi, che è uno dei più storici tra quelli presenti in città.

Se entri in questo bar di Gubbio vedrai molte fotografie di Terence Hill, Nino Frassica e Raoul Bova seduti ai suoi tavolini, perchè le vie, le piazze, i palazzi e le chiese di Gubbio sono state per molti anni location della fortunatissima serie televisiva Don Matteo, fino a quando la produzione non ha deciso di trasferirla nella vicina città di Spoleto.

Sei alla ricerca delle cose più belle da vedere e da fare ad Assisi?

Le migliori esperienze che ti consiglio di fare ad Assisi sono esplorazione privata della Città Vecchia, a passeggio tra basiliche storiche e luoghi culturali (anche nella versione in auto con autista e guida), la passeggiata a cavallo nelle valli attorno ad Assisi con pranzo tipico umbro, oppure il volo sopra Assisi in mongolfiera+degustazione vini, per avere una panoramica inusuale della città di San Francesco e assaggiare le migliori etichette umbre! Protagonista assoluto di Assisi è San Francesco, e per questo non puoi visitare la città senza visitare i luoghi più emblematici collegati con la sua figura. Ecco perchè ti consiglio l’ escursione guidata culturale+Basilica oppure il tour guidato sulle orme di San Francesco, anche in versione rapida in tuk tuk di giorno o by night, entrambe ideali se hai poco tempo, anche se io mi permetto di suggerirti la versione notturna perchè è molto più suggestiva. Molto interessante è anche la sola visita guidata privata Basilica San Francesco, anche nella più economica ma altrettanto interessante escursione guidata in gruppo. Hai deciso di visitare Assisi e vuoi approfittarne per conoscere la squisita gastronomia umbra e fare esperienze culinarie? Hai la possibilità di fare tantissime esperienze diverse, tra le quali ti suggerisco quelle che secondo me sono le migliori: corso di cucina+pranzolezione di cucina a casa di un localepasto 4 portate a casa di un localetour del vino+olio+aceto balsamicopic nic+degustazione 5 vinidegustazione vini+formaggi biologici. Ti interessa la possibilità di visitare Assisi in giornata dalla tua città insieme alla famiglia o amici? Mi permetto di suggerirti le migliori proposte offerte ad un prezzo eccezionale! Da Firenze: gita privata Assisi+Cortona (anche nella versione escursione di gruppo) – tour privato Assisi+Orvieto. Da Roma: vista guidata Assisi+degustazione vini – tour privato Assisi+Orvieto (anche nella versione escursione di gruppo) – gita privata Assisi+Cascia.

Palazzo del Podestà e Palazzo dei Consoli a Gubbio

Ti ho già detto che ad ognuna delle estremità di Piazza Grande si affacciano i 2 palazzi di Gubbio più importanti perchè antiche sedi del governo della città umbra: Palazzo dei Consoli sulla destra e Palazzo del Podestà sulla sinistra.

Questi 2 importanti palazzi storici nel centro di Gubbio sono gemelli, nel senso che sono stati costruiti nello stesso periodo insieme alla piazza, e si guardano tra loro.

Nonostante questo aspetto, i 2 palazzi di Gubbio in Piazza Grande sono molto diversi perchè Palazzo dei Consoli è decisamente più grande e soprattutto molto più bello di Palazzo del Podestà, a rappresentare i diversi ruoli dei responsabili del governo della città eugubina ai quali erano destinati.

Come Palazzo dei Consoli, anche Palazzo del Podestà è del Trecento e rappresenta una straordinaria e ambiziosa opera urbanistica-architettonica, immaginata e realizzata da un popolo libero e artefice della sua storia.

Palazzo del Podestà di Gubbio, chiamato anche come Palazzo dei Priori o Palazzo Pretorio, è stato costruito rispettando rapporti proporzionali tipici del così detto rettangolo aureo, ma purtroppo è rimasto in parte incompiuto perchè manca un’ intera ala prevista nel progetto originario.

La struttura di questo importante palazzo storico in Piazza Grande a Gubbio è decisamente originale perchè perché si regge con eccezionale equilibrio sui muri laterali e su un unico pilastro centrale ottagonale che si apre a giglio (simbolo della Signoria di Firenze) per reggere i piani, e a sua volta si appoggia su un arco sfalsato.

Palazzo del Podestà a Gubbio è ora è sede dell’Amministrazione Comunale, ma nell’ Ottocento la grande sala chiamata la larga è stata utilizzata come prigione fino all’ Ottocento.

Guardando la facciata di Palazzo Pretorio nel centro di Gubbio noterai che la struttura in laterizio che interrompe la cromia dei conci trecenteschi è stata aggiunta molto più tardi, addirittura nel secolo XVIII.

L’ ingresso di Palazzo Pretorio è lateriale e si trova in corrispondenza degli ascensori pubblici di Gubbio che ti conducono fino a qui da via Baldassini, ideali se non vuoi o non puoi camminare. Giusto perchè tu lo sappia gli ascensori di Gubbio funzionano tutti i giorni dell’ anno dalle 9,00 alle 19,30.

