Modena: scopri cosa fare e vedere nella città UNESCO di Pavarotti, dell’ Aceto Balsamico Tradizionale e della velocità

Modena nel cuore dell’ Emilia Romagna e a pochi chilometri da Bologna e da Reggio Emilia è un’ incantevole città di provincia con un magnifico centro storico di origine romana dichiarato dall’ UNESCO Patrimonio Mondiale dell’ Umanità. La città di Modena è famosa soprattutto per la sua importante tradizione gastronomica, dove il re assoluto è l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., il vino Lambrusco e la pasta ripiena prodotta ancora artigianalmente. Ma questa è solo la scusa per conoscere Modena, che ti regala anche molti importanti palazzi storici, incantevoli musei e bellissimi edifici religiosi, oltre ad un magnifico teatro dedicato al tenore Luciano Pavarotti, uno dei suoi più illustri cittadini. Modena è una città che corre veloce perchè si trova nella Motor Valley, la zona italiana con la più alta concentrazione di case automobilistiche del lusso, tra le quali la Maserati, la Ferrari e la Pagani, che hanno sede in città e nel raggio di pochi chilometri di distanza e che puoi vedere sfrecciare nel vicino autodromo. Tutti questi golosi ingredienti non ti bastano per per programmare immediatamente una visita a Modena?

Booking.com iVisa.com

Te lo giuro: da Modena sarò passato centinaia di volte in autostrada e non mi sono mai fermato a visitarla, perchè mi ha sempre dato l’ idea di una città di provincia snob e noiosa, ma ammetto di essere stato veramente molto superficiale.

Il mese scorso, complice un lavoro che mi ha obbligato ad andare, ho deciso di prendermi un fine settimana lungo per visitare Modena e ne sono rimasto talmente folgorato da decidere di conoscere anche diverse cittadine nei dintorni, una più bella e interessante dell’ altra.

Il grazie per la bellissima esperienza che ho fatto a Modena e dintorni lo devo soprattutto alla giovane addetta dell’ ufficio di informazioni turistiche che mi ha trasmesso l’ incredibile entusiasmo per la sua terra e per tutto quello che di può fare e vedere.

Prima cosa: è comodissimo raggiungere Modena in macchina e in treno perchè la bella città emiliana si trova sulla direttrice Milano-Bologna dell’ autostrada e della linea ferroviaria, e in entrabi i casi raggiungere il centro è facile e molto veloce, anche durante le ore di punta.

Se decidi di arrivare a Modena in auto la cosa più comoda è scegliere un hotel in centro con il parcheggio, ma in caso contrario troverai sicuramente posto nel grande parcheggio dietro alla stazione che è molto ben illuminato, sempre videosorvegliato, e con le caserme della Polizia e dei Carabinieri proprio di fianco.

La stazione è a circa 1,5 chilometri da Modena centro che quindi raggiungi facilmente con una passeggiata a piedi anche se hai la valigia, ma ovviamente puoi prendere un autobus o un taxi per arrivare direttamente in albergo.

Ti basteranno 5 minuti per accorgerti che la città di Modena è molto ricca e molto ben tenuta, fuori e dentro il centro storico che è un autentico gioiello storico e architettonico, e non è un caso che l’ UNESCO lo abbia incluso nella lista del Patrimonio Mondiale dell’ Umanità.

Storia, cultura e tradizione nel centro di Modena si percepiscono dai bellissimi palazzi storici che nelle piazze e lungo le vie si alternano alle case dalle facciate color pastello, alle bellissime chiese e ai monumenti che trovi tutti in ottimo stato di conservazione, soprattutto grazie al costante lavoro di restauro dell’ amministrazione modenese.

Ma la cultura a Modena centro si respira durante tutto l’ anno anche grazie ai tantissimi eventi e manifestazioni ospitati in diversi luoghi simbolo, tra i quali il Teatro Comunale Pavarotti-Freni che puoi visitare e che ti presenterò più avanti.

Per le vie del centro di Modena trovi anche tante botteghe storiche nelle quali le vetrine, gli arredi e le decorazioni testimoniano una lunga e prestigiosa storia che in molti casi è cominciata nella prima metà del Novecento.

Tra queste meritano una visita soprattutto i minuscoli negozi alimentari e gli antichi pastifici di Modena centro che mettono in bella mostra grandi vassoi colmi dei rinomati tortellini con ripieno di carne, che per tradizione in Emilia si cucinano rigorosamente in brodo, ma anche di tortelloni ripieni di ricotta, spinaci e Parmigiano Reggiano.

