Bevagna: il borgo dell’ Umbria famoso per il Mercato delle Gaite, ma non solo…

Il borgo umbro di Bevagna vicino alle ben più famose località di Spello e di Assisi, ma anche alla graziosa località di Montefalco, è di origine romana e si trova totalmente abbracciato dalle antiche mura di origine medioevale che gli danno accesso grazie a 5 suggestive porte. Passeggiare attraverso le piazze e lungo le antiche vie del centro di Bevagna significa fare un salto indietro nel tempo alla scoperta degli antichi palazzi storici, delle testimonianze culturali che arrivano fin dall’ epoca romana e delle bellissime chiese medioevali. L’ epicentro di Bevagna è Piazza Silvestri, punto di convergenza delle 4 Gaite come sono chiamati i suoi antichi quartieri medioevali che alla fine del mese di Giugno sono protagonisti del Mercato delle Gaite, un’ importante rievocazione storica la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali. Il centro di Bevagna è da non perdere, ed è tappa obbligata di ogni itinerario in Umbria che si rispetti

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Il mio itinerario a Bevagna e in Umbria

Ancora Umbria! Faccio fatica a non emozionarmi quando parlo della strepistosa Umbria, perchè con la vicina Toscana è la regione italiana che amo di più.

Perchè adoro l’ Umbria? Facile: l’ Umbria ha un bellissimo territorio dominato da prati e da dolci colline nel quale i protagonisti sono le minuscole e incantevoli borghi storici che mi stupiscono ogni volta come se fosse la prima, ma anche diverse località più grandi altrettanto affascinanti.

Sono ormai quasi 20 anni che visito periodicamente l’ Umbria, spesso anche per impegni professionali, e per questo nel corso del tempo ho imprarato a conoscerla quasi come le mie tasche. Ma anche se ormai sono un habitué, l’ Umbria non mi stufa proprio mai.

Quando intravedo la possibilità di ritornare a visitare l’ Umbria non ci penso 2 volte anche perchè in questa bellissima regione si mangia benissimo e i prodotti gastronomici tipici del territorio non si contano, soprattutto in fatto di carni, formaggi, salumi, dolci.

Ma nella prima posizione dei prodotti tipici dell’ Umbria c’è lo squisito tarfuto per il quale impazzisco e che metterei in ogni piatto.

Un paio di anni fa ho approfittato di una pausa dal lavoro e mi sono regalato un fantastico giro in camper in Umbria di 2 mesi in primavera durante i quali ho visto tantissime località, alcune delle quali anche al confine con le Marche e con l’ Abruzzo, con l’ aggiunta di un paio di altre nella zona dell’ Alto Lazio.

A questo punto ti immagino mentre stai fremendo per consocere nel dettaglio questo mio lungo itinerario in Umbria in camper, vero? Non serve che tu me lo chieda perchè avevo già deciso di raccontartelo prima di parlarti delle bellissime Bevagna, che è proprio la piccola località che ti voglio far conoscere oggi.

Sono sicuro che il mio itinerario in camper attraverso le più belle località dell’ Umbria ti potrà essere molto utile come spunto per organizzare un bellissimo giro in questa fantastica regione, anche se quasi sicuramente non avrai a disposizione tutti i giorni che ho avuto io.

Puoi ovviamente pianificare un viaggio in Umbria visitando alcune delle località che ti presenterò, e poi tornare per conoscere quelle tra le altre che ti ispirano di più.

L’ Umbria di certo non si muove e stai certo che ti aspetta a braccia aperte sempre bellissima in tutte le stagioni, proprio come una donna che sfoggia vestiti sempre eleganti ma molto diversi per essere perfetta in ogni occasione.

Dove è iniziato il mio lungo itinerario alla scoperta dell’ Umbria in camper? Dall’ Emilia Romagna, nella città di Rimini per la precisione, dove sono stato qualche giorno con mia figlia che vive là.

Lasciata Rimini ho attraversato la parte nord delle Marche passando da Gradara e Pesaro, fino ai dintorni di Fano dove mi sono immesso nella E45, grazie alla quale in meno di 3 ore sono arrivato a Gubbio in provincia di Perugia. Questa è stata solo la prima tappa del mio lungo tour in camper su e giù per l’ Umbria.

A Gubbio ci ero già stato diverse volte, mi sono fermato lo stesso un paio di giorni, che è anche il tempo minimo che ti consiglio per assaggiare l’ atmosfera di questa cittadina medioevale.

Dopo Gubbio mi sono diretto verso la minuscola località di Costacciaro che ho dovuto attraversare per raggiungere la cima del Monte Cucco nell’ omonimo Parco Regionale.

Ti devo confessare che il Monte Cucco è uno dei miei luoghi del cuore in Umbria, infatti ci sono stato decine di volte per lanciarmi con il parapendio insieme agli amici e per fare lunghe camminate nella natura insieme a mia figlia.