In realtà puoi usare gli ascensori pubblici per coprire la breve salita che separa Piazza Grande da Palazzo Ducale e dal Duomo di Gubbio,

Io ti consiglio di fare la passeggiata dalla parte bassa di Gubbio a Piazza Grande, e da qui a Palazzo Ducale e al Duomo a piedi perchè è breve e davvero molto suggestiva, ma puoi sempre fare l’ andata in ascensore e poi scendere a piedi. Fai come preferisci!

Adesso è arrivato il momento di raccontarti del bellissimo Palazzo dei Consoli di Gubbio, un edificio talmente bello che sinceramente faccio fatica a ricordarne uno che gli testa in una delle tantissime città italiane e straniere che ho visitato nel corso di tantissimi anni di viaggi sù e giù per il mondo.

Da Piazza Grande il primo elemento di Palazzo Pretorio che noterai sicuramente è la grande scalinata in marmo che conduce all’ ingresso, decorata da 2 gigli in ferro battuto del tutto identici ai 6 che adornano il parapetto della suggestiva piazza pensile di Gubbio.

Sul lato sinistro della scalinata si erge la torre campanaria di Palazzo dei Consoli di Gubbio con il bellissimo Campanone di quasi 2 tonnellate fuso il 30 ottobre 1769 nella prima arcata sotto la piazza, che è il settimo di quelli ospitati dal momento della sua costruzione.

palazzo dei consoli

In realtà la torre campanaria di Palazzo dei Consoli a Gubbio ospita altre 2 campane più piccole, delle quali una fusa nel 1289 e l’ altra nel 1678.

Queste 3 campane hanno una diversa intonazione: il Campanone di Gubbio è intonato in DO crescente, la mezzana in SOL crescente, mentre la più piccola in MI. Devi essere molto fortunato per sentire suonare insieme queste 3 campane di Gubbio, perchè capita solo in rare occasioni.

Dal 1909 i bellissimi ambienti di Palazzo dei Consoli ospitano il Museo Civico di Gubbio grazie al quale puoi conoscere la storia e la cultura della comunità eugubina, dalla preistoria al secolo XX, oltre a mostre temporanee di grande rilevanza. Ovviamente l’ ho visitato, e nel corso degli anni non una sola volta.

Visitare l’ interno di Palazzo dei Consoli di Gubbio e la preziosa collezione del Museo Civico è possibile pagando il biglietto, e il primo ambiente che troverai è la bellissima Sala dell’ Arengo, luogo storicamente dedicato alle adunanze del Consiglio Generale del Popolo che rappresentava la cittadinanza eugubina.

Questa grande sala al piano terra di Palazzo dei Consoli puoi ammirare il prezioso affresco intitolato Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e Sant’ Ubaldo, del 1350 circa.

Al primo piano di questo magnifico palazzo storico in Piazza Maggiore a Gubbio trovi la magnifica Sala dei Consoli, destinata a residenza e a luogo di lavoro del Gonfaloniere di Giustizia e dei Consoli.

Oggi la Sala dei Consoli ospita la ricchissima Pinacoteca del Museo Civico di Gubbio formata da centinaia di preziose opere d’ arte di artisti eugubini e non, quasi tutte a soggetto religioso.

Sala dei Consoli in questo palazzo pubblico di Gubbio è a dir poco magnifica, e la cosa davvero particolare sono le 2 preziose fontane che vedi al centro.

Sono rimasto a bocca aperta davanti a queste fontane di Palazzo dei Consoli a Gubbio perchè di edifici pubblici con ambienti che ospitano delle fontane io non ne ho mai visti da nessuna parte del mondo, nemmeno nel caso di palazzi antichi.

Dalla Sala dei Consoli accedi alla bellissima terrazza panoramica di questo magnifico palazzo nel centro di Gubbio dalla quale hai una bellissima vista del centro storico dall’ alto, anche se non così suggestiva come quella che puoi avere da altri punti più alti della città.

Sul piano ammezzato di Palazzo dei Consoli a Gubbio trovi la ricchissima Collezione Municipale di Ceramiche che abbraccia un periodo compreso tra il secolo XIII e il secolo XV, e che include molti esemplari di vasellame farmaceutico.

In una stanza di fianco alla Sala dell’ Arengo, in origine una cappella privata, puoi ammirare le famose 7 Tavole Iguvine (da iguvium, nome antico di Gubbio), che sono senza dubbio il reperto più misterioso e importante tra belli che puoi trovare al Museo Civico di Gubbio ospitato a Palazzo dei Consoli.

Queste tavole sono state rinvenute nel 1444 nell’ area del Teatro Romano di Gubbio ma gli studiosi concordano nel farle risalire al periodo tra il secolo III e il secolo I a.C.

Il messaggio scritto sulle Tavole Iguvine ospitate nel Palazzo dei Consoli di Gubbio rimane ancora oggi un mistero perchè non si riesce a decifrare il significato esatto di quello che è sicuramente la descrizione di un rituale in umbro antico, ma anche il testo più lungo finora scoperto scritto dell’ Italia antica.

