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Vuoi diventare un turista responsabile per fare viaggi sostenibili? Ecco i miei 9 suggerimenti!

Ti sei mai chiesto come diventare un turista responsabile e fare viaggi sostenibili? Ho preparato una breve guida per te con 9 consigli utili per diventare un viaggiatore responsabile attento all’ impatto che lasci sulla natura e sui territorio che visiti, e con un atteggiamento rispettoso delle popolazioni con le quali interagisci

iVisa.com

Quando vado in vacanza cerco di fare di tutto per essere un turista responsabile e trasformare la mia esperienza in un viaggio sostenibile.

Come faccio a essere un viaggiatore responsabile? In sostanza cerco di fare viaggi sostenibili durante i quali mi impegno ad adottare comportamenti che siano il più possibile rispettosi dell’ ambiente e della destinazione che mi accoglie, ma soprattutto delle persone che in quel territorio vivono.

Da turista responsabile cerco per prima cosa di viaggiare in modo più ecologico, meglio detto in modo più possibile ecosostenibile, come si usa dire. Ma non basta! Il mio obiettivo è quello di fare esperienze di viaggio sostenibili, che quindi non lascino un segno negativo del mio passaggio nei posti che visito.

Penso che cercare di fare viaggi responsabili sia un atteggiamento giusto e una questione etica sulla quale ognuno di noi dovrebbe riflettere a fondo quando si accinge a fare una qualsiasi esperienza di vacanza.

Viaggiare è sicuramente bellissimo, ma il nostro piacere può avere un impatto anche molto serio sul benessere economico e sociale e sulla qualità dell’ ambiente delle mete turistiche che scegliamo per trascorrere le nostre vacanze. Se non ti preoccupi di questi aspetti di certo non sei un viaggiatore responsabile!

Infatti, se ci pensi bene, tutte le volte che viaggi inquini sia l’ atmosfera che il territorio che ti ospita, e questo è praticamente inevitabile perchè tutti i mezzi di trasporto generano anidride carbonica.

Questa evidenza non deve essere però una scusa per non pensare alle conseguenze delle tue azioni! Devi essere cosciente e cercare di impegnarti per dare il tuo contributo di turista responsabile cercando ad esempio di minimizzare l’ impatto dei tuoi spostamenti facendo scelte più razionali e oculate.

E poi c’è un altro aspetto da considerare! Quando vai in vacanza generi sì ricchezza alle destinazioni che visiti, ma se non ti preoccupi di fare viaggi sostenibili adottando comportamenti responsabili rischi di dare i tuoi soldi alle aziende sbagliate che non contribuiscono a generare un reale beneficio alla popolazione locale.

Ma questi sono solo due delle tante attenzioni che devi imparare a considerare per fare vacanze sostenibili e per comportanti come un viaggiatore responsabile.

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Cosa significa fare viaggi sostenibili e comportarsi da turista responsabile

Se sei arrivato sul mio blog è inutile che ti dica che i viaggi sono in assoluto le esperienze più belle, emozionanti ed arricchenti che ognuno di noi può fare durante la sua vita.

Quando un viaggio sa regalare emozioni e ricordi, allora l’ esperienza si unisce a qualcosa di più che resta nel tempo.

Il concetto di Turismo Responsabile, dal quale nasce l’ approccio ai viaggi sostenibili unisce le anime sociali, ecologiche e solidali dell’ esperienza di vacanze per portare avanti un progetto costante di sviluppo equo delle comunità locali sulla base di alcuni principi fondamentali:

  • Responsabilità del viaggiatore, di chi accoglie il viaggiatore e di chi lo fa viaggiare
  • Eticità di ogni percorso di viaggio e di ogni progetto turistico
  • Sostenibilità dal punto di vista dell’ambiente (eco-sostenibilità), della cultura e dell’identità
  • Rispetto dei luoghi, della natura e delle persone che su un territorio vivono e lavorano

Il turista responsabile pensa consciamente o inconsciamente al turismo come attività sviluppata attorno ai principi di giustizia sociale ed economica, nel pieno rispetto dell’ ambiente e delle culture.