La tappa successiva del mio itinerario in Umbria in camper è stata Assisi, che ogni volta mi piace sempre di più grazie alla particolare atmosfera che emana e che non ho mai percepito uguale da nessun’ altra parte, e poi ho raggiunto il borgo di Spello e la sua piccola e suggestiva frazione di Collepino.

Hai mai sentito nominare Spello? Sono quasi sicuro di sì perchè è ormai famosa anche al di fuori dei confini nazionali per la celebre Infiorata del Corpus Domini, la festa che tutti gli anni riempie le strade e le piazze del centro con stupendi quadri e tappeti di fiori che sono vere e proprie opere d’ arte realizzate dagli esperti maestri infioratori.

Salutata l’ incantevole cittadina di Spello che è anche conosciuta come Città dell’ Arte e dei Fiori, ho percorso una manciata di chilometri prima di raggiungere i 2 minuscoli borghi medioevali di Bevagna e Montefalco che trovi circondati da antiche mura difensive ancora oggi perfettamente integre.

Ti parlerò nel dettaglio di Bevagna tra pochissimi minuti, ma voglio anticiparti già adesso che questi 2 deliziosi borghi medioevali dell’ Umbria si possono tranquillamente visitare anche in un solo giorno.

Io durante il mio lungo viaggio in Umbria in camper ho visitato entrambe le località perchè se lo meritano, ma se hai poco tempo e devi sceglierne una ti suggerisco Montefalco perchè è sicuramente molto più caratteristica della vicina Bevagna.

Tra l’ altro il borgo di Montefalco è posizionato sulla cima di una dolce altura da dove puoi godere un’ emozionante vista panoramica delle verdi colline dell’ Umbria che si perdono all’ orizzonte.

Dopo Bevagna e Montefalco il mio lungo viaggio in Umbria è proseguito nella bellissima Trevi che appartiene all’ Unione dei Comuni denominata Terre dell’ Olio e del Sagrantino, e che è anche stata inserita nel prestigioso club dei Borghi più belli d’ Italia.

Ti consiglio di prestare attenzione al calendario prima raggiungere Trevi per cercare di coincidere con uno dei tanti eventi gastronomici che ospita durante l’ anno e che sono dedicati al sedano nero e all’ olio extra vergine di oliva, 2 prodotti gastronomici tipici di questa meravigliosa cittadina umbra.

Salutata Trevi ero ansioso di ritornare a Norcia, che purtroppo ho trovato ancora danneggiata a causa del terremoto che l’ ha colpita gravemente nel 2016, insieme a molte altre cittadine umbre e abruzzesi, tra le quali L’ Aquila.

Nonostante questo importante problema la cittadina umbra di Norcia continua a suscitare in me una grande attrazione, forse anche perchè nelle vie del centro ospita alcuni dei miei ristoranti preferiti in questa regione.

Ad esempio io sono un appassionato di pasta alla norcina. Anche da solo questa squisita ricetta tipica umbra è sufficiente per farmi venir voglia di tornare periodicamente Norcia, che è anche famosa per le salsicce e i salumi che si producono nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e che si conoscono come norcineria.

La città di Norcia si trova a circa 30 chilometri dalla sua più famosa di Castelluccio di Norcia, celebre in tutta Italia soprattutto per le incantevoli fioriture spontanee che in tarda primavera colorano i prati e le colline che la circondano.

Ti assicuro che il panorama che creano le fioriture di Castelluccio di Norcia danno vita ad un panorama davvero bellissimo anche se effimero, visto che ovviamente dura solo una manciata di giorni.

Se non credi all’ incredibile unicità delle fioriture di Castelluccio di Norcia ti invito a cercare qualche fotografia di su Google Photo, e ti assicuro che rimarrai senza parole.

A Cascia invece non ci ero mai stato, e a posteriori ti posso dire che potevo saltarla senza rimpianti perchè è una città molto trascurata e davvero triste, nulla a che vedere ad esempio con la bellissima Assisi. Non faccio questo paragone a caso perchè se ad Assisi il protagonista è San Francesco, la star di Cascia è Santa Rita.

Forse sei un fedele della Santa. In questo caso puoi decidere di visitare Cascia per conoscere la celebre basilica con annesso convento, altrimenti ti suggerisco di investire il tempo per conoscere altre destinazioni dell’ Umbria più belle. Come avrai capito da quelle che ti sto elencando hai solo il problema di scegliere.

Arrivato fino a qui cuore della provincia di Terni non potevo evitare di tornare ad ammirare le suggestive Cascate delle Marmore, che sono senza ombra di dubbio tra i salti d’ acqua più belli d’ Italia.

Queste cascate nel cuore verde dell’ Umbria sono anche inserite in un parco stupendo, peccato che siano sempre frequentate da tantissimi turisti, ma se ci vai in primavera avrai sicuramente più possibilità di godertele senza dover fare lunghissime code soprattutto vicino ai punti più panoramici.

