Volterra: l’ incantevole borgo etrusco sui colli toscani celebre per l’ alabastro

Volterra in provincia di Pisa e a pochi chilometri da Firenze è un’ incantevole località posizionata in cima ad un colle che ha un centro storico di origine etrusco perfettamente conservato. Tra le minuscole vie di Volterra che sbucano in deliziose piazze dove trovi bellissimi palazzi storici con annesse torri di origine medioevale spesso convertiti in sedi museali, chiese, conventi e monumenti che testimoniano il suo importante passato storico. Nel centro di Volterra, seminascosti dietro a semplici porte o nelle vecchie corti, puoi visitare anche i minuscoli laboratori degli artigiani specializzati nella lavorazione dell’ alabastro, che con il loro paziente lavoro danno vita a preziose opere d’ arte acquistabili anche nei tanti negozi disseminati per il borgo. L’ alabastro di Volterra è forse il più importante segno distintivo della piccola cittadina toscana, e l’ elemento culturale e materiale che l’ ha resa famosa anche oltre i confini nazionali.

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Eh sì, ancora Toscana! Se segui il mio blog ti sarai accorto che sto scrivendo molto su questa bellissima regione perchè quest’ anno ho passato le vacanze di Pasqua visitandola in camper, anche se ormai non conto più le volte che ci sono stato.

Non ti nego che nel corso degli anni l’ ho visitata in lungo in largo, ma ogni scusa è buona per tornarci tutte le volte che posso e rivedere i suoi suggestivi borghi che si contano a centinaia, oltre ovviamente alle sue città più importanti che accolgono un patrimonio di inestimabile valore artistico e culturale.

Il bello della Toscana è proprio questo: ogni località più o meno grande è un’ autentica opera d’ arte modellata nel corso di tanti secoli dal succedersi di signori e governi, e che quasi sempre trovi circondata da panorami mozzafiato che hanno come protagonista le sue bellissime colline verdi.

Questa volta sono arrivato in Toscana da Rimini, sono andato a visitare Arezzo, poi ho dato uno sguardo ad Empoli che però non mi è piaciuta quasi per nulla, e da lì ho proseguito per Firenze, dove mi sono fermato per i canonici 3 giorni durante i quali ho rivisto tutti i miei luoghi del cuore.

Terminata la visita a Firenze sono ritornato per l’ n-esima volta a San Gimignano a trovare alcuni amici storici che ci abitano, e con i quali ho l’ abitudine di cenare sempre in ristoranti diversi perchè siamo tutti ottime forchette e grandi chiacchieroni, soprattutto dopo qualche bicchiere di buon vino che da queste parti per me si chiama Vernaccia.

Lasciata San Gimignano ho fatto una breve sosta per visitare il centro storico di Certaldo, poi ho visitato ancora una volta la bellissima Volterra, alla quale nel corso degli anni sono molto affezionato, e che ti racconterò proprio in questo articolo.

Dopo Volterra è stata la volta della meravigliosa Siena, che è in assoluto la città della Toscana che preferisco, perchè le sue vie e le sue piazze sono un autentico concentrato di patrimonio storico ed architettonico, ma anche perchè conosco un paio di ristoranti dove si mangia divinamente e dove si spende il giusto.

Prima di ritornare a Rimini ho fatto anche una una sosta per la prima volta a Monteriggioni. Sono anni che diversi amici mi suggeriscono di vedere questo piccolo borgo medioevale della Toscana, ma a posteriori ti dico con molta serenità che non è piaciuto per niente.

In realtà avevo già l’ impressione che Monteriggioni non mi sarebbe piaciuta, ma mi sono voluto togliere ogni dubbio. E poi tanti anni di viaggi su e giù per il mondo mi hanno insegnato che le migliori esperienze si fanno proprio quando meno te lo aspetti. Peccato che per Monteriggioni non sia stato così!

Scusa per la lunga premessa, ma ci tenevo a fartela perchè penso che quest’ itinerario che ho fatto io in camper in Toscana in circa 10 giorni è una buona idea che puoi seguire anche tu per assaggiare la sua storia, la sua cultura e la sua squisita gastronomia tipica che è a dir poco insuperabile, anche se hai a disposizione solo una settimana.

Ma adesso concentriamoci sull’ incantevole Volterra in provincia di Pisa, che trovi a 80 chilometri da Firenze, a 55 chilometri da Siena e a 30 chilometri da San Gimignano, e che per la terza volta consecutiva ho visitato in giorni di bruttissimo tempo.

Mi vien da sorridere al pensarci, ma penso che sto perdendo le speranze di visitare Volterra con il sole o per lo meno all’ asciutto. Ma non fraintendermi perchè, anche sotto la pioggia, la città medioevale di Volterra è comunque molto suggestiva e romantica, quindi fai come me e vacci fregandotene del meteo.

Prima tappa a Volterra? Il parcheggio per il camper. Io ti consiglio il parcheggio Docciola, sotto le antiche mura di Volterra, che è attrezzato con colonnine per l’ elettricità e scarico dell’ acqua. Questo parcheggio a Volterra è ideale anche per parcheggiare la macchina, perchè è davvero molto garnde e comodo.

Non so quanto possa costare per le macchine il parcheggio Docciola a Volterra, ma se ci parcheggi il camper devi pagare 15 euro al giorno, più un euro al giorno per avere l’ elettricità. Io quest’ euro me lo sono risparmiato perchè sul camper ho l’ inverter e l’ elettricità dell’ area camper a Volterra non è servita.

