L’isola di Pellestrina nella Laguna di Venezia, tra il Lido e la città di Chioggia, è da sempre placida e sonnolenta. Un luogo quasi sospeso dal mondo dove si percepisce la calda e autentica tradizione degli antichi borghi marinari. Pellestrina è fuori dai circuiti del turismo di massa, ideale per passare qualche ora di assoluto relax alla scoperta dei celebri Murazzi e delle case color pastello che si affacciano sui minuscoli porti. Visitare l’isola di Pellestrina è anche un must per conoscere l’antica tecnica della pesca in vallicoltura, e per incontrare le merlettaie mentre lavorano alle loro creazioni sedute fuori dalle porte di casa. Vale la pena visitare Pellestrina anche per scoprire l’affascinante oasi di Cá Roman protetta dalla Lipu. Questo è un luogo di sosta scelto da molte specie di uccelli durante le migrazioni. In quest’area naturale sull’isola di Pellestrina, molto simile per conformazione a quella degli Alberoni al Lido, si riproducono il fratino e il fraticello, due specie protette.
Cosa troverai in questo articolo:
- Cosa vedere nella sonnolenta isola di Pellestrina
- Santa Maria del Mare: la zona della vallicultura
- I tre piccoli borghi sull’isola di Pellestrina
- La riserva naturale di Cà Roman: la spiaggia di Pellestrina
- Il Piccolo Museo della Laguna Sud: la storia dell’isola Pellestrina
- I 6 migliori hotel al Lido di Venezia
- I 5 migliori hotel a Venezia
- I 5 migliori hotel a Verona centro
È il 7 Marzo 2024 e sto scrivendo questo articolo sull’isola di Pellestrina mentre sono a Mira in camper da ormai più di un mese.
Sono qui per visitare Venezia in profondità, e potertela raccontare nei suoi tanti magnifici aspetti e incredibili sfaccettature.
Per dire di conoscere Venezia “abbastanza” bene non basta un week-end, ma nemmeno qualche settimana. Ci vogliono mesi o comunque tantissime visite.
Perché Venezia non è solo quella turistica di Piazza San Marco, del ponte di Rialto, del Caffè Florian e dei luoghi culturali più celebri come il Palazzo Ducale con il Ponte dei Sospiri, giusto per darti qualche nome.
C’è soprattutto l’affascinante città nascosta e decisamente più misteriosa dove sono ambientate leggende suggestive e misteri intriganti.
Tra questi i luoghi dove sono ambientate alcune delle bellissime storie di Corto Maltese a Venezia, e che ne approfitto per suggerirti di conoscere usando l’inusuale e divertente guida Corto Sconto.
Ho anche capito che per scoprire la Venezia più suggestiva, emozionante e autentica, devi visitare le isole della laguna, che sono decine.
Alcune sono famose, e mi riferisco al Lido, a Murano, Burano e Torcello, altre sono più piccole e molto meno conosciute, anche se la storia secolare che raccontano è estremamente interessante.
Tra queste c’è ad esempio San Lazzaro degli Armeni con il suo monastero abitato dal Settecento dai monaci Mekhitaristi.
Così come le antiche Poveglia e Lazzaretto Vecchio che accoglievano l’isolamento dei malati di peste e di lebbra per evitare che diffondessero il contagio, e anche la bellissima isola di Pellestrina.
Sono tutte bellissime e affascinanti, ed è per questo che ti consiglio di trovare il tempo per visitarle, a cominciare proprio da Pellestrina che puoi raggiungere in vaporetto dal Lido.
Infatti, per visitare l’isola di Pellestrina non esistono collegamenti diretti, né con Venezia né dalle altre isole della Laguna.
Per raggiungere il Lido, e da qui Pellestrina, devi prendere il vaporetto che parte dal pontile San Zaccaria vicino a Piazza San Marco, oppure quello che parte da Punta Sabbioni in direzione San Marco.
Anche in questo caso devi scendere al Lido, e prendere un autobus che attraversa tutta l’isola, fino alla sua estremità meridionale.
