Trieste: la bellissima città della Bora che si affaccia su un suggestivo golfo

Trieste, capoluogo regionale del Friuli Venezia Giulia, è una città elegante, frizzante e multiculturale al confine con la Slovenia che mantiene forti legami con il suo passato di fiorente città commerciale e portuale. Passeggiando per il magnifico centro storico di Trieste che ha come epicentro Piazza Unità d’ Italia, Piazza della Borsa, il magnifico Canal Grande e la Contrada di Cavana, si trovano eleganti palazzi borghesi, magnifiche chiese, interessanti musei e tante botteghe storiche alcune delle quali aperte da più di 100 anni. E sulle alture di Trieste si erge il bellissimo Castello di San Giusto, dal quale si ha una magnifica vista del centro città, della zona portuale e dei dintorni

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La città di Trieste è spettacolare, e sono stato contentissimo di esserci ritornato qualche mese fa in modalità “visita turistica”.

Negli ultimi anni sono stato a Trieste decine di volte, ma sempre per motivi di lavoro o di passaggio per le vacanze in Slovenia e Croazia, e purtroppo non ho mai trovato il tempo per dare alla città le attenzioni che si merita.

E così, approfittando di un lungo viaggio in camper alla scoperta del Friuli che è cominciato molti giorni prima dalla bella cittadina di Marano Lagunare e che mi ha permesso di conoscere molte altre bellissime località della regione, tra le quali la città-fortezza di Palmanova, Udine, Aquileia e la vicina Muggia, ho ovviamente incluso anche la città di Trieste nel mio road book.

A Trieste sono arrivato subito dopo aver visitato Gorizia e la slovena Nova Gorica a meno di 5 chilometri di distanza dopo il confine, che non ho volutamente incluso tra le “bellissime” semplicemente perchè non lo sono, o quanto meno a me non sono piaciute particolarmente, ma che sono stato comunque contento di conoscere per togliermi la curiosità.

Per raggiungere Trieste da Gorizia sono uscito dall’ autostrada a Monfalcone perchè prima ho voluto rendere omaggio alle oltre 100 mila vittime della Grande Guerra che riposano al Sacrario Militare di Redipuglia, a pochi chilometri dalla cittadina, e che è il più grande cimitero militare in Italia.

Non mi sono fermato a visitare Monfalcone anche se ero di strada per arrivare a Trieste perchè non ne avevo mai sentito parlare, ma a posteriori penso di aver fatto male.

Infatti, quando ho raccontato il mio viaggio in Friuli e alla città di Trieste agli amici, si sono sorpresi della mia ignoranza perchè dicono essere molto bella e per giunta anche molto conosciuta.

Ma non c’è problema perchè presto avrò sicuramente l’ occasione per ritornare in Friuli e sicuramente non me la lascerò scappare una seconda volta.

Da Redipuglia per raggiungere Trieste ho percorso la strada litoranea che passa dal Castello di Duino e dal Castello di Miramare, due luoghi imperdibili che ti racconterò in altri articoli.

Grazie alla strada litoranea per raggiungere il centro della città ho potuto ammirare il bellissimo Golfo di Trieste che è spettacolare, soprattutto nelle giornate di sole come quella che ho avuto la fortuna di trovare io, tanto più che se sei in camper dal Castello di Miramare al centro trovi tantissimo parcheggio libero dove puoi sostare anche per la notte.

Io però ho deciso di raggiungere il centro di Trieste in camper per sostare al parcheggio della Stazione Marittima a circa 200 metri da Piazza Unità d’ Italia, che mi ricordavo dalle mie precedenti visite alla città per lavoro.

Questo parcheggio a pagamento ai margini di Trieste centro è molto grande e sicuramente non farai fatica a trovare posto per il camper, soprattutto se hai un furgone camperizzato come il mio.

Anche se costa 1,5 euro all’ ora dalle 8,00 alle 20,00 vale la pena parcheggiare qui perchè è comodissimo e ti permette di girare tranquillamente per il centro di Trieste anche di sera, quando la città diventa incredibilmente suggestiva.

Adesso è un bel ricordo che mi fa sorridere, ma quando sono stato io a Trieste erano giorni di Bora, e dormire nel camper assomigliava a dormire su una barca in mezzo al mare in burrasca. E non esagero per nulla, tanto più che direttamente sul mare il vento si sente molto di più perchè non ci sono edifici che riparano.

E se alla Bora che a Trieste in quei giorni soffiava quasi senza interruzioni a circa 90 chilometri all’ ora ci aggiungi il freddo normale delle giornate di Gennaio, ti puoi immaginare lo sforzo che ho dovuto fare per visitare la città, ma che è stato ampiamente ripagato dalla sua bellezza.

E se ti capita ti consiglio di non lamentarti mai con gli abitanti di Trieste della Bora, che loro amano profondamente, al punto tale che quando sono lontani dalla città ne sentono la mancanza perchè fa parte della loro quotidianetà e della loro cultura.

Ne approfitto per dirti che se anche tu vuoi scoprire tutto sul celebre vento di Trieste e godertelo nei luoghi più emblematici della città puoi partecipare al walking tour guidato intitolato Sulle tracce della Bora promosso dall’ ufficio del turismo.

A proposito dei triestini ti devo dire che mi sono piaciuti davvero tanto, come del resto in generale i friulani che sono tutt’ altro che chiusi e burberi come me li immaginavo.

