Treviso: tra canali, musei e palazzi storici protagonisti di misteri e leggende

Poco tempo fa qualcuno mi ha detto che se non ci fossero Venezia e il lago di Garda la città di Treviso sarebbe stata la più visitata del Veneto perchè è stupenda.

Sarà stato probabilmente un trevigiano innamorato della sua città, perchè dopo averla visitata ti posso dire che Treviso è sì carina, ma niente di eccezionale. E comunque, se sei di passaggio, merita senz’ altro di essere visitata. Altra cosa è venirci apposta per trascorrerci un intero fine settimana.

Io in realtà ci sono stato proprio un fine settimana intero, il tempo necessario per poter annusarla, assaggiarla e potertela raccontare. Ma secondo me la puoi visitare tranquillamente in un solo giorno, dalla mattina alla sera.

Venezia a parte, ti anticipo già che secondo me Treviso non è infatti niente di nemmeno lontanamente paragonabile a città come Padova o Verona, ma nemmeno a Chioggia. E ti ho citato solo tre delle più grandi, perchè se continuo con l’ elenco degli incantevoli borghi veneti non la finirei più.

Più che per il suo patrimonio storico e culturale, Treviso è conosciuta per lo squisito radicchio rosso dalla caratterista forma allungata e protagonista di molte ricette locali, ma soprattutto per il suo aeroporto che si trova appena fuori dal centro città, molto usato dai turisti che decidono di visitare Venezia.

La ragione è che molti voli Ryanair atterranno proprio qui, e la distanza tra le due città è di soli 40 chilometri. Traffico permettendo, dall’ aeroporto di Treviso raggiungi Piazzale Roma a Venezia in autobus in circa 40 minuti. Più o meno il tempo che ci metti se atterri all’ aeroporto Marco Polo.

Di fatto di turisti a Treviso non ce ne sono moltissimi, e quelli che decido di visitarla sono soprattutto veneti che si fermano dalla mattina alla sera.

Una sola giornata, o un giorno e mezzo se vuoi vedere anche i musei, è infatti più che sufficiente per vedere tutti i must di Treviso, anche perchè si concentrano nel piccolo centro storico racchiuso da una cinta muraria di origine medioevale che in alcuni tratti si conserva quasi del tutto integra.

A proposito delle mura di Treviso quelle che si vede oggi mi sembrano troppo basse per svolgere la funzione difensiva. Sicuramente in origine erano più alte.

La vera particolarità del centro di Treviso, e forse l’ elemento più attrattivo per il quale vale la pena conoscere la città, sono i fiumi Sile e Cagnan che s’ insinuano tra le vie e creano un’ atmosfera molto suggestiva, soprattutto di sera. Ma te ne parlerò tra poco.

Passeggiando per Treviso mi sono reso conto subito che è una città ricca. In poche vie trovi un’ incredibile concentrazione di boutique eleganti, insieme a un senza fine di locali, bar e ristoranti uno più bello dell’ altro, e sempre pieni, soprattutto dall’ ora dell’ aperitivo fino a tarda sera.

E se presti attenzione alle persone che camminano per strada ti accorgi facilmente che gli abitanti di Treviso curano molto look e abbigliamento anche semplicemente per fare quattro passi e andare a fare la spesa, per non parlare di quando devono uscire la sera.

Di fatto la città di Treviso ha una vita serale molto frizzante, e dopo cena le vie e le piazze si riempiono di giovani che si radunano nei locali.

Quello che invece mi ha lasciato stupito è che a Treviso ho visto pochissima gente girare in bicicletta, cosa che trovo molto strana perchè di solito è uno dei mezzi di trasporto preferiti dagli abitanti delle città di provincia. Se ad esempio sei stato a Ferrara o a Pavia capisci sicuramente a cosa mi riferisco.

Hai a disposizione un fine settimana intero? Potresti abbinare la visita a Treviso con il piccolo borgo di Asolo, “Uno dei borghi più belli d’ Italia”, insieme a Conegliano e Valdobbiadene, questi ultimi due appartenenti alla Strada del Prosecco e Vini dei Colli.

Ah, stavo quasi per dimenticare di dirti che se hai deciso di visitare Treviso in camper come ho fatto io, ti conviene parcheggiare nell’ area sosta gratuita vicino allo stadio perchè in 10 minuti a piedi raggiungi il centro.

Quest’ area sosta camper a Treviso è davvero molto comoda, non ha le colonnine per la corrente ma ha area carico/scarico d’ acqua, e diverse persone mi hanno detto che si trova quasi sempre posto. Tra l’ altro ci sono telecamere di sorveglianza e si trova a pochi metri dal comando della Polizia Locale di Treviso.