Dopo la fermata Alberoni al Lido, l’autobus è imbarcato sul traghetto che raggiunge la località di Santa Maria del Mare, quella più settentrionale tra quelle che trovi sull’isola di Pellestrina.
Puoi anche raggiungere Pellestrina da Chioggia, l’incantevole città veneta con i canali. Per questa sua particolare conformazione, insieme a Comacchio, è conosciuta come la Piccola Venezia.
Da Chioggia a all’isola di Pellestrina in vaporetto, e viceversa, ci vogliono solo 20 minuti. Se devi raggiungere Chioggia dall’isola, la fermata per prendere il vaporetto è quella di Pellestrina Cimitero.
Ma non voglio divagare troppo per non annoiarti, così comincio subito il mio racconto sulla minuscola e affascinante isola di Pellestrina, da sempre placida e piuttosto sonnolenta.
7 fantastiche esperienze da fare a Venezia
Ottima scelta Venezia! Qui ti propongo 7 fantastiche esperienze proposte dalle agenzie online GetYourGuide e Civitatis, che sono una garanzia! Io le uso spesso e mi sono sempre trovato benissimo! Ne approfitto anche per consigliarti i City Pass, che ti permettono di risparmiare. I migliori: San Marco City Pass – Venezia Unica City Pass – Venice Museum Pass e Venice Pass 2 giorni.
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Cosa vedere nella sonnolenta isola di Pellestrina
Ti basta guardare la posizione di Pellestrina sulla mappa per capire che la minuscola isola che occupa la parte sud della Laguna di Venezia è una tra le più defilate e tranquille.
E appena ci metti piede dopo essere sceso dal traghetto ti accorgi che l’isola di Pellestrina è un piccolo gioiello. Grazie al suo isolamento ha mantenuto nei secoli tutta l’autenticità di comunità di pescatori.
La vita dei meno di quattromila abitanti che abitano i tre minuscoli centri abitati di Pellestrina costituiti da una manciata di case colorate che si affacciano sui porti scorre lenta durante tutto l’ anno.
Anche se è possibile circolare con le macchine, sull’unica strada che la attraversa l’isola di Pellestrina da nord a sud, e viceversa, non se ne vede quasi nessuna.
La larghezza di Pellestrina varia da un minimo di 25 metri a un massimo di un chilometro, e si estende da nord a sud fino a Cà Roman per soli 12 chilometri.
Questa è la distanza ideale per una bella passeggiata in bicicletta o per un pò di jogging nelle belle giornate di primavera, quando ancora non fa troppo caldo.
La costa occidentale dell’isola di Pellestrina si affaccia sulla meravigliosa Laguna di Venezia che, soprattutto con la calda luce del tramonto, lascia senza fiato per la sua bellezza.
Tra la strada e la lunga spiaggia sulla costa orientale trovi i Murazzi di Pellestrina, che proteggono l’ isola dalla forza del mare.
Hanno la stessa funzione che svolgono quelli che trovi nella parte meridionale del Lido in corrispondenza dell’incantevole borgo di Malamocco.
Una vera chicca di questo tratto di costa dell’isola di Pellestrina sono le tengùe (che in dialetto locale significa trattenute), formazioni rocciose calcaree tipiche dell’alto Adriatico.
Le tengùe Erano conosciute già nel Settecento anche dai pescatori di Chioggia e Malamocco, ma anche di Caorle e Treporti. Sono stati proprio loro a dargli questo nome perché trattenevano le reti.
In queste formazioni molto particolari nel mare che circonda l’isola di Pellestrina si creano delle vere e proprie nicchie ecologiche piene di anfratti, cavità e gallerie ricchissime di biodiversità.
Qui prosperano alghe, molluschi e anemoni, ma anche numerose specie di pesci. L’area è così impostante dal punto di vista naturalistico da costituire una sorta di “barriera corallina dell’Adriatico”.
I piccoli porti di Pellestrina sui quali si affacciano le case colorate e le piazzette, sono ancora i luoghi della socialità dei pescatori dell’isola, che di ritorno dalla pesca si radunano nei bar per chiacchierare.