Questa osservazione sugli abitanti di Trieste è una piccola dimostrazione di quanto è importante viaggiare anche per abbattere stupidi stereotipi che si creano nella nostra mente, quasi sempre senza nessuna ragione apparente, e che spesso e volentieri possono condizionare la nostra vita e le nostre scelte.

Proprio con la Bora che soffiava è incominciato il mio itinerario alla scoperta di Trieste centro e dei dintorni della città al quale ho dedicato 3 giorni molto intensi, durante i quali non posso però dire di aver visto tutto.

Ma sono comunque contento perchè questo lungo fine settimana a Trieste mi ha permesso di avere un’ idea abbastanza completa della città, lasciandomi però la voglia di ritornare per conoscere il resto.

L’ impressione che ho avuto girando per le vie e per le piazze di Trieste è che è una città decisamente multiculturale, ma questo non deve stupire perchè per la sua posizione geografica di città di mare e per lo più ai margini dell’ Italia e dell’ Europa occidentale è storicamente un crocevia di nazionalità e culture diverse.

Una prova della multiculturalità della città di Trieste è anche la presenza del Teatro Stabile Sloveno, l’ unico teatro stabile pubblico in Italia dove si svolgono rappresentazioni in lingua non italiana.

Un’ altra caratteristica di Trieste che si percepisce subito è che è elegante e ricca, sicuramente una città dove si vive bene e dove le cose funzionanano come devono funzionare, e non è un caso che è tra le prime città in Italia per qualità della vita.

Ti assicuro che per capire che Trieste è un’ ottima città dove vivere non servono le classifiche annuali del Sole 24 Ore che però lo confermano inserendola sempre tra le 3 posizioni.

Tra l’ altro ho scoperto casualmente che la città di Trieste ha storicamente un legame molto intimo con il cinema, infatti negli anni è stata location di oltre 200 film e ospita addirittura 5 festival internazionali, tra i quali il più importante è il Trieste Film Festival.

Questo festival del cinema a Trieste è il principale appuntamento italiano dedicato al cinema dell’ Europa centro-orientale e si svolge verso la metà di Gennaio. Purtroppo me lo sono perso per un soffio, infatti quando sono arrivato io il Trieste Film Festival era appena concluso.

5 fantastiche cose da fare e vedere a Trieste

Trieste è semplicemente fantastica, e ci sono molte altre cose da fare e vedere. Qui ti propongo 5 fantastiche esperienze proposte dalle agenzie online GetYourGuides e Civitatis, che sono una garanzia! Io le uso spesso e mi sono sempre trovato benissimo!

Piazza Unità d’ Italia: il salotto di Trieste

Il mio itinerario alla scoperta della città di Trieste è cominciato da Piazza Unità d’ Italia, lo spettacolare affaccio della città sul mare e una sorta di “chilometro 0” perchè da qui si sviluppano le vie più importanti del suo incantevole centro storico.

Ma Piazza Unità d’ Italia è soprattutto il salotto di Trieste perchè qui gli abitanti si trovano per bere il caffè al celebre Caffè degli Specchi la domenica mattina o l’ aperitivo all’ Harry’s Piccolo & Bistrot sull’ altro lato aspettando il tramonto.

Ed è sempre in questa piazza di Trieste che i bambini iniziano a muovere i primi passi, ad andare in bicicletta e a giocare a rincorrere gli amichetti.

La prima cosa che ho notato quando sono entrato nella piazza principale di Trieste proveniendo dal lungomare sono state le 4 file di led blu che simboleggiano la linea ormai immaginaria dove anticamente arrivava il mare, e che con il buio le danno un tocco di magia rendendola ancora più fotogenica e irresistibile.

Infatti, questa che oggi è la piazza più grande d’ Europa con affaccio diretto al mare, solo un secolo fa aveva una dimensione di circa la metà perchè fino alle luci blu era occupata dal mandraccio di Trieste, lo specchio d’ acqua destinato all’ accoglienza dei pescherecci e di altre piccole imbarcazioni.

Come ti puoi immaginare Piazza Unità d’ Italia ospita anche importanti palazzi storici di Trieste, che sono anche testimonianze simboliche della sua importanza culturale e del suo ruolo economico.

Tra i palazzi di Trieste che circondano Piazza Unità d’ Italia quello che noti per primo è il meraviglioso Palazzo del Municipio, realizzato con uno stile decisamente eclettico dall’ architetto Giuseppe Bruni e inaugurato nel 1875. Oggi questo palazzo storico è sede degli uffici di rappresentanza del Comune di Trieste.

La facciata del Palazzo del Municipio di Trieste è davvero magnifica, soprattutto perchè dominata dalla torre con l’ orologio sormontato dai 2 mori in bronzo che battono le ore, chiamati dai triestini Mikeze e Jakeze.

Quelle che vedi oggi sulla torre dell’ orologio del Palazzo Comunale a Trieste sono però copie delle statue originali che puoi notare all’ ingresso del Castello di San Giusto sulle alture dietro la città, un altro luogo culturale imperdibile che ti presenterò tra poco.

Davanti al Palazzo del Municipio trovi la bellissima Fontana dei Quattro Continenti, che è in assoluto la fontana di Trieste più bella, vicino alla quale trovi la Colonna Carlo VI d’Asburgo, in onore all’ imperatore.

