Il centro storico di Carpi: una piccola meraviglia a pochi chilometri da Modena

A una manciata di chilometri da Modena c’è Carpi, una deliziosa ed elegante piccola città dell’ Emilia con un delizioso centro storico nel quale ti accoglie la piazza di 16.000 metri quadrati che è la quinta più grande d’ Italia e che trovi circondata da un senzafine di edifici religiosi e palazzi storici uno più bello dell’ altro, tutti da scoprire

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L’ Emilia è bella come la Romagna. Faccio questa osservazione perchè sono due zone unite dal fatto di appartenere alla stessa regione ma sono profondamente diverse per cultura, caratterere degli abitanti e conformazione territoriale.

Conosco molto bene la Romagna anche perchè per moltissimi anni ho vissuto a Rimini, ma fino a un mese fa dell’ Emilia non avevo visitato quasi nessuna città pur passandoci spesso in autostrada.

L’ unica città dell’ Emilia che già conoscevo è Parma, dove sono stato anni fa per motivi di lavoro e che poi ho visitato con la scusa del Salone del Camper, il più importante evento italiano dedicato all’ outdoor e al mondo caravaning.

Il perchè non mi sono mai deciso di visitare le città emiliane non lo so esattamente nemmeno io, ma la cosa certa è che mi hanno attratto sempre meno di quelle romagnole.

A Gennaio, complici le vacanze di Natale e un viaggio che dovevo fare in Veneto per lavoro e poi in Friuli per vedere Udine, Trieste, Palmanova e le altre bellissime località della regione, mi sono deciso a visitare l’ Emilia in camper partendo da Piacenza e fermandomi poi a Reggio Emilia e a Modena.

La sorpresa è stata grandissima, e mi ha fatto mangiare le mani per non aver visitato prima le città dell’ Emilia, perchè tutte sono eleganti, molto vivibili e ospitano un importantissimo patrimonio storico e culturale. E poi in tutte trovi un’ incredibile tradizione gastronomica.

Tra tutte le città emiliane quella che mi è piaciuta in assoluto di più è stata Modena, dove mi sono fermato una settimana intera per visitare anche molte delle località dei dintorni che mi hanno suggerito all’ Ufficio del Turismo, tra le quali meritano di essere conosciute soprattutto Carpi, Nonantola e Spilamberto.

In questo articolo ti palerò di Carpi che si raggiunge comodamente in 15 minuti di treno da Modena, e che delle 3 è sicuramente la più bella e la più completa.

Non ti nego che quando mi hanno suggerito di visitare Carpi sono rimasto molto perplesso, perchè l’ ho sempre associata solo alla produzione di maglieria per la quale è molto famosa insieme a Prato in Toscana. Ma poi mi sono detto: vuoi vedere che anche a Carpi mi aspetta qualche bella sorpresa? E così ho rotto gli indugi.

Sono arrivato a Carpi da Modena una Domenica pomeriggio fredda ma molto soleggiata più o meno all’ ora di pranzo, e per la strada c’ era solo qualcuno che camminava velocemente verso casa per pranzare dopo essere stato al grande mercato domenicale.

Il mio umore non era al massimo perchè avevo appena avuto una discussione con il capotreno che mi ha fatto pagare il supplemento per aver fatto il biglietto da Modena a Carpi a bordo.

Ma che cavolo, se alla biglietteria c’ era una coda lunghissim,a le macchinette non funzionavano e l’ acquisto online non era possibile perchè il treno stava per partire, che cosa avrei dovuto fare? Morale della favola: ho pagato il treno per Carpi da Modena più del triplo del costo del biglietto normale.

Non sapendo quasi nulla sulla città di Carpi perchè ho deciso di visitarla solo la sera prima, sono arrivato in Piazza dei Martiri ancora mugugnando dalla scocciatura del treno con una camminata di meno di 5 minuti dalla stazione, e ho cominciato a gironzolare per il centro storico praticamente senza meta, guidato solo dalla cartina striminzita che mi hanno dato qualche giorno prima a Modena.

Ti anticipo subito che il centro di Carpi è piccolissimo, infatti si sviluppa lungo 3 corsi e una manciata di vie laterali, e lo puoi visitare benissimo in mezza giornata proprio come ho fatto io, anche perchè i luoghi della città che vale la pena conoscere si concentrano lì.