È innegabile che Cascate delle Marmore sono una tappa praticamente obbligata per ogni giro alla scoperta dell’ Umbria che si rispetti, proprio come la bellissima Spoleto.

Ti basti sapere che Spoleto ha uno spettacolare centro storico arroccato sulla collina dalle quale hai anche una visuale incredibile del territorio circostante. E poi il centro storico di Spoleto conserva un immenso patrimonio culturale costituito da chiese stupende, magnifici palazzi storici, una fortezza gigantesca e molto altro ancora.

Salutata Spoleto mi sono bastati pochissimi chilometri per raggiungere la più piccola ma altrettanto bella Narni, che non è esagerato definire un’ autentica bomboniera nel cuore verde dell’ Umbria. La mia speranza è che tu decida di conoscere Narni anche per visitare la città sotterranea che custodisce interessanti sorprese.

In meno di 50 chilometri da Narni ho visitato per la quinta volta in pochi anni l’ incantevole Todi. Anche questa bella città dell’ Umbria ha un incredibile centro storico che non mi stanco mai di rivedere, e questo viaggio in Umbria in camper è stata una ghiotta occasione che non potevo lasciarmi scappare.

Todi è famosa per essere una cittadina improntata all’ arte classica e alla letteratura, ma dovresti saperlo visto che sicuramente avrai già sentito parlare di Jacopone da Todi per lo meno durante gli anni delle superiori.

Lasciata Todi con molto dispiacere le tappe seguenti del mio lungo giro in Umbria in camper sono state Orvieto e Città della Pieve, che non avevo mai visto. Ero molto curioso di andare a conoscerle perchè mi sono state suggerite da alcuni amici che ne sono rimasti molto colpiti.

Io gli amici me li scelgo bene, infatti queste 2 cittadine dell’ Umbria sono assolutamente strepitose anche se molto diverse tra loro, ed è proptio per questo motivo che ti consiglio di includerle entrambe nel tuo futuro itinerario.

Terminata la visita a Città della Pieve il mio viaggio in Umbria in camper ho superato il confine regionale con il Lazio per dare un’ occhiata al Lago di Bolsena e alle graziose cittadine di Bolsena e Capodimonte che ancora non conoscevo e della quale mi sono innamorato a prima vista.

A Bolsena mi hanno suggerito di visitare anche il minuscolo borgo di Civita di Bagnoregio, un luogo davvero unico che però pare sia destinato a scomparire nel corso dei prossimi secoli perchè è completamente edificato sul tufo, che come probabilmente sai è una roccia estremamente friabile.

Rientrato in Umbria ormai sulla via del ritorno non potevo non tornare a salutare il Lago Trasimeno e la graziosa cittadina di Castiglione del Lago che su questo si affaccia.

Durante gli ultimi anni Castiglione del Lago è diventata molto turistica, ma nonostante questo continua a mantenere la sua autenticità e ad esercitare in me un grande fascino, soprattutto in primavera. Mi spiace molto per il Lago Trasimeno che invece trovo sempre più vuoto perchè il livello dell’ acqua si riduce sempre di più.

Terminata la visita a Castiglione del Lago mi sono diretto verso la minuscola Solomeo e poi mi sono fermato a salutare Perugia, l’ ultima tappa di questo mio lungo viaggio in Umbria in camper. Erano alcuni anni che non tornavo a Perugia e purtroppo l’ ho trovata molto meno bella di come me la ricordavo.

Mi è dispiaciuto molto avere questa sensazione che comunque è molto personale, e per questo magari a te Perugia piacerà tantissimo. Al di là di quello che ti ho detto ti consiglio di visitare questa che è la più grande città dell’ Umbria e poi ricordari di farmi sapere cosa ne pensi.

Bello il super tour che ho fatto in Umbria in camper, vero? Il racconto del mio itinerario ti sarà sicuramente molto utile come punto di riferimento per pianificare il tuo personalissimo viaggio che ovviamente puoi fare in macchina, moto o in camper come ho fatto io.

Adesso ti posso finalmente raccontare le tante cose da vedere a Bevagna, una cittadina dell’ Umbria per fortuna non troppo conosciuta e quindi molto meno frequentata delle sorrelle più famose.

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Bevagna: la città delle 4 Gaite medioevali

Come ti ho detto sono arrivato a Bevagna dall’ incantevole Spello, e già osservando il panorama lungo la strada ho capito che Bevagna, a differenza di molti altri borghi dell’ Umbria, si trova ai piedi di un gruppo collinare che poi è quello sul quale si sviluppa la vicina Montefalco.

Questa è la prima grande differenza tra Bevagna e Montefalco: la prima si trova in pianura mentre la seconda è arroccata su di una dolce collina che, come ti racconterò, ti regala una magnifica vista di questa zona del territorio umbro.