Come si intuisce facilmente dal nome, le 4 statue all’angolo della vasca della Fontana dei Quattro Continenti a Trieste rappresentano i 4 continenti allora conosciuti, ognuno dei quali con un animale tipico che lo che identifica: l’ Europa col cavallo, l’ Asia col cammello, l’ Africa col leone e l’ America col coccodrillo.

Questa bellissima fontana di Trieste è stata realizzata tra il 1751 e il 1754 dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni, lo stesso autore della Fontana del Giovanin in Piazza Ponterosso e della Fontana del Nettuno in Piazza della Borsa.

Se fai qualche passo da qui e vai all’ angolo con Capo di Piazza G. Barto che conduce a Piazza della Borsa trovi la targa commemorativa alla Via Alpina, il percorso escursionistico che collega Trieste al Principato di Monaco attraverso le Alpi, affissa in presenza del Principe Sovrano Alberto II di Monaco il 27 Giugno 2019.

Spalle al mare, sul lato sinistro di Piazza Unità d’ Italia puoi vedere il bellissimo Palazzo del Governo di Trieste che mi ha lasciato a bocca aperta per il finissimo stile liberty con il quale è stato costruito. La sua bellissima facciata, insieme ai prestigiosi interni, rende la prefettura triestina che ospita una della più affascinanti d’ Italia.

Questo bellissimo palazzo di Trieste è stato progettato dall’ architetto viennese Emil Artman e costruito tra il 1901 ed il 1905 quando si affacciava sul giardino che occupava la metà dell’ allora Piazza Grande tra via dell’ Orologio ed il mare.

L’ elemento più suggestivo del Palazzo del Governo a Trieste è la grande balconata coperta che sovrasta il porticato centrale che trovi decorata con un rivestimento di mosaici in vetro di Murano nel quale si riconoscono disegni, testine allegoriche e medaglioni con la croce dei Savoia, mentre la parte inferiore è rivestita in pietra bianca.

Sul lato opposto di Piazza Unità d’ Italia a Trieste trovi l’ altrettanto suggestivo ex Palazzo dei Lloyd Triestino, dal 1991 sede della Presidenza della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, che si sviluppa anche su via dell’ Orologio.

Il Palazzo del Lloyd Triestino nella piazza principle di Trieste è stato edificato tra il 1880 ed il 1883 su progetto dell’ architetto viennese Heinrich Von Ferstel per accogliere la sede della società di navigazione Lloyd Austro-Ungarico fondata nel 1836, che assumerà la denominazione di “Lloyd Triestino” dal 1922.

Questo palazzo di Trieste, grazie alle bellissime decorazioni della facciata e al prestigio degli spazi interni nei quali spicca il bellissimo scalone d’ ingresso in pietra del Carso con colonne in marmo rosso di Verona, è considerato quasi all’ unanimità come una tra le più felici interpretazioni del Rinascimento italiano del Ferstel.

L’ ufficio del Turismo di Trieste si trova proprio nel Palazzo della Regione con ingresso in via dell’ Orologio, e ti consiglio di fare come me ed andarci per farti dare una mappa della città e il materiale informativo per scoprire tutti i luoghi più imperdibili, tanto più che le addette sono molto simpatiche e disponibili.

All’ angolo tra Piazza Unità d’ Italia e via dell’ Orologio trovi un altro bellissimo palazzo di Trieste che ospita il lussuoso Grand Hotel Duchi D’ Aosta (5 stelle – voto Booking.com >8), dove sorgeva l’ antico Ospizio Magnum, che nel 1631 ha ospitato l’ Infanta di Spagna sposa di Federico I, oltre ad importanti personalità del tempo.

Al di là della sua bellezza, Piazza Unità d’ Italia a Trieste è molto importante anche per il suo valore simbolico, infatti negli anni ha accolto eventi e accadimenti che hanno determinato i destini dei triestini, e non solo.

Impossibile dimenticare per la città di Trieste la data del 2 Luglio 1914 quando sulla banchina di questa importante piazza è approdata la maona addobbata a lutto che trasportava le salme dell’ arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia segnando la fine di un mondo.

Su quelle stesse pietre della piazza a Trieste, il 3 Novembre 1918 folle di triestini festeggiavano la fine della Prima Guerra Mondiale e l’ inizio di un nuova pagina di storia con l’arrivo del cacciatorpediniere Audace, la prima nave della Marina ad entrare in porto e ad attraccare al molo San Carlo.

Il 18 Settembre 1938, praticamente 20 anni esatti dopo questo evento festoso, Piazza Unità d’ Italia a Trieste è stata scelta dal Duce per pronunciare le terribili parole che annunciavano le Leggi Razziali, nefasto evento ricordato con una lastra di ottone fatta apporre dal Comune nella stessa data del 2013.

Gli abitanti di Trieste amano profondamente Piazza Unità d’ Italia, e ne ho la prova. In occasione di un social contest lanciato nell’ Agosto 2015 dal Corriere della Sera attraverso il quale si chiedeva alla gente di eleggere la piazza più bella d’ Italia, Piazza Unità d’ Italia a Trieste ha trionfato nettamente su tutte le altre.

Contrada di Cavana di Trieste: l’ antico quartiere dei pescatori

Dopo Piazza Unità d’ Italia ho proseguito il mio itinerario alla scoperta della ricchezza culturale custodita a Trieste centro nella minuscola Piazza dello Squero Vecchio dove trovi la golosa vetrina della Pasticceria Harry’ s che ti tenta ad entrare per provare le sue squisite delizie, che però costano un occhio nella testa.