Il fatto che il cuore di Carpi sia minuscolo lo rende molto intimo e io l’ ho percepito molto curato e pulito, così come molto uniforme dal punto di vista estetico, infatti la maggior parte gli edifici storici sono costruiti quasi escusivamente in laterizio, e i viali tutti ciotolati.

Un breve sguardo ai tanti eleganti lounge bar che trovi, la maggior parte dei quali con tavolini all’ esterno, e ho capito subito che il centro di Carpi deve essere frizzante e molto frequentato dai giovani, e se lo immagino di sera scommetto che diventa anche molto suggestivo perchè lo scenario storico che lo avvolge è molto bello.

Una cosa importante che mi stavo dimenticando di dirti: il centro storico di Carpi è quasi totalmente pedonale, quindi passeggiare è davvero molto gradevole e assolutamente sicuro se ci vai insieme ai tuoi bambini.

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Centro storico di Carpi: Piazza dei Martiri, i portici e il Teatro Comunale

Con i suoi più di 16.000 metri quadrati di superficie la Piazza dei Martiri a Carpi realizzata in stile rinascimentale è una delle più estese piazze d’ Italia, pare addirittura la quinta per estensione.

Questi dettagli mi sono stati orgogliosamente sottolineati dalla simpatica proprietaria del Bar Duomo in Corso Fanti dove mi sono fermato a mangiare qualcosa e a riscaldarmi.

Definita nelle attuali forme a inizio Cinquecento, da oltre 5 secoli questa immensa piazza rettangolare nel centro di Carpi rappresenta il fulcro della vita politica, religiosa e amministrativa della città emiliana.

Piazza dei Martiri a Carpi è definita a ovest dal quattrocentesco Portico Lungo, a est dal complesso del Palazzo dei Pio, mentre a nord è chiusa dalla Cattedrale dell’ Assunta che è anche il Duomo di Carpi.

A sud l’ imbocco sull’ antica Strada Maestra (ora corso Alberto Pio) Piazza dei Martiri è definita dal Portico del Grano che vedi in leggera diagonale rispetto al suo asse, e dal settecentesco palazzo Scacchetti che è sede del Municipio di Carpi.

Il Portico Lungo di Piazza dei Martiri nel centro di Carpi è formato da 52 arcate scenografiche che si sviluppano proprio di fronte alla facciata del Palazzo dei Pio.

Questo bellissimo portico che lambisce Piazza dei Martiri a Carpi è del Quattrocento, come dimostrano le date incise sulle colonne e gli elementi goticizzanti delle facciate, ma agli inizi del Cinquecento fu uniformato con la decorazione di un fregio sugli archi costituito da un cordolo tondeggiante sorretto da sfere.

Le colonne del Portico Lungo a Carpi non sono tutte uguali, infatti insieme alla maggior parte ottagonali ce ne sono alcune esagonali e altre cilindriche.

Le ultime 7 arcate collocate nella parte settentrionale del Portico Lungo in Piazza dei Martiri realizzate in piena età rinascimentale presentano alcune differenze stilistiche che si concretizzano nella totale assenza di ornamenti di stile gotico.

Bellissime sono anche le 9 ampie volte del Portico del Grano edificato nei primi anni del Cinquecento che anticamente ospitavano il mercato delle granaglie di Carpi e, fino alla metà dell’ Ottocento, la gabella dei grani.

Dal 1861 la Piazza dei Martiri accoglie anche il Teatro Comunale di Carpi di impostazione neoclassica secondo l’ immagine di teatro-tempio di moda ai primi dell’ Ottocento.

Vale la pena visitare anche l’ interno di questo teatro a Carpi perchè trovi le eleganti decorazioni realizzate da maestranze modenesi e reggiane con motivi barocchi, anche se l’ elemento veramente interessante è il sipario realizzato da Giuseppe Ugolini nel 1861 con “Orfeo e le Muse”.

E adesso una piccola curiosità sul sipario del Teatro Comunale di Carpi. Giuseppe Ugolini ha dato ai personaggi femminili le fattezze delle bellezze locali dell’ alta società carpigiana del momento rappresentandole però nude, fatto che ha ovviamente scatenato lo scandalo tra i suoi concittadini.