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Cosa vedere a Treviso

Non dovrai camminare molto per trovare le più importante cose da vedere a Treviso perchè come ti ho detto si concentrano tutte nel centro storico a pochissima distanza una dalle altre.

Per arrivarci ti basta varcare una delle tre antiche porte di Treviso che attraversavano la cinta muraria di origine medievale, a sua volta costruita sui resti di antiche mure romane: Porta San Tommaso, Porta Santi Quaranta e Porta Altinia.

Queste sono quelle che rimangono di tutte le porte della Treviso medioevale, che sicuramente erano molte di più, anche se non sono riuscito a sapere quante esattamente. Ma alla fine non è così importante saperlo.

Devi sapere che le antiche porte di Treviso sono protagoniste di molte leggende e misteri che puoi conoscere leggendo l’ interessante libro “Guida alla Treviso Misteriosa” di Giovanni Golfetto e Gino Carraro, edito da Programma. Lo trovi anche su Amazon.

In realtà le leggende e misteri di Treviso che trovi in questa pubblicazione interessano molti altri luoghi della città, e puoi usare il libro come guida per fare un itinerario alternativo molto coinvolgente.

– Porta San Tommaso

L’ itinerario alla scoperta di Treviso che ti suggerisco parte proprio da Porta San Tommaso, sicuramente la più bella e quella più ricca di fascino anche dal punto di vista simbolico perchè molte delle leggende delle quali ti ho appena parlato hanno proprio questa come protagonista.

Questa monumentale porta di Treviso porta il nome da San Tommaso di Canterbury, e anche da lontano apprezzerai sicuramente l’ affascinante architettura in pietra d’ Istria che riprende lo schema dell’ arco trionfale classico tripartito.

L’ elemento che salta subito all’ occhio è il grande leone marciano, simbolo del potere della Serenissima a Treviso, anche se non è quello originario.

Ma poco importa, perchè conferisce a questa porta di Treviso una grande imponenza, e a dirti la verità incute anche un pò di timore.

Attraversata la porta ti ritrovi in Borgo Giuseppe Mazzini, che è una delle zone più “in” della Treviso by night, grazie ad un paio di locali alla moda molto frequentati dai ragazzi per l’ aperitivo o per cenare che trovi subito dopo la porta.

Ti consiglio Naps, anche perchè il gestore e i dipendenti sono davvero molto simpatici, e poi è aperto dalla mattina presto, si mangia bene, fanno ottimi aperitivi, ed è molto meno incasinato dell’ Antica Osteria El Bodegon sul lato opposto.

In fondo alla strada inizia la lunga via Sant’ Agostino, che è porticata. Se osservi bene le arcate intravedi quello i resti sbiaditi di antichi affreschi, che sicuramente devono essere stati stupendi.

Proseguendo la passeggiata trovi la bella chiesa di Sant’ Agostino, forse di origine longobarda e già citata nella prima metà del secolo XII.

Dedica anche solo cinque minuti per visitare l’ interno di questa chiesa di Treviso perchè ha bellissime decorazioni e arredi in stile barocco, oltre ad affreschi del Quattrocento, interessanti quadri di pittori veneti e sculture in legno del Seicento e del Settecento. Notevole è anche l’ organo Serassi della metà dell’ Ottocento.

Ti anticipo già che a poca distanza c’è la chiesa di Santa Caterina, ma te ne parlerò più avanti nel capitolo dedicato ai musei di Treviso, perchè sicuramente merita un approfondimento.

Dopo aver visitato la chiesa di Sant’ Agostino prosegui verso il centro di Treviso su via San Leonardo, dai uno sguardo alla bella fontana di piazza San Leonardo davanti alla Fondazione Cassamarca e prosegui su via Martiri della Libertà dove troverai la Loggia dei Cavalieri.

Prosegui per un’ altra manciata di metri e ti troverai in Piazza dei Signori, il cuore del centro di Treviso. Dalla porta San Tommaso non c’è nemmeno un chilometro, e percorrerai la distanza in dieci minuti esatti, soste escluse.

– Piazza dei Signori: il cuore del centro di Treviso

Piazza dei Signori è il cuore del centro di Treviso, ombelico della vita cittadina e punto di partenza ideale per visitare i luoghi emblematici della città, proprio come ho fatto io.

Da tanti piazza dei Signori a Treviso è considerata una tipica piazza-salotto italiana, ma secondo me non può essere definita tale perchè al di là del nome altisonante è molto piccola e non particolarmente affascinante.

Attenzione a non fraintendermi perchè nel complesso questa piazza di Treviso è carina ed elegante, ma nulla di più. Dire che è affascinante sarebbe un’ esagerazione, ma te ne accorgerai se deciderai di visitare Treviso.

Piazza dei Signori di Treviso non si chiama così casualmente, infatti ospita il Palazzo del Podestà, un imponente edificio in mattoni rossi costruito durante il Medioevo e oggi sede della Prefettura.

