Bellissimi murales di artisti internazionali ospitati su pareti, piloni e sottopassaggi, saracinesche colorate dei locali confiscati alla mafia che raccontano temi sociali e la vita di personaggi famosi, insieme a mosaici fatti con piastrelle colorate che spuntano nel giro di una notte in luogo inaspettati sono alcuni degli ingredienti della bellissima street art a Genova. Il capoluogo ligure segue da diversi anni le orme di molte città internazionali che usano i progetti di arte urbana per dare un tocco di colore alle zone invase dal grigio o agli elementi urbani abbandonati, perchè si sà che la bellezza aiuta lo spirito degli abitanti e allontana il degrado e la delinquenza
Cosa troverai in questo articolo:
- Street art a Genova Certosa, il quartiere del ponte Morandi
- Arte urbana sui sui piloni della Sopraelevata di Genova
- Arte urbana a Genova nel tunnel di Brignole
- A zonzo alla ricerca delle migliori opere di street art a Genova
- I 5 migliori hotel a Genova
- I 5 migliori appartamenti e hotel a Portofino
- I 5 migliori hotel a Camogli
Non so se sei già stato a Genova, ma se sei arrivato su questo articolo hai probabilmente intenzione di scoprirla per la prima volta, o di ritornarci per vederla da qualche nuovo punto di vista.
Se già conosci Genova sarai sicuramente stato a Caricamento, la grande piazza nello storico quartiere della Maddalena che sorge in quella che durante il Medioevo era l’ area occupata dalle banchine portuali, e sulla quale si affacciano i portici di Sottoripa secondo me imperdibili.
Avrai anche percorso l’ elegante via XX Settembre e visitato il bellissimo Mercato Orientale a poca distanza, e di sicuro ti sarai avventurato alla scoperta dei suggestivi e labirintici caruggi del centro da piazza De Ferrari, che tra l’ altro nascondono molte delle botteghe storiche più belle, alcune con oltre un secolo di storia.
E quasi certamente hai anche visitato il meraviglioso Porto Antico disegnato da Renzo Piano, con l’ Acquario che si contende il primato di più grande e importante d’ Europa con l’ Oceanogràfic di Valencia in Spagna, anche se personalmente a me quest’ ultimo piace di più.
Ma come ti puoi immaginare a Genova c’è molto di più da fare e da vedere, infatti ogni volta che torno in città scopro qualcosa di nuovo e affascinante, spesso in modo del tutto casuale.
Per fortuna mi capita spesso di ritornare a Genova, e se anche ci vado per lavoro cerco sempre di ritagliarmi qualche ora per scoprire la città da qualche punto di vista differente e inusuale.
L’ ultima volta ci sono stato lo scorso Ottobre per partecipare ai Rolli Days, l’ importante evento culturale durante il quale è possibile fare visite guidate gratuite in molti dei palazzi storici del centro, alcuni dei quali privati e per questo aperti al pubblico solo per l’ occasione.
Non è un caso che questo importante evento a Genova attira ogni anno molti visitatori provenienti da tutta Italia e addirittura dall’ estero, che ormai si contano nell’ ordine di migliaia, .
È stato proprio durante una di queste visite che la guida che mi accompagnava ha accennato al fenomeno della street art a Genova, sottolineando che negli ultimi anni decine di importanti artisti nazionali e internazionali hanno realizzato bellissime opere in diverse zone della città.
E ha addirittura aggiunto che, così come in diverse città europee tra le quali Berlino, Parigi e Bristol, i progetti di arte urbana a Genova sono diventati in pochi anni un ottimo modo per dare un tocco di bellezza e di colore alle zone grigie, degradate o mal costruite.
Tra l’ altro la guida ha sottolineato che la città di Genova è stata addirittura precursore in Italia nello sviluppo dei progetti di rigenerazione urbana attraverso i murales e altre forma di street art, aprendo di fatto la strada ad iniziative simili in alcune città italiane anche molto più importanti, tra le quali Milano, Roma e Torino.