Un’ altra cosa: il parcheggio Docciola di Volterra è senza sbarre e paghi il biglietto con la cassa automatica. Fai in modo di avere monete a sufficienza perchè non accetta banconote e ho trovato il pagamento con carta di credito fuori uso.

Se lasci la macchina o il camper in questo parcheggio arrivi al centro di Volterra in circa 10 minuti facendo la lunga scalinata di 253 scalini che…ti apre lo stomaco, per essere gentili. Dai, sto scherzando, prendila al tuo ritmo e i tanti gradini di questa scalinata a Volterra non saranno un problema.

Tieni conto che il centro di Volterra è totalmente pedonale e ci sono alcuni parcheggi nei dintorni che però sono usati per il carico/scarico merci oppure per gli autobus turistici quando devono lasciare o recuperare i gruppi che visitano la città.

Pensa che io ho fatto questa scalinata fino a Volterra centro almeno 4 volte al giorno con le stampelle perchè mi ero infortunato andando in bici, e sono sopravvissuto senza nessun problema.

Ti ho dato un buon motivo per arrivare al parcheggio di Volterra Docciola con una bella scorta di monete, perchè se il pagamento con la carta di credito non funziona ti dovrai fare la scalinata per andare in centro a recuperare le monete e poi rifarla per mettere il biglietto sul parabrezza.

Ovviamente poi dovrai fare questa scalinata una terza volta per ritornare in centro, e una quarta quando dovrai tornare a prendere la macchina o il camper, se decidi di visitare Volterra in giornata 🙂 🙂 🙂

Prima ti ho detto che ho fatto la scalinata di Volterra 4 volte al giorno, ma per un’ altra ragione; io per fortuna mi ero preparato in anticipo e le monete per pagare l’ area di sosta camper a Volterra ce le avevo.

Te lo anticipo: io ti consiglio che è molto meglio fermarti a dormire a Volterra almeno una notte, per goderti la sua bellissima atmosfera serale, soprattutto se decidi di visitarla in primavera inoltrata o in estate.

Quando ho visitato io Volterra era fine Marzo e alla sera sembrava che ci fosse in vigore il coprifuoro, infatti già alle 21,30 non c’ era più nessuno in strada e i locali erano praticamente tutti chiusi.

Sicuramente le serate d’ estate a Volterra sono tutta un’ altra musica, come d’ altronde mi hanno confermato tantissimi amici che ci vivono o che l’ hanno visitata proprio durante quella stagione.

Pare infatti che con la bella stagione le belle vie e piazze medioevali di Volterra siano letteralmente invase da turisti e la sua atmosfera serale diventa molto frizzante.

Rispetto a San Giminiano che è completamente turistica, Volterra mi è sembrata molto differente perchè fuori dalle vie del turismo attorno a Piazza Priori è rimasta molto autentica.

Ma in realtà anche le vie del centro di Volterra sono rimaste molto autentiche, anche se invase da negozietti di souvenirs e centinaia di bar e ristoranti, oltre a una miriade di negozi che vendono oggetti in alabastro e botteghe di prodotti tipici locali, tra i quali soprattutto salumi e formaggi che in Toscana sono squisiti.

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Verso il centro di Volterra: Porta di Docciola, Fonti di Docciola e quartiere San Michele

La famosa scalinata che dal parcheggio ti porta al centro di Volterra e dalle quale è partito il mio itinerario si prende in via di Sotto, dove si trova la suggestiva Porta di Docciola e le omonime antiche fonti.

Con i loro archi in pietra questi 2 elementi creano un gioco prospettico molto suggestivo, tanto bello da ispirare addirittura la fantasia di Gabriele d’ Annunzio.

L’ antica Porta di Docciola risale al secolo XIII e aveva proprio lo scopo di consentire l’ attraversamento dell’ antica cinta muraria medioevale che racchiudeva la città di Volterra collegandola con la valle circostante.

Quest’ antica porta di Volterra ha la struttura tipica delle antiche porte volterrane, molte delle quali erano affrescate e dotate di una torre difensiva.

Tra la porta e la controporta sono ancora visibili i posti destinati ai gabellieri, preposti all’ esazione dei dazi sulle merci che entravano a Volterra dai dintorni o dalle altre città toscane.

Le fonti di Docciola, situate proprio in corrispondenza di questa antica porta di Volterra, sono costituite da una vasca rettangolare sovrastata da ampi archi ogivali simili a quelle che trovi nelle fonti di Siena e di San Gimignano.

Queste antiche fonti a Volterra furono costruite nel 1245 e avevano la funzione originaria di riserva strategica d’ acqua in caso di assedio e usate durante il Medioevo dagli opifici dell’ Arte della Lana per il lavaggio e la cardatura del tessuto.

Una volta superati con successo i gradini che ti separano dal centro storico di Volterra ti trovi nel quartiere di San Michele praticamente davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo.

Questa importante chiesa di Volterra ha un’ elegante facciata romanica caratterizzata da bicromi e dalla lunetta di scuola pisana con Madonna e Bambino, ed era originariamente sede dell’ antico foro romano.

Davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo trovi la Case-Torri Toscano, in imponente complesso che si articola su 3 piani composto dalla casa-torre e dal palazzo rinascimentale aggiunto dalla famiglia Guarnucci.

La torre costituisce la parte più antica ed era posta in posizione tale da poter sorvegliare le principali vie d’ accesso al centro medioevale di Volterra, mentre la casa-torre costituiva l’abitazione vera e propria della famiglia.