L’ impatto visivo della facciata di questo palazzo di Treviso e della sua perfetta simmetria è notevole, e non potrai fare a meno di notare le eleganti bifore e trifore che la abbelliscono in corrispondenza del primo e del secondo piano.

Dietro questo palazzo svetta alta nel cielo una torre quadrata alta ben 48 metri che si caratterizza per un’ elegante merlatura alla sommità. Si tratta della Torre Civica di Treviso e il suo fiore all’ occhiello è il grande orologio, che è senza dubbio uno dei più importanti simboli della città veneta.

Non voglio peccare di poca sensibilità storica e culturale, ma a me la zona di piazza dei Signori piace soprattutto dopo il calare del sole, quando diventa uno dei punti nevralgici della movida di Treviso.

In tutti i giorni della settimana ci trovi centinaia di persone più o meno giovani che si incontrano per fare l’ aperitivo o per cenare in uno dei tantissimi ristoranti o “cicchetterie” che si trovano nelle viette circostanti, e che sono uno più invitanti degli altri, sia nell’ ambiente che nelle delizie proposte.

Non sai cosa sono i “cicchetti”, dal quale prendono il nome le “cicchetterie”? Non sono altro che tartine e golosità che accompagnano il vino o qualsiasi altra bevanda, e che possono essere paragonati alle ben più famose tapas spagnole.

Parlando di aperitivi a Treviso, vicino a piazza dei Signori trovi anche piazza San Vito, quasi completamente occupata da tavolini di bar e ristoranti, che vale la pena raggiungere dopo aver dato uno sguardo alla chiesa di Santa Lucia, proprio dietro al Palazzo del Podestà.

Hai visitato Treviso e adesso sei in cerca delle migliori esperienze da fare a Venezia?

L’ esperienza più bella e completa che puoi fare a Venezia, e che ti consiglio di non perderti soprattutto se ti fermi solo un giorno, è il tour privato all-inclusive di una giornata perfetta a Venezia, grazie al quale vedrai tutti, ma proprio tutti i must, e non solo! Se prima o dopo Treviso stai a Venezia più giorni suggerisco di iniziare con un fantastico tour privato per conoscere tutti i suoi luoghi simbolo ad un prezzo ridicolo, da abbinare alla visita guidata dei luoghi più insoliti, ideale se sei in città da solo o con un amico! Il tour privato per famiglie è invece la scelta ideale se sei a Venezia con bambini, e ti consiglio di abbinarlo al divertente laboratorio di creazione maschere. Molto interessante e divertente è anche il tour teatralizzato di Venezia. Non puoi perderti un giro in gondola a Venezia! Se sei in città con la tua lei o con il tuo lui prima o dopo aver visitato Treviso, ti propongo un romantico giro in gondola sul Canal Grande (anche in gruppo) oppure, in alternativa, il giro in gondola serale con serenata, così come il giro in gondola+pranzo romantico (anche nella versione con cena romantica) oppure l’ inusuale giro in gondola fuori dai sentieri battuti. L’ esperienza top lungo i canali di Venezia è però il tour privato in gondola+servizio fotografico, e farai impazzire d’ invidia i tuoi followers! Hai intenzione di sposarti? Ti suggerisco di visitare Venezia per chiedere la mano della tua fidanzata in gondola! Vuoi approfondire la conoscenza dei luoghi più importanti di Venezia? Ti suggerisco la visita guidata a San Marco (anche nella versione dopo la chiusura oppure con terrazza), oppure la visita guidata terrazza San Marco+prosecco. È bellissima anche la visita guidata a Palazzo Ducale (anche solo biglietto), o la combinata visita guidata Palazzo Ducale+San Marco+terrazze. A me sono piaciuti tantissimo anche i tour guidati San Marco+Palazzo Ducale+Ponte dei SospiriPalazzo Ducale+Ponte dei Sospiri+Palazzo Realeitinerari segreti Palazzo Ducalecittà spettralesulle orme del Commissario Brunettiomicidi e misteri. Da non perdere il free tour misteri e leggende insieme al free tour al tramonto…molto ben fatti, rapidi…e paghi quello che vuoi! Puoi anche acquistare i biglietti per Peggy Guggenheim CollectionTeatro La FeniceMuseo Leonardo da VinciPalazzo Grassi+Punta della DoganaPalazzo Contarini del Bovolo. Vuoi conoscere la Venezia gastronomica? Hai tantissime possibilità, ma io ti consiglio assolutamente il tour gastronomico piatti+cicchetti+vino, il goloso tour mercato Rialto+lezione di cucina+pranzo con cuoco certificato a casa di un locale, oppure il divertente e gustoso Wine & Tapas Walking Tour. A me è piaciuto tantissimo anche il tour culinario Ghetto Ebraico+Cannaregio e la degustazione a Rialto. Vuoi visitare il meglio di Venezia in modo autonomo? Puoi acquistare la San Marco City PassVenezia Unica City PassVenice Museum Pass e la Venice Pass 2 giorni…la scelta dipende da quanto stai e da quello che vuoi vedere. Ti piacerebbe ascoltare un concerto o assistere ad uno spettacolo? Ti suggerisco il biglietto per Le Quattro Stagioni nella chiesa di Vivaldi, quello per il concerto degli Interpreti Veneziani a San Vidal, lo spettacolo d’ opera a Palazzo Minotto-Barbarigo, così come lo spettacolo di cabaret+cena in un celebre ristorante.