Ho ceduto alla tentazione e sono entrato in questa elegante pasticceria di Trieste per comprare un paio di pasticcini, che a posteriori erano sì buoni ma non eccezionali come mi aspettavo visto il prezzo pagato.

Lasciata la Pasticceria Harry’s ho imboccato via Pozzo del Mare dove la mia attenzione è stata catturata da Palazzo Brigido, costuito nel 1735 dall’ omonima famiglia di nobili triestini.

Al di là del suo valore stilistico e architettonico questo palazzo di Trieste è importante dal punto di vista storico e simbolico perchè custodisce la memoria delle tre occupazioni militari francesi vissute da Trieste: quella del 1797, quella del 1805-1806 e quella del 1809-1813.

Durante la sua lunga storia Palazzo Brigido a Trieste ha ospitato anche molte importanti personalità, tra le quali la più importante è sicuramente Napoleone Bonaparte che si è fermato in città il 29 Aprile 1797.

Ho proseguito il mio itinerario a Trieste centro per via pozzo Del Mare e mi sono immesso nella bella via San Sebastiano dove ho visitato il Civico Museo d’ Arte Orientale ospitato in Palazzetto Leo, e poi la graziosa Chiesa di San Sebastiano e San Rocco.

Ti consiglio di visitare la bellissima collezione permanente del Museo d’ Arte Orientale di Trieste accolta nelle stanze dei 4 piani di Palazzetto Leo costituita da bellissimi dipinti, abiti, fotografie, porcellane, oggetti in avorio e in lacca, armi e armature e persino aquiloni.

Questo museo a Trieste è uno tra i pochissimi musei orientali italiani che ospita un numero molto rilevante di stampe, fra le quali vale la pena vedere la celeberrima Grande Onda di Hokusai.

Eccoti arrivato nella celebre Contrada Cavana, uno dei quartieri del centro di Trieste più storici e (forse) anche il più suggestivo.

Il quartiere Cavana di Trieste nel Medioevo è cinto da mura e dotato di porta di accesso, mentre in epoca più recente diventa la casa di pescatori e marinai, e le sue vie accolgono decine di squeri e magazzini, tra i quali l’ Antico Magazzino del Sale oggi sede di una banca, dove si vendevano anche pesce e olio.

Questa vocazione del quartiere Cavana a Trieste si nota chiaramente dal nome delle vie di Trieste che partono da Piazza di Cavana e dalla principale via Cavana, tra le quali le più emblematiche sono la via del Sale e la via del Pesce.

Dopo l’ abbattimento del ghetto di Riborgo negli anni 30 diventa il ghetto ebraico di Trieste, infatti molti ebrei si trasferirono qui più o meno volontariamente.

Oggi l’ antica vocazione commerciale di questo storico quartiere di Trieste centro è ancora ben presente grazie alle numerose botteghe storiche di prodotti alimentari ancora aperte, vere e proprie boutique dei sapori specializzate soprattutto in formaggi e salumi.

Tra queste botteghe storiche di Trieste ti suggerisco Alimentari Portacavana al civico 8 di via Cavana, la bottega Salumai Dal 1960 e Palato salsamenteria che tra l’ altro vende i formaggi di Zidaric, celebre caseificio triestino famoso per le produzioni di alta qualità.

Se vuoi un caffè ti consiglio di raggiungere il civico 2 dove dal 1948 c’è la storica torrefazione La Triestina, che propone anche una spettacolare selezioni di infusi e di cioccolati.

Sono sincero: anche se non avevo voglia di bere niente sono entrato in questa storica torrefazione di Trieste solo per vedere da vicino l’ arredamento che sicuramente è ancora quello del tempo, ad esclusione forse di qualche elemento aggiunto di recente.

Ne approfitto per ricordarti di chiedere all’ ufficio del turismo la cartina per scoprire tutti i 44 Locali Storici di Trieste, riconoscimento assegnato a quelle attività commerciali che hanno aperto da almeno 60 anni, sono in un’ edificio di interesse storico e hanno arredi e/o strumenti di riconosciuto valore artistico.

Riconosci queste botteghe storiche a Trieste che fungono da anello di congiunzione tra passato e presente, e che rappresentano l’ evoluzione economica della città, dalla targa d’ Oro o d’ Argento affissa all’ entrata.

Il modo migliore per visitare il quartiere Cavana a Trieste è quello di perderti tra le sue minuscole viette, lungo le quali puoi trovare delle piccole ma allo stesso tempo meravigliose sorprese, che non ti voglio anticipare per non toglierti la sorpresa.

Se continui la tua passeggiata per Trieste centro su via di Cavana incontri la graziosa Piazza Hortis, che è una piccola oasi di tranquillità nel centro della città con un bel giardino attorno al quale trovi il palazzo della Biblioteca Civica e l’ Istituto Nautico.

Questa piazza di Trieste ha un nome che segue con tenacia la storia, infatti i francesi la intitolano alla vittoria Lutzen, gli austriaci a Lipsia per celebrare la sconfitta napoleonica, mentre ora porta il nome del politico e patriota italiano, il cui busto opera dello scultore Giovanni Mayer campeggia nel giardino.