Il territorio attorno alla città di Bevagna è coltivato a grano, viti e ulivi, dai quali si ricavano molti ingredienti utilizzati per i piatti della cucina tradizionale che in realtà è molto simile a quella che trovi in altre città dell’ Umbria, anche se con alcune variazioni.

Appena arrivato a Bevagna ho notato subito le antiche mura che la circondano completamente, e che insieme al patrimonio culturale e artistico che da lì a poco avrei scoperto nelle pochissime vie del suo austero centro storico, le hanno permesso di ottenere l’ ingresso nel club de I Borghi più belli d’ Italia.

Le mura medioevali con le 5 porte, le piazze, le facciate delle antiche case, insieme ai palazzi storici, ai resti di templi e di mosaici, alle cisterne e alle incantevoli chiese fanno della città di Bevagna un autentico museo a cielo aperto e set cinematografico naturale usato come ambientazione delle scene di diverse produzioni italiane e internazionali.

A proposito di cultura: Bevagna è conosciuta anche oltre i confini nazionali per essere la città delle Gaite e per ospitare il Mercato delle Gaite, una delle più belle rievocazioni storiche d’ Italia e ottima occasione per conoscere le bellezze della città umbra, la sua cultura e le sue tradizioni che arrivano dal Medioevo.

Ma andiamo con calma. Prima di parlarti nel dettaglio di quello che puoi vedere passeggiando per il centro storico di Bevagna permettimi di fare un passo indietro, anzi, un salto nel passato lungo un paio di millenni.

Durante l’ epoca romana l’ antica città di Bevagna è stata un fiorente centro commerciale dell’ Umbria perchè attraversata dalla via Flaminia e il suo nome era Mevania, ovvero colei che sta nel mezzo, probabilmente perchè situata tra la confluenza del Clitunno e quella del Timia.

In quell’ epoca Bevagna è stata anche sede di un importante porto fluviale che collegava direttamente la città con Roma attraverso il Tevere, i cui resti sono ancora abbastanza visibili e visitabili.

La città di Bevagna è stata molto fiorente anche nel Medioevo, ed è proprio in questo periodo storico che viene protetta grazie alla costruzione dell’ imponente cinta muraria e ripartita in 4 quartieri che si chiamano Gaite.

Le 4 Gaite di Bevagna sono San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro, collegate tra loro da incantevoli piazze e vicoli più o meno stretti che accolgono l’ imponente mole delle chiese degli ordini dei mendicanti.

L’ importanza della città di Bevagna nel corso della storia antica e più moderna è testimoniata anche dal fatto che è stata cantata da Plinio il Vecchio e dal nipote Plinio il Giovane, ma anche da Virgilio e da Giovenale, fino al Carducci in epoca più recente.

Breve parentesi storica chiusa passiamo ad alcune informazioni pratiche su Bevagna che sono sempre utili, prima tra tutte quelle sul parcheggio perchè quando si viaggia può diventare una bella seccatura.

Io ho trovato parcheggio a Bevagna per il camper proprio ai bordi delle mura sulle strisce bianche che erano quasi totalmente libere perchè ci sono stato in primavera e per di più durante la settimana, quindi di turisti ce n’ erano ancota molto pochi.

Ma non ti devi preoccupare per il parcheggio perchè se hai deciso di visitare Bevagna in camper proprio lì vicino c’è un’ area dedicata, anche se sinceramente non so se è dotata di colonnine per la corrente e di servizi perchè mi sono dimenticato di guardare. Proprio per questo non so nemmeno quanto costa.

Se raggiungi la città di Bevagna in macchina sono sicuro che problemi di parcheggio non ne avrai perchè, oltre alle strisce bianche, ci sono molti parcheggi a pagamento ma non particolarmente cari.

Seconda informazione di servizio: l’ ufficio del turismo dove puoi prendere una mappa della città e chiedere infomazioni sulle cose da vedere a Bevagna si trova in Piazza San Silvestri, vicino alla chiesa dei Santi Domenico e Giacomo.

Da qui partono anche le visite guidate di un’ ora circa alla scoperta delle ricchezze culturali ospitate nel centro di Bevagna, ad un prezzo irrisorio che se non ricordo male è di soli 5 euro. Ti consiglio di approfittarne perchè queste visite guidate a Bevagna sono davvero molto interessanti e la guida molto preparata e simpatica.

Te l’ ho già detto ma te lo voglio ripetere per aiutarti a pianificare bene il tuo viaggio alla scoperta dell’ Umbria: Bevagna e piccola e per visitare il suo patrimonio storico e culturale è più che sufficiente mezza giornata, dopo di che puoi proseguire con la città di Montefalco a pochissimi chilometri di distanza.

Sei alla ricerca delle cose più belle da vedere e da fare ad Assisi prima o dopo Bevagna?