– Palazzo del Trecento a Treviso in piazza Indipendenza

Da Piazza dei Signori ti bastano una manciata di passi per arrivare a piazza Indipendenza, completamente occupata dal bellissimo Palazzo della Ragione, più conosciuto come Palazzo del Trecento di Treviso, al centro della quale trovi il Monumento ai Morti per la Patria.

Secondo me è il palazzo storico di Treviso in assoluto più bello, e forse è anche il più antico, visto che è stato costruito tra il 1200 e il 1213 per ospitare i banchi dei giudici e del Podestà che avevano il compito di amministrare la giustizia.

Il nome di questo palazzo di Treviso non mente, infatti corrisponde al numero dei membri che partecipavano al consiglio.

Dopo quasi 800 anni dalla sua costruzione Palazzo del Trecento a Treviso continua a svolgere un ruolo istituzionale, infatti per vederlo all’ interno devi avere la fortuna di far coincidere la tua visita con una riunione del consiglio, altrimenti lo troverai praticamente sempre chiuso.

Ma hai anche un’ altra possibilità per visitare questo bellissimo palazzo storico di Treviso, infatti è da diversi anni che i suoi saloni sono usati come spazi espositivi per mostre temporanee e location per spettacoli, quindi puoi approfittare di questi eventi per conoscerlo.

Per raggiungere la porta d’ entrata al primo piano del Palazzo della Ragione di Treviso devi salire l’ imponente scalinata monumentale in pietra bianca che ti conduce a quello che si può definire un grande ed elegante balcone, mentre il pianterreno è occupato da una loggia che ospita i tavolini dell’ elegante bar Beltrame.

Io purtroppo non sono riuscito ad entrarci ma mi hanno detto che l’ ingresso da sul Salone della Ragione, un ampio spazio illuminato da splendide trifore e decorato con importanti affreschi di artisti veneti del Trecento.

Ma non è finita qui perchè il Salone della Ragione del Palazzo del Trecento di Treviso ospita anche gli stemmi dei Podestà veneti che si sono succeduti al potere e figure allegoriche di scuola veronese del secolo XVI.

La delusione per non aver potuto visitare il Palazzo del Trecento mi ha fatto venire fame e così ne ho approfittato per un mangiare panino con mortadella accompagnato con un bicchiere di Prosecco di Valbobbiadene alla Vecia Hostaria dei Naneti in vicolo Brioli, uno dei locali più storici di Treviso.

Se non hai fame affacciati alla vetrina anche semplicemente per vedere l’ atmosfera di questa bottega storica di Treviso, molto conosciuta soprattutto dalla gente del posto. E prepara il cellulare per fare una foto alla gigantesca mortadella che vedi in bella mostra e che ti farà venire l’ acquolina in bocca.

– Loggia dei Cavalieri a Treviso in via Martiri della Libertà

Quando ho chiesto informazioni agli amici su cosa vedere a Treviso molti di loro mi hanno parlato della Loggia dei Cavalieri, che quando sono stato a piazza Indipendenza ho confuso con quella al piano terra del Palazzo del Trecento.

In realtà la Loggia dei Cavalieri a Treviso è un’ altra e si trova a pochissima distanza, precisamente in via dei Martiri della Libertà. A piedi ci metti esattamente due minuti, non un secondo di più.

Come la prima, anche questa loggia di Treviso è in sostanza una sorta di piazza coperta di forma quadrata con soffitto in legno e chiusa sui tre lati da arcate a tutto sesto sostenute da eleganti colonne in pietra d’ Istria, anche se leggermente più piccola e forse meno elegante e maestosa.

La Loggia dei Cavalieri ha però una grande importanza storica, infatti è da sempre considerata uno dei monumenti di Treviso più importanti, anche solo per la sua precisa collocazione e per il suo conseguente significato simbolico.

Sorge infatti nel punto preciso in cui durante l’ epoca romana si incontravano il cardo e il decumano, le principali arterie stradali di Treviso, anche se la costruzione risale al Medioevo.