Ma in realtà è molto più frequente vederli sulle loro barche intenti a districare pazientemente le reti per poi sistemarle in attesa della successiva uscita in mare.
Osservando i loro volti affaticati e le loro mani rovinate capisci che quello del pescatore è un lavoro durissimo, sull’isola di Pellestrina così come altrove.
Il merletto veneziano di Pellestrina è forse l’ aspetto per il quale l’isola veneziana è più conosciuta, e rappresenta un importante fattore identitario e culturale.
Questo particolare merletto ha la particolarità di essere fatto a fusello usando il tombolo, e per questo è diverso dal ben più noto merletto di Burano che invece è realizzato ad ago.
Ne approfitto per ricordarti che se decidi di visitare Burano non devi perderti il Museo del Merletto, sicuramente uno dei luoghi più interessanti dell’isola.
Con mia grande sorpresa ho scoperto che la lavorazione del merletto a fusello con il tombolo è tipico anche della città slovena di Idrija.
– Santa Maria del Mare: la zona della vallicultura
Ti ho già detto che la minuscola frazione di Santa Maria del Mare è la prima che trovi quando arrivi sull’isola di Pellestrina dal Lido di Venezia.
C’è qualche casa isolata, è molto verde, e ti consiglio di dedicarle un pò di tempo per camminare alla scoperta delle valli da pesca tipiche della Laguna di Venezia.
A Santa Maria di Pellestrina si pratica ancora oggi la pesca con l’antica tecnica della vallicoltura, che ti consiglio di conoscere perché è molto affascinante, e importante aspetto culturale del luogo.
Il panorama che circonda questa frazione sull’isola di Pellestrina mi ha affascinato già prima di attraccare.
Per questo motivo, appena arrivato sull’isola, sono sceso dall’autobus e mi sono concesso una bella passeggiata tra gli alberi.
Prima di riprendere il percorso verso la mia seconda tappa a Pellestrina mi sono concesso un buon caffè accompagnato da un sigaro ai tavolini del bar El Chiosco.
Qui vicino trovi anche l’Agriturismo Le Valli, una delle pochissime strutture dove puoi dormire sull’isola di Pellestrina.
– I tre piccoli borghi sull’isola di Pellestrina
Ripreso l’autobus che prosegue verso sud ho lasciato la frazione di Santa Maria del Mare verso i tre principali centri abitati sull’isola di Pellestrina.
Questi sono San Pietro in Volta, Portosecco e Pellestrina, che ovviamente da il nome all’isola nella Laguna di Venezia. Sono i più grandi, ma comunque piccolissimi.
San Pietro in Volta è più antico tra i borghi sull’isola di Pellestrina, e quello nel quale trovi le maggiori testimonianze storiche e culturali.
Tra le quali ti consiglio di conoscere la bella chiesa di San Pietro Apostolo del Settecento e il Piccolo Museo della Laguna Sud che hanno aperto per me, e del quale ti parlerò più avanti.
Oltre a questi due interessanti luoghi culturali a San Pietro in Volta, ti consiglio di cercare anche i resti delle fortificazioni che i tedeschi hanno eretto a Pellestrina durante la Prima Guerra Mondiale.
Sono molto interessanti dal punto di vista storico-culturale perché dimostrano che Pellestrina era un luogo strategico per la difesa dell’intero territorio della Laguna di Venezia.
L’atmosfera che respiri a San Pietro in Volta è quella del tipico borgo marinaro sospeso nel tempo, e a me ha dato una bella sensazione di tranquillità. La stessa che ho trovato in tutta l’isola di Pellestrina.
A pochissima distanza da San Pietro in Volta c’è il minuscolo borgo di Portosecco, che è anche il più piccolo e anonimo dei tre centri abitati. L’unico luogo degno di interesse è la chiesa di Santo Stefano.
Puoi saltare Portosecco senza troppi rimorsi e scendere dall’autobus direttamente nel borgo di Pellestrina.