La Cattedrale dell’ Assunta di Carpi e la Chiesa e convento di San Rocco

Se arrivi a Carpi da Modena in treno è molto probabile che raggiungi Piazza dei Martiri da Corso Cabassi e il primo edificio che vedrai è la bellissima Cattedrale dell’ Assunta, che è anche la chiesa principale della cittadina emiliana.

La Cattedrale di Carpi è stata voluta da Alberto Pio all’ inizio del secolo XVI che diede l’ incarico della progettazione a Baldassarre Peruzzi. Per il disegno del Duomo di Carpi l’ architetto si ispirò alla Basilica di San Pietro in Vaticano e utilizzò elementi classicheggianti derivanti dai modelli della cultura romana rinascimentale.

I lavori per la costruzione della Cattedrale dell’ Assunta nel centro di Carpi iniziarono esattamente nel 1515 e proseguirono fino al 1525, anno a partire del quale si interruppero fino al 1606.

Con la morte dei protagonisti della progettazione i lavori di costruzione di questa importante chiesa a Carpi proseguirono fino alla sua inaugurazione nel 1560 seguendo un altro schema, ecco perchè il risultato fu differente dal modello originale che tra l’ altro prevedeva una campata verso la piazza.

La facciata barocca del Duomo di Carpi è molto semplice e lineare, ma questo non le toglie fascino, tanto più che è abbellita con le grandi statue dei Santi Pietro, Paolo, Valeriano, Francesco, Bernardino da Siena e Sebastiano, oltre ad una scultura raffigurante Santa Maria Assunta alla quale è dedicata anche la bellissima cupola realizzata tra il 1768 e il 1770.

Inutile dirti che vale la pena trovare il tempo per visitare anche l’ interno a 3 navate di questa bella chiesa di Carpi che mostra il risultato di una serie di interventi effettuati nella seconda metà dell’ Ottocento e che hanno modificato l’ architettura e le decorazioni in stile neorinascimentale eseguiti dai pittori carpigiani.

Se raggiungi gli altari di questa bella chiesa a Carpi centro puoi ammirare le opere d’ arte con ancore in legno, marmo e scaiola e molti dipinti di scuola emiliana del secolo XVI e del secolo XVII, affiancate da diverse sculture.

Praticamente dietro il Duomo di Carpi trovi la chiesa e convento di San Rocco in stile barocco nell’ omonima via e originariamente denominata Santa Maria delle Grazie.

Questo complesso religioso nel centro storico di Carpi fu costruito alla fine del secolo XV per volere di Alberto Pio III dal quale prende il nome il più importante corso della città che trovi a pochissimi passi di distanza.

L’ edificio di questo antico convento nel centro di Carpi si sviluppa intorno al cortile di struttura settecentesca e le sale interne sono bellissime, infatti hanno preziose decorazioni e soffitti lignei del secolo XVII.

In passato le sale del convento di San Rocco a Carpi hanno ospitato anche i dipinti di Guido Reni e del Guercino che ora puoi ammirare alla Galleria estense di Modena.

Da qualche anno questa graziosa chiesa di Carpi che ha una struttura ad aula unica ospita l’ Auditorium San Rocco di Carpi, l’ istituto museale cittadino.

Sei alla ricerca delle migliori esperienze da fare a Modena prima o dopo Carpi?

Ti suggerisco di cominciare con un tour privato a piedi in compagnia di una guida locale che ti farà conoscere tutti i suoi must, ideale se sei in città insieme alla tua famiglia o ai tuoi amici, anche nella versione con degustazione di aceto balsamico. In alternativa puoi scegliere la visita guidata in gruppo se sei a Modena da solo o con un amico! Oppure, Bellissimo è anche il tour privato culturale alla scoperta della Modena UNESCO, in compagnia di un esperto locale che ti racconterà molti aneddoti interessanti! E prima di andartene da Modena non puoi perderti la visita alla Casa Museo Luciano Pavarotti. Vuoi scoprire il meglio di Modena e provincia in modo divertente ed inusuale? Quello che fa per te è il tour in Maggiolino del 1974. Sei interessato alla gastronomia di Modena e dell’ Emilia Romagna? Ti anticipo subito che puoi fare tantissime esperienze una più golosa dell’ altra. Puoi cominciare dal tour gastronomico con 5 soste culinarie per fare altrettante degustazioni di piatti tipici, oppure con il tour a piedi con pranzo tipico in un ristorante tradizionale. Ma siamo solo all’ inizio! Infatti puoi anche partecipare a un pasto privato 4 portate+dimostrazione a casa di un locale, oppure a una una cooking class+pranzo 3 portate. Molto interessante e golosa è anche la cooking class di pasta fresca+dolci, sempre a casa di un locale. A me è piaciuto molto anche il tour del mercato+pranzo/cena a casa di un locale. Sei un appassionato di vino? Puoi partecipare alla degustazione di Lambrusco+tour cantina, oppure all’ esperienza gastronomica combinata Lambrusco Tour+Parmigiano+Aceto Balsamico+Pranzo, che è senza ombra di dubbio la più completa e la più golosa!