Sei curioso di sapere a cosa servisse la Loggia dei Cavalieri di Treviso? La risposta è molto intuitiva e ci potresti arrivare anche da solo se pensi al nome e all’ epoca storica alla quale risale.

Durante il Medioevo la Loggia dei Cavalieri era un luogo di ritrovo dedicato ai nobili di Treviso, che lì si incontravano per discutere di politica e di affari, ma anche per sfidarsi in lunghe partite a scacchi.

Questa loggia a Treviso aveva una funzione simile a quella che avevano i bellissimi portici nel centro di Torino, una città da conoscere assolutamente perchè (secondo me) è a dir poco magnifica.

Se guardi bene la struttura della Loggia dei Cavalieri puoi ancora intravedere gli splendidi affreschi che la decoravano, e che sono testimoniati da antichi documenti storici.

Oggi purtroppo sono parzialmente visibili solo frammenti di affreschi sbiaditi dal tempo nella parte esterna con teorie di cavalieri, mentre all’ interno alcune scene di epoca cavalleresca, comunque sufficienti per immaginare la loro bellezza originaria. Negli infradossi si intravedo invece le vivaci partiture decorative geometriche.

Sono passati molti secoli da allora, e oggi la Loggia dei Cavalieri a Treviso ha un aspetto un pò trascurato, ma vale comunque la pena farci un giro.

Al sabato e durante molti atri giorni della settimana la trovi occupata dalla bancarelle che vendono libri usati, per tradizione molto frequentate dagli abitanti di Treviso in cerca di qualche occasione.

Proprio in corrispondenza della Loggia dei Cavalieri, sull’ altro lato della strada all’ incrocio tra via Martiri della Libertà e via Santa Margherita trovi un bellissimo palazzo storico di Treviso con un portico a volte sorrette da colonne che è a dir poco stupendo.

Purtroppo non sono riuscito a sapere il nome preciso, ma se decidi di visitare Treviso fermati qualche secondo a dargli un’ occhiata perchè merita.

Tra l’ altro non ti sarà difficile riconoscere questo storico palazzo di Treviso perchè sulle colonne sono scolpiti motivi vegetali e quelli che sembrano volti egizi.

– Calmaggiore e la Fontana delle Tette

Dalla Loggia dei Cavalieri il tuo itinerario alla scoperta della città può proseguire lungo Calmaggiore, che come dice il nome è la strada più importante di Treviso. E sicuramente anche la più elegante visto che ospita le boutique e i negozi più belli e costosi tra quelli che trovi nella città veneta.

Calmaggiore collega Piazza dei Signori con il Duomo di Treviso, che poi sono i due luoghi simboli del potere durante l’ epoca medioevale: quello materiale e quello spirituale, e il suo tracciato ripercorre il cardo maggiore di epoca romana.

Oggi questa strada di Treviso che trovi ciottolata è fiancheggiata da palazzi porticati e ai due lati partono numerosi vicoli strettissimi che ti consiglio di esplorare per trovare alcune delle enoteche e delle trattorie tipiche.

In particolare ti suggerisco di imboccare Calle del Podestà, non per trovare un posto dove cenare o dove fare l’ aperitivo, ma per conoscere la celebre Fontana delle Tette, un altro luogo simbolo di Treviso, e uno degli elementi culturali più visitati.

Il nome di questa fontana di Treviso è tutto un programma vero? In realtà dice solo la verità, perchè questa piccola fontana del Cinquecento ha le sembianze di una donna con il seno molto prosperoso.

Al di là del suo aspetto molto inusuale e oserei dire addirittura bizzarro, la Fontana delle Tette di Treviso è famosa per un’ usanza a dir poco bizzarra.

Quale? Ecco la risposta! Ogni volta che un nuovo sindaco si insediava in città, l’ acqua di questa fontana di Treviso era sostituita con del vino bianco che sgorgava da un seno e con del vino nero che usciva dall’ altro, e tutti gli abitanti erano invitati a brindare per il nuovo eletto.

Sei a Venezia e vuoi visitare Murano, Burano e Tocello?

Ti consiglio è l’ escursione privata a Murano per scoprire le tecniche di lavorazione del vetro in compagnia di una guida locale, anche nella versione di visita guidata+vetreria tradizionale! A Murano ti suggerisco di non perderti il celebre Museo del Vetro, che non ha bisogno di presentazioni. Bellissima è anche l’ escursione guidata a Burano. Ma non è finita qui perchè puoi ottimizzare il tempo e risparmiare con la visita guidata Murano+Burano e il tour privato Murano+Burano+Torcello (o con la visita guidata da Punta Sabbioni), anche nella versione visita guidata di gruppo che può includere il laboratorio di soffiatura del vetro. Questi tour sono ideali se vuoi conoscere i loro angoli più suggestivi da immortalare in fantastiche foto che puoi condividere sui social per far impazzire di invidia i tuoi followers. Bellissima è anche l’ esperienza combinata Murano+Burano+San Marco+Palazzo Ducale. A Murano potrai goderti una dimostrazione di soffiatura del vetro, mentre a Burano di lavorazione di merletti, e c’è incluso anche un giro in gondola sul canale!