Se invece visiti l’isola in estate, ti consiglio di visitarlo per vedere le anziane merlettaie sedute davanti alle porte delle loro case mentre realizzano i loro capolavori. Io sull’isola di Pellestrina ci sono stato in inverno…
Pellestrina è tra i tre il borgo che a me è piaciuto di più. Non che San Pietro in Volta non fosse bello, ma l’abitato di Pellestrina vince, anche se in realtà sono molto simili.
L’aspetto curioso è che il borgo di Pellestrina, seppur minuscolo, è diviso in quattro sestieri chiamati Scarpa, Zennari, Vianelli e Busetti.
Ho chiesto spiegazione ad un pescatore intento ad ascoltare la radio mentre puliva la sua barca, e mi spiegato che erano le quattro famiglie che popolarono l’isola di Pellestrina alla fine del Trecento.
6 bellissime esperienze a Murano, Burano e Tocello
Ti consiglio di visitare l’isola di Murano, Burano e Torcello con i tuoi guidati e le proposte delle agenzie online Civitatis e GetYourGuide. Sono tutti interessanti, e molto economici! Le escursioni combinate ti permettono anche di risparmiare tempo!
- Escursione privata all’isola di Murano da Venezia
- Escursione guidata in barca a Burano da Venezia
- Escursione guidata combinata in barca Murano+Burano
- Tour privato combinato in barca Murano+Burano+Torcello
- Escursione guidata combinata Murano+Burano+San Marco+Palazzo Ducale
- Biglietto d’ingresso al Museo del Vetro di Murano
– La riserva naturale di Cà Roman: la spiaggia di Pellestrina
Ripreso l’autobus nel borgo di Pellestrina sono arrivato ai margini di Cà Roman, la riserva naturale che occupa l’estremità sud sull’ isola, e per certi versi molto simile alla zona degli Alberoni al Lido.
Come quest’area anche Cà Roman è infatti una spiaggia selvaggia fatta da dune sabbiose affiancate da un bosco, con il quale costituisce un importante ambiente naturalistico.
Queste caratteristiche fanno della zona di Cà Roman sull’isola di Pellestrina un habitat perfetto per 190 specie di uccelli.
Alcune di queste le abitano, altre lo scelgono invece come luogo sosta durante le migrazioni. Ecco perché questa zona di Pellestrina è oasi verde protetta dalla Lipu.
Le due specie di uccelli più importanti che abitano l’oasi naturalistica Cá Roman sull’isola di Pellestrina sono il fratino e il fraticello.
Mi sono informato e ho scoperto che il fratino è un piccolo trampoliere che nidifica direttamente sulle dune di Pellestrina. Dune che il fraticello ama sorvegliare attentamente.
Grazie a questa naturale protezione del fraticello, i predatori fanno molta più fatica ad avventarsi sulle uova e sui pulcini del fratino, motivo per il quale la sua presenza sull’isola di Pellestrina è consistente.
Oltre al fratino e al fraticello l’oasi di Cà Roman a Pellestrina ospita anche gabbiani, assioli, gruccioni, martin pescatori e succiacapre.
D’inverno questa zona dell’isola di Pellestrina è anche zona di sosta di diversi tipi di rapaci, tra i quali i più importanti sono il falco pellegrino e il falco della palude.
Vuoi visitare quest’oasi naturale a Pellestrina? Puoi farlo tra metà Maggio e i primi di Ottobre grazie ai volontari della Lipu Venezia che organizzano gite in barca.
Sono rimasto a bocca aperta quando ho visitato Cà Roman, dato che è un luogo isolato dal mondo, e unito all’isola di Pellestrina solo dai Murazzi.
Anche se è un’area naturale, mi hanno spiegato che è stato l’uomo a modificare la conformazione della zona di Cà Roman a Pellestrina con la costruzione della diga foranea nei primi del Novecento.
A causa di quest’opera artificiale, la sabbia si è accumulata costantemente su questa spiaggia di Pellestrina formando il sistema dunoso che nel tempo continua ad essere perfettamente integro.