In Italia, chi si occupa di vacanze sostenibili e responsabili segue i criteri promossi dalla Carta sul turismo Responsabile dell’ Associazione Italiana Turismo responsabile (AITR) impegnandosi a lavorare per sviluppare il dialogo positivo e costruttivo tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.

In sostanza il turismo sostenibile e responsabile riconosce la centralità della comunità locale che ospita il viaggiatore, il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico eco-sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio.

Il turismo responsabile e sostenibile raggruppa quindi tutte le forme di turismo che viaggiare che al centro dell’ esperienza l’ uomo e l’ incontro tra il viaggiatore e le comunità ospitanti secondo una logica di sviluppo del territorio.

Nel turismo sostenibile e responsabile il focus è il coinvolgimento diretto delle popolazioni locali nelle varie fasi del progetto turistico, ma soprattutto il rispetto della persona, delle culture e della natura. E una ripartizione più equa delle risorse generate.

I miei consigli per diventare turista responsabile e fare viaggi sostenibili

L’ obiettivo di questo articolo è quello di darti quelli che secondo me sono spunti di riflessione su cosa significa diventare turista responsabile e suggerimenti concreti per insegnarti a fare esperienze di viaggio sostenibili nel vero senso del termine.

Come vedrai il fatto di diventare un viaggiatore responsabile non limiterà la tua possibilità di fare magnifiche esperienze di vacanza, ma al contrario l’ aumenterà perchè imparare a fare viaggi sostenibili ti permetterà sicuramente di tornare a casa molto più felice e soddisfatto.

Da turista responsabile godrai di tantissimo piacere dall’ aver dato il tuo contributo alla salvaguardia del pianeta e per aver contribuito tangibilmente ad aumentare il benessere dei luoghi e delle persone che ti hanno ospitato durante il viaggio.

– Il turista responsabile si informa per conoscere in modo approfondito gli aspetti economici e sociali della meta che visita

Diventare turista responsabile significa orientare la scelta di viaggi e vacanze verso destinazioni sostenibili. Questo significa imparare ad avere la consapevolezza che la tua meta di viaggio di viaggiatore responsabile abbia le caratteristiche economiche, sociali ed ambientali coerenti con la filosofia della sostenibilità.

Ci sono ad esempio Paesi che hanno una legislazione che non tutela i lavoratori, ma che addirittura ne incentiva lo sfruttamento, o che non impone alle imprese (anche quelle turistiche) degli obblighi che si riferiscono alla tutela dell’ ambiente, e via dicendo.

Un turista responsabile deve informarsi per evitare questi Paesi perchè deve essere consapevole che se ci va contribuirebbe inevitabilmente allo sviluppo non sostenibile della destinazione.

Da buon viaggiatore responsabile prenditi il tempo necessario per informarti sui siti Internet di entità autorevoli, ascolta cosa ti raccontano gli amici che sai essere amanti dei viaggi sostenibili, e fatti un’ idea della condizione sociale ed economica del paese che visiti.

Io ad esempio ho una gran voglia di visitare il Venezuela, anche perchè è l’ unico stato del Sud America che non ho ancora visitato, ma visto che mi considero un turista responsabile non ci vado proprio perchè le scelte che il suo governo prende non mi permettono di fare viaggi sostenibili.

– Il viaggiatore responsabile sceglie consapevolmente i mezzi di trasporto da prendere e ottimizza gli spostamenti

Tutti i mezzi di trasporto inquinano, e su questo non ci piove! Ma se vuoi essere un viaggiatore responsabile scegli i mezzi di trasporto che inquinano meno, o comunque fai in modo di ridurre il più possibile l’ impatto ambientale dei tuoi viaggi.

Il turista responsabile preferisce prendere autobus e treni rispetto a spostarsi in macchina soprattutto se viaggia da solo, e prende auto a noleggio solo se arriva negli aeroporti o alla stazioni ferroviarie e non ha a disposizione mezzi di trasporto pubblico per raggiungere la sua destinazione finale.