In effetti, camminando per la città avevo già notato alcuni murales sugli edifici e diverse saracinesche di negozi dipinte, ma fino a quel momento non ci avevo fatto troppo caso perchè non pensavo che la street art a Genova fosse un fenomeno così esteso e importante.
Per fortuna dopo la visita ai palazzi dei Rolli avevo ancora due giorni a disposizione, e ho scelto di dedicarli proprio alla ricerca dei murales di Genova più belli e alle altre testimonianze di street art, che è anche un ottimo modo per togliere spazio ai vandali che imbrattano i muri.
E la prima cosa che ho scoperto facendo una rapida ricerca su Internet è che i progetti di street art a Genova più importanti sono stati sviluppato proprio dal Comune coinvolgendo artisti italiani e stranieri di fama mondiale, e imprese private che spesso li hanno sponsorizzati integralmente.
Segno dei tempi che cambiano, per fortuna. D’ altra parte sono ormai diversi anni che gli street artists sono riconosciuti e considerati a livello internazionale, e sempre più spesso le loro opere vengono battute presso le più importanti aste mondiali, al pari di quelle di pittori e scultori.
Ai grandi progetti di arte urbana a Genova si affiancano anche progetti minori o realizzazioni estemporanee, iniziative spontanee di artisti locali e non, accomunati spesso dal semplice desiderio di lasciare segno della loro creatività sulle strade o nelle piazze del capoluogo ligure.
L’ obiettivo è sempre lo stesso: arricchirle con un tocco di colore e di bellezza per renderle più belle soprattutto agli occhi degli abitanti, perchè si sà che si vive molto meglio circondati da spazi colorati piuttosto che dall’ opprimente grigio che ormai invade le nostre città, e che la bellezza attira altra bellezza.
Le opere che testimoniano la dinamicità della street art a Genova si trovano un pò dovunque, sia nei caruggi del centro che nei quartieri più eleganti di Pegli, Quarto e Quinto, ma si concentrano soprattutto nelle zone più popolari della città come ad esempio Certosa, Sampierdarena, Cornigliano, dove la loro presenza è cruciale.
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Street art a Genova Certosa, il quartiere del ponte Morandi
Partendo dal quartiere da Sampierdarena con scarpe comode ai piedi ho fatto una lunga passeggiata per raggiungere il quartiere popolare di Certosa, prima tappa del mio primo breve viaggio alla scoperta della street art a Genova, al quale ne sono seguiti diversi altri in momenti successivi.
Avrai sicuramente sentito parlare di questo quartiere di Genova che è diventato tristemente famoso perchè è quello sopra il quale passava il ponte Morandi crollato il 14 Agosto 2018, ora ricostruito e ribattezzato Ponte San Giorgio in onore del santo patrono della città.
Il crollo del ponte Morandi ha messo in luce la precarietà della vita nei quartieri di Genova della Valpolcevera, in passato interessati da un’ industrializzazione a dir poco selvaggia e poi abbandonati dalle stesse industrie che con la loro colonizzazione ne hanno distorto l’ urbanistica.
È proprio il quartiere Certosa il protagonista di On The Wall e Pintada, i più importanti progetti di arte urbana a Genova, che hanno come obiettivo l’ abbellimento delle vie e degli edifici attraverso giganteschi murales di artisti italiani e internazionali, insieme a mini opere dipinte sulle saracinesche dei negozi.
Ogni murales è diverso dagli altri, ma tutti hanno come filo conduttore simbolico e metaforico il legame tra la tragedia del crollo del ponte con quello che ha rappresentato per il quartiere e per la vita dei suoi abitanti.
Tra l’ altro, dopo una normale diffidenza iniziale, gli abitanti hanno accolto a braccia aperte i protagonisti della street art a Certosa, e hanno stabilito con loro dei forti legami emotivi che li hanno anche spinti a collaborare direttamente alla realizzazione delle opere.
Ad oggi i murales a Genova Certosa sono circa una ventina, ma i progetti sono continuo sviluppo. Parlando con alcuni abitanti ho infatti saputo che ogni tanto ne spunta uno nuovo, sicuramente un ottimo pretesto per ritornare a visitare Genova di tanto in tanto.