Palazzo dei Pio a Carpi

Bellissimo il Duomo di Carpi ma ancora più bello è il Palazzo dei Pio, che spalle alla chiesa trovi sul lato sinistro di Piazza dei Martiri.

Ma non preoccuparti perchè non farai fatica a riconoscere la bellissima facciata rinascimentale di questo bellissimo palazzo storico di Carpi perchè ha finestre e nicchie contornate da affreschi policromi di soggetto antico che raffigurano imperatori romani.

In origine la facciata di Palazzo dei Pio a Carpi terminava all’ altezza del grande pinnacolo angolare merlato tuttora esistente che si eleva a nord della Torre dell’ Orologio, ed era collegata alla Torre dell’ Uccelliera e al Torrione da una bassa muraglia, che poi è quanto rimaneva dell’ antico muro perimetrale del Castello.

Ho usato il passato perchè tra 1582 e 1589 il corpo centrale di questo palazzo nel centro di Carpi fu ampliato verso nord con l’ aggiunta di un’ intera ala che collega la parte cinquecentesca alla più antica Torre del Passerino, che però non modifica l’ originale stile rinascimentale dell’ edificio.

L’ angolo nord ovest della facciata di Palazzo dei Pio a Carpi che dà su Piazza dei Martiri è segnato dalla Torre dell’ Uccelliera, un basso edificio rotondo costruito nel 1480 che aveva originariamente funzione di torretta angolare intorno a cui girava il canale.

Immagino che ti starai chiedendo perchè questa torre di Palazzo dei Pio di Carpi si chiama Uccelleria. La ragione non sta tanto nella presenza di una voliera di uccelli ma dalla decorazione costituita da affreschi presenti nel vano superiore che rappresentano volatili rari e cacciagione all’ interno di un delizioso contesto paesaggistico.

Se visiterai questo palazzo a Carpi centro ti accorgerai che è molto bella anche la Torre del Passerino o Bonaccolsi eretta a scopo difensivo come dimostrano le merlature ghibelline. La Torre del Passerino costituisce l’ elemento più antico ancora esistente di Palazzo dei Pio a Carpi.

Questa torre di Palazzo dei Pio nel centro storico di Carpi è alta circa 30 metri, è suddivisa in 5 piani che originariamente dovevano essere intercomunicanti e termina con un pinnacolo aperto in 4 archi centinati sormontato da un cupolino rivestito in rame.

Al centro della facciata di Palazzo dei Pio a Carpi vedi l’ inconfondibile Torre dell’ Orologio costruita nel 1577 sopra l’ antico cassero del Castello che ti segnala l’ ingresso principale al complesso.

Dall’ ingresso sotto la Torre dell’ Orologio accedi al maestoso Cortile d’ Onore in stile rinascimentale che svolgeva il ruolo di primo luogo di rappresentanza per chi accedeva a questo bellissimo palazzo nel centro di Carpi.

L’ elemento più imponente del lato ovest di Palazzo dei Pio a Carpi centro è il Torrione degli Spagnoli o di Galasso costruito tra 1440 e 1450 che ora chiude il complesso monumentale verso sud e che è assolutamente da vedere perchè sui suoi 2 piani si trovano diverse stanze a volte a crociera finemente affrescate.

La parte sud est di questo palazzo nel cuore di Carpi centro è occupata dalla cosiddetta Rocca Vecchia costruita intorno alla fine del Quattrocento, ma il nome fa riferimento a un edificio del quale rimangono solo alcune tracce, anche se le modifiche e le integrazioni dei secoli successivi hanno cambiato la forma originaria.