Inutile dire che le Tavole Iuguvine sono fondamentali per la ricostruzione della lingua umbra e per la conoscenza della società e della cultura materiale di questo popolo antichissimo che riconosce nella città di Gubbio uno dei suoi centri religiosi più importanti.

La collezione del Museo Civico di Gubbio ospitato a Palazzo dei Consoli prosegue con la preziosa Collezione Rinascimentale e con la collezione di monete che raccontano la monetizzazione del territorio eugubino di fianco alla quale trovi preziosi reperti di epoca tardoantica e alto-medioevale, oltre ad una sezione dedicata ai contatti con Roma e con la cultura ellenistico-romana.

Il centro di Gubbio nei dintorni di Piazza Grande

Dopo aver visitato i palazzi storici che si affacciano su Piazza Grande, la mia idea era di proseguire immediatamente l’ itinerario verso il Duomo di Gubbio e Palazzo Ducale, ma prima mi sono seduto un attimo a riposare su una panchina vicino a Palazzo del Podestà.

Qui mi metto a chiacchierare con una guida turistica che stava vendendo i biglietti di Gubbio Express, il trenino turistico che fa il giro della città.

Ovviamente mi propone l’ escursione alla scoperta di Gubbio, ma io declino l’ invito dicendole che sono uno che ama camminare, e che per provare il trenino ho tutto il tempo durante la vecchiaia 🙂 🙂 🙂 E lei scoppia in una bella risata dicendomi che non ho poi tutti i torti.

Durante la chiacchiera mi suggerisce altre città dell’ Umbria che non avrei dovuto perdermi, in molte delle quali già sono stato e che avrei rivisto proprio durante quel viaggio, e mi suggerisce di fare un veloce itinerario ad anello nel centro di Gubbio che parte e finisce proprio in Piazza Grande durante il quale avrei potuto scoprire degli angoli molto caratteristici della città.

Ovviamente accetto il suo consiglio e mi metto subito in cammino per scoprire questi luoghi di Gubbio attorno a Piazza Grande che non avevo conosciuto nemmeno durante le mie precedenti visite alla città. Non prima però di un buon sigaro e del quarto caffè della giornata.

Se mi segui avrai già capito che di vizi ne ho in abbondanza, ma tutti assolutamente etici e legali. Se poi pensi che a questi se ne aggiungono altri di illegali, puoi rimanere con questo dubbio perchè tanto non te lo dirò mai 🙂 🙂 🙂

Dopo i vizi saluto la guida del trenino turistico e imbocco via XX Settembre dove incontro diversi piccoli negozi che vengono prodotti tipici locali, tra i quali La Buca del Tartufo.

Sono un pò scettico sulla freschezza dei prodotti venduti in questi negozi di Gubbio e di altri luoghi molto turistici, infatti non ci compro mai niente, ma non voglio offendere nessuno perchè è solo la mia impressione e magari mi sbaglio di grosso.

Camminando per via XX Settembre sono passato davanti all’ Hotel Bosone Palace (4 stelle – voto Booking.com >8) e subito dopo ho visto la bella chiesa di San Francesco della Pace, che non devi confondere con l’ altra chiesa di San Francesco di Gubbio che trovi in Piazza dei Quaranta Martiri e che ti ho già raccontato.

Questo piccolo tempio fa parte della ritualità essenziale della suggestiva Festa dei Ceri di Gubbio, infatti qui vengono eletti i Capitani della Festa e sono custodite le statuette dei santi Ubaldo, Giorgio e Antonio che vengono poste sulla sommità dei ceri conservati nella Basilica di San Ubaldo sulle alture della città.

Dopo aver visitato la chiesa proseguo su via XX Settembre fino a che noto via Alessandrini, una bella via del centro di Gubbio che si sviluppa in salita fiancheggiata da bellissime fioriere che le donano tantissimo colore.

Io non la seguo per non discostarmi dall’ itinerario che mi ha indicato poco prima la guida e proseguo fino al Largo Marziale dove ho trovato la chiesa di San Marziale in stile romanico del secolo XII. Qui vicino trovi anche Porta di San Marziale, una delle antiche porte trecentesche di Gubbio.

Questa chiesa di Gubbio è stata costruita sulla precedente struttura di un tempio romano che si chiamava San Andrea e che ha dato il nome al quartiere.

Supero la chiesa di San Marziale, faccio pochi passi e mi ritrovo alla partenza della Funivia Colle Eletto che ti porta direttamente alla Basilica di San Ubaldo, evitandoti l’ impegnativo sentiero in salita. Secondo te quando sono salito a San Ubaldo l’ ho presa? Ma figurati! Mi sono fatto tutta la camminata che più avanti ti racconterò.

Ho proseguito la mia camminata alla scoperta di questa parte del centro di Gubbio percorrendo via Dante, per poi girare in via Savelli della Porta, dove mi sono trovato davanti alla chiesa di San Giovanni Decollato, conosciuta anche come chiesa Dei Neri.