Se non puoi fare a meno dell’ auto e vuoi fare viaggi sostenibili sia in Italia che in Europa ti consiglio il car sharing cercando un passaggio attraverso servizi come BlaBlaCar, che ti permette di condividere un viaggio extraurbano anche su lunghe distanze con altre persone che fanno il tuo stesso percorso.

Il viaggiatore responsabile che deve prendere un volo aereo si informa anche sulle politiche di ecosostenibilità e di responsabilità sociale che le aerolinee dichiarano di adottare, e prova a verificare se effettivamente fanno concretamente quello che promettono. Ti basta andare sul loro sito Internet e fare qualche ricerca con Google.

Certo che l’ aereo di una certa compagnia partirà con o senza di te, ma da turista responsabile e consapevole ne hai preferito una che valuti più corretta sia dal punto di vista ambientale che sociale.

Come vedi quella che ti sto proponendo è un’ attenzione anche etica ma quando si viaggia, così come nelle altre attività della vita, i comportamenti etici sono sempre molto importanti.

Un buon modo per diventare un viaggiatore responsabile e fare viaggi sostenibili è anche quello di pianificare attentamente gli spostamenti prima di partire in modo tale da ottimizzare la distanza percorsa e scegliere la combinazione di mezzi che garantisce il minor impatto ambientale possibile.

– Il turista responsabile viaggia come viaggiatore, non come turista…e la differenza non sta solo nel gioco delle parole

Cosa significa viaggiare come viaggiatore e non come turista? Se il concetto di viaggiatore e quello di turista ti sembrano sinonimi mi spiace dirti che non hai ancora una mentalità orientata alla responsabilità, anche se io stesso ho usato e continuerò a usare senza distinzione questi due termini.

Essere un turista significa viaggiare per fare un’ esperienza di vacanza. Essere un viaggiatore vuol dire immergerti il più possibile nel luogo che hai deciso di visitare, nella sua cultura, e aver la voglia di assimilare gli elementi che lo contraddistinguono e lo rendono unico come se tu fossi un abitante.

Oltre a vedere i must che la destinazione ti offre e a visitare i musei e le altre attrazioni, il viaggiatore responsabile investe anche il tempo che ha disposizione per conoscere la cultura e il folclore locale, parlare con la gente che incontra per strada o seduta nei bar, ed è curioso di sapere dalla loro bocca come vivono.

Il turista responsabile esce dalle rotte turistiche più comuni e tende ad avventurarsi nella scoperta della destinazione seguendo l’ istinto e i consigli che raccoglie al momento parlando con gli abitanti che incontra.

Il viaggiatore responsabile va alla ricerca degli artigiani locali, cerca esperienze autentiche e si allontana con naturalezza da tutto quello che è “creato per i turisti” e quindi finto, tanto più che sa benissimo che i soldi che spende restano alla comunità locali e non contribuiscono ad arricchire le grandi imprese turistiche.

Più in generale se vuoi fare un viaggi sostenibili e responsabili cerca di vivere la destinazione che ti accoglie like a local, proprio come la gente del posto.

Io che mi considero un viaggiatore responsabile quando viaggio uso buona parte del tempo proprio per immergermi nella cultura locale e per parlare con la gente, e proprio per questo mio approccio spesso sono invitato dalle persone a casa loro, addirittura per dormire.

A questo proposito ti voglio raccontare un’ esperienza che mi è successa ormai molti anni fa ma che come vedi è ancora molto vivida nei miei ricordi.

Ero in Cile dove ho percorso la meravigliosa Patanonian Route of Parks e dopo aver visitato lo stupendo Parco Nazionale Torres del Paine nella bellissima cittadina di Puerto Natales ho raggiunto l’ altrettanto meravigliosa Punta Arenas, a poche ore d’ autobus di distanza.

Ci sono stato soprattutto perchè è proprio qui che partono i ferry verso l’ incredibile Isla Madgalena, la casa di migliaia di pinguini. Proprio sul ferry mi sono messo a parlare con Javiera, una ragazza del posto che stava facendo una gita con le amiche.