Palazzo Incontri Viti, Case Torri Buonapreti, Pinacoteca e Museo Civico di Volterra

Percorrendo via dei Sarti in pochi minuti arrivi al Palazzo Incontri Viti di origine tardo cinquecentesca, che deve una parte del suo nome a quello di Attilio Incontri. Questo bellissimo palazzo antico di Volterra ha una bella facciata manieristica, mentre per l’ interno era previsto un grande cortile porticato rimasto incompiuto.

Nel 1819 su questo cortile porticato è stato costruito il Teatro Persico Flacco di Volterra, mentre le sale del palazzo sono sede dell’ Ecomuseo dell’ Alabastro, uno spazio espositivo voluto dal celebre commerciante e viaggiatore Benedetto Giuseppe Viti che nel 1850 acquistò Palazzo Incontri per farne la sua dimora. Ecco così spiegata la seconda parte del nome di questo bellissimo palazzo di Volterra.

Ti consiglio di dedicare un’ ora del tuo tempo per visitare questo museo dedicato all’ alabastro di Volterra perchè ti permetterà di conoscere le caratteristiche e le proprietà di questa bella e preziosa pietra che erano conosciute fin dai tempi degli etruschi, oltre alle tecniche di lavorazione antiche e moderne.

Nell’ Ecomuseo dell’ Alabastro di Volterra hai soprattutto la possibilità di vedere i fantastici lavori esposti, che senza esagerare sono vere e proprie opere d’ arte realizzate dagli artigiani locali che si sono tramandati le tecniche di lavorazione di padre in figlio.

Ti parlerò dell’ alabastro di Volterra diverse volte nel corso dell’ articolo perchè è un fortissimo elemento identitario di questa meravigliosa cittadina toscana, e ovviamente importantissimo anche dal punto di vista culturale ed economico.

musei a volterra

Nel vicino Palazzo Minucci-Solaini in stile rinascimentale ti consiglio di visitare la bellissima Pinacoteca e Museo Civico di Volterra, sicuramente lo spazio culturale più importante della città toscana.

Le sale di questo importante museo di Volterra ospitano una ricchissima collezione di quadri che illustrano la storia artistica della città toscana dal Medioevo all’ età moderna, affiancata da sculture, medaglie, monete e ceramiche.

Uscito dalla Pinacoteca e Museo Civico di Volterra mi sono bastati pochi passi per raggiungere l’ incrocio tra via Buonparenti e via Ricciarellile dove ho trovato ad aspettarmi da molti secoli le bellissime case-torri Buonparenti, costituite dalla torre dei Buonparenti e dal fortilizio dell’ Angelario.

Questi 2 edifici storici di Volterra sono uniti da un bell’ arco in muratura e si trovavano in uno dei punti più strategici della città perchè in epoca comunale questa zona era il fulcro dello sviluppo urbano.

Vicino alle case-torri Buonparenti trovi l’ altrettanto bella torre dei Buonguidi, ricca famiglia di Volterra con cui i Buonparenti erano legati da consorteria.

Hai bisogno di qualche dritta per scoprire il meglio di Volterra?

La prima esperienza che ti consiglio di fare a Volterra è il magnifico tour privato del borgo in compagnia di una guida locale che lo conosce come le sue tasche, anche nella versione di Piazza dei Priori+Cattedrale! Sei in cerca di un’ esperienza a Volterra inusuale e interessante allo stesso tempo? Ti suggerisco la caccia al tartufo sulle colline in compagnia di una guida esperta e del suo cane perfettamente addestrato, oppure l’ archeotur in e-bike+degustazioni alla scoperta dei monumenti e dei siti archeologici accompagnato da una guida specializzata in archeologia. Un’ altra bellissima esperienza da fare a Volterra è il pic nic privato in campagna, ideale soprattutto se sei in Toscana con il tuo partner perchè molto romantico, mentre se sei in famiglia un’ ottima opzione è il laboratorio erboristico durante il quale imparerai i segreti delle piante della campagna toscana, oppure il goloso pranzo/cena+degustazione vini, anche nella versione con degustazione olio di oliva.

Piazza dei Priori di Volterra: il Palazzo dei Priori e molti altri palazzi storici

Una volta terminata la visita all’ Ecomuseo dell’ Alabastro di Volterra ti consiglio di imboccare via Delle Prigioni e continuare il tuo itenerario alla scoperta della città con la visita alla bellissima Piazza dei Priori, che come ti puoi immaginare è anche la principale.

Piazza dei Priori a Volterra è piuttosto piccola, ma ospita un impressionante numero di palazzi storici uno più bello dell’ altro, tra i quali il bellissimo Palazzo dei Priori costruito tra il 1208 e il 1257, che per questo vanta il titolo di palazzo comunale più antico tra quelli della Toscana.

La facciata di Palazzo dei Priori a Volterra è semplicemente magnifica perchè caratterizzata da marcapiani e da 3 ordini di bifore, alcune delle quali trilobate che vedi coronate da archi a sesto acuto.

Se presti un po di attenzione guardando la parte inferiore della facciata di questo palazzo storico a Volterra noterai che tra le 2 finestre è scolpita la canna volterrana, l’ unità di misura usata in epoca comunale, oltre agli stemmi dei podestà e delle famiglie nobili che hanno fatto la storia della città nel corso dei secoli.

Alzando lo sguardo oltre la facciata ti accorgi che Palazzo Priori a Volterra è sormontato da una bellissima torre pentagonale sulla cui sommità in origine c’ erano 4 pilastri che sorreggevano una campana.

Mi hanno spiegato che l’ aspetto attuale della torre di Palazzo dei Priori a Volterra si deve alla ricostruzione avvenuta in seguito ai danni subiti durante il terremoto del 1846.