Questa chiesa di Gubbio ha un piccolo ma grazioso campanile sulla cui sommità c’è una piccolissima campana legata ad una trave di legno sormontata da una banderuola in ferro con una croce, molto simile alla torre campanaria del Palazzo Dei Consoli anche se quest’ ultima è molto più grande.

Non sto a entrare nei dettagli raccontandoti i dettagli della chiesa dei Neri a Gubbio per non annoiarti, ma ti consiglio di entrare a visitarla perchè è davvero molto bella. Tra l’ altro ospita molte interessanti opere d’ arte.

Ho proseguito la mia passeggiata per questa zona del centro di Gubbio su questa stessa via fino a via Nello, dove ho trovato la chiesa di Santa Maria Nuova, che non passa inosservata per via della sua facciata asimmetrica. In che senso? Semplice: il semplice portale in legno è collocato all’ estremità sinistra della facciata, aspetto davvero inusuale in un edificio religioso!

Oggi la chiesa di Santa Maria Nuova a Gubbio è sede museale e sulle pareti trovi preziosi affreschi, tra i quali la celebre Madonna del Belvedere, indiscusso capolavoro del gotico internazionale forse del 1413 dipinto da Ottaviano Nelli.

Ritorno sui miei passi fino a raggiungere nuovamente via Dante, percorro poche decine di metri in discesa e trovo Porta Romana, una delle 7 antiche porte di Gubbio chiamata così perchè anticamente metteva in comunicazione la via Flaminia che conduceva a Roma.

Porta Romana a Gubbio che trovi davanti alla graziosa Fonte di Dante ha un’ altra particolarità: è l’ unica rimasta quasi intatta nella sua struttura originale del Trecento, torre compresa, anche se oggi trovi questa più bassa dei 25 metri che costituivano la sua altezza originale.

Nall’ intradosso, che è la parte interna della porta di Gubbio, è ancora visibile un affresco recentemente ristrutturato dedicato alla Madonna col Bambino. Purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni sull’ autore.

Senza attraversare Porta Romana ho proseguito il mio itinerario alla scoperta di questa zona del centro di Gubbio su via Dante fino all’ angolo con Corso Garibaldi dove mi sono trovato davanti alla grande Statua di Sant’ Ubaldo con edicola.

Questa grande edicola di Gubbio fu costruita nel 1761 a ricordo del sesto centenario della morte del Santo Patrono. Ho un curioso scoop su questa statua nel centro di Gubbio: è una copia molto simile a quella del Bernini che abbellisce il colonnato di Piazza San Pietro a Roma.

Di fronte all’ edicola con via Dante trovi un altro interessante edificio religioso di Gubbio: la chiesa della SS Trinità, in origine dedicata ai Santi Vittore e Vittorino. Questa chiesa di Gubbio ha preso il nome attuale nel 1502 quando vi si trasferirono le monache Clarisse della SS Trinità.

Da qui proseguo il mio itinerario alla scoperta di questa parte del centro di Gubbio su via Garibaldi fino alla chiesa di San Giovanni Battista, costruita in stile gotico e romanico tra il secolo XIII ed il secolo XIV secolo sopra la più antica cattedrale di San Mariano.

Lo so che non ne potrai più di tutte le chiese e i palazzi di Gubbio che ti sto raccontanto, ma se non sei proprio oltre il punto di non ritorno ti consiglio di dare un’ occhiata anche a questa perchè conserva moltissime preziose opere d’ arte, tra le quali il quadro intitolato Sant’ Ulbaldo insieme a Sant’ Alò, anche se non ti so dire ne l’ autore ne l’ anno in cui è stato dipinto.

Adesso una curiosità frivola: la Chiesa di San Giovanni Battista è stata la chiesa di Don Matteo, interpretato da Terence Hill, per tutti gli anni durante i quali l’ omonima fiction televisita è stata girata nella città di Gubbio.

Colgo l’ occasione per ricordarti che ogni anno la città di Gubbio rende omaggio alla celebre coppia Terence Hill e Bud Spencer con l’ evento Spenserhill Festival. L’ edizione 2023 di questo divertente festival a Gubbio è prevista nei giorni 27-30 Luglio.

Una volta terminata la visita alla chiesa di Don Matteo ho preseguito lungo via Garibaldi fino alla bella Fontana del Bargello e poi ho visitato il Parco Ranghiasci di Gubbio, che è il più grande polmone verde della città umbra, e luogo ideale per rilassarsi soprattutto durante le calde giornate estive.

È bellissimo passeggiare lungo il sentiero in salita e immerso nel verde di questo parco di Gubbio, che è risultato del recupero del Giardino Ranghiasci del 1849.

Tra l’ altro camminando nella parte alta del Parco Ranhhiasci lungo la porzione delle vecchie mura ancora presenti hai anche una bellissima panoramica del centro storico di Gubbio e vedi soprattutto Palazzo dei Consoli da un’ inusuale angolazione.