Chiacchiera dopo chiacchiera le ho raccontato che alloggiavo in un ostello a Punta Arenas e che mi sarei fermato ancora diversi giorni perchè ero molto curioso di conoscere la cultura locale che avevo letto essere molto interessante.

Lei mi ha proposto di stare a casa sua insieme alla sua famiglia, invece che nell’ ostello. E così è stato! Per una settimana sono stato a casa di Javiera con i suoi famigliari che mi hanno raccontato un sacco di cose e mi hanno accompagnato alla scoperta degli aspetti più tipici della cittadina cilena e dei dintorni.

A distanza di ormai molti anni i ricordi migliori di quel mio viaggio in Cile sono proprio i giorni trascorsi a casa di Javiera con la sua famiglia e delle escursioni che abbiamo fatto insieme. Piccola curiosità: durante una di quelle escursioni lei ha conosciuto quello che sarebbe diventato suo marito e il padre dei suoi due figli.

viaggi responsabili e sostenibili

– Il viaggiatore responsabile sceglie di alloggiare in strutture gestite da locali piuttosto che nei grandi alberghi

Uno dei segreti per fare viaggi sostenibili e responsabili è quello di scegliere di alloggiare in strutture gestite dai locali, come ad esempio i piccoli alberghi a gestione famigliare, i B&B, i campeggi, gli ostelli e via dicendo. Ovviamente se non hai la fortuna che ho avuto io di farmi ospitare da una famiglia locale.

La scelta di preferire piccole strutture gestite da locali invece che i tradizionali alberghi spesso di proprietà di gruppi e catene internazionali è senza dubbio un’ abitudine che deve avere ogni turista responsabile che vuole fare esperienze di viaggio sostenibile, per diversi motivi.

Per prima cosa nelle piccole strutture gestite dai locali il viaggiatore responsabile la sicurezza di vivere un’ esperienza autentica in compagnia dei proprietari.

Loro ti possono accompagnare alla scoperta della cultura locale, della gastronomia tipica e delle tradizioni del luogo, ed aiutarti concretamente se ne hai bisogno. Più in generale i locali sono anche un ottimo supporto per farti fare viaggi sostenibili.

Se ad esempio ti è capitato di andare in vacanza in un villaggio turistico di proprietà di un tour operator internazionale quasi sicuramente non avrai provato niente di tutto questo.

Quello che hai vissuto sarà stata probabilmente un’ esperienza di vacanza magari bella, ma standard e decontestualizzata dalla destinazione, sicuramente non da turista responsabile che vuole fare viaggi sostenibili.

Prova con i tuoi ricordi a confrontare l’ esperienza che hai vissuto in una di queste strutture rispetto all’ autenticità che potrai trovare in una struttura gestita direttamente da proprietari locali. Capisci da solo che non c’è paragone.

Spesso e volentieri, proprio per la loro semplicità e piccole dimensioni, queste piccole strutture locali sono gestite dai proprietari locali in modo naturalmente ecosostenibile, anche perchè hanno molto a cuore la tutela del luogo dove sono nati e dove vivono.

E poi il turista responsabile sceglie piccole strutture locali a gestione famigliare per contribuire direttamente al benessere socio-economico delle famiglie e delle località.

I soldi che da viaggiatore responsabile spendi in queste strutture di piccole dimensioni contribuiscono al sostentamento dei proprietari, dei dipendenti e delle loro famiglie, che li spendono nella località contribuendo a generare benessere locale con l’ indotto.

Se invece decidi di non essere un turista responsabile e di far guadagnare il villaggio turistico devi essere consapevole che sul territorio ne rimarrà solo una piccolissima parte, comunque non sufficiente a generare un reale benessere indotto alle comunità locali.

Le proprietà di queste strutture sono quasi sempre di grandi società straniere e la quasi totalità dei profitti generati usciranno sicuramente dal Paese ospitante verso qualche stato straniero.

