panorama le mont saint michel

Le Mont Saint Michel: tante aspettative e poi una inaspettata delusione

Le Mont Saint Michel, suggestiva località sulla costa della Normandia, al di là della sua innegabile unicità quale isolotto che subisce l’influsso dell’alta e della bassa marea che per questo cambia aspetto a seconda del momento durante il quale lo vai a visitare, ha perso nel tempo la sua magia a causa del troppo turismo. Ma chissà! Forse ho avuto solo sfortuna…

Come tutti quelli che decidono di viaggiare alla scoperta della fantastica e suggestiva Normandia, ho visto moltissime delle località che si affacciano sulla sua fantastica costa e che nel Giugno del 1944 sono state teatro D-Day e dello Sbarco in Normandia.

Dopo di che, mi sono diretto verso Le Mont Saint Michel, il celebre isolotto sul quale sorge un monastero dedicato a San Michele Arcangelo, sito che è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 1979.

E che è in assoluto il luogo più blasonato di tutta la regione, e uno dei più visitati di tutta la Francia, tanto che ogni anno e in tutte le stagioni accoglie diversi milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

Isolotto che prima della recente costruzione di un ponte pedonale si poteva raggiungere a piedi solo quando la marea era bassa; e gran parte del suo fascino era proprio questo.

Probabilmente, il grande afflusso di turisti che lo rendono il primo sito turistico della Normandia e uno dei più visitati della Francia, e quindi il notevole business che ci ruota attorno, ha trasformato Le Mont Saint Michel in un luogo turistico troppo organizzato e assolutamente commerciale. Che secondo me lo ha privato della sua tipicità.

Le Mont Saint Michel prima dello sviluppo turistico

Durante il viaggio ho incontrato diverse persone che mi hanno raccontato che prima della costruzione di quel ponte, e prima della sua grande fama, con la bassa marea era addirittura possibile arrivare con macchina o camper sotto le mura, parcheggiare e passare la notte direttamente li.

E mi hanno parlato della pace e della tranquillità che ci si poteva godere. Sotto un fantastico cielo stellato cullato dalla dolce sinfonia del mare.

Le Mont Saint Michel oggi

Oggi, arrivando in macchina a Le Mont Saint Michel, devi per per forza parcheggiare in uno dei moltissimi parcheggi che distano un paio di chilometri dal sito.

Per carità, sono abbastanza ben mimetizzati nella campagna, ma quella che si trova è una vera e propria distesa di posti auto e pullmann numerati, così tanti che anche le file sono contrassegnate da una lettera per non dover girare a vuoto per cercare la propria macchina, come al centro commerciale. E per giunta decisamente cari: considera che per lasciare la macchina il tempo necessario a una visita di sole qualche ora occorre spendere circa 20 euro.

Dai parcheggi puoi decidere di camminare a piedi fino all’isolotto, prendere una navetta (gratuita) oppure farti portare da una delle carrozze trainate da cavalli che fanno la spola avanti e indietro senza sosta.

Se avessi potuto fotografare la strada dall’alto quando ci sono stato io, si sarebbe visto qualcosa che assomigliava a un vero e proprio serpentone di gente, al cui lato passavano in continuazione gli autobus e le carrozze di cavalli.

E già questo non mi ha predisposto proprio bene, anche perchè sono un turista sostenibile che non ama la confusione. E men che meno lo sfruttamento degli animali.

Ovviamente la strada che prima era di terra è oggi stata asfaltata e a doppio senso di marcia, per facilitare il passaggio di tutti questi mezzi di trasporto.

Il centro storico

Ma la vera “sorpresa” è arrivata una volta che, dopo aver attraversato la porta nella cinta muraria, sono entrato nel centro storico de Le Mont Saint Michel.

Di autentico è infatti rimasto ben poco, se non forse per l’architettura degli edifici che hanno cercato di mantenere nello stile originale, ma che con il tempo sono stati trasformati quasi tutti in bar, ristoranti e negozi di souvenirs, la maggior parte dei quali “Made in China”, gli stessi che si trovano in tutte le altre loalità del mondo.

Probabilmente l’unico edificio non ancora utilizzato per questi scopi è l’ufficio postale. E purtroppo non sto facendo una battuta.

Non ti dico la concentrazione di gente presente. Mi sembrava di essere intrappolato in una scatola di sardine. Una densa nube di persone che cercavano di farsi strada tra la folla letteralmente a spintoni per addentrarsi e cercare di raggiungere la sommità, dove sorge il santuario, insieme a quelli nel senso contrario che cercavano a fatica di guadagnare l’uscita.

Non so quante persone mi hanno “tamponato” nel giro di soli pochissimi metri, e ho rischiato di perdere diverse volte mia figlia di 3 anni. Insomma, un vero e proprio delirio, tanto che dopo solo venti minuti ho deciso di andarmene, senza nemmeno salire al santuario. E come puoi immaginare con una fortissima delusione addosso.

Peccato che un posto così particolare finisca per diventare solo “una macchina da soldi”. Ma forse ho solo avuto la sfortuna di andarci il giorno sbagliato; lo spero davvero.

La Bretagna e la Normandia, nel Nord della Francia, sono sicuramente due stupende regioni da visitare, ma vi consiglio di fare qui a Le Mont Saint Michel solo una brevissima tappa, per risparmiare tempo e vedere luoghi molto più belli che queste due fantastiche regioni vi possono regalare.

I 5 migliori alberghi dove dormire a Le Mont Saint Michel

Come ti ho già suggerito non ti consiglio di dormire a Le Mont Saint Michel, perchè ci sono sicuramente posti più autentici, attrattivi e decisamente più economici, come ad esempio Saint Malo, che si trova a poca distanza.

Ma se vuoi proprio passare una notte qui (di più lo escluderei del tutto) ho fatto una ricerca e ho trovato 5 alberghi che sicuramente ti offriranno un’ottima ospitalità. Eccoli:

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