Vuoi sapere quali sono le opere di arte urbana a Genova Certosa che mi sono piaciute di più? Sicuramente “The Freedom Warrior” dell’ artista spagnolo Okuda San Miguel, uno dei più riconosciuti a livello mondiale, insieme a “Le acciughe fanno il pallone” della coppia Cacktus & Maria. Ma anche le altre sono bellissime!
Ma come ti ho detto i murales a Genova Certosa sono molti di più; per conoscere tutti i più belli ti basta leggere l’ articolo che gli ho dedicato cliccando sul link che ho appena inserito!
Visiti le opere di street art a Genova e vuoi fare altre bellissime esperienze?
Ti suggerisco di acquistare questo fantastico tour privato del centro per conoscere tutti i suoi luoghi più emblematici! In alternativa, soprattutto se visiti Genova da solo, ti suggerisco diversi tour culturali molto interessanti: la visita guidata del centro+biglietti per i musei di Strada Nuova grazie alla quale puoi anche visitare la Cattedrale e Palazzo Ducale e la visita guidata alla Casa di Cristoforo Colombo. Molto goloso è il tour gastronomico+degustazione di prodotti tipici grazie al quale puoi provare gli autentici sapori liguri. Se invece vuoi conoscere la città in modo alternativo prima o dopo la street art a Genova ti consiglio la visita guidata in risciò, la visita guidata in bici elettrica o, in alternativa, la visita guidata in segway, che secondo me è in assoluto la forma più divertente. Hai deciso di visitare l’ arte urbana a Genova e ti rimane poco tempo per conoscere il resto della città? Quello che fa per te è un giro sull’ autobus turistico: interessante, completo, veloce e molto economico! Prima o dopo le bellissime opere di street art a Genova non puoi nemmeno perderti il bellissimo Porto Antico firmato Renzo Piano dove potrai fare l’ esperienza combinata Acquario+giro in barca con avvistamento cetacei. Lo sai che l’ Acquario di Genova è uno dei più grandi e belli d’ Europa? In alternativa puoi anche fare la visita all’ Acquario+Galata Museo del Mare+giro in barca e aggiungere anche il biglietto per la Biosfera, che è la sfera trasparente che contiene un magnifico giardino botanico dove vivono specie vegetali e uccelli provenienti da tutto il mondo.
Arte urbana sui sui piloni della Sopraelevata di Genova
Dopo aver visitato le bellissime opere di street art a Genova Certosa ho preso la metro alla stazione Brin e in una manciata di minuti sono sceso in piazza De Ferrari per raggiungere a piedi via Aldo Moro, conosciuta come Sopraelevata, che è celebre strada che unisce i quartieri Sampierdarena e Foce passando tra centro e porto.
Con la Sopraelevata gli abitanti di Genova hanno un rapporto di amore e odio, perchè se è vero che rende gli spostamenti tra Levante e Ponente (e viceversa) molto rapidi, è indubbio che è anche un pugno nell’ occhio in quanto a estetica. Infatti la Sopraelevata è mastodontica e impedisce totalmente la vista del mare.
Se sei già stato a Genova ti sarai reso conto che, se ad esempio vuoi raggiungere il Porto Antico dal centro, ti trovi davanti un muro costituito dall’ interminabile fila di giganteschi e tristi piloni che la sorreggono, e che devi per forza attraversare. Sai quanti sono in tutto? Purtroppo più di 100! È proprio così, non sto scherzando!
Ti assicuro che quando sei davanti la loro altezza, alla loro mole, e il grigio del cemento di cui sono fatti, ti assale un senso di tristezza infinita, ragione per la quale qualche anno fa è iniziato un progetto di decorazione attraverso i murales che anche in questo caso ha dato un tocco di colore e di bellezza all’ area.