Se vuoi essere un viaggiatore responsabile devi anche sapere che il personale che lavora in queste grandi strutture è quasi sempre sfruttato e sottopagato, i prodotti vengono dall’ estero e concrete misure di gestione ecosostenibile sono quasi del tutto assenti.

Anche su questo aspetto dei viaggi sostenibili ho un bellissimo ricordo. Ero sempre in Cile, ma questa volta a Puerto Natales, piccola località che è la porta al bellissimo Parque Nacional del Torres del Paine.

A Puerto Natales ho soggiornato in un minuscolo ostello chiamato Papo’ s House gestito una coppia di ragazzi di lì che si chiamano Juan e Clarisa, e che in pochissime ore sono diventati amici.

A parte il modo in cui gestivano l’ostello, che era naturalmente ecosostenibile, mi hanno raccontato tutto ma proprio tutto sul trekking al Torres del Paine che ero andato a fare, mi hanno aiutato a comprare e a preparare l’ attrezzatura, e mi hanno presentato un loro amico guida locale che mi ha accompagnato nel trekking.

Mangiavo insieme a loro, uscivo la sera insieme a loro e ai loro amici e a parte divertirmi tantissimo, ero sicuro che tutti i pochi soldi che gli davo per la loro splendida ospitalità servivano per le loro spese e contribuivano a creare benessere per la piccola località di Puerto Natales.

Anche queste scelte contribuiscono a riconoscere un turista responsabile e consapevole che vuole fare viaggi sostenibili a stretto contatto con le comunità locali.

– Il turista responsabile vuole conoscere l’ autentica cucina tradizionale e sempre sempre piatti della gastronomia tipica

Il viaggiatore responsabile in cerca di esperienze di viaggio sostenibili sceglie sempre la cucina tipica locale perchè la considera parte della cultura locale, si informa a fondo sulle tradizioni gastronomiche parlando con i locali, e da molto valore alla provenienza locale degli ingredienti.

Ogni turista responsabile che si rispetti sa che ogni ricetta tipica racconta una specifica caratteristica tipica del luogo che sta vivendo, e che per questo provare i piatti tipici ha un significato che va ben al di là del cibarsi.

Per il viaggiatore responsabile mangiare è soprattutto apprendimento e conoscenza, ed è uno dei modi migliori per stabilire un legame intimo con il territorio che lo ospita.

Non dirmi che sei uno di quei turisti che quando vanno in vacanza in un paese straniero cercano piatti italiani, e in più si lamentano perchè se li trovano non sono buoni come quando li mangiano a casa e pagano il conto una fortuna. Non puoi aspettare di tornare a casa per mangiare un piatto di pasta o una pizza?

Io mi considero un autentico turista responsabile che cerca di fare viaggi sostenibili anche perchè mangio solo piatti tipici dei luoghi che visito, e in più scelgo sempre piccoli ristoranti gestiti da locali.

Molti piatti mi piacciono, altri come è naturale non mi piacciono, ma in entrambi i casi provo solo i sapori e gli odori tipici del territorio, anche perchè insegnano sempre interessanti aspetti della cultura locale.

Ad esempio non potrò mai dimenticare lo squisito ceviche de pescado preparato con pesce freschissimo che ho mangiato in diversi ristorantini nei quartieri periferici di Lima di Cuzco o nella splendida Nazca, ma anche nei chiosci sulle spiagge vicino a Guayaquil in Ecuador.

O le squisite empanadas che fanno parte dell’atmosfera che puoi vivere nel Nord dell’Argentina da mangiare prima di gustare uno squisito mate, la bevanda nazionale, così come la squisita bandeja paisa che ho provato sia a Medellín che nel bellissimo Eje Cafetero, la splendida zona del caffè della Colombia.

Inutile dirti che per dire di essere un viaggiatore responsabile e apprezzare la vera gastronomia locale devi fare come me scegliere i piccoli ristoranti e le trattorie locali perchè proverai gli autentici sapori che i grandi ristoranti non sanno offrire.