Le migliori esperienze che ti consiglio di fare ad Assisi sono esplorazione privata della Città Vecchia, a passeggio tra basiliche storiche e luoghi culturali (anche nella versione in auto con autista e guida), la passeggiata a cavallo nelle valli attorno ad Assisi con pranzo tipico umbro, oppure il volo sopra Assisi in mongolfiera+degustazione vini, per avere una panoramica inusuale della città di San Francesco e assaggiare le migliori etichette umbre! Protagonista assoluto di Assisi è San Francesco, e per questo non puoi visitare la città senza visitare i luoghi più emblematici collegati con la sua figura. Ecco perchè ti consiglio l’ escursione guidata culturale+Basilica oppure il tour guidato sulle orme di San Francesco, anche in versione rapida in tuk tuk di giorno o by night, entrambe ideali se hai poco tempo, anche se io mi permetto di suggerirti la versione notturna perchè è molto più suggestiva. Molto interessante è anche la sola visita guidata privata Basilica San Francesco, anche nella più economica ma altrettanto interessante escursione guidata in gruppo. Hai deciso di visitare Assisi e vuoi approfittarne per conoscere la squisita gastronomia umbra e fare esperienze culinarie? Hai la possibilità di fare tantissime esperienze diverse, tra le quali ti suggerisco quelle che secondo me sono le migliori: corso di cucina+pranzolezione di cucina a casa di un localepasto 4 portate a casa di un localetour del vino+olio+aceto balsamicopic nic+degustazione 5 vinidegustazione vini+formaggi biologici. Ti interessa la possibilità di visitare Assisi in giornata dalla tua città insieme alla famiglia o amici? Mi permetto di suggerirti le migliori proposte offerte ad un prezzo eccezionale! Da Firenze: gita privata Assisi+Cortona (anche nella versione escursione di gruppo) – tour privato Assisi+Orvieto. Da Roma: vista guidata Assisi+degustazione vini – tour privato Assisi+Orvieto (anche nella versione escursione di gruppo) – gita privata Assisi+Cascia.

Il centro di Bevagna: Porta Cannara, chiesa di San Francesco e le testimonianze romane

La mia passeggiata alla scoperta del centro di Bevagna è cominciata da Porta Cannara attraverso le antiche mura, che in questo punto sono visibili chiaramente anche dall’ interno. Ho raggiunto questa porta di Bevagna grazie alla breve scalinata che le costeggia dall’ esterno, e che inizia proprio vicino all’ area camper.

Da questo lato della città di Bevagna puoi raggiungere il centro anche attraverso Porta delle Fosse (conosciuta anche come Porta Raggiolo), ma una volta oltrepassata imbocchi una via anonima che non è per nulla attrattiva, quindi ti consiglio la prima opzione.

Superata la porta ho proseguito verso il centro di Bevagna su via Garibaldi e in prossimità della pescheria ho preso la scalinata sulla sinitra che mi ha portato alla parte più alta della città di Bevagna a 225 metri di altitudine dove ho trovato la bella chiesa di San Francesco del secolo XIII con annesso convento.

Essendo intitolata a San Francesco non mi ha stupito scoprire la facciata semplice e austera di questa chiesa di Bevagna e del suo campanile che, sempre per lo stesso motivo, contrasta con le sofisticate decorazioni a stucco del suo interno a navata unica completamente ristrutturata nel corso del secolo XVIII.

Ti consiglio di fare come me e di investire 5 minuti di tempo per visitare l’ interno della chiesa di San Francesco nel centro di Bevagna perchè ti posso assicurare che offre diverse sorprese in quanto a ricchezza delle opere d’ arte conservate.

Il primo elemento degno di essere ammirato in questa chiesa a Bevagna è la Cappella Ciccioli, non tanto per la sua bellezza architettonica e decorativa, ma perchè custodisce l’ interessante dipinto intitolato Pietà del pittore Ascensidonio Spacca.

La chiesa di San Francesco nel centro di Bevagna è però famosa tra i fedeli del Santo e non solo soprattutto perchè accoglie la Pietra sulla quale San Francesco avrebbe posato i piedi durante la celebre Predica agli Uccelli.

La Cappella della Madonna di Loreto del Cinquecento ospitata in questa chiesa di Bevagna è invece di per se stessa un’ importante testimonianza di bellezza artistica grazie all’ insolita volta decorata da maioliche smaltate che a quanto pare arrivano dalla celebre bottega di Santi Buglione a Firenze.

Sempre nella Cappella della Madonna di Loreto di questa chiesa nel centro della città umbra di Bevagna trovi anche una bella tela intitolata Immacolata, Trinità e Santi, ancora una volta opera del pittore Ascensidonio Spacca.

Ritornato su via Garibaldi ho fatto solo una manciata di passi per raggiungere il Tempio Romano di Bevagna. A dispetto della sua veneranda età questo edificio romano nel centro di Bevagna si è mantenuto integro perchè in un momento imprecisato della storia è stato trasformato nella ex chiesa della Madonna della Neve.