Questo progetto di arte urbana a Genova si chiama Walk The Line, ma la formula è quella dei murales di Certosa: artisti di riconosciuta fama internazionale, insieme ad altri molto bravi ma meno conosciuti, trasformano i piloni della Sopraelevata in murales colorati che il più delle volte rappresentano un tema astratto.
Oltre ad abbellire con il colore il grigiore della Sopraelevata, questo progetto di street art a Genova ha permesso la creazione di tour alternativi molto coinvolgenti, che non ti devi assolutamente perdere se decidi di visitare la città, e che interessano anche il quartiere di Sampierdarena, uno dei suoi estremi.
Vuoi sapere i nomi degli artisti più importanti che hanno lavorato alla creazione delle opere di graffiti writing, new muralism, così come stencil e poster art in questo ambizioso progetto di street art sui piloni della Sopraelevata di Genova?
Il brasiliano Alex Senna è forse quello più famoso, e lascia la sua firma sull’ arte urbana a Genova con opere su due piloni della Sopraelevata. Tra l’ altro si tratta di due opere simili, che a dire la verità a me non fanno impazzire. Ma ovviamente i gusti sono gusti, ed è giusto che ognuno si tenga i suoi!
Molto più bella l’ opera “Hope” (Speranza), degli artisti genovesi Drina 12 e Giuliogol che trovi al pilone 82, gli stessi che hanno celebrato il lavoro dei vigili del fuoco durante il crollo del ponte Morandi con il murales a Cornigliano, poco prima di attraversare le sue arcate per arrivare a Certosa.
Hope rappresenta uno scugnizzo napoletano che guarda verso l’orizzonte con la speranza di un futuro migliore, senza le difficoltà che la cronaca quotidiana ci propone.
In quest’ opera di street art a Genova le protagoniste sono le barchette di carta che simboleggiano l’ infanzia, ma anche allusione alle fragili imbarcazioni dei migranti.
Ma siamo solo all’ inizio, perchè a questo progetto di arte urbana a Genova hanno partecipato anche molti altri artisti, tra i quali vale la pena ricordare soprattutto l’ italiana Silvia Giuseppone con “Stringa”, insieme al messicano Ruben Carrasco, l’ autore di “Spartaco”, e al francese Combo Culture Kidnapper che ha dipinto “Ninfa”.
Lo sai che da Genova puoi conoscere le Cinque Terre e Portofino in giornata?
Incominciamo dall’ emblematica Portofino che puoi raggiungere da Santa Margherita Ligure in treno oppure da Genova con un transfer privato, ma anche con il tour guidato in barca. Bellissimo è il trekking al parco naturale di Portofino da Santa Margherita Ligure a 30 chilometri in treno da Genova, da dove puoi anche fare una magnifica esperienza di snorkeling nella Riserva Marina di Portofino e approfittare per conoscere il suggestivo borgo. Da non perdere è anche la visita guidata alla città+Portofino, oppure le attività sportive a Portofino che ti permettono di scoprire i segreti del bellissimo borgo e dei suoi dintorni, tra le quali ti consiglio l’ Easy Kayak, il tour in coasteering, il tour in bici elettrica da Recco+pranzo e il trail running sul monte di Portofino. Per scoprire in tutta libertà le bellezze del Golfo di Portofino puoi anche affittare una barca senza patente! Per scoprire il bellissimo parco delle Cinque Terre ti consiglio una fantastica escursione in e-bike da Levanto a pochi chilometri in treno dal centro città. Sempre da Levanto ti consiglio il tour privato in barca di 2 ore o la crociera guidata in barca alle Cinque Terre che ti permette di ammirare gli stupendi borghi liguri dal mare. Fantastico è anche il trekking panoramico tra vigneti+degustazione di vini dalla bellissima Vernazza, grazie al quale puoi scoprire anche il bellissimo borgo. Ti consiglio di non perderti nemmeno il corso di cucina tipica ligure, il corso di cucina casalinga+pranzo oppure un corso di pasta e tiramisù a Riomaggiore, un altro fantastico borgo delle Cinque Terre a pochi chilometri dal capoluogo ligure. Sempre a Riomaggiore puoi fare una stupenda visita guidata ad una famosa cantina delle Cinque Terre.