– Duomo di Treviso, Battistero e Kollina

Il Duomo di Treviso dedicato a San Pietro si trova nell’ omonima piazza che come ti ho detto rappresenta uno dei due estremi di Calmaggiore, e dall’ esterno non è per nulla bello, tanto da assomigliare a una brutta copia di un tempio romano.

L’ origine romanica di questa importante chiesa di Treviso è oggi testimoniata solo dalla presenza della Cripta, che quando ci sono stato io era purtroppo chiusa al pubblico.

L’ interno del Duomo di Treviso è bello, anche se niente di lontanamente paragonabile alle chiese con lo stesso rango di altre città italiane che ho avuto la fortuna di visitare.

Ma se hai deciso di visitare Treviso fai comunque un salto anche al Duomo, quanto meno per dare un’ occhiata agli affreschi del Pordenone e alla pala con l’ Annunciazione del Tiziano all’ interno della Cappella Malchiostro (o dell’ Annunziata), oltre alle pregevoli sculture nella Cappella del Santissimo.

Accanto alla Cattedrale di Treviso trovi il Battistero di San Giovanni, che non ho potuto visitare perchè era chiuso. Si tratta di una piccola chiesa ricostruita tra il secolo XI e il XII sul precedenti edifici, e per anni è stata l’ unica fonte battesimale di Treviso.

L’ elemento che dall’ esterno balza più all’ occhio del Battistero di Treviso è la nicchia con affreschi tardogotici di un pittore vicino a Gentile di Fabriano.

Alcuni amici che hanno visitato il Battistero di Treviso mi hanno detto che la fonte battesimale che conserva all’ interno è in marmo rosso di Verona e risale alla fine del secolo XVI, e ha anche interessanti affreschi duecenteschi. Peccato non averli visti perchè a quanto pare sono notevoli!

Non è ancora il momento di abbandonare Piazza del Duomo perchè proprio di fronte alla Cattedrale non puoi vedere Kollina dell’ artista ucraina Olexa Furdiyak, una grande scultura in legno che raffigura un uomo inginocchiato con le braccia aperte.

Kollina in ucraino significa proprio “ginocchio”, ed è in qualche moto la metafora che accompagna l’ immagine di questa scultura in piazza del Duomo a Treviso.

Per la spiegazione completa di questa grande scultura a Treviso ti rimando alla didascalia vicino all’ opera che potrai leggere se deciderai di visitare la città.

Dopo il Duomo di Treviso ti consiglio anche una visita alla chiesa domenicana di San Nicolò, con la celebre sala del Capitolo affrescata da Tommaso da Modena.

Trovi questa bella chiesa di Treviso a solo una manciata di passi di distanza dal Duomo, motivo per il quale vale la pena prenderti qualche minuto per conoscerla.

– Via Buranelli, i canali di Treviso e la Pescheria

La zona di Treviso più tranquilla, suggestiva e romantica è sicuramente quella di via Buranelli, che puoi incominciare a esplorare dal Giardino Diritti dei Bambini, in corrispondenza del Ponte Fra Giocondo, oppure proprio da Piazza dei Signori.

Il nome viene dal canale dei Buranelli, un ramo del Botteniga, niente di più che un piccolo fiume di risorgiva. Questo canale di Treviso percorre la città meno di un chilometro, e in più tratti si nasconde sotto alle arcate degli edifici per poi ricomparire a sorpresa poco più avanti.

Come è facile intuire il nome Buranelli di questa zona di Treviso si deve agli edifici che furono un tempo dimora e magazzino dei commercianti provenienti dall’ isola veneziana di Burano.

Non ti devi perdere la zona dei Buranelli a Treviso perchè è un susseguirsi di casette storiche color pastello che si affacciano sull’ acqua, e bellissimi ponticelli che sono il luogo preferito dagli innamorati che vogliono passare qualche minuto di intimità. Te lo testimoniano le decine di lucchetti lasciati in ricordo della visita.

Ti consiglio di visitare via Buranelli sia di giorno che di sera perchè, anche se il luogo è ovviamente lo stesso, l’ atmosfera prima e dopo il tramonto in questa zona di Treviso cambia completamente.

Di giorno vedi le facciate di queste minuscole case di Treviso che si specchiano nel canale mentre le anatre nuotano tranquillamente con i loro piccoli invadendo il riflesso e creando delle dolci increspature nell’ acqua altrimenti immobile, così come fanno le fronde dei bellissimi salici piangenti.