Al mattino in Piazza Hortis trovi quello che secondo me è uno dei mercati di Trieste più frequentati e più belli, pur nella sua estrema semplicità.

Cosa farai quando sarai in Slovenia?

Castello di San Giusto: il miglior panorama di Trieste

Dopo aver visitato la Contrada di Cavana sono salito al Castello di San Giusto, molto meno noto dell’ emblematico Castello di Miramare e anche del Castello di Duino, ma comunque molto interessante per conoscere la storia e l’ evoluzione sociale della città di Trieste e di questa zona del Friuli.

Per arrivare a questo castello di Trieste da Cavana la camminata è di meno di 1 chilometro, ma è abbastanza in salita, quindi se non te la senti di camminare puoi anche valutare di prendere un autobus.

Sono stati in tantissimi a consigliarmi di visitare il Castello di San Giusto perchè, al di là della sua importanza storica, offre un bellissimo punto panoramico sulla città e sul Golfo di Trieste.

Io al Castello di San Giusto ci sono andato a piedi e quindi non so dove tu potresti prenderlo, ma immagino o direttamente lì o comunque non lontano, anche perchè il servizio di autobus a Trieste è molto capillare, e sicuramente ce ne sono diversi che ci arrivano.

Poco prima di arrivare al Castello di San Giusto a Trieste incontri la bella chiesa di Santa Maria Maggiore che ti consiglio di visitare perchè davvero molto carina e ospita diverse opere d’ arte degne di essere viste.

Dietro la chiesa c’è via della Bora, in onore al celebre vento che come ti ho detto è un aspetto culturale della città di Trieste, tanto amata dai triestini che quando sono lontani dalla loro città ne sentono la mancanza.

Visitata questa bella chiesa a Trieste devi proseguire su via della Cattedrale al termine della quale trovi il punto panoramico del Giardino di Via San Michele, una piccola e graziosa oasi verde sulle alture della città dove ti puoi rilassare qualche minuto prima di proseguirer per via del Castello fino alle Antiche colonne di San Giusto.

Sei praticamente arrivato all’ ingresso del castello di Trieste, ma prima di andare oltre ti suggerisco di dare uno sguardo al Monumento ai Caduti e alla bellissima Cattedrale di San Giusto Martire, il più importante edificio religioso cattolico dedicato al Patrono della città e Duomo di Trieste.

Il Castello di San Giusto a Trieste è il risultato di secoli di storia, infatti fu costruito tra il 1468 e 1636 come fortezza e residenza del Capitano imperiale austriaco, e modificato più volte fino a diventare museo negli anni Trenta dello scorso secolo.

La lunga storia costruttiva di questo castello a Trieste si intreccia infatti in modo molto stretto con la presenza dei Capitani imperiali di origine austriaca, friulana, trentina, veneta, lombarda e istriana che vi hanno risieduto nel corso dei secoli fino al 1750, per diventare poi caserma e prigione, fino all’ attuale funzione di sede museale.

Sulle pareti dell’ ampio vestibolo del Castello di San Giusto di Trieste che trovi subito dopo l’ ingresso puoi vedere diverse lapidi solo in parte collegate alla storia dell’ edificio, oltre agli stemmi in pietra delle più importanti famiglie triestine.

Queste famiglie di Trieste erano di origine mercantile e ottenevano i propri guadagni dalle saline, dalle coltivazioni, dalle vigne e dalle proprietà terriere ed immobiliari. Durante il secolo XIII si riunirono nella Confraternita di San Francesco, conosciuta anche come “delle Tredici Casade”.

Accanto all’ ingresso di questo castello di Trieste trovi il falconetto, un pezzo di artiglieria pesante del secolo XVI proveniente da uno dei castelli del Carso triestino, come quelli esposti nella Sala dei Cannoni nel Cortile delle Milizie, che ti anticipo non essere niente di che.

Attraverso le sale del Castello San Giusto a Trieste puoi trovare alcuni elementi storici molto importanti, al punto di diventare emblemi della città, tra i quali il celebre Melone di Trieste.

Si tratta di un elemento architettonico decorativo alto poco più di un metro che si chiama così per la sua forma che richiama quella del frutto a spicchi.

Un altro elemento storico molto interessante soprattutto dal punto di vista simbolico che puoi vedere durante la visita in questo castello a Trieste è la campana dell’ orologio sulla Torre del Porto, collocata nel 1747 in Piazza Grande, oggi Piazza Unità d’ Italia, e ceduta nel 1873 al museo.

Tra gli ambienti più interessanti da visitare nel Castello San Giusto di Trieste c’è sicuramente la Cappella di San Giorgio che fa parte della Casa del Capitano e fatta costruire dall’Imperatore Federico III d’Asburgo tra 1468 e 1471, la Sala Caprin dedicata all’ illustre giornalista, storico ed editore che fu una delle personalità più rilevanti nella cultura triestina del secondo Ottocento.

La sala espositiva di questo castello di Trieste che in assoluto mi è piaciuta di più è la Sala delle Armi o Armeria, che fa parte della struttura quattrocentesca della Casa del Capitano e connotata da nicchie murarie che ne denunciano un’ originaria funzione abitativa.

In questa grande stanza del Castello di San Giusto a Trieste puoi ammirare centinaia di armi bianche, tra le quali spade, pugnali e armi in asta come le lance di origine italiana e nord-europea databili tra il secolo XII e il secolo XVI.