Questo parco di Gubbio è sicuramente bello e rilassante, ma a mio avviso potrebbe essere curato un pò meglio, e soprattutto potrebbe essere abbellito con nuove sculture di arte moderna perchè quelle che oggi trovi lungo il sentiero sono tutte arrugginite e abbandonate a se stesse.

Parco Ranghiasci è stata l’ ultima tappa di questo breve itinerario del centro di Gubbio che mi ha suggerito la guida conosciuta in Piazza Grande, e che ci ho messo pochi minuti a raggiungere di nuovo per poi salire verso il Palazzo Ducale, il Duomo di Gubbio e da lì alla Basilica di San Ubaldo sulle alture dietro la città.

Che ne dici di conoscere anche la bellissima Orvieto prima o dopo Gubbio?

Per prima cosa ti suggerisco il meraviglioso tour privato Città Vecchia+Duomo in compagnia di una guida locale che ti porterà alla scoperta di tutti i suoi luoghi più emblematici. Tra l’ altro la la Cattedrale di Orvieto è una delle più grandi e più ricche in quanto a decorazioni e a opere d’ arte contenute! In alternativa puoi scegliere il solo tour privato della Città Vecchia anche nella versione di escursione guidata in gruppo, anche se io ti consiglio decisamente la prima opzione! Puoi comunque abbinare questi due tour alla meravigliosa escursione della città sotterranea o a quello combinato città sotterranea+Duomo. Hai deciso di visitare Orvieto in completa autonomia? Ti consiglio di acquistare la City Card che ti permette di avere l’ ingresso prioritario ai 9 luoghi più emblematici della città, e non scade mai!

Grande Botte, Museo Diocesano e Palazzo Ducale di Gubbio

Eccomi pronto a visitare altri 3 luoghi emblematici di Gubbio: Palazzo Ducale, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo (il Duomo) e la Cattedrale di San Ubaldo.

Per raggiungere il Duomo di Gubbio e al Palazzo Ducale che si trova proprio di fronte ho percorso una scalinata nascosta da una minuscola porta che si apre su Piazza Grande di fianco al bar ristorante Righi.

Incominciata la scalinata devi seguire le indicazioni per il Relais Ducale Hotel (4 stelle – voto Booking.com) che ti porano a sinistra.

Percorri la graziosa e tranquilla vietta nel centro di Gubbio costeggiata da piccole case in pietra dalle facciate perfette, passi sotto a 2 archi che trovi praticamente consecutivi e poi prosegui sulla sinistra sempre in salita fino a che non sbuchi in via Ducale.

Questa breve via di Gubbio circondata da edifici totalmente in pietra mi ha condotto al Voltone di Palazzo Ducale, ma prima di arrivarci sono passati davanti all’ insegna di un negozio che invitava ad entrare per visitare la famosa Botte dei Canonici, conosciuta anche con il nome di Grande Botte di Gubbio.

Come dice il nome si tratta di una bott, che ha la particolarità di essere immensa nelle sue dimensioni, infatti è in grado di contenere la bellezza di 20.124 litri di vino.

Sei rimasto sbigottito, vero? Non mi stupisce perchè è stata la reazione che ho avuto la prima volta che mi sono trovato davanti a questa grandissima botte di Gubbio costruita nel 1500 e che ha dimensioni esagerate anche per le necessità dei canonici, che sono da sempre famosi per essere grandi produttori (e consumatori) di vino.

Ma al di là delle dimensioni l’ aspetto davvero stupefacente della Botte dei Canonici di Gubbio è la sua struttura realizzata senza cerchi di contenimento in ferro e tenuta insieme da un complicato insieme di travature studiate per mantenerla in posizione tangente rispetto alla sala nella quale è stata costruita e dove la trovi ancora oggi.

La Grande Botte di Gubbio è stata descritta per la prima volta in alcuni documenti datati 1526 e in tempi recenti fu riempita di nuovo solo nel 1908 e nel 1928 in corrispondenza di abbondanti e generose vendemmie.

In occasione della festa di San Martino (11 Novembre) nel 1978 la Botte dei Canonici di Gubbio è tornata alla bellezza originaria grazie ad un capillare restauro e la puoi visitare liberamente entrando nel negozio che la custodisce.

Questa volta non ho visitato la Grande Botte perchè già la conoscevo, quindi ho tirato dritto per qualche metro fino a raggiungere l’ ingresso del Museo Diocesano di Gubbio che ospita la Pinacoteca, la Sezione Archeologica e la Sezione Orafa.

Questo interessante museo di Gubbio fa parte del Polo Museale Diocesano insieme alla Chiesa di Santa Maria dei Laici, alla Chiesa di Santa Maria Nuova e alla Raccolta delle Memorie Ubaldine.

Al di là della ricchezza delle opere e dei reperti esposti, l’ aspetto molto interessante e inusuale del Museo Diocesano a Gubbio e dei musei di questo tipo in Italia, è che prevede un percorso didattico e ludico studiato per le famiglie, oltre a spazi specifici dedicati ai genitori e ai bambini.