Durante la sera ti consiglio di scegliere via Buranelli per cenare affacciato al canale a lume di candela o con la sola luce soffusa dei lampioni in una delle tante minuscole trattorie di Treviso che cucinano dell’ ottimo pesce, ma non solo. Io ho provato la Trattoria dei Rana ai Buranelli e mi sono trovato benissimo!

Via Buranelli a Treviso è famosa da sempre. In passato era anche molto amata soprattutto da scrittori e artisti, tra cui il poeta Giovanni Comisso che aveva una casa proprio qui. Ed è proprio per questo amore che il poeta è ricordato da una scultura in metallo dell’ artista Mario Martinelli.

Un altro angolo molto caratteristico di Treviso è l’ isola della Pescheria, come è chiamato l’ isolotto sul canale di Cagnan che di mattina è molto frequentato dagli abitanti perchè ospita un mercato del pesce attivo da molti anni.

A partire dal tardo pomeriggio e per tutta la sera la zona della Pescheria di Treviso cambia completamente look e diventa vivace e alla moda.

Sono infatti tantissimi i turisti a Treviso che la scelgono per un aperitivo a base di Prosecco e cicchetti in uno dei tanti bar e ristoranti, tra i quali mi permetto di suggerirti Acquasalsa, perchè dai suoi tavolini anche una bellissima vista della Pescheria.

Dalla Pescheria di Treviso puoi notare la facciata di uno storico palazzo risalente al Duecento chiamato Casa dei Carraresi, da anni convertito in uno spazio culturale e polifuzionale molto moderno che è sede di importanti mostre ed eventi internazionali.

Pensa che gli spazi di Casa dei Carraresi a Treviso in un recente passato hanno addirittura ospitato temporanee di artisti dell’ Ottocento e del Novecente del calibro di Van Gogh, oltre a mostre sull’ arte orientale, tanto per citare uno dei temi più ricorrenti.

Oggi questo storico palazzo di Treviso ha anche una libreria e un ristorante con spazio degustazione vini, e si propone giustamente come la “casa della cultura” dei trevigiani.

Musei a Treviso

Tra le cose da vedere a Treviso ci sono sicuramente anche alcuni musei molto interessanti che ho ovviamente visitato, anche se come sai non sono propriamente un fanatico dei classici spazi espositivi.

I musei a Treviso che ti consiglio di visitare sono tre: il Museo Bailo, il polo museale di Santa Caterina e il Museo nazionale Collezione Salce.

Per organizzare la visita ai musei di Treviso e ottimizzare il tempo ti consiglio di tenere in considerazione che i primi due sono sicuramente i più importanti, e ognuno richiede almeno un paio d’ ore per essere visto con sufficiente calma.

A questi si aggiunge il complesso costituito da Ca’ da Noal – Casa Robegan, due splendidi edifici nel centro di Treviso di epoca tardo medioevale con facciate affrescate che però non costituisce un vero e proprio polo museale, perchè non ospita nessuna collezione permanente.

Vale comunque la pena visitare questo polo museale di Treviso per conoscere la sua bellissima struttura interna ed esterna, ricca di decorazioni e dettagli artistici di pregio, magari durante gli eventi culturali e le mostre temporanee che accoglie nei suoi spazi durante tutto l’ anno.

– Museo Bailo

Il Museo Bailo è sicuramente il più importante tra i musei di Treviso per valore simbolico e materiale della collezione, ed è in assoluto la più antica tra le attuali sedi museali civiche.

Tra l’ altro il Museo Bailo a Treviso è sicuramente quello più innovativo dal punto di vista del concept architettonico, del layout delle sale e del percorso di visita, al punto da essere un luogo espositivo pensato per essere in costante dialogo con il visitatore e con la città.

Questo museo a Treviso è dedicato all’ arte moderna e le sue sale accolgono circa 340 opere di decine di artisti del secondo Ottocento e della prima metà del Novecento.

Tra tutte le opere pittoriche e scultoree esposte al Museo Bailo di Treviso spicca la collezione dei lavori di Arturo Martini, che se ancora non lo sai è stato uno dei più grandi scultori del secolo scorso. Per molti critici è addirittura il più importante.

Tra le opere più significative di Arturo Martini esposte in questo museo di Treviso c’è la celebre scultura monumentale intitolata “Adamo ed Eva” che rappresenta la prima famiglia umana proiettata verso un futuro positivo, ed è protagonista assoluta dello spazio interno del chiostro.

Sempre nel chiostro del Museo Bailo a Treviso sono collocate le “Allegorie del mare e della terra”, oltre a quelle intitolate “Maternità” e “Fanciulla piena d’ amore”, che puoi vedere nelle sale al primo piano.