All’ interno della Rocca Vecchia a Palazzo dei Pio nel centro di Carpi oggi trovi la sede dell’ Archivio Storico Comunale dove spicca la presenza della sala dei Cimieri chiamata così per la decorazione con affreschi del Quattrocento che raffigurano giganteschi cimieri dai quali prende il nome, e un fregio a motivi vegetali con pigne dorate, simbolo dei Pio.

Esattamente 13 sale di Palazzo dei Pio a Carpi ospitanto il Museo Monumento del Deportato progettato dallo studio BBPR di Milano per ricordare le vittime dell’ olocausto nazista attraverso frasi di progionieri stampate sulle pareti in rosso su intonaco grigio.

Nel cortile esterno, che è parte integrante del percorso di visita di questo museo a Carpi, trovi 16 stele in cemento armato alte 6 metri con i nomi dei campi di concentramento e di sterminio d’ Europa.

Acetaia comunale di Carpi

Il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è il simbolo indiscusso della gastronomia e della cultura di questa zona dell’ Emilia, tanto che oltre alle decine di acetaie private puoi visitare anche le tante acetaie comunali che si trovano sparse per il territorio provinciale.

Prima di arrivare a Carpi, oltre a diverse aziende di produzione dell’ aceto, ho visitato l’ Acetaia Comunale di Modena che si trova nel bellissimo Palazzo Comunale in Piazza Grande.

È stata una visita molto interessante e suggestiva, anche perchè mi ha accompagnato dal personaggio più importante collegato al mondo dell’ aceto: Maurizio Fini, il Gran Maestro della Consorteria dell’ Aceto Balsamico Tradizionale Modenese che ha sede nella deliziosa località di Spilamberto.

Uno dei motivi che mi hanno convinto a visitare Carpi è stata proprio la possibilità di visitare l’ acetaia comunale che trovi nel sottotetto di Palazzo Sacchetti all’ inizio di Corso Alberto Pio, appena oltre il perimetro di Piazza dei Martiri.

La piccola Acetaia Comunale di Carpi è costituita da 3 batterie di botticelle pregiate che prendono il nome da alcune delle figure importanti del passato di Carpi: Maria Beatrice, Caterina e Adelaide.

Non ricordo più il numero esatto di botti che compongono ogni batteria dell’ acetaia di Carpi ma sono sicuro che sono comprese tra 6 a 8, così come sono sicuro che sono a legno misto, ovvero realizzate con diversi legni pregiati tra i quali gelso, rovere, castagno, frassino, robinia, ciliegio.

Anche l’ Acetaia Comunale di Carpi è gestita dalla Consorteria dell’ Aceto Balsamico Tradizionale Modenese e l’ aceto prodotto è utilizzato come dono agli ospiti illustri della città e per i corsi di degustazione.

Oltre alle 3 batterie di botti nell’ acetaia di Carpi trovi anche 2 botti madre più grandi che svolgono l’ importante compito di alimentare le batterie.

E mi raccomando, segui il mio consiglio, se decidi di visitare Modena e la sua provincia portati a casa almeno una bottiglietta di Aceto Balsamico Tradizionale. L’ originale è solo quello D.O.P che riconosci perchè è l’ unico venduto nella bottiglietta rotonda firmata Giugiaro, e lo trovi anche in diversi negozi nel centro di Carpi.

Certo, ovviamente l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. è anche il più caro, ma ti assicuro che ne vale la pena perchè ne bastano alcune gocce per trasformare un semplice piatto o anche solo un pezzettino di Parmiggiano Reggiano in un’ autentica prelibatezza. Anche questa un’ eccellenza D.O.P emiliana.

Vuoi fare una degustazione di Aceto Balsamico di Modena e scoprire le magiche acetaie con un’ escursione guidata?

La prima esperienza che ti suggerisco è la visita guidata Acetaia Gambigliani Zoccoli+degustazione+pranzo tipico. Questa acetaia è uno dei più antichi luoghi di produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., che è in assoluto la migliore qualità. Ma non è finita qui perchè puoi anche fare un’ esperienza di degustazione aceto balsamico+lezione di cucina di squisita pasta fatta a mano, anche nella versione con pranzo tipico. Se vuoi concentrarti solo sull’ aceto di Modena puoi partecipare al tour dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, anche nella versione Express 1 ora che è ideale se hai poco tempo.