Una volta arrivato in Piazza dei Priori ti consiglio di non limitarti ad ammirare la facciata di questo bellissimo palazzo storico di Volterra, ma di entrare a visitare la Sala della Giunta e la Sala del Consiglio, che ospita un meraviglioso dipinto raffiugurante l’ Annunciazione, mentre le pareti sono decorate con gli stemmi delle principali famiglie volterrane e dei castelli.

Se paghi il biglietto di ingresso a Palazzo dei Priori puoi salire sulla Torre Civica, dalla cui sommità hai una bellissima vista della città, anche se solo attraverso una finestrella che limita molto l’ angolo della visuale. Io ho affrontato la stretta scala a chiocchiola con le mie stampelle, ma anche questa volta ne sono uscito vincitore 🙂 🙂 🙂

Ovviamente Palazzo dei Priori non è l’ unico luogo di interesse culturale della città a pagamento, ed è proprio per questo motivo che ti consiglio di acquistare per soli 20 euro la Volterra Card, il biglietto valido 72 ore che ti permette di visitare tutti i musei civici della città toscana, tra i quali i già citati Ecomuseo dell’ Alabastro e la Pinacoteca.

Un altro palazzo storico che trovi nella piazza principale di Volterra vicino a Palazzo dei Priori è il suggestivo Palazzo Pretorio. Questo bellissimo palazzo nel centro di Volterra è stato originariamente sede del Podestà e del Capitano del Popolo, e si compone di una serie di strutture duecentesche pesantemente danneggiate durante l’ Ottocento.

L’ elemento più distintivo del Palazzo Pretorio a Volterra è la Torre del Podestà, che costituisce il nucleo più antico del complesso e che vedi arricchita da una fine merlatura.

Questa antica torre di Volterra è conosciuta anche come “porcellino” per via della figura animale che sporge dalla parte superiore della sua facciata. Io mi sono informato ma nessuno mi ha saputo dire esattamente di che animale si tratta, anche se a me sembra un cinghiale.

Collegato fisicamente a Palazzo Pretorio di Volterra trovi l’ altrettanto incantevole Palazzo del Monte Pio che risale al secolo XIII. Nel corso dei tantissimi anni della sua storia questo palazzo di Volterra ha ricoperto diverse funzioni tra le quali quella di granaio fino al Seicento e più recentemente quella di banco dei pegni.

L’ aspetto attuale di Palazzo del Monte Pio a Volterra è frutto delle modifiche tardo ottocentesche apportate all’ edificio per conformarlo agli altri di origine medioevali che compongono la Piazza dei Priori.

Nella Piazza dei Priori a Volterra trovi l’ altrettanto bellissimo Palazzo Incontri, risultato dell’ unione di una serie di strutture medioevali e rinascimentali che è facile distinguere ancora oggi.

Nel corso del Secolo XVIII Palazzo Incontri a Volterra fu destinato ad ospitare il Seminario, mentre è oggi sede della Cassa di Risparmio.

L’ ultimo importante palazzo di Volterra ospitato nella meravigliosa Piazza dei Priori è il Palazzo Vescovile, simbolo del potere del vescovo e dei canonici dal 1618. In epoca medioevale la parte di Palazzo Vescovile che si affaccia su Piazza dei Priori a Volterra era usata come granaio pubblico, mentre la loggia ospitava il mercato.

Questo bellissimo palazzo storico nel centro di Volterra ha ospitato fino al 2017 il Museo Diocesano d’ Arte Sacra che conserva il materiale artistico relativo al Duomo di Volterra, oltre a importanti reperti di valenza storico-religiosa di vario tipo e appartenenti alle diverse epoche.

Oggi questo museo di Volterra è ospitato nella bella chiesa di Sant’ Agostino. Io questo museo a Volterra non l’ ho visitato perchè, come probabilmente già sai se mi segui, l’ arte sacra non mi piace per nulla. Ma se a te questa forma artistica piace, ti consiglio di non perdertelo!

Ma non è finita qui perchè il Palazzo Vescovile di Volterra ospita anche l’ interessante collezione dell’ Archivio Storico Diocesano nella quale puoi vedere uno dei primissimi documenti scritti in lingua italiana.

Oltre ad ammirare i tanti palazzi storici, in Piazza dei Priori a Volterra sono andato a visitare il grandissimo punto vendita della Cooperativa Altieri Alabastro di Volterra fondata nel 1895, alla quale attualmente partecipano 30 dei più importanti maestri alabastrini della città.

In questo atelier dell’ alabastro nel centro di Volterra puoi ammirare ed acquistare tante bellissime opere d’ arte lavorate esclusivamente a mano, ma anche piccoli souvenirs da regalare agli amici.

Da Piazza San Giovanni alla Porta di San Francesco di Volterra

Ti ho già raccontato moltissime cose sulla Volterra culturale, ma il mio itinerario alla scoperta della bellissima città toscana è solo all’ inizio.

Da Piazza dei Priori ho fatto pochissimi passi lungo via Giusto Turazzi e in meno di 5 minuti sono arrivato alla bellissima Piazza San Giovanni, nella quale puoi ammirare i 2 edifici religiosi più importanti della città di Volterra: la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, che è anche Duomo di Volterra, è stata costruita su un edificio religioso preesistente del secolo X, è stata consacrata nel 1120 da Papa Callisto II ed ha una bellissima torre quadrangolare alta la bellezza di 44 metri del 1493 che mi ha letteralmente ipnotizzato.

Dalla bellissima Cattedrale di Volterra si accede all’ Oratorio della Vergine Addolorata dove è possibile ammirare 2 gruppi in terracotta policroma rappresentanti l’ Epifania e il Presepio, oltre all’ affresco raffigurante il corteo dei Re Magi.