Se decidi di visitare Cà Roman sull’isola di Pellestrina, non ti devi nemmeno perdere la visita al bunker antiatomico costruito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Questa è un’altra testimonianza storico-culturale della rilevanza strategica che la Laguna di Venezia ha avuto in quel tormentato periodo storico.
E come ultima tappa della visita a Pellestrina, ti consiglio di camminare lungo il sentiero nel bosco per raggiungere il molo e il faro di Cà Roman.
Da questo punto estremo dell’isola di Pellestrina riesci a scorgere la bellissima Chioggia che da qui è davvero vicinissima.
Il Piccolo Museo della Laguna Sud: la storia dell’isola di Pellestrina
Ti ho già accennato al Piccolo Museo della Laguna Sud sull’isola di Pellestrina, che è anche centro di documentazione e archivio fotografico.
Io l’ho visitato e ti assicuro che è un luogo che non ti devi perdere, perché racconta la storia e la cultura dell’isola, della Laguna di Venezia, e della sua gente.
Questo museo a Pellestrina è piccolo, ma non devi farti ingannare dalle dimensioni. Il percorso espositivo che si snoda nelle sole tre stanze è estremamente interessante e coinvolgente.
La prima sala del Museo della Laguna Sud sull’isola di Pellestrina che visiti è la Sala Bianca intitolata “La storia dei Murazzi. L’ isola e le difese del mare”.
Protagonisti sono i Murazzi, senza dubbio la più grande opera di difesa a mare voluta dalla Repubblica di Venezia, che puoi conoscere attraverso i bellissimi plastici cartografie e fotografie storiche.
Per ben 600 anni la Repubblica di Venezia studia e investe per perfezionare il sistema difensivo dei Murazzi a Pellestrina e nella Laguna, fino a farlo diventare così come lo conosciamo noi oggi.
La storia dei Murazzi raccontata in questo museo sull’isola di Pellestrina incomincia però molto prima, addirittura nel 589 d.C., quando le persone cominciano ad abitare le isole della Laguna di Venezia.
In questo periodo è costruito il primo rudimentale sistema di difesa dei lidi per contrastare la forza del mare.
È costituito da semplici ceste di vimini riempite da sassi, irrobustito e perfezionato nel corso dei secoli grazie all’ uso di palizzate e catene.
Molto interessante è anche la Sala Nera del Piccolo Museo della Laguna Sud, intitolata “Grande Paura: l’alluvione del 4 novembre 1966”.
È dedicata al racconto del funesto giorno durante il quale fortissime raffiche di scirocco colpirono l’isola di Pellestrina.
Il video e i documenti originali raccolti nella sala di questo museo a Pellestrina mostrano gli orti, le strade e le case completamente sommersi, ma anche il Murazzo in pietra d’ Istria spezzato in tre punti.
Questa sezione dell’esposizione è anche una bellissima testimonianza della solidarietà dei soccorsi agli abitanti dell’isola di Pellestrina in ginocchio, così come la partecipazione attiva delle autorità.
Bellissima anche la Sala Azzurra, intitolata “La pesca di mare e di laguna”, nella quale l’attenzione è immediatamente catturata dai plastici che mostrano come sono fatti i fondali di Pellestrina.
Insieme alle caratteristiche dei fondali di mare e laguna, nella sala del Piccolo Museo c’è anche la storia della pesca sull’isola di Pellestrina e nella Laguna di Venezia, prima della motorizzazione.
L’esposizione in questo museo a Pellestrina è in continua evoluzione. Saranno presto allestite nuove sale per accogliere interessanti testimonianze sulla cultura locale e la vita degli abitanti.
Al Piccolo Museo ci saranno infatti spazi dedicati alla presentazione degli orti, degli squeri dell’isola di Pellestrina, così come quelli che presenteranno le peculiarità della lingua locale.
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Grazie per la bellezza di questa descrizione per le particolari informazioni per i dettagli e anche per il mio ricordo di ca roman dove sono STATA CON LE SUORE CANOSSIANE IN COLONIA