Visitato questo museo di Gubbio per l’ n-esima volta ho proseguito fino a raggiungere l’ angolo con via S. Ubaldo dove inizia il Voltone di Palazzo Ducale, un grande porticato in pietra e mattoni al centro del quale si apre un minuscolo ma incantevole giardino che ti regala una vista panoramica a 180 gradi del centro di Gubbio.

Questo grazioso giardino di Gubbio è un luogo molto tranquillo, ideale se ti vuoi rilassare sorseggiando un caffè o una birra, perchè ci trovi un chiosco con i tavolini, e secondo me è il punto della città dal quale vedi meglio i dettagli di Palazzo dei Consoli e della torre campanaria.

Il Voltone di Palazzo Ducale a Gubbio e il giardino sono delimitati da cancelli in ferro che di sera vengono chiusi, anche se non ricordo con esattezza gli orari.

Prima di uscire dal Voltone ti consiglio di dare uno sguardo ai resti del bellissimo affresco realizzato dal pittore Orlando Merlini e intolato Madonna del Latte che trovi in corrispondenza di un’ antica fonte.

L’ ingresso principale a Palazzo Ducale di Gubbio non è sotto il Voltone come si potresti pensare, ma è su via San Ubaldo, appena prima dell’ ingresso del Duomo.

Le entrate del Duomo di Gubbio e del Palazzo Ducale sono infatti una di fronte all’ altra a pochissimi metri di distanza e questo aspetto toglie un pò di importanza ai 2 edifici storici, quanto meno questa è stata la mia sensazione che magari tu non avrai.

Ricordo che mentre facevo via San Ubaldo ho incontrato un simpatico abitante di Gubbio che stava facendo delle riprese con una telecamera e io ho avuto la malaugurata idea di chiedergli qualche consiglio su come sceglierne una buona ma non troppo costosa.

Non l’ avessi mai fatto, perchè non la finiva più di parlare. Tra l’ altro ha spostato la conversazione su altri argomenti e dopo 30 minuti ero ancora lì che pensavo a come fare per scrollarmelo di dosso. 🙂 🙂 🙂

Devo dire che sono poche le persone che mi tengono testa in fatto di loquacità, e qui a Gubbio ne ho trovata una che mi supera a mani basse! Per fortuna, con mio grande sollievo, ad un certo punto mi ha detto di dover salutarmi perchè aveva un impegno.

Eccomi finalmente arrivato all’ ingresso di Palazzo Ducale che da sul curioso cortile trapezoidale dal quale accedi alle diverse aree di questo magnifico edificio storico di Gubbio fatto erigere da Federico di Montefeltro nella seconda metà del secolo XV su una serie di strutture che probabilmente esistevano già dal secolo X.

L’ ingresso allo spazio espositivo corrisponde al Vestibolo, che anticamente ero lo spazio di collegamento tra le diverse stanze e accoglieva la Cappellina del Palazzo.

Se presti un pò di attenzione vedrai che in diversi punti del Vestibolo di Palazzo Ducale a Gubbio ci sono i simboli dell’ araldica federiciana accompagnati dalla sigla FE/DXV (Federicius Dux), e questo è un segno tangibile e inequivocabile dell’ importanza simbolica che aveva questo ambiente.

Dal Vestibolo passi all’ Anticamera, dove trovi una serie di formelle con insegne federiciane realizzare nella  bottega eugubina dei Floris tra il 1480 e il 1482, lo stesso opificio dal quale arrivano le mattonelle del pavimento con il fiore a 4 petali.

Dopo l’ Anticamera trovi il Guardaroba Ducale, stanza usata per la vestizione del duca che contiene un camino e 2 interessanti armadi di pioppo dipinti a tempera del 1493 e del 1627, e poi prosegui nella Camera da letto Ducale con un bellissimo soffitto a cassettoni decorato con un motivo floreale al centro e rose agli angoli.

La Camera da letto Ducale ti introduce alla Sala delle Veglie, un ambiente dedicato agli svaghi serali del Duca, in particolare la letture e l’ ascolto della musica. Se poi il duca avesse anche altri svaghi serali non è dato sapere, ma comunque sarebbero stati solo fatti suoi, anche se un pò di curiosità rimane. 🙂 🙂 🙂

Il percorso di visita a Palazzo Ducale a Gubbio prosegue con la Sala da pranzo che ha un bel camino in pietra serena decorato con un raffinato motivo floreale eseguito dalla bottega di Ambrogio Barocci tra il 1480 e il 1485 e il Salone Rinascimentale diviso in Sala delle Udienze e Sala del Ricevere.

Della struttura di questo salone federiciano a Palazzo Ducale di Gubbio sono stati smontati e venduti al mercato antiquario nella seconda metà del secolo XI numerosi pezzi.

Tra questi pezzi venduti ti ricordo solo le mostre di alcne porte oggi nel Victoria and Albert Museum di Londra e uno dei tondi con lo Stemma Ducale posto al centro del soffitto che puoi vedere se vai nella sede dell’ Ambasciata Italiana a Berlino.