Questo antico tempio a Bevagna risale al secolo II a.C., ovvero all’ epoca repubblicana, ed è una testimonianza storica molto preziosa perchè conserva il podio con il rivestimento originale e le pareti della cella con addossate semicolonne e lesene rivestite in stucco che le fanno assomigliare a vere colonne di marmo.

Oltre al Tempio Romano sono molto importanti dal punto di vista storico e culturale soprattutto le Terme Pubbliche a Bevagna, un grande ambiente nel quale dove trovi i resti molto ben conservati di un antico pavimento a mosaico a tessere bianche e nere, risalente al secolo II.

Questo pavimento a mosaico delle Terme Pubbliche nel centro di Bevagna presenta le immagini di polipi, delfini e aragose, tritoni ed ippocampi, decorazioni tipiche degli ambienti termali dell’ epoca romana, ed è senza dubbio il più integro e raffinato segno lasciato dagli antichi romani che abitavano Mevania. 

Se vuoi conoscere la Bevagna romana ti consiglio di visitare anche quello che rimane dell’ antico Teatro Romano costruito nel secolo I che ha un’ importante cavea di 90 metri di diametro.

Vuoi qualche dritta sulle migliori esperienze da fare a Gubbio?

Per prima cosa ti consiglio il tour privato del centro storico in compagnia di una guida locale molto preparata che ti darà tantissime informazioni e curiosità storiche e culturali, anche nella versione con degustazioni tipiche. Sei interessato soprattutto alla gastronomia tipica umbra? Non perderti il tour del mercato+pasto 4 portate da a casa di un locale con cuoco casalingo certificato, oppure partecipa ad una golosa ed interessante lezione di cucina+pranzo+degustazione vini!

Piazza Silvestri a Bevagna: Palazzo dei Consoli e Teatro Torti

Superato il Tempio Romano, in pochi passi ho raggiunto Corso Giacomo Matteotti, la via più lunga della minuscola città di Bevagna che collega Porta Foligno con Piazza Silvestri, e che ospita l’ elegante Palazzo Lepri del tardo Settecento.

Questo antico palazzo nel centro di Bevagna ha diversi ambienti affrescati e oggi è sede del Municipio, della Biblioteca, dell’ Archivio Storico e della Pinacoteca Comunale che nelle sue sale riunisce una collezione reperti archeologici e quadri di Dono Doni e di altri importanti artisti.

Se hai voglia e tempo puoi chiedere di visitare visitare Sala della Giunta di Palazzo Lepri a Bevagna per ammirare i 3 dipinti del pittore locale Paolo Spetta della metà del XIX secolo, insieme alla Sala Consiliare adorna con decorazioni allegoriche eseguite tra il 1867 e il 1868 dal pittore Mariano Piervittori da Tolentino.

In realtà il titolo di Corso è esagerato per questa strada nel centro di Bevagna perchè tutto considerato non è nè lunga nè larga. Non farci caso, perchè questa su Corso Matteotti a Bevagna è solo una delle mie tante piccole note polemiche che mi piace fare quando trovo qualche dettaglio fuori posto.

Già che ci siamo ne aggiungo un’ altra. Passeggiando per il centro di Bevagna ho notato pochissimi bar. E quando dico pochissimi mi riferisco a un totale di 3, magari 4 se uno è sfuggito alla conta, ma non puoi negare che questi numeri sono strani per una città certamente piccola ma allo stesso tempo molto turistica.

Uno di questi questi pochi bar si trova in Piazza Silvestri, la piazza principale della città e punto di convergenza delle 4 Gaite di Bevagna, che come ti ho già detto corrispondono agli antichi quartieri di origine medioevale.

E anche questa bella e asimmetrica piazza di Bevagna ha mantenuto l’ antico aspetto medioevale, e non è piaciuta solo a me, infatti il famoso critico d’ arte americano Bernard Berenson l’ ha definita la più bella delle piazze minori d’ Italia.

All’ interno del suo perimetro irregolare che per questo motivo mi ha regalato punti di vista inusuali a seconda della posizione da cui la guardavo, Piazza Silvestri a Bevagna accoglie gli edifici civili e religiosi più emblematici della città.

Oltre a questi che adesso ti racconterò, in questa inusuale piazza di Bevagna vedi anche la Fontana Monumentale di Piazza del secolo XIX, edificata in sostituzione di un antico pozzo.

Il mio sguardo è stato immediatamente rapito dal Palazzo dei Consoli di Bevagna, emblema del potere civile dellla Bevagna medioevale che è stato realizzato nel secolo XIII utilizzando blocchi di travertino.