Arte urbana a Genova nel tunnel di Brignole
Dopo aver ammirato la street art a Genova sui piloni della Sopraelevata ti consiglio di fare una passeggiata a piedi fino al tunnel di Borgo Incrociati, che collega piazza Verdi alla Bassa Val Bisagno, a pochissima distanza dalla stazione di Brignole.
Sono diversi anni che il tunnel di Brignole è diventato uno luoghi simbolo dell’ arte urbana a Genova, infatti le sue pareti sono state affidate a diversi artisti che le hanno usate come tela per le loro opere, che sono senza dubbio una più bella e suggestiva delle altre.
Qui potrai ad esempio ammirare il murales di circa venti metri quadrati del pittore Corrado Leoni, un protagonista della street art a Genova specializzato nelle vedute crepuscolari che firma due emozionanti vedute: una della città dall’ alto e l’ altra dal Monte di Portofino.
Soprattutto “Vista dal Monte di Portofino” è un’ opera di arte urbana a Genova che ti lascerà letteralmente a bocca aperta per quanto è realistica ed emozionante, e mi è piaciuta così tanto da spingermi ad andare dopo qualche mese nel bellissimo borgo ligure per ammirare di persona questo stupendo panorama.
L’ arte astratta, le forme geometriche e il senso di profondità dato dalla tridimensionalità sono gli ingredienti dell’ opera di Davide Caruso, una delle più recenti insieme a quella dei Boetti brothers (Marco e Mattia) dedicata alla fauna del bosco ligure.
Bellissime sono anche le quattro opere realizzate con la tecnica dell’ aerosol dall’ artista Roisone e intitolate “Mattina verde”, “Quattro stagioni”, “veduta di Genova medioevale” e “Futurois”, tra le quali faccio fatica a dirti quella che mi emoziona di più.
Un altro murales di street art a Genova che trovi sulle pareti del tunnel di Borgo Incrociati è dedicato alla festa dell’ Europa ed è firmato Web3, mentre “Arcobaleno” è il lavoro di Rom_one.
A questi si aggiungono le bellissime opere intitolate “Resilience” e “Volare” del celebre artista Lord Nelson Morgan, oltre alla balena simbolo dell’ ambiente realizzata dai ragazzi di Fridays For Future, che è stata una delle prime ad essere realizzata.
Gloria Pallotta, in collaborazione con Manuela Alfieri, Walkthelines e il Centro antiviolenza Mascherona, è invece l’ autrice del murales a Genova che rappresenta corpi e volti di donne di diverse etnie e credo religioso, con l’obiettivo di raffigurare la loro forza e sensibilizzare contro la piaga della violenza di genere.
Se guardi con attenzione il murales “Corpi ribelli” nel tunnel di Brignole non farai fatica a notare che i volti non hanno nè occhi, nè bocca e nemmeno naso, scelta voluta dall’ artista per permettere a ogni donna di identificarsi metaforicamente in quelle rappresentate.
Nella parte finale del tunnel di Borgo Incrociati trovi anche il bellissimo lavoro realizzato dall’ artista Margherita Sanguineti dedicato allo zio alpinista Franco Piana che morì durante una spedizione sull’ Everest nel 1980.
Il progetto di street art a Genova nel tunnel di Brignole è in continua evoluzione, infatti mese dopo mese si arricchisce con nuove opere realizzate con tecniche diverse.
Anche se hai già visitato questo emblematico luogo di arte urbana a Genova, facci un salto tutte le volte che ci torni perchè ci troverai sicuramente nuovi lavori.
Io l’ ultima volta che ci sono stato ho visto due nuove opere di street art a Genova che hanno come protagonisti i giovani. Il primo è “Connesso alla natura” dell’ artista Daniela Vercelli, una metafora del ruolo chiave che ha il comportamento responsabile e sostenibile delle nuove generazioni ha per il futuro della Terra.