O, ancora meglio, scegli il cibo di strada preparato nei ristoranti famigliari all’ interno dei mercati locali, che in Sud America si chiamano comedores. Ho fatto tantissime esperienze gastronomiche in questi luoghi che ancora oggi ricordo, ma le migliori sono state quelle nei mercati di Salta in Argentina e di Villa de Leyva in Colombia.

– Il viaggiatore responsabile non inquina la terra e il mare…in nessun modo

Se vuoi diventare un turista responsabile e fare viaggi sostenibili fai di tutto per non creare inquinamento nei posti che visiti. Lo so che non sei un bambino e forse le cose che dico ti possono sembrare tanto scontate da sembrarti quasi stupide, ma te le ricordo lo stesso perchè sicuramente non è fiato sprecato!

Il turista responsabile si sente un ospite dei posti che visita e cerca di comportarsi come se fosse a casa del suo migliore amico, nel senso che adotta lo stesso rispetto che ha quando è invitato.

A casa del tuo migliore amico sicuramente non ti passa passa nemmeno per il cervello di gettare rifiuti per terra. Quindi da viaggiatore responsabile non permetterti di farlo nelle spiagge o nei boschi che visiti, ma nemmeno per le strade o lungo i sentieri lungo i quali cammini, perchè è l’ a-b-c del turismo sostenibile.

E se a casa del tuo migliore amico ti cade inavvertitamente qualcosa per terra lo raccogli subito, stessa cosa che devi fare nel posto che stai visitando, anche altri hanno lasciato rifiuti, perchè questo non ti giustifica a fare lo stesso. Anzi, il turista responsabile cerca di dare il buon esempio e raccoglie anche quello gettato da altri!

L’ ambiente ti ringrazierà infinitamente e tu ringrazierai te stesso se decidi di fare viaggi sostenibili comportandoti da viaggiatore responsabile perchè la Terra è anche la tua casa.

Ti saranno grate per il tuo comportamento da turista responsabile anche le persone che dopo ti te visiteranno la stessa spiaggia, lo stesso bosco o cammineranno per le stesse strade e per gli stessi sentieri.

Sai perfettamente gli effetti che provoca anche una semplice bottiglietta di plastica in mare e più in generale nell’ ambiente, ed inutile che te li spieghi, e per questo inizia a comportarti da viaggiatore responsabile evitando ad esempio l’ acquisto di bevande in bottigliette di plastica, anche se è biodegradabile.

Il turista responsabile preferisce portare con sè una borraccia in metallo che riempie con succhi di frutta che compra nei negozi o nei bar, oppure con l’ acqua del rubinetto o delle fontanelle che trova per strada, ovviamente se è potabile e se le condizioni sanitarie del posto lo consentono.

Allo stesso modo se vuoi diventare un viaggiatore responsabile porta sempre con te un sacchetto di carta dove mettere i rifiuti che produci ad esempio durante un’ escursione o una passeggiata, così quando trovi un cestino lo puoi gettare.

– Il turista responsabile ha un grande rispetto per gli animali ed evita i comportamenti che possono limitare la loro libertà

Se vuoi diventare un turista responsabile e fare viaggi responsabili evita di contribuire allo sfruttamento degli animali in qualsiasi modo o di mettere in atto qualsiasi comportamento che li possa in qualche modo disturbare.

Da viaggiatore responsabile non sopporto gli zoo e gli acquari perchè per spesso e volentieri tengono gli animali in condizioni di vita non naturali e li sfruttano per il piacere dei visitatori che pagano i biglietti d’ ingresso.

Anche se in effetti nel corso degli ultimi anni molto è cambiato, e in tanti di questi luoghi gli animali sono trattati bene, vengono riprodotti gli habitat naturali per essere il più possibile simili a quelli originali e vengono rispettate le loro abitudini e inclinazioni naturali.

Visto che sono un viaggiatore responsabile e spesso vado in vacanza con mia figlia che ama conoscere gli animali, mi sono informato bene e da quello che ho capito ad esempio l’ Aquario di Genova così come il Bioparc e l’ acquario di Valencia assicurano agli animali ottime condizioni di vita.