Ma non siamo ancora arrivati al salone più bello e prezioso di Palazzo Ducale a Gubbio che è lo Studiolo, lo spazio riservato allo studio e alla meditazione nel quale Federico ammetteva solo gli ospiti più importanti per stupirli con la raffinatezza delle decorazioni intarsiate realizzate nella bottega fiorentina di Benedetto e Giuliano da Maiano.

Ma non vado oltre nella descrizione dello Studiolo di Palazzo Ducale a Gubbio perchè le parole non possono rendere merito alla sua bellezza, e poi non voglio toglierti la sorpresa.

Stessa cosa faccio per preziosa Pinacoteca di Palazzo Ducale che si trova al primo piano sull’ altra ala di questo meraviglioso edificio storico di Gubbio e per gli ambienti sotterranei che conservano i resti medioevali che puoi vedere scendendo la scala a chiocciola dal Vestibolo.

Vieni a visitare Gubbio e scoprili da solo tutte le meraviglie e i segreti di Palazzo Ducale perchè ti lasceranno esterefatto, e da soli giustificano una visita a questo meraviglioso centro medioevale nel cuore dell’ Umbria.

Cosa farai quando sarai in Umbria?

Il Duomo di Gubbio e la Basilica di San Ubaldo

Ci ho impiegato più di 2 ore per visitare Palazzo Ducale e devo dire che la boccata d’ aria fresca che mi sono preso quando ho attraversato nuovamente il cancello di ingresso mi ha fatto proprio bene.

Peccato che nei dintorni non si trova nemmeno un bar altrimenti una birra fresca sarebbe stata l’ ideale, ma in mancanza mi sono accontentata dell’ acqua ormai calda che avevo nello zaino da ore. Pazienza!

Dopo aver fatto quattro chiacchere con il bigliettaio di Palazzo Ducale che nel frattempo era uscito insieme a me per fumarsi una sigaretta, ho proseguito la mia visita alla Cattedrale dedicata ai Santi Mariano e Giacomo che è anche Duomo di Gubbio.

Questa importante chiesa di Gubbio fu edificata ai piedi del Monte Ingino tra il secolo XIII e il secolo XIV su una chiesa romanica preesistente e ti accoglie con una bella scalinata in pietra e con una facciata pulita e lineare che io adoro, ma che a ben vedere non rende merito al bellissimo interno.

A proposito della facciata del Duomo di Gubbio: non dimenticarti di alzare gli occhi per cercare il bellissimo rosone con vetro policromo circondato da 5 bassorilievi sopra il portale perchè a me lascia sempre a bocca aperta, anche se ormai non contro le volte che ho visitato questa chiesa nel corso degli ultimi anni.

L’ aspetto che colpisce di più dell’ interno gotico del Duomo di Gubbio a navata unica a croce latina è la bellissima illuminazione che è studiata appositamente per dare rilievo alle bellissime volte e che gli conferisce una grandissima eleganza.

Illuminazione a parte, l’ interno di questa chiesa di Gubbio è ricca di dipinti di artisti eugubini del Cinquecentro tra i quali occorre ricordare il Nucci e il Basili, ma anche di tante opere di artisti provenienti da altre zone dell’ Umbria e da altre regioni d’ Italia.

A me è piaciuta tantissimo la cappella barocca che si apre nel mezzo della parete destra del Duomo di Gubbio perchè custodisce diversi preziosi affreschi dell’ Allegrini, oltre ad una tela del Gherardi intitolata Nascita della Vergine, oltre alle tracce di affreschi del secolo XIV e secolo XV sulle pareti.

E poi c’è un aspetto che caratterizza questa bellissima chiesa di Gubbio e che non ho mai trovato in nessun altro edificio religioso, nè in Italia nè all’ estero: sotto ogni dipinto una spiegazione dell’opera con anno, autore, titolo e altri dettagli. Finalmente, era ora che qualcuno ci pensasse perchè mica siamo tutti esperti!

Vogliamo parlare della volta sopra l’ altare del Duomo di Gubbio? La trovi completamente affrescata di azzurro e tempestata da minscole stelle gialle che riproducono la volta celeste di notte, e che la rendono assolutamente deliziosa!

Salutato con un arrivederci il Duomo di Gubbio perchè sono sicuro che tornerò in città presto, mi sono diretto verso la Basilica di San Ubaldo che si trova alla fine di un sentiero in salita abbastanza impegnativo soprattutto per chi non è abituato a camminare e che è conosciuto con il nome di Percorso dei Ceri.

Il nome di questo sentiero di circa 2 chilometri che ti conduce alla Basilica di San Ubaldo in circa 40 minuti a seconda della tua andatura deriva dal fatto che la parte finale della celebre Festa dei Ceri di Gubbio è una corsa forsennata proprio lungo questo percorso.