Mentre i ragazzi che saltano sui tetti di Genova protagonisti del murales di Patrizia Tummolo rappresentano la felicità che possono vivere i giovani se si liberano dal mondo virtuale dei telefonini che immobilizza le loro menti e i loro corpi, facendoli allontanare dalle esperienze autentiche.
A zonzo alla ricerca delle migliori opere di street art a Genova
Dopo aver visitato le opere di questi bellissimi progetti, se non sei stanco hai solo l’ imbarazzo della scelta su dove andare per proseguire la scoperta della street art a Genova.
Potresti cominciate inoltrandoti nei caruggi del centro storico, perchè passeggiando anche casualmente incontrerai sicuramente le bellissime saracinesche dipinte.
Molte di queste serrande che sono state protagoniste di incursioni di arte urbana a Genova hanno anche un importante valore simbolico perchè identificano i locali sequestrati alla mafia.
Uno dei genovesi più impegnato nella lotta contro la mafia, ma anche a favore gli ultimi, è stato sicuramente il parroco Don Andrea Gallo, al quale è stata intitolata la piazza più grande dell’area del Ghetto di Prè, racchiusa tra via Lomellini e via delle Fontane.
Qui trovi una serranda dipinta da un artista locale protagonista della street art a Genova con il ritratto del parroco di strada anarchico e pacifista che sembra parlare e pronunciare la frase <<camminiamo con i piedi per terra e gli occhi rivolti al cielo>>, che poi è quella che definisce meglio anche la sua persona.
Ma la street art a Genova delle serrande dipinte racconta anche di temi sociali e di attualità, come il Covid 19. È questo il chiaro richiamo della saracinesca che ritrae il celebre virologo Matteo Bassetti firmata dall’ artista genovese Stevo, anche autore di molti murales in altre zone della città.
Nella rappresentazione di Bassetti di Stevo mi è piaciuta tantissimo l’ ispirazione alla locandina del celebre film con protagonista Johnny Deep “Paura e Delirio a Las Vegas”: anziché Las Vegas però qui si legge “Zena”, che è Genova in dialetto.
E poi ogni saracinesca dipinta rimanda a quella successiva, definendo un vero e proprio percorso di arte urbana a Genova. Ti consiglio di partecipare al tour guidato organizzato dai volontari del presidio di Libera Genova, che ti porterà alla scoperta degli immobili confiscati alla mafia e delle loro saracinesche dipinte.
Se sei amante delle opere di street art sulle saracinesche ti consiglio di andare anche in via Sestri a Sestri Ponente, oppure farti una passeggiata per le vie dei quartieri di Nervi, Marassi, Sturla, Pontedecimo e Bolzaneto, dove ne trovi tantissime, e ognuna più creativa delle altre.
La street art a Genova centro è fatta anche di bellissimi murales di tutti i tipi: alcuni rappresentano temi astratti, altre ritraggono persone famose, mentre altri rappresentano personaggi mitologici e di fantasia.
Tutti strepitosi, ma quello che mi è piaciuto di più è senza dubbio quello dedicato a Peppino Impastato in vico della Rosa, il giornalista siciliano ucciso da Cosa Nostra nel 1978 perchè ha cercato di smuovere le coscienze dei suoi concittadini attraverso le sue trasmissioni su Radio Aut, l’ emitettente libera e autofinanziata da lui fondata.
E ovviamente l’ arte urbana a Genova non poteva non rendere omaggio a Fabrizio De André, il celebre cantautore genovese che più di ogni altro è riuscito con le sue canzoni a fornire uno spaccato realistico e poetico della nostra società e della precaria condizione dell’essere umano.
Il murales di Fabrizio de André è opera dell’ artista Umberto Cufrini e lo trovi su una parete vicino a piazzetta Rostagno, sul retro di un asilo nido a pochi metri dai Giardini Luzzati, e a poco più di 600 metri da quello dedicato a Peppino Impastato. È talmente dettagliato e ricco di sfumature da essere simile a un bassorilievo.
Faber non è protagonista solo di questo murales nel centro di Genova. Ce n’è un altro, forse più bello ed evocativo, nella piazzetta di via Vittorini nel sestiere di Pra’-San Pietro tra i palazzi popolari noti anche come “Le Lavatrici”.