Ci tieni a fare viaggi sostenibili? Pensa che gli animali fanno parti dell’ ecosistema esattamente come ne facciamo parte noi uomini e tutti gli esseri viventi con i quali condividiamo lo spazio sulla Terra, per cui dobbiamo imparare ad averne un estremo rispetto.

Se vuoi diventare un turista responsabile impara a rispettare gli ambienti dove nascono e crescono gli animali, evitando ad esempio di camminare sulle spiagge scelte dalle tartarughe marine per nascondere le loro uova sotto la sabbia fino a quando si schiudono e i piccoli raggiungono il mare.

Non serve a nulla se loro faticano per proteggere le uova dai predatori se poi ci pensiamo noi a calpestarle anche inavvertitamente quando andiamo sulle spiaggia a fare una passeggiata o a prendere il sole.

Questo danneggia inevitabilmente l’ ecosostenibilità del territorio e mette in pericolo anche la stessa sopravvivenza della specie, così come di quelle dei volatili che si nutrono di una parte dei piccoli. Perchè questo è il ciclo della natura che nei nostri viaggi sostenibili dobbiamo imparare a non impedire.

Allo stesso modo da viaggiatori responsabili dobbiamo prenderci la briga di boicottare o addirittura denunciare le aziende o le persone, tra le quali anche molte guide turistiche) che per il nostro piacere e per i nostri soldi limitano in qualsiamo modo la libertà degli animali o ne forzano il comportamento.

Se vuoi diventare un turista responsabile e fare viaggi sostenibili devi renderti conto che la natura non è un circo per far divertire noi uomini. Ti piacerebbe se ci fossi tu al posto degli animali che sono sfruttati per far divertire te?

– Non distruggere il territorio e non favorire l’ uccisione di animali per potare con te dei souvenir dei tuoi viaggi

Di certo non sei un turista responsabile se torni a casa da una vacanza in posto che ha delle bellissime spiagge incontaminate portando con te una bottiglia piena di sabbia, di sassi o di conchiglie per “ricordo”.

Ti rimarrà solo il ricordo di quel posto perchè se tutti facessero come te, quando ci tornerai sicuramente non lo troverai così paradisiaco come lo hai lasciato. Perchè anche tu hai contribuito a distruggerlo, forse per sempre.

Non sto esagerando perchè è questa è la cruda conseguenza del comportamento sconsiderato ed egoistico di molti. Se vuoi essere un viaggiatore responsabile e fare viaggi sostenibili devi farti passare questa stupida tentazione.

Non sei un turista responsabile che fa viaggi sostenibili nemmeno quando compri stupidi dei souvenirs realizzati con parte della flora naturale, ad esempio i coralli, oppure con parti di animali.

Il rinoceronte ucciso dai bracconieri per vendere il corno d’ avorio con il quale è stato realizzato il braccialetto o la collinina che hai comprato come “ricordo” in realtà lo hai ucciso tu, anche se materialmente il grilletto del fucile lo ha premuto un locale spinto dalla sua vita miserabile che spera in questo modo di migliorare.

Ricordati una cosa molto semplice: se non c’è domanda non c’è offerta. Quindi, con comportamenti più etici di viaggiatori responsabili che vogliono fare viaggi sostenibili non ci sarebbero più omicidi di animali indifesi, o quanto meno si ridurrebbero sensibilmente.

I turisti responsabili acquistano souvenir prodotti da artigiani locali, anche se effettivamente spesso non è facile riconoscere cosa è autentico da quello che è importanto dall’ estero, in particolare dall’ Asia da dove ormai sono prodotti quasi tutti gli oggetti, anche quelli che trovi nei negozietti di Ushuaia.

Come fare per sapere se quello che compri è un prodotto autentico? Il viaggiatore responsabile cerca di indagare parlando con la gente del posto e con i venditori, facendogli delle domande specifiche sui materiali utilizzati e sulle tecniche di produzione.