Palazzo Foresti, chiesa di San Francesco e chiesa di San Bernardino

Finita la visita all’ acetaia comunale, il mio itinerario alla scoperta del centro di Carpi è proseguito lungo Corso Amedeo Pio, al termine del quale trovi la piccola e graziosa Piazza Garibaldi che trovi quasi completamente occupata dai tavolini dei bar che la circondano.

Una volta qui ho imboccato via San Francesco lungo la quale sorge lo storico Palazzo Foresti che oggi ospita anche diversi studi di avvocati e commercialisti insieme al Ristorante Il 25, che era chiuso ma che dall’ esterno mi ha fatto una bella impressione, e anche il menu non sembrava per niente male.

Ovviamente mi sono segnato questo ristorante a Carpi per provarlo la prossima voltà che tornerò a visitare la città; spero presto perchè mi è piaciuta davvero tanto.

Palazzo Foresti a Carpi è stato costruito nel 1892 su progetto dell’ ingegnere Achille Sammarini per Pietro Foresti, ricco industriale caripigiano e collezionista d’ arte.

Come potrai vedere tu stesso se deciderai di visitarlo, questo palazzo nel centro storico di Carpi rappresenta un unicum sia per lo stile neorinascimentale della facciata sia per la ricchezza degli interni che oggi custodiscono la ricca collezione d’ arte del proprietario.

La facciata di Palazzo Foresti a Carpi è realizzata completamente in mattoni stuccati e presenta 2 graziosi balconi con bifore ornate da decorazioni in terracotta, mentre l’ interno è affrescato con quadri dell’ Ottocento dipinti da Lelio Rossi, Carlo Grossi, Andrea Becchi e Fermo Forti.

Varcato l’ ingresso dalla strada trovi un atrio con il soffitto e le pareti decorate che dopo pochi metri sbuca nel cortile dove ti aspetta una bella bifora del secolo XV proveniente dalla vicina contrada della Cavallina, mentre all’ interno ti accoglie lo scalone monumentale e un grazioso salotto Liberty.

Oltre agli ambienti di questo palazzo di Carpi centro ti consiglio di trovare il tempo per conoscere anche la collezione dei dipinti dell’ Ottocento italiano custoditi in alcune delle sue bellissime stanze.

Praticamente davanti a Palazzo Farnesi trovi la Chiesa di San Francesco che, come tradizione per le chiese francescane, è semplice sia nella facciata in mattoni che negli interni. Da questa chiesa di Carpi imbocchi via Trieste e in soli 100 metri arrivi alla chiesa di San Bernardino dedicata al patrono della città.

La chiesa di San Bernardino nel centro di Carpi ha una struttura architettonica sobria e lineare in cui predomina il laterizio e una facciata a capanna tipicamente seicentesca.

L’ interno di questa chiesa a Carpi è ad aula unica con 4 cappelle e il presbiterio chiuso da una cancellata in ferro battuto. Se la visiti puoi ammirare preziosi dipinti di Palma il Giovane, Camillo Procaccini e Stefano Lemmi.

A poca distanza, sempre nel cuore del centro storico di Carpi, trovi anche la chiesa del SS Crocifisso costruita su progetto di Carlo Luigi tra il 1761 e il 1765. Come potrai vedere con i tuoi occhi la facciata di questa chiesa a Carpi centro è caratterizzata da linee sinuose nei cornicioni ed è percorsa da modanature in stucco e volute.

Ti bastano 5 minuti per dare un’ occhiata all’ interno ad aula unica di questa chiesa di Carpi che presenta uno straordinario effetto di movimento per la varietà delle forme architettoniche e per il gioco prospettico prodotto da elementi scenografici.

Piazzale Re Astolfo, Pieve della Sagra, Castelvecchio e il Truciolo

Dalla chiesa del SS Crocifisso ritorno sui miei passi, attraverso nuovamente Piazza dei Martiri e ripercorro nuovamente Corso Cabassi lungo i quali noto alcuni palazzotti storici davvero incantevoli che quando sono arrivato nel centro di Carpi dalla stazione non avevo notato.