La struttura attuale del Duomo di Volterra ha la facciata romanica e il timpano ornato da una loggetta cieca perchè è frutto di un ampliamento duecentesco.

Ti consiglio di dedicare anche qualche minuto per visitare l’ interno della Cattedrale di Volterra perchè, al di là dello stile architettonico e delle magnifiche decorazioni, conserva bellissimi lampadari in alabastro e preziose opere artistiche.

Tra i bellissimi lavori artistici esposti nel Duomo di Volterra non puoi perderti quelle che compongono il Gruppo raffigurante La Passione di Cristo sulla Croce in legno policromo intagliato del secolo XIII.

Proprio davanti alla Cattedrale di Santa Maria Assunta trovi il Battistero di Volterra dedicato a San Giovanni, che si distingue per la facciata rivestita da fasce marmoree bicrome bianche e verdi risalente al secolo XIII, mentre la cupola del secolo XV è attribuita erroneamente ad un disegno di Brunelleschi.

Il Battistero di San Giovanni Volterra è a pianta ottagonale e ha un’ origine molto antica. Se presti attenzione all’ architrave del portale romanico vedrai un’ iscrizione che testimonia l’ abbellimento della struttura nel 1283 e l’ ornamento di archetti trilobati con le teste di Gesú, di Maria e gli Apostoli.

Anche questa volta ti consiglio di dedicare qualche minuto alla visita dell’ interno del Battistero di Volterra che appare molto semplice. Gli elementi che spiccano sono la fonte battesimale, un’ altare e una vasca battesimale cinquecentesca di Andrea Sansovino.

Una volta arrivato a Piazza San Giovanni non farai fatica a scorgere un altro interessante edificio storico di Volterra: l’ ospedale cittadino che oggi è sede della Fondazione della Cassa di Risparmio e il Centro Studi Espositivo nel quale puoi ammirare collezioni artistiche di autori contemporanei.

Visitata Piazza San Giovanni e gli importanti edifici religiosi che ospita, ho imboccato la bella via Franceschini per raggungere la Bottega Pagni, un autentico laboratorio artigianale dove si lavora l’ alabastro di Volterra a mano secondo le tecniche tradizionali tramandate da padre in figlio.

Perchè ti suggerisco di visitare proprio la Bottega Pagni visto che a Volterra ci sono ancora molti laboratori artigianali che lavorano l’ alabastro? Qui, oltre ai macchinari, agli attrezzi, alle pietre grezze e ai disegni, puoi osservare particolari che non sono più visibili in nessun altro laboratorio della città.

Quali sono i segreti nascosti nella Bottega Pagni a Volterra? Lo so che stai morendo dalla cuoriosità, ma non te li rivelo per non toglierti la sorpresa quando verrai a visitare Volterra. Oltre a questi artigiani dell’ alabastro di Volterra ti consiglio di visitare anche Alab’ Arte e Rossi Alabastri.

Da Rossi Alabastri mi sono messo a chiacchierare con un artigiano che lavora in questo laboratorio di Volterra da più di 40 anni che mi ha spiegato che sono rimasti in pochissimi, soprattutto a causa del difficile ricambio generazionale dovuto al fatto che questa professione è molto dura e poco attrattiva per i giovani.

Ma visto che i negozi che vendono souvenirs, oggetti e sculture in alabastro a Volterra sono tantissimi, da malfidente che sono mi vien da pensare che i pezzi venduti non siano tutti frutti dell’ artigianalità volterranea.

alabastro di volterra

Vedrai che visitando i negozi di alabastro di Volterra ti farai esattamente questa stessa domanda, perchè se hai solo un minimo spirito di osservazione ti sorgerà più che spontanea.

Io ho proseguito la mia passeggiata alla scoperta di questa parte del centro di Volterra su via San Lino, fino alla bella Porta di San Francesco, che è uno dei tanti antichi accessi medioevali attraverso le mura difensive.

In questo quartiere di Volterra non c’è quasi nulla di particolarmente attrattivo, ma è comunque bello perchè continui ad essere in centro ma allo stesso tempo fuori dal cuore della città, e per questo sicuramente molto più autentico. Ai tantissimi turisti si sostituiscono gli abitanti di Volterra che puoi vedere mentre svolgono le loro attività quotidiane.

Lungo via San Lino, subito prima dell’ Hotel San Lino (4 stelle – voto Booking.com >8) trovi la deliziosa chiesa di San Lino ad aula unica e volta a botte completamente affrescata. Bellissima è anche la facciata di questa chiesa di Volterra, soprattutto perchè è arricchita da un portale rinascimentale del 1513.

In una manciata di metri arrivi a Piazza Inghirami, che è la più occidentale delle piazze di Volterra a pochi metri dalla Porta San Francesco, l’ unica a conservare ancora tracce degli affreschi che caratterizzavano molte porte della città.

Trovi Piazza Inghirami a Volterra dominata dalla mole duecentesca Chiesa di San Francesco che risalirebbe ai primi anni del secolo XIII, al cui interno trovi la magnifica Cappella della Croce di Giorno, eretta nel 1315 e sede dalla Compagnia della Croce.

Questa cappella a due campate gotiche con abside tripartita della Chiesa di San Francesco a Volterra è l’ unica struttura gotica esistente in città e la sola ad essere rimasta interamente affrescata.

Sul lato opposto della piazza, attraversata via San Lino, puoi vedere anche la Chiesa di San Dalmazio a navata unica e consacrata nel 1547. Questa chiesa di Volterra richiamerà la tua attenzione soprattutto per il bellissimo portale rinascimentale dei primi del XVI sec.