Di questo palazzo nel centro di Bevagna che con tutta probabilità è stato realizzato dallo stesso Maestro Prode al quale si deve anche il progetto del Palazzo Comunale di Spello, mi sono piaciute tantissimo le logge a sesto acuto del piano terra, i 2 ordini di bifore e soprattutto l’ ampia scalinata che porta all’ interno.

Oggi il Palazzo dei Consoli a Bevagna ospita il piccolo e grazioso Teatro Torti in stile Liberty inaugurato il 28 agosto 1886 che da allora continua ad essere il fulcro della vita culturale della città perchè accoglie un ricco calendario di opere in collaborazione con il Teatro Stabile dell’ Umbria, oltre che di concerti.

Forse l’ aggettivo che meglio rappresenta questo teatro nel centro di Bevagna è intimo perchè ospita solo 260 persone tra platea, palchetti e loggione, e i materiali e le decorazioni usate lo fanno assomigliare a un salotto.

Un bellissimo salotto affrescato per essere precisi, perchè il soffitto del Teatro Torti a Bevagna ospita un grande dipinto intitolato Danza delle Muse, realizzato da un pittore marchigiano del quale purtroppo non ricordo più il nome.

Anche il sipario è affrescato con la rappresentazione di un magnifico paesaggio, sicuramente ispirato a quelli che trovi se decidi di visitare Bevagna e l’ Umbria.

Che ne dici di conoscere anche la bellissima Orvieto?

Per prima cosa ti suggerisco il meraviglioso tour privato Città Vecchia+Duomo in compagnia di una guida locale che ti porterà alla scoperta di tutti i suoi luoghi più emblematici. Tra l’ altro la la Cattedrale di Orvieto è una delle più grandi e più ricche in quanto a decorazioni e a opere d’ arte contenute! In alternativa puoi scegliere il solo tour privato della Città Vecchia anche nella versione di escursione guidata in gruppo, anche se io ti consiglio decisamente la prima opzione! Puoi comunque abbinare questi due tour alla meravigliosa escursione della città sotterranea o a quello combinato città sotterranea+Duomo. Hai deciso di visitare Orvieto in completa autonomia? Ti consiglio di acquistare la City Card che ti permette di avere l’ ingresso prioritario ai 9 luoghi più emblematici della città, e non scade mai!

Chiesa di San Silvestro e chiesa di San Michele Arcangelo nel centro di Bevagna

Tra una visita e l’ altra mi sono sono seduto al tavolino nel bar di Piazza Silvestri nel centro di Bevagna per prendermi un caffè e fumare un sigaro, e ho colto l’ occasione per fare le chiacchiere con 2 ragazze che stavano prendendo uno spritz per chiedere cos’ era esattamente il Mercato delle Gaite.

Se curioso? Te lo spiegherò tra poco, ma ti anticipo che il Mercato delle Gaite è la festa di Bevagna più importante e un’ ottima scusa per visitare questa bellissima città in Umbria.

Adesso voglio raccontarti delle 2 importanti chiese ospitate in questa bella piazza nel centro di Bevagna: la chiesa di San Silvestro e la chiesa di San Michele Arcangelo.

Un voltone del 1560 unisce il Palazzo dei Consoli di Bevagna alla bellissima chiesa di San Silvestro del 1195, che a detta mia ma soprattutto degli esperti di storia dell’ arte è un autentico gioiello di architettura romanica.

La facciata di questa chiesa nel centro di Bevagna si presenta davanti ai tuoi occhi incompiuta, ma nonostante questo ti regala uno splenido portale d’ ingresso decorato da tralci di vite e animali in lotta.

Mi stava quasi per sfuggire ma poi ho notato l’ iscrizione a destra del portale di questa chiesa di Bevagna che ne celebra orgogliosamente l’ anno di fondazione, il 1195, insieme al nome dell’ imperatore Enrico VI (padre di Federico II) che regava in quel periodo.

Molto bella è anche la trifora sulla facciata della chiesa di San Silvestro nel centro di Bevagna che vedi sopra il portale, realizzata con marmi romani rilavorati e affiancata da 2 bifore, una per ognuna dei lati.

Questi elementi che decorano la chiesa di San Silvestro a Bevagna sono tutti molto belli e particolari, ma quello che in assoluto mi è piaciuto di più è il cornicione con teste di animali e scene di caccia.

Inutile dirti che ho visitato anche l’ interno di questa chiesa nel centro di Bevagna e che l’ ho trovato austero e formato da 3 navate divise da colonne piuttosto tozze, un presbiterio sopraelevato e una preziosa cripta, anch’ essa formara da 3 navate definite da grandi colonne, tra le quali una con capitello corinzio.

E adesso una piccola curiosità: la chiesa di San Silvestro e altri luoghi della città di Bevagna sono stati location di alcune scene del terzo film dedicato a San Francesco di Luciana Cavani che andato in onda su Rai Uno nel 2014. Non l’ hai visto? Un vero peccato, perchè è un capolavoro! E non vedo l’ ora che vada di nuovo in onda.