È chiaro che se un oggetto non è fatto con un materiale tipicamente locale e se il venditore da una spiegazione molto vaga sulle tecniche di produzione c’è un’alta probabilità che quello che stai pensando di acquistare sia un falso.

Se invece il venditore è anche l’ artigiano che l’ ha realizzato avrai tutte le risposte alle tue domande, e avrai imparato un altro interessante aspetto della cultura locale, e soddisfatto la curiosità che accomuna i turisti responsabili.

Ma non è finita qui, perchè con tutta probabilità potrai anche vedere anche il laboratorio di produzione che spesso e volentieri è in un locale collegato al negozio.

È proprio quello che è capitato a me quando durante un viaggio in Ecuador nella città di Cuenca dove ho comprato dei cappelli Panama originali fatti con la celebre paja-toquilla, Patrimonio Mondiale dell’ Umanità UNESCO.

Questi cappelli sono infatti tipici di questa zona e prodotti quasi sempre in modo artigianale da artigiani che si tramandano le tecniche di generazione in generazione, e che li vendono direttamente ai turisti.

Il turista responsabile è anche attento all’ etichetta che gli permette di per trovare degli indizi per capire se la provenienza dell’ oggetto che sta acquistando è effettivamente locale.

Le Giornate Mondiali dei viaggi responsabili

Non so se lo sai ma tutti gli anni si celebrano diverse Giornate Mondiali che hanno come tematiche alcuni aspetti rilevanti attinenti con gli aspetti collegati al turismo resposabile e ai viaggi sostenibili che ti ho presentato in questo articolo.

Le diverse Giornate Mondiali sono tutte istitute dall’ ONU e in questo elenco voglio presentarti le più importanti:

  • Giornata mondiale della giustizia sociale il 20 Febbraio
  • Giornata internazionale dell’orso polare il 27 Febbraio
  • Giornata mondiale della fauna selvatica il 3 Marzo
  • Giornata mondiale delle foreste e dei boschi il 21 Marzo
  • Giornata mondiale dell’acqua il 22 Marzo
  • “M’illumino di meno”, festa del risparmio energetico il 26 Marzo
  • Earth hour (Ora della Terra), evento internazionale promosso dal WWF il 27 Marzo
  • Giornata mondiale della Terra o Earth Day il 22 Aprile
  • Giornata mondiale dei pinguini il 25 Aprile
  • Giornata mondiale del vivere insieme in pace il 26 Maggio
  • Giornata internazionale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo il 21 Maggio
  • Giornata Mondiale della Biodiversità il 22 Maggio
  • Giornata mondiale delle tartarughe il 23 Maggio
  • Giornata mondiale della bicicletta il 3 Giugno
  • Giornata Mondiale dell’Ambiente il 5 Giugno
  • Giornata Mondiale degli Oceani l’8 Giugno
  • Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità il 17 Giugno
  • Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni il 9 Agosto
  • Giornata mondiale del turismo il 27 Settembre
  • Giornata mondiale dell’alimentazione il 16 Ottobre
  • Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà il 17 Ottobre
  • Giornata mondiale del suolo il 5 Dicembre
  • Giornata internazionale della montagna l’11 Dicembre
  • Giornata internazionale della solidarietà umana il 20 Dicembre

Come vedi i temi di queste ricorrenze ufficiali istituite dall’ ONU sono diversi ma hanno tutte l’ obiettivo di sensibilizzare sui diversi aspetti che riguardano la salvaguardia della natura, del territorio e delle culture locali.

Sono sicuro che dopo questi consigli ragionerai in modo diverso sulle tue esperienze di viaggio passate e sicuramente in futuro sarai naturalmente più orientato a comportarti da viaggiatore responsabile che si impegna a fare viaggi sostenibili!

Viaggia sempre, ma fallo con il cuore e soprattutto con la testa!!! E non dimenticarti di dare uno sguardo al sito dell’ Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), punto di riferimento per impararare a fare viaggi sostenibili.

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