All’ interno di questa chiesa a Volterra ti consiglio di raggiungere l’ altare maggiore che trovi decorata da affreschi e magnifici stucchi, per ammirare la Deposizione della Croce, opera di G. P. Rossetti, che probabilmente è una delle Deposizioni più belle che la Storia dell’ Arte possa vantare.

Sei alla ricerca delle migliori esperienze da fare a San Gimignano prima o dopo Volterra?

La prima cosa che ti consiglio di fare a San Gimignano è il tour privato del borgo in compagnia di una guida locale che lo conosce come le sue tasche, e che saprà darti molte informazioni e curiosità! Ti suggerisco anche quattro escursioni da San Gimignano, tutte all’ insegna della natura, della cultura e dell’ enogastronomia toscana! Quella che mi è piaciuta di più è il tour privato in tuk tuk colline del Chianti+pranzo+degustazione vini, ideale per ammirare le dolci colline toscane, i vigneti e gli uliveti, e goderti piatti e i vini toscani in un magnifico contesto! Molto goloso è il pranzo/cena+degustazione di vini in una rinomata azienda vinicola. Da non perdere è anche il tour enologico del Brunello di Montalcino, durante il quale visiterai il bellissimo borgo con la magnifica fortezza e farai una ricca degustazione delle migliori etichette di vini toscani. Sei un tipo attivo? Ti suggerisco lo spettacolare tour del Chianti in e-bike+pranzo+degustazioni dei vini senesi, che puoi anche fare nella versione in auto.

Porta Fiorentina e Teatro Romano di Volterra

Dopo aver visitato la bellissima chiesa di San Francesco ho attraversato l’ omonima antica porta di Volterra, e in poco meno di 20 minuti ho percorso viale Franco Porretti fino a Piazza del Bastione, che a sua volta mi ha permesso di raggiungere l’ antica Porta Fiorentina.

Quest’ antica porta di Volterra era detta Sant’ Agnolo per la vicinanza alla chiesa di San Michele Arcangelo e si apre sulle mura medioevali in corrispondenza di un bastione mediceo. La piccola passeggiata che ho fatto è stata un’ ottima possibilità per vedere la cinta muraria del secolo XIII che proteggeva la città di Volterra.

Porta Fiorentina, così come Porta di Docciola e la maggior parte delle altre porte di Volterra, presenta l’ architettura tipica delle porte volterrane che erano dotate di una torre difensiva e di un’ antiporta.

Durante l’ assedio di Volterra del 1530 la torre di Porta Fiorentina, che era adibita a deposito di munizioni, è stata colpita causando ingenti danni anche alla porta che poi è stata rifatta quasi completamente nel secolo XVI.

Nel 1545 questo accesso alla città di Volterra è stato ulteriormente rinforzato dalla costruzione di un bastione perchè considerato troppo vulnerabile.

Al di là della sua importanza come punto di accesso alla città, la Porta Fiorentina è anche il più naturale punto di igresso al Teatro Romano di Volterra, senza dubbio uno dei suoi monumenti più celebri e uno dei tanti inclusi nella Volterra Card.

Questo antico teatro di Volterra fu costruito tra la fine del secolo I a.C. e l’ inizio del secolo I d.C. da una facoltosa famiglia romana di Cecina per celebare quelli che allora erano i nuovi rapporti tra questa città toscana e la città di Roma.

Sarà anche uno dei monumenti di Volterra più importanti ma a me il Teatro Romano non è piaciuto particolarmente, soprattutto perchè l’ ho trovato piuttosto trascurato nel contesto d’ insieme, e comunque in uno stato decisamente migliore di quando era destinato a discarica. E anche se forse non ci credi ti posso assicurare che questa notizia sul Teatro Romano di Volterra è pura verità.

Probabilmente pensi che questa riflessione sul Teatro Romano di Volterra è solo una magra consolazione, ma in questo caso io aggiungo che è meglio di niente, infatti puoi ancora intravedere alcuni suoi elementi caratteristici tra i quali la càvea a due ordini, il palcoscenico dell’ orchestra e la scena di 36 metri.

A quanto pare un’ altra verità è che durante i secoli molte parti delle costruzioni che componevano l’ antico Teatro Romano a Volterra sono stati saccheggiati per essere destinati all’ edificazione delle case della città o comunque alla loro decorazione.

Piazza XX Settembre e dintorni: un concetrato di cultura a Volterra

Il mio itinerario alla scoperta della città di Volterra è proseguito verso Piazza XX Settembre che ho raggiunto da via Gramsci.

Passare da questa specifica via del centro di Volterra per raggiungere Piazza XX Settembre non è stata una casualità, perchè avevo una meta ben precisa: la Pasticceria Migliorini, che a quanto pare è una delle più storiche.

Tanti amici mi hanno consigliato di provare proprio questa pasticceria a Volterra centro per assaggiare i dolci e le torte tipiche della città e della Toscana, tra le quali ho scelto la torta etrusca perchè non l’ avevo mai assaggiata prima.

Alla fine, alla fetta di torta etrusca ho aggiunto anche un generoso pezzo di pan pepato, ma entrambi questi dolci tipici toscani mi sono piaciuti ma non mi hanno fatto impazzire. Poi ovviamente i gusti sono gusti, e non si discutono. Io sono più un tipo da tozzetti con Vin Santo, che in pratica sono dei cantucci formato maxi, e non me ne vogliano i toscani se li descrivo (forse impropriamente) così.