Questa bellissima opera di street art a Genova è stata realizzata dai ragazzi a rischio di emarginazione del quartiere, guidati dai celebri artisti pugliesi Chekos’Art e Davide Dpa.
Se sei amante della street art li avrai già sentiti perchè sono diventati famosi per aver già lavorato a simili progetti di inclusione sociale nei quartieri difficili di altre città italiane, compresa la loro Lecce.
Trovi tantissime altre opere di arte urbana a Genova anche nel quartiere Prà, in particolare tra via Fusinato e villa Fiammetta, ma i più belli sono quelli di Drina 12 e Giuliogol che decorano i muri e sui dell’ omonima stazione ferroviaria.
E se hai tempo per scoprire altre opere di street art a Genova puoi farti un giro anche Genova Rivarolo, in piazza Pallavicini, dove trovi tanti incredibili murales sulle arcate del ponte della ferrovia. E non ti devi perdere nemmeno quelli ai Giardini Govi in corso Italia, che è il bellissimo lungomare di Genova.
Se decidi di conoscere l’ arte urbana a Genova non ti puoi perdere nemmeno le opere dell’ eccentrico artista Tiler, soprannominato “il Bunsky genovese”, perchè anche lui ci tiene a tener nascosta la sua identità. La cosa strana è che la custodisce adottando travestimenti eccentrici, come quello da uomo scimmia.
Riconosci con facilità le opere di street art di Tiler a Genova perchè sono quasi sempre mosaici fatti con piastrelle dipinte che di notte spuntano sui muri più nascosti, spesso pareti degradate che dopo il suo passaggio si ravvivano e prendono vita.
I lavori di Tiler a Genova non sono mai banali, perchè contengono sempre messaggi simbolici, evocativi e provocatori, che possono essere tranquillamente considerati insegnamenti filosofici.
Tra le ultime opere di arte urbana di Tiler a Genova c’è il bellissimo mosaico dedicato a Gianluca Vialli che trovi davanti allo stadio Marassi, e precisamente sui botteghini di via Del Piano. L’ artista l’ ha immortalato l’ uomo simbolo della Sampdoria in un sogno eterno, per ringraziare il calciatore ma soprattutto l’uomo.
Gianluca Vialli è anche uno dei tanti protagonisti dei mosaici di pixel art, installazioni più o meno grandi realizzate con piccole tessere colorate che danno vita a disegni di vario tipo. La maggior parte delle opere di pixel art a Genova raffigurano però i più conosciuti personaggi dei fumetti e dei cartoni animati.
Impossibile farti un elenco completo dei lavori di pixel art che trovi a Genova perchè sono tantissimi, ma sono tutti riconducibili al duo italo-francese Francesco Agnello e Bruno Roussel, in arte IPDO, acronimo di “I Pixel di Oplontis”, che con questa tecnica speciale hanno decorato decine di città in Italia e nel mondo.
Nel centro storico, in piazza della Vittoria, Brignole e Boccadasse puoi trovare diversi mosaici realizzati con la tecnica di pixel art a Genova che raffigurano i puffi, a Quarto ti aspetta Snoopy che sfreccia su uno skateboard, mentre su un muraglione di lungomare Canepa puoi vedere la rocambolesca fuga di Lupin dall’ ispettore Zenigata.
Le opere di pixel art arrivano anche a Certosa, dove aspettano i Flinstones e Fantozzi, che ritrovi anche in via della Maddalena. E da qualche parte addirittura una tartaruga ninja con tanto di maschera azzurra.
Nella Radura della Memoria la pixel art di IPDO ricorda la tragedia del ponte Morandi con un mosaico molto evocativo e secondo me molto emozionante, del quale ti ho appena messo la foto.
La presenza del mare e del cielo, insieme al cuore rosso simbolo di amore, attutiscono la portata della tragedia che ha fatto 43 morti rappresentata in quest’ opera di street art a Genova.
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