– Museo di Santa Caterina

Il Museo di Santa Caterina a Treviso occupa gli spazi dell’ antico convento dell’ ordine dei Servi di Maria e quelli dell’ attigua chiesa dedicata a Santa Caterina d’ Alessandria, ora sconsacrata, separati tra di loro da un piccolo chiostro.

Pur non essendo un grande appassionato d’ arte riconosco che il patrimonio culturale ospitato in questo museo di Treviso è davvero notevole, e a questo si aggiunge la sensazione di quiete e di serenità che infonde il complesso. Per lo meno questa è stata la mia personale sensazione.

La chiesa è la naturale location per la sezione del Museo di Santa Caterina dedicata agli affreschi esposti su supporti in metallo posizionati lungo tutta la navata, ai quali si aggiungono quelli ancora visibili sulle pareti che sono parte integrante dell’ esposizione.

Tra questi spicca soprattutto la “Madonna con Bambino” attribuito a Gentile da Fabriano, insieme all’ annessa Cappella degli Innocenti, anche se la tua attenzione sarà sicuramente catalizzata dagli affreschi sui telai che danno vita dal ciclo delle “Storie di Sant’ Orsola” di Tomaso da Modena.

Le Storie di Sant’ Orsola raccontate in questa chiesa di Treviso sono uno dei capolavori assoluti dell’ arte italiana del Trecento e furono scoperti nel 1882 dall’ abate Luigi Bailo in una cappella della chiesa trevigiana di Santa Margherita degli Eremitani.

Le scene narrano la vicenda di Orsola, che ti voglio raccontare a grandi linee. Figlia cristiana del re di Bretagna che il re di Inghilterra chiede in sposa per il figlio pagano, Orsola accetta il matrimonio a condizione che il principe si battezzi e che si compia un pellegrinaggio a Roma insieme ad undicimila vergini compagne.

Il corteo al quale si era unito lo stesso papa raggiunse la città di Colonia allo scopo di convertire gli Unni che occupavano la città e Orsola, bramata dal principe unno ma da lei rifiutato, fu martirizzata insieme al papa e alle compagne.

Oltre alla sezione degli affreschi questo museo di Treviso ospita una sezione di archeologia nell’ interrato e al piano terra del convento dove puoi vedere centinaia di reperti, tra i quali i più importanti sono soprattutto i bronzi dell’ area del Sile a sud di Treviso e i vetri provenienti da sepolture di epoca romana.

Le sale al primo piano del Museo di Santa Caterina a Treviso ospitano un’ interessante galleria di arte medioevale, rinascimentale e moderna, che tra tutte è quella che mi è piaciuta di più.

Le opere più importanti di questa sezione della collezione permanente sono i dipinti databili dal secolo XIII al secolo XIX di artisti del calibro di Gentile da Fabriano e Paris Bordon, tanto per citare alcuni dei più importanti.

– Museo nazionale Collezione Salce

Questo museo di Treviso è quello che in assoluto mi è piaciuto di più perchè è il più leggero e quindi il più vicino alla mia forma d’ essere.

Il suo nome deriva da chi è stato indirettamente il suo ideatore, Fernando Salce, un ragioniere trevigiano che maturò fin dalla giovinezza una grandissima passione per i manifesti illustrati e che, grazie alla ricchezza della sua famiglia, potè dedicare la sua intera vita quasi esclusivamente al collezionismo.

A partire dall’ acquisto di “Incandescenza a gas brevetto Auer” dell’ illustratore Giovanni Maria Mataloni, in assoluto la prima affiche della collezione, la sua raccolta si ampliò fino a raggiungere i venticinque mila pezzi che conservò fino alla morte nella soffitta della sua casa in piazza Mazzini.

Fino al 1962, quando con il suo testamento decise di donare l’ intera raccolta allo Stato affinchè diventasse strumento di studio e di conoscenza per le nuove generazioni.

Oggi le sale del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso espongono tutta la collezione di manifesti e di locandine cartonate provenienti da ogni ambito tematico e geografico, con particolare enfasi per i pezzi che si riferiscono alla stagione d’ oro dell’ affiche italiana del periodo 1896-1915.

La collezione di questo museo a Treviso include anche libri italiani e stranieri relativi alla grafica pubblicitaria e l’ epistolario. Da questo ci si rende conto dell’ intensa rete di rapporti che garantì a Fernando Salce la fornitura di pezzi acquisiti direttamente dagli stampatori o dagli artisti, oppure recuperati negli spazi urbani.

Nella collezione permanente proposta del Museo Salce a Treviso è anche molto significativa la presenza di latte serigrafate e cartoni sagomati, che a me personalmente sono piaciuti moltissimo.

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