Attigua all’ Armeria del castello sulle alture di Trieste puoi ammirare la Sala Quattrocentesca edificata per volere dell’imperatore Federico III d’Asburgo tra il 1468 e il 1471.

Questa stanza nel Castello di San Giusto di Trieste è prospiciente il Bastione Rotondo che faceva parte della Casa del Capitano cesareo e catatterizzata dalla volta a nervature tardogotiche, campite a tratti da una decorazione a stele dorate su fondo blu e dall’ originario pavimento in cotto.

Proseguendo la visita delle sale di questo castello a Trieste, subito dopo la Sala Quattrocentesca trovi uno spazio espositivo caratterizzato da pannelli informativi che raccontano tappe fondamentali della storia della città.

Tra gli avvenimenti più importanti che hanno coinvolto la città di Trieste raccontati in questa sala del castello c’è lo sbarco dei bersaglieri dalla nave Audace il 3 Novembre 1918 e l’ inaugurazione del Palazzo della Borsa l’ 8 Settembre 1806.

Lo spazio esterno del Castello di San Giusto a Trieste è occupato dal Cortile delle Milizie, il grande piazzale racchiuso tra le mura che fa riferimento all’ uso militare della struttura tra il Settecento e l’ Ottocento.

Lungo le mura di questo castello di Trieste vedi numerose lapidi e vere da pozzo provenienti da altri edifici triestini, mentre accanto all’ ingresso al Lapidario Tergestino (che purtroppo ho trovato chiuso) si trova un grande pozzo con ampia vera in pietra arenaria, antica fonte d’ acqua del Castello.

Dal Cortile delle Milizie si accede al Bastione Lalio, al Bastione Fiorito, al Bastione Rotondo e ai camminamenti di ronda allo scoperto che ti consiglio di percorrere perchè offrono un panorama completo su Trieste centro, sulla zona portuale e sui dintorni, dando la prova della rilevanza strategica della struttura e del colle su cui si erge.

Il Bastione Rotondo è rivolto ad occidente ed è quello che ti offre il panorama migliore sulla città di Trieste, che ti posso assicurare essere di grande impatto scenografico.

Su questo bastione del Castello di San Giusto a Trieste puoi ammirare la torre quattrocentesca della Casa del Capitano, con le sue finestre, le sue feritoie archibugiere e i quattro mensoloni o beccatelli in pietra che oggi sostengono un balcone.

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Piazza della Borsa e dintorni

Dopo aver visitato il magnifico Castello di San Giusto e ammirato il panorama di Trieste centro e del porto dai suoi bastioni, il mio itinerario alla scoperta della città di Trieste è ripreso da Piazza della Borsa, alla quale sono arrivato dopo aver attraversato una zona di antichi e incantevoli laboratori di artigiani, antiquari e rigattieri.

Questa zona è compresa tra via delle Becchierie (che in italiano significa macellai) e quelle circostanti, tra le quali l’ Androna del Pane e la via delle Ombrelle, i cui nomi richiamano chiaramente le vecchie attività commerciali e gli antichi mestieri di Trieste. Questa zona di Trieste centro era anche il ghetto ebraico.

In via delle Becchierie trovi la Bottega dell’ Antiquario, una trattoria contemporanea dove puoi provare dei piatti tipici friulani rivisitati in chiave fusion con un tocco di creatività in un ambiente un pò retrò, in linea con la vocazione di questa zona di Trieste.

Sono entrato in Piazza della Borsa a Trieste centro attraverso la Portizza, un antico varco molto suggestivo che era una delle porte delle mura medioevali e difesa da una torre e da un ponte sotto cui scorre il Canale Piccolo o del Vino. Sparite le mura, la Portizza nel centro di Trieste è inglobata nei palazzi ottocenteschi.

Vicino a questa antica porta medioevale a Trieste trovi il Bar Portizza, un bel locale che ti consiglio se vuoi prenderti un cocktail o un caffè in un ambiente frizzante, giovane e alla moda.

L’ area di Trieste che oggi corrisponde a Piazza della Borsa era in origine adibita a saline mentre nell’ Ottocento si converte nel centro economico della città e attrae gli esponenti dell’alta borghesia che qui fanno costruire i propri palazzi seguendo gli stili architettonici di moda al tempo.

Spartiacque tra il quartiere voluto dall’ Imperatrice Maria Teresa nel Settecento e la Città Vecchia di Trieste, l’ attuale Piazza della Borsa ha la forma d un triangolo allungato verso Piazza Unità, mentre due dei lati recano la traccia del Canale Piccolo che scorreva qui, e del profilo delle antiche mura.

Protagonista assoluto di questa emblematica piazza a Trieste è il Palazzo della Borsa, un edificio in stile neoclassico realizzato tra il 1800 e il 1806 su progetto dell’ architetto Mollari, e modificato varie volte nel corso degli anni. Palazzo della Borsa a Trieste è oggi sede della locale Camera di Commercio.

Vedrai con i tuoi occhi che il Palazzo della Borsa di Trieste è stupendo, a partire dalla facciata sulla quale è visibile un portico a 4 colonne decorato da innumerevoli statue che rappresentano: l’Asia, l’Europa, l’Africa, l’America, Mercurio e Vulcano.

Nella parte superiore della facciata di questo bellissimo palazzo nel centro di Trieste si elevano alcune statue raffiguranti Minerva, Danubio il Genio di Trieste e Nettuno, al quale è anche dedicata la graziosa fontana che vedi davanti.