Per arrivarci, appena uscito dal Duomo, bisogna proseguire la strada in salita che nel tratto iniziale passa dietro la chiesa dove ti consiglio di dare un’ occhiata ai curatissimi Orti della Cattedrale, e prosegue verso la Porta di Santa Croce conosciuta anche come Porta di San Ubaldo.

Questa è una delle 7 porte trecentesche della cinta muraria di Gubbio e l’ unica che conserva le antiche ante lignee con spioncino e ferratura varie, oltre ai resti di un affresco nell’ intradosso.

Per arrivare alla Basilica di San Ubaldo devi ovviamente proseguire il Percorso dei Ceri attraverso la porta e in pochi minuti ti trovi completamente avvolto nel silenzio interrotto solo dal canto degli uccellini che saltellano sui rami degli alberi.

Proseguendo la salita ti trovi alla Fonte di Sant’ Ubaldo, vicino alla quale c’è una graziosa chiesetta consacrata nel 1980 dedicata a San Giorgio e affidata dalla comunità di Gubbio alla famiglia dei Sangiorgi Ari che qui celebra dal 1974 la festa del Santo.

Come ti ho detto il percorso attraverso questo sentiero sterrato di Gubbio in salita è bello ma abbastanza lungo e tosco, quindi se non hai il fiato e le gambe allenate ti consiglio di salire in funivia perchè il rischio concreto è quello di rimanere a metà strada e dover tornare indietro.

In ogni caso ti suggerisco di portare con te dell’ acqua, obbligatoria soprattutto se decidi di raggiungere a piedi la Basilica di San Ubaldo in estate, oltre ad indossare scarpe comode perchè ti assicuro che ne avrai davvero bisgono.

Se arrivi stremato ricorda che al termine del sentiero, appena prima del cancello di ingresso al grazioso cortile di questa balisica di Gubbio, trovi un bar con una bella terrazza panoramica dove puoi mangiare e bere qualcosa.

Eccoci arrivati alla bellissima Basilica di Sant’ Ubaldo del secolo XVI, che per la città di Gubbio e per i suoi abitanti ha una grandissima importanza simbolica visto che proprio qui vengono conservati i 3 ceri usati nella celebre Festa dei Ceri, e come ti ho detto è anche la tappa finale della celebrazione del 15 Maggio.

La Basilica di San Ubaldo a Gubbio è stata edificata su una precedente chiesa trecentesca intitolata ai Santi Gervaso e Protasio, e conserva il corpo perfettamente conservato del Santo Patrono di Gubbio che vedi straiato sull’ altare all’ interno di una teca.

Spero di non offendere la sensibilità di nessuno ma non posso tacere il fatto che il corpo di San Ubaldo sull’ altare non è proprio un bel vedere perchè fa abbastanza impressione!

Questa chiesa di Gubbio a 5 navate e il convento annesso sono stati costruiti per volontà delle Duchesse di Urbino Elisabetta ed Eleonora Gonzaga nel periodo tra il 1513 e il 1527 e affidati ai Canonici Regolari Lateranensi, poi sostituiti dai Padri Passionisti e successivamente dai Francescani di Gubbio.

Più che la struttura e l’ interno della Basilica di San Ubaldo mi è piaciuto moltissimo soprattutto il grazioso cortile antistante con pavimento a spina di pesce che trovi circondato da un grazioso colonnato in mattoni con semplici volte.

Molto bello è anche l’ antico pozzo decorato con vasi di fiori che trovi al centro così come la piccola torre campanaria che meritano sicuramente moltissime fotografie.

Mi stavo quasi dimenticando di dirti che alcuni locali del complesso dell’ Abbazia di San Ubaldo sono stati adibiti ad ospitare un’ interessantissima collezione di oggetti legati alla storia della Festa dei Ceri, tra i quali preziosi esemplari di ceri antichi.

Sicuramente far coincidere la tua visita a Gubbio con la celebrazione della Festa dei Ceri è un’ ottima occasione per vivere in prima persona questo importantissimo evento culturale che è sempre molto sentito nelle famiglie eugubine, oltre ad essere il più importante simbolo di appartenenza che si tramanda da secoli di padre in figlio.

Dopo aver visitata la Basilica di San Ubaldo e l’ esposizione dedicata alla Festa dei Ceri, sono ritornato al centro di Gubbio con la funivia, un pò perchè ero stanco, un pò perchè questo percorso regala una magnifica visita della città da una prospettiva diversa e inusuale, ma anche dei dintorni fino alle colline che la circondano.

Come vedi il centro di Gubbio è ricchissimo di edifici storici e di luoghi culturali e presentarteli tutti in un solo articolo è praticamente impossibile, per cui ho deciso di terminare qui il mio racconto per non abusare della tua pazienza e per non toglierti la sorpresa quando deciderai di visitare Gubbio.

Immagino che non mi resta altro da fare se non augurarti buon viaggio a Gubbio e consigliarti nuovamente di conoscere anche le altre bellissime località che si trovano a pochi chilometri di distanza, senza dimenticarti di dirmi quali ti sono piaciute di più. Se poi mi vuoi mandare qualche foto…perfetto!

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