Già che sia in tema dolci, se vieni a Volterra a Novembre mi hanno suggerito di assaggiare gli ossi di morto, dolcetti a base di albumi e nocciole che si chiamano così proprio perchè sono preparati nel periodo dei Morti, da accompagnare con vin santo o caffè.

Magari, se torno a visitare Volterra proprio in quel periodo li proverò perchè ancora non ho avuto il piacere di visitare Volterra in quel periodo per poterli assaggiare.

Chiusa parentesi sui dolci di Volterra, ritorniamo al patrimonio culturale ospitato in Piazza XX Settembre che come ti ho detto è molto ricco e importante.

In bella vista attraverso gli alberi che adornano Piazza XX Settembre vedi un grande cartello che promuove la visita al solito Museo della Tortura di Volterra, presente in praticamente tutte le città toscane grandi e piccole, ma non solo.

Io non ho visitato questo museo di Volterra perchè l’ esperienza mi insegna che non avrei trovato nulla di particolarmente interessante.

Ciò non toglie che se hai tempo e voglia, o se sei in città con i tuoi bambini, puoi prenderti qualche minuto per dargli un’ occhiata, ovviamente dopo aver pagato l’ ingresso che però non è incluso nella Volterra Card perchè non fa parte dei Musei Civici.

Praticamente di fianco al Museo della Tortura c’è invece un museo che è tappa obbligatoria se decidi di visitare Volterra, se sei un appassionato di storia, o se semplicemente sei curioso di conoscere bellissime testimonianze della civiltà etrusca.

Sto parlando del Museo Etrusco di Volterra Mario Guarnacci ospitato nel bellissimo Palazzo Desideri Tangassi, che è uno dei musei pubblici più importanti d’ Europa. Anche questo importantissimo museo è incluso nella Volterra Card, per cui se l’ hai comprata non pagherai il biglietto d’ ingresso.

Non ti suggerisco di visitare questo museo a Volterra per la sua antichità, ma perchè conserva un numero impressionante di reperti antichi di origine etrusca, tanto che la sua collezione è una tra le più importanti al mondo.

museo etrusco volterra

Il percorso espositivo all’ interno del Museo Etrusco parte dalle più antiche testimonianze della città etrusca di Volterra a partire dal X sec. a.C. con le necropoli villanoviane, per attraversare l’ età dei Principi etruschi, tra la raffinatezza delle oreficerie di Gesseri e lo straordinario fascino barbarico della stele di Avile Tite.

Io però sono rimasto soprattutto sbalordito dalle oltre 600 urne cinerarie ellenistiche conservate in questo museo di Volterra, che rappresentano senza dubbio la più importante collezione di urne cinerarie etrusche al mondo.

Nei rilievi incisi sulle antiche casse conservate nelle sale del Museo Etrusco di Volterra è raccontata la vita, la quotidianetà, la posizione sociale, gli affetti e tutto il mondo dei miti e delle storie che costellava l’ immaginario etrusco dal IV al I sec. a.C.

Il reperto archeologico più importante tra quelli esposti in questo museo di Volterra è la statuetta in bronzo a fusione piena intitolata l’ Ombra della Sera, un ex-voto realizzato a immagine di un fanciullo nudo rappresentato in piedi con le braccia distese lunghe i fianchi e gambe unite

Ma non voglio dilungarmi troppo sulla ricchissima collezione esposta nelle sale del Museo Etrusco a Volterra, soprattutto per non toglierti la sopresa quando (spero) deciderai di andare a visitarlo.

A proposito di etruschi: se vuoi ammirare testimonianze di questa antica popolazione ancora presenti in città ti consiglio di raggiungere la Porta dell’ Arco sul versante meridionale di Volterra, che era l’ antica uscita dell’ abitato verso la Val di Cecina attraverso le mura che complessivamente erano lunghe più di 7 chilometri.

La Porta d’ Arco ha anche un importante significato simbolico per la città di Volterra infatti nel 1944, durante la liberazione della città, questa antica porta venne salvata dai volterrani contro la volontà degli occupanti che avrebbero invece voluto distruggerla.

In Piazza XX Settembre a Volterra, a poca distanza dal Museo Etrusco Mario Guarnacci, ti consiglio di dare un’ occhiata anche alla monumentale Chiesa di Sant’ Agostino, costruita a partire dalla fine del XIII secolo per ospitare una importante comunità monastica.

Dal 2017 la chiesa di Sant’ Agostino ospita il Museo Diocesano di Arte Sacra di Volterra, nel quale si possono ammirare preziose argenterie, ricchi paramenti e numerose opere pittoriche dei più grandi autori del Medioevo e del Rinascimento.

Come ti ho già detto io non ho visitato questo museo di Volterra perchè l’ arte sacra non mi appassiona per niente, invece la chiesa di Sant’ Agostino è davvero bellissima, sia all’ interno che all’ esterno, quindi ti consiglio di visitarla.

Su Piazza XX Settembre si affaccia anche Palazzo Vigilanti, sede dell’ Archivio Storico Comunale di Volterra e della importantissima Biblioteca Guarnacci, ma anche il trecentesco Oratorio di Sant’ Antonio Antonio Abate che fu edificato dai frati di Sant’ Antonio di Verre.

Visitati tutti questi luoghi culturali di Volterra in Piazza XX Settembre ho continuato a camminare lungo via Don Giovanni Minzoni fino alla Porta a Selci, appena superata la quale trovi un belvedere che ti offre una bella vista delle colline.

Ancora non sai cosa fare e vedere a Siena prima o dopo Volterra?