L’ ultima destinazione del mio itinerario alla scoperta del centro storico di Carpi è Piazzale Re Astolfo che rimane praticamente dietro a Palazzo del Pio.

Questa piazza di Carpi ha una notevole importanza storica e culturale, infatti era l’ originario fulcro della cittadella medioevale, e a partire dal secolo XVII era anche chiamato Piazza del giuoco del pallone. Il motivo mi sembra talmente ovvio da non dover spendere inutili parole, o non ti è chiaro? 🙂 🙂 🙂

L’ area di Piazzale Re Astolfo a Carpi ha una bella pavimentazione in porfido e una doppia fila di cubetti traccia il perimetro di quella che ho scoperto essere l’ antica chiesa parzialmente demolita nel XVI secolo per volere di Alberto III Pio.

Le lastre di pietra piacentina usate per pavimentare questa piazza di Carpi sono posate in modo regolare e hanno la dimensione del braccio carpigiano che misura esattamente 52,47 cm. Perchè ho sottolineato questo dettaglio? Perchè il braccio carpigiano era l’ unità di misura locale utilizzata prima del sistema metrico decimale.

La distanza fra le lastre usate per pavimentare Piazzale Re Astolfo di Carpi compone una griglia di 6, 8, 12 braccia e ricorda le misure usate per costruire la pieve e le case medievali che anticamente occupavano proprio l’ area del piazzale.

Su questa piazza a Carpi si affacciano diversi edifici strorici, tra i quali il Castelvecchio, l’ antica residenza fatta costruire da Gilberto Pio intorno al 1443-1444 che presenta una struttura con cortile centrale porticato vicino per modelli alle architetture ferraresi.

Dell’ originaria struttura del Castelvecchio a Carpi rimane praticamente intatta l’ ala nord e la bella facciata catatterizzata da un portale ad arco a sesto acuto e raffinate decorazioni in cotto posizionate a livello della cornice superiore.

Sempre nel Piazzale Re Astolfo puoi ammirare l’ antica Pieve di Santa Maria, prima antica residenza dell’arciprete della città di Carpi poi sede del Monte di Pietà.

Sulla facciata di questo grazioso edificio storico nel centro di Carpi si apre il portone con arco a tutto sesto e si intravedono ancora tracce di finestre ad arco gotico.

Molto interessante è anche l’ Antica Pieve della Sagra di Carpi, fondata secondo la tradizione dal re longobardo Astolfo attorno al 750 e ricostruita tra il secolo XI e il secolo XII secolo con forme architettoniche e decorative in tipico stile romanico che sono ancora oggi visibili su absidi e muri laterali.

Sulla facciata di questo incantevole edificio nel centro storico di Carpi vedi la famosa lunetta con la Crocifissione, prezioso bassorilievo romanico realizzato da Nicola Pisano, mentre all’ interno puoi ammirare gli affreschi datati dal secolo XIII al secolo XV di ambito tardogotico, l’ ambone marmoreo e il sarcofago di Manfredo Pio opera del 1351 di Sibellino da Carrara.

Adiacente alla zona absidale di questo edificio storico nel centro di Carpi si trova la Torre Campanaria della Sagra costruita fra il 1217 e il 1221 che è alta 49.50 metri e ha 117 gradini.

La cosa stupefacente è però il numero di mattoni con i quali è stata costruita: più di 600 mila. Questa bellissima torre di Carpi possedeva antiche campane trecentesche e quattrocentesche refruse e ricollocate.

Sul lato corto di Piazzale Re Astolfo, appena prima di Castelvecchio, sorge l’ antico stabilimento Il Truciolo di inizio Novecento e sede della Manifattura Loria di Carpi che si occupava della lavorazione e confezione dei cappelli di truciolo.

Questo non è un edificio storico ma un significativo esempio di architettura industriale, tra i pochissimi che puoi trovare ancora oggi nella città di Carpi. Durante la Prima Guerra Mondiale questo edificio nel centro storico di Carpi fu utilizzato come ricovero per prigionieri e in seguito venne trasformato in scuola.

Dal 2007, dopo una nuova sistemazione degli spazi, l’ edificio Il Truciolo di Carpi è sede della Biblioteca multimediale Arturo Loria.

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