Di fronte alla chiesa di San Silvestro trovi la gemella chiesa di San Michele Arcangelo di Bevagna che ha una facciata caratterizzata da un bellissimo portale decorato da 2 fasce, delle quali una a mosaico che rappresenta San Michele che uccide il drago a sinistra ed un angelo con cartiglio a destra.

Gli stipiti della facciata di questa chiesa nel centro di Bevagna che è stata anche la prima cattedrale della città, sono costituiti da una bella cornice romana riadattata, ai lati le trifore e sopra una cornice di archetti pensili.

La chiesa di San Silvestro a Bevagna ha anche un massiccio campanile che però è stato aggiunto dopo la sua costruzione.

Hai 5 minuti? Investili per scoprire l’ interno di questa chiesa nel centro di Bevagna che è imponente perchè costituito da 3 navate divise da colonne, un presbiterio sopraelevato e una cripta a 4 navate, 12 campate determinate da 6 sottili colonne.

La navata di destra della cripta di questa chiesa di Bevagna ospita la statua di San Vincenzo del secolo XVIII in argento.

L’ elemento di questa chiesa nel centro di Bevagna che mi è piaciuto di più è la cappella Spetia dedicata alla Madonna del Carmine, costruita nel Quattrocento e decorata nel 1625 dal giovane Andrea Camassei.

Cosa farai quando sarai in Umbria?

Il Mercato delle Gaite a Bevagna

Ti ho già spiegato che le Gaite di Bevagna sono i 4 quartieri nei quali è stata suddivisa la piccola città dell’ Umbria in epoca medioevale come attestato dagli Statuti comunali giunti fino ad oggi nella redazione del XVI secolo, e ti ho già suggerito di partecipare al Mercato delle Gaite (o Festa delle Gaite).

Quello che ancora mi resta da fare è raccontarti cos’ è esattamente il Mercato delle Gaite di Bevagna e quali sono i suoi momenti più emblematici.

Il Mercato delle Gaite a Bevagna si svolge tutti gli anni alla fine di Giugno, ed è specie di rievocazione storica che dagli anni Ottanta riporta per qualche giorno il borgo umbro a com’ era durante l’ epoca medioevale seguendo scrupolosamente le indicazioni contenute negli Statuti comunali e i risultati di attente ricerche storiche.

Durante la Festa delle Gaite di Bevagna i momenti più rappresentativi e suggestivi sono quelli che rappresentano le antiche magistrature cittadine, la vita sociale e le attività economiche dell’ antica città romana di Mevania.

Il Mercato che si sviluppa nelle piazze e lungo le strade dei 4 antichi quartieri medioevali di Bevagna è il momento più significativo della Festa delle Gaite, e rappresenta una ghotta occasione per conoscere e acquistare i prodotti locali del territorio.

Protagoniste del Mercato delle Gaite di Bevagna sono anche le botteghe degli artigiani che realizzano stoffe decorate, prodotti in cuoio, in vimini, in rame, oltre alle candele lavorate a mano e agli squisiti prodotti da forno.

Durante la Festa delle Gaite a Bevagna puoi anche conoscere alcuni degli antichi mestieri medioevali che sono mostrati utilizzando strumenti riprodotti fedelmente e nell’ assoluto rispetto delle antiche tecniche di lavorazione e di produzione, ma anche negli allestimenti dei laboratori ricavati in alcuni locali del centro.

Un altro momento fondamentale che scandisce le giornate di questa celebre festa di Bevagna conosciuta anche fuori dai confini nazionali, è la cerimonia di apertura del Mercato delle Gaite durante la quale l’ intero paese si riversa insieme ai turisti in piazza Silvestri in una cornice molto festosa.

Sempre in Piazza Silvestrini puoi assistere alla classica Gara di Tiro con l’ Arco, mentre nelle taverne puoi provare i cibi tratti da antichi ricettari di Bevagna che hanno sapori insoliti e (purtroppo) quasi del tutto dimenticati.

Man mano che passano gli anni la programmazione del Mercato delle Gaite di Bevagna si arricchisce con eventi complementanti, tra i quali gli importanti incontri e momenti di studio sulla religiosità medioevale e i più ludici appuntamenti con la danza, la musica e il teatro.

La Festa delle Gaite a Bavagna è in realtà molto di più, e per scoprire la magica atmosfera che ti può regalare non ti resta altro da fare che organizzare una visita in questa bellissima località dell’ Umbria proprio in questi giorni, da solo, con gli amici, oppure ancora meglio con i tuoi bambini perchè sono sicuro che si divertiranno un sacco.

E con il Mercato delle Gaite termino il mio racconto della bellissima città di Bevagna, anche se di cose da dire su questo borgo umbro ce ne sarebbero ancora, e non poche, però non voglio rivelartele tutte per non toglierti la sorpresa.

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