Ma ti avviso in anticipo, la Fontana del Nettuno a Trieste è sicuramente carina ma nemmeno paragonabile a quella di Bologna e a quella di Trento, che io adoro letteralmente così come le rispettive città.

A pochi passi dalla Fontana del Nettuno trovi la strana meridiana interattiva della quale sinceramente non ho capito il funzionamento, ma forse tu sei sarai più intuitivo o intelligente di me. 😉 🙂

Lì vicino c’è anche la statua di Gabriele D’ Annunzio rappresentato seduto su una panchina mentre legge, e poco più distante la bella statua di Leopoldo I d’ Asburgo eretta nel 1860 in occasione della visita dell’ imperatore a Trieste.

Non voglio essere dissacrante: ma ho approfittato della panchina di D’ Annunzio per fumarmi un sigaro e per farmi un selfie con lui, ma il risultato dello scatto rimarrà un piccolo segreto tra me, lui e Trieste.

Ti dico la verità: al di là della bellezza della piazza di Trieste quello che mi ricordo di più quando ci sono stato è il vento fortissimo e il freddo glaciale, al quale sinceramente non ero preparato, e che mi ha obbligato ad andare a cercare un bar per un caffè bollente necessario a riscaldarmi quanto meno le mani gelate.

Insieme ad un fazzolettino per asciugarmi le lacrime di freddo che sembravano di pianto, tanto che la barista con aria un pò stupita mi ha chiesto se mi era successo qualcosa.

Approfitto di questa battuta per attaccare bottone con lei che mi suggerisce di tornare a Trieste durante l’ Avvento per vedere Piazza della Borsa allestita con i mercatini di Natale che dice essere molto suggestivi. Non posso far altro che prendere per buono il consiglio e girartelo pari pari.

Ritemprato ma sempre con le lacrime agli occhi dal freddo continuo la mia visita a Piazza della Borsa dando uno sguardo alla facciata di Casa Bartoli, uno dei più interessanti esempi di stile liberty a Trieste.

Ti consiglio di fare qualche passo in più e raggiungere Piazza Verdi nella quale puoi ammirare Palazzo Tergesteo, costruito in stile neoclassico tra il 1840 e il 1842 sull’ antico edificio della Dogana Vecchia che fu progettato per assicurare alla città di Trieste un’ area commerciale in cui potessero svolgersi gli affari.

Permettimi di dirti che sono rimasto letteralmente a bocca aperta davanti a Palazzo Tergesteo a Trieste, che sembra un tempio romano.

La Galleria di questo palazzo di Trieste, progettata dall’ architetto Butazzoni nel 1863, è il passaggio pedonale preferito dai triestini per raggiungere il Teatro Lirico Giuseppe Verdi mentre sbirciano le vetrine delle boutiques o ci arrivano per un aperitivo.

Vuoi qualche dritta in merito? Permettimi di consigliarti di provare il Teatro Verdi Caffè Bistrot o dell’ ICO lari mini Wine end Cocktail bar, due autentici punti di riferimento in questa zona di Trieste centro per varietà e qualità delle proposte.

Dopo Palazzo Tergesteo e la Galleria sono ritornato verso Piazza della Borsa e da lì ho imboccato via della Cassa di Risparmio dove ho notato subito Casa di Anita Pittoni, stilista, poetessa, scrittrice ed editrice che in questa casa-atelier e ufficio nel centro di Trieste svolgeva il suo lavoro e riceveva molte personalità del tempo.

Pochi passi e incontri una golosissima bottega storica di Trieste aperta dal 1900: il Panificio Pasticceria Viezzoli Pirona, che con la sua bellissima vetrina e i dolci in bella vista sul banco seduce già dall’ esterno rendendoti molto difficile proseguire senza cadere in tentazione.

Ancora quattro passi, passi davanti al Palazzo della Cassa di Risparmio che dall’ autunno del 2023 ospiterà il Museum of Art in Fashion, e finalmente arrivi in via Bellini dove puoi ammirare il bellissimo Canal Grande di Trieste.

Canal Grande di Trieste e dintorni

Il Canal Grande di Trieste mi ha emozionato tantissimo, e non esagero dicendo che secondo me è in assoluto l’ angolo più bello e caratteristico della città friulana.

Canal Grande ha una storia molto lunga che inizia nel secolo XVIII, e precisamente tra il 1754 e il 1766 quando fu realizzato da Matteo Priona per assumere il ruolo di elemento cardine del nuovo piano urbanistico della città di Trieste che ha portato alla costruzione del Borgo Teresiano.

Prima di Canal Grande e della bonifica che ne ha permesso la costruzione questa zona di Trieste era occupata dalle saline e il progetto urbanistico originale prevedeva la costruzione di altri canali laterali per facilitare la movimentazione delle merci da e verso il mare, ma non furono mai realizzati.

Il Canale è stato uno dei centri nevralgici della Trieste dell’ Emporio, infatti lungo le sue sponde puoi vedere ancora oggi le facciate dei prestigiosi palazzi dei mercanti che hanno fatto grande la città.

Insieme a Piazza della Borsa il Canal Grande a Trieste è location dei suggestivi mercatini di Natale e di varie manifestazioni ed eventi sportivi e culturali soprattutto durante la primavera e l’ estate.