Per prima cosa suggerisco il tour privato di Siena in compagnia di una guida simpaticissima e molto preparata che la conosce come le sue tasche, ideale se sei in città con la famiglia o con gli amici! In alternativa ti consiglio la visita guidata di Siena+Duomo, che è sicuramente la migliore opzione se la stai visitando da solo o con un amico, bellissima anche nella versione in bicicletta! Sei alla ricerca di un’ esperienza golosa a Siena? Non perderti il tour gastronomico+degustazioni attraverso i ristoranti, le enoteche e i caffè insieme a un esperto di cibo locale, e assaggia vari piatti in ogni ristorante. Stai pensando di fare un’ escursione da Siena? Le migliori sono senza dubbio il tour del vino a Montalcino, il tour del vino Valle del Chianti, il tour Brunello Montalcino+degustazioni vini+pranzo e il Wine Tour in Val d’ Orcia. Puoi approfittare della visita a Siena per fare anche delle magnifiche escursioni guidate alla scoperta delle località dei dintorni, molte delle quali abbinano la degustazione di ottimi vini. Ti indico quelle da non perdere: MonteriggioniSan Gimignano+VolterraSan Gimignano+Montalcino+degustazioniPienza+Montepulciano+degustazioni. Vuoi unire bici ed enogastronomia? Quello che fa per te è sicuramente il tour guidato in bici+lezione di cucina alla scoperta dei paesaggi e dei sapori della Toscana! In alternativa puoi partecipare a un tour in e-bike Chianti+pranzo+degustazioni e ammirare la bellezza della campagna toscana da tutti i punti di vista. Se invece sei in cerca di un’ esperienza romantica insieme al tuo partner ti consiglio il tour del Chianti+San Gimignano al tramonto.

Parco Archeologico Fiumi e Fortezza Medicea di Volterra

Non so come sia stato possibile perchè sono sempre molto attento a prendere informazioni sulle destinazioni che decido di visitare, ma questa volta probabilmente mi sono distratto e stavo per lasciare la città di Volterra senza visitare il Parco Archeologico Fiumi e la Fortezza Medicea, altri 2 importanti luoghi culturali di questa meravigliosa città toscana.

Per fortuna, ritornando verso Piazza XX Settembre dopo aver raggiunto l’ antica Porta a Selci e il belvedere che si trova subito dopo, mi sono fermato un attimo per riposare e bere una birra da Vena di Vino, un minuscolo locale in via Don Giovanni Minzoni.

Ovviamente ne ho approfittato per scambiare quattro chiacchiere con il proprietario su come si vive a Volterra, e casualmente mi ha chiesto se avevo visto la Fortezza Medicea e il Parco Archeologico Fiumi che si trovano proprio lungo la parallela via Di Castello.

La Fortezza Medice di Volterra è un interessante esempio di architettura militare del Rinascimento e sorge sull’ area dell’ acropoli antica che poi è il punto più elevato del colle, ma ti anticipo subito che da lì non hai nessuna vista panoramica.

La fortezza di Volterra è composta da 2 corpi di fabbrica: la Rocca Vecchia del 1342 che si contraddistingue per avere un’ originale struttura a pianta trapezoidale con annessa una torre ellittica, e la Rocca Nuova costruita tra il 1472 e il 1475 che invece è a pianta quadrilatera con 4 torrioni agli angoli.

Il Maschio della fortezza di Volterra che trovi al centro della struttura dà il nome all’ intero complesso. Purtroppo una buona parte della Fortezza Medicea a Volterra è stata trasformata in carcere, e quindi non è visitabile, mentre puoi vedere l’ altra porzione in specifici giorni e orari che purtroppo non hanno coinciso con quelli della mia visita.

Io ti consiglio di fare come ho fatto io e di girare attorno alla fortezza a Volterra da dietro, percorrendo via di Porta a Selci, perchè cammini nel verde e la puoi osservare da una prospettiva che a mio parere è migliore.

Fai pochi passi e ti ritrovi in un grande parco con panchine e vialetti interni dove puoi rilassarti qualche minuto all’ ombra prima di proseguire la tua visita al Parco Archeologico Enrico Fiumi, economista di Volterra e direttore del Museo Guarnacci dal 1950 al 1976.

Quest’ area archeologica di Volterra, che come il Teatro Romano non è propriamente ben tenuta e valorizzata, ti permette di conoscere i resti dell’ acropoli etrusco-romana.

Gli scavi in quest’ area di Volterra hanno portato alla luce soprattutto i resti di 2 templi etruschi costituiti in legno su un basamento in pietra e decorati in terracotta che risalgono al secolo II a.C. e al secolo I a.C. I fregi in terracotta sono invece conservati presso il Museo Guarnacci di Volterra che ti ho presentato poco fa.

Sempre all’ interno di questo parco archeologico a Volterra si intravede l’ imboccatura di una grande cisterna che ovviamente serviva agli antichi per raccogliere l’ acqua e distruibuirla alla città. Questa antica cisterna di Volterra si può visitare scendendo la ripida scala a chiocciola che ti conduce diversi metri nel sottosuolo.

Sì, hai letto bene, perchè questa antica cisterna di Volterra è molto profonda e soprattutto molto estesa, pare addirittura che occupi un’ area superiore a quella di mezzo campo da calcio.

Ti consiglio di andarci soprattutto d’ estate perchè la temperatura è decisamente più alta di quella che c’è in superficie, quindi se anche non ti interessa particolarmente almeno ti godi un pò di fresco, che non fa mai male, soprattutto a Luglio o ad Agosto quando a Volterra il termometro supera abbondantemente i 30 gradi.

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