Tra i palazzi di Trieste più emblematici che si affacciano sul canale il più bello è sicuramente Palazzo Gopcevich iniziato nel 1850 da Giovanni Berlam. Questo palazzo storico è senza dubbio una delle più precoci e significative testimonianze di stile eclettico a Trieste.

Oggi Palazzo Gopcevich a Trieste è stato convertito a sede espositiva ed ospita gli spazi del Museo Teatrale Schmidl e della Fototeca dei Civici Musei della città.

Dall’ altro lato di Canal Grande trovi Palazzo Carciotti, un altro simbolo della Trieste borghese del tempo. Questo elegante palazzo di Trieste è stato costruito dell’ architetto tedesco Matteo Pertsch alla fine del Settecento in elegante stile neoclassico.

Il progetto di questo palazzo di Trieste centro ha seguito una precisa linea stilistica che riflette l’ identità del ricco committente Demetrio Carciotti, ma anche la grande tradizione classicista francese che era il modello architettonico di riferimento dell’ epoca.

Canale Grande a Trieste era originariamente attraversato da 3 ponti girevoli che permettevano l’ entrata dei bastimenti dal mare: il Ponte Bianco, Il Ponte Verde e il Ponte Rosso, l’ unico che rimane ancora oggi.

Ti consiglio di attraversare il Ponte Rosso anche solo per vedere da vicino la bella statua di James Joyce realizzata dalla scultore triestino Nino Spagnoli e posizionata nel 2004 per celebrare il centenario dell’ arrivo del famoso scrittore irlandese a Trieste.

La posizione della statua potrebbe sembrare casuale ma non lo è, infatti proprio su Piazza Ponterosso si affaccia il palazzo della Berlitz School di Trieste fondata proprio dal celebre scrittore.

James Joyce non è l’ unica curiosità che trovi a Ponte Rosso a Trieste centro. Infatti, se guardi attentamente nell’ angolo della banchina sotto questo ponte di Trieste puoi vedere un igrometro scolpito nella pietra e graduato in piedi e pollici parigini.

Lo zero di questo igrometro sotto Ponte Rosso a Trieste è conosciuto nel mondo scientifico come lo Zero Ponte Rosso.

Ma non è ancora finita perchè, anche se non la puoi vedere, sul fondo di Canal Grande a Trieste giace anche una piccola nave torpediniera.

Se continui la passeggiata lungo il Canale di Trieste arrivi alla Piazza di Sant’ Antonio Nuovo con a fianco il Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità.

Proseguendo oltre la piazza ti imbatti nella facciata della chiesa di S. Antonio Taumaturgo, in assoluto la più grande tra quelle presenti a Trieste, sorta su un’ antica chiesa che portava lo stesso nome.

Questa chiesa di Trieste fu edificata in stile neoclassico tra il 1825 e il 1849 su progetto dell’ architetto Pietro Nobile, uno dei massimi esponenti del neoclassicismo triestino che si ispirò alla grandiosità classica di celebri monumenti romani alla quale assomiglia davvero molto.

La facciata della Chiesa di Sant’ Antonio Nuovo a Trieste è lineare come tutti gli edifici che riprendono lo stile dell’ architettura romana ed è caratterizzata da un maestoso pronao con 6 colonne ioniche e un ampio fronte.

Sull’ attico sono collocate 6 statue scolpite da Francesco Bosa nel 1842 raffiguranti i Santi protettori di Trieste, mentre l’ interno non è niente di eccezionale, anche perchè non ospita nessun’ opera degna di particolare nota.

Sei cursioso di vedere un’ altra bottega storica di Trieste? Sei nel posto giusto perchè vicino al sagrato della chiesa e precisamente nell’ angolo con via Dante Alighieri, trovi l’ antico Caffè Stella Polare aperto nella metà dell’ Ottocento con il nome di Caffè Gioberti che vale la pena visitare per ammirare gli arredi storici.

Da qui puoi ritornare a Piazza della Borsa da Corso Italia, che è la via dello shopping più importante della città di Trieste, oppure ti puoi dirigere verso il mare, ma qualsiasi sia la tua scelta non te ne puoi andare prima di visitare alcuni luoghi culturali che trovi nelle vie e nelle piazze circostanti.

A poca distanza dalla chiesa di Sant’ Antonio non puoi perderti il Civico Museo Morpurgo, uno splendido esempio di casa borghese a Trieste arredata con sfarzo principesco; gli interni, tutti originali, rappresentano diversi stili storici nel gusto del secondo Ottocento.

In via degli Artisti, una parallela di Corso Italia, trovi l’ interessantissimo Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”, al quale ti suggerisco di abbinare la visita alla Sinagoga di Trieste in via San Francesco d’ Assisi vicino al Giardino Pubblico Muzio De Tommasini, che è uno dei polmoni verdi della città.

Lì vicino trovi anche la bellissima Chiesa Luterana Augustana e il Civico Museo del Risorgimento di Trieste all’ interno della Casa del Combattente. Questo museo a Trieste centro ti permette di conoscere la storia della capitale del Friuli e dei suoi personaggi più illustri, con un occhio di riguardo verso l’ irredentismo.

Collegato al Museo del Risorgimento trovi il Sacrario dedicato a Guglielmo Oberdan che include la cella in cui è stato detenuto il famoso patriota irredentista, insieme all’ imponente monumento a lui dedicato realizzato dello scultore Attilio Selva.

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