I tortelloni modenesi che preferisco sono quelli con ripieno di zucca che ti consiglio di assaggiare con il ragù di salsiccia, grazie al quale diventano un’ autentica prelibatezza, perfetti soprattutto se accompagnati da un bicchiere di Lambrusco prodotto nelle cantine nei dintorni di Modena che ti invito a visitare.

Come stai capendo a Modena città, nella sua provincia, ma in realtà in tutta l’ Emilia Romagna il mangiar bene è una religione, e in città trovi tantissimi ristoranti e trattorie di ogni tipo e per tutte le tasche nei quali puoi provare gli squisiti piatti della tradizione, tra i quali ti consiglio di non perderti lo gnocco fritto e le squisite tigelle.

Vuoi mangare a Modena divinamente in trattorie storiche spendendo poco? Io ho ascoltato il suggerimento di amici che vivono a Modena e ho mangiato benissimo alla Trattoria Aldina, all’ Osteria Ermes e alla Trattoria il Fantino.

Una cosa è certa: di trattorie a Modena devi provarne diverse, perchè ognuna ha la sua specialità. Oppure ti puoi orientare sui ristoranti a Modena più classici, alcuni dei quali molto blasonati perchè gestiti da chef di prestigio che sono una validissima alternativa.

Ma il vero protagonista della gastronomia modenese è il famosissimo Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che aggiunge classe a tutti i piatti, trasformando in prelibatezze anche quelli più semplici e comuni.

Di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ne bastano ad esempio due o tre gocce sul grana o sulle fragole per andare letteralmente in estasi, ma in realtà è un prodotto che sta bene su tutti i prodotti e in tutti i piatti, addirittura aggiunto a fornelli spenti sul risotto al vino bianco.

Lo trovi in bella mostra in tante vetrine del centro di Modena, ma ricordati che quello autentico è solo il D.O.P. che riconosci perchè è l’ unico venduto nelle eleganti bottigliette firmate Giugiaro che hanno il colore diverso (rosso o dorato) a seconda del periodo di invecchiamento.

L’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. costa tantissimo, ma il prezzo è assolutamente giustificato dalla qualità che deriva dal complesso processo di produzione lungo parecchi anni.

Lo capirai da solo se deciderai di conoscerlo visitando le tantissime acetaie nei dintorni di Modena nelle quali resterai stregato scoprendo come si produce.

La Mecca per gli appassionati di questo prodotto è però il Museo del Balsamico Tradizionale di Modena a Spilamberto, graziosa località in campagna che dista una manciata di chilometri dalla città, che non ti puoi perdere per nessuna ragione.

Oltre all’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena vale la pena scoprire anche i luoghi di produzione del Pamigiano Reggiano e del Prosciutto Crudo di Parma in un tour gastronomico privato in compagnia di una guida locale.

L’ atmosfera di città storica e culturale che si respira passeggiando per le vie di Modena centro si fonde con un altro lato del suo carattere che è giovane e cosmopolita, complice le migliaia di studenti che frequentano la prestigiosa Università di Modena.

Ma anche la dinamicità portata dai tanti giovani che lavorano nei centri di ricerca o nelle tante start-up nate negli ultimi anni a Modena e nel modenese, molte delle quali legate al mondo dei motori e delle automobili.

La provincia di Modena è infatti inserita nella così detta Motor Valley, la Terra dei Motori, come è chiamata la zona tra Modena e Bologna che ospita i marchi più celebri di auto e moto.

Proprio vicino alla stazione di Modena, a due passi dal centro, c’è la sede e lo stabilimento principale della prestigiosa Maserati.

Appena prima di arrivarci trovi il Museo Enzo Ferrari, esattamente nel luogo dove si trova anche la sua casa natale e l’ officina del padre, mentre la sede della Ferrari è a Maranello, una minuscola località a pochissimi chilometri di distanza e dove, oltre agli uffici e allo stabilimento di produzione, ci sono solo campi.

Se non sei a Modena in macchina, oppure preferisci non spostarla dal parcheggio, puoi arrivare alla Ferrari a Maranello in autobus.

Puoi fare una bellissima esperienza in Ferrari all-inclusive, visitando la Cittadella Ferrari, la pista di Fiorano e tanti altri luoghi simbolo che raccontano la leggenda del mitico Cavallino rampante.

Se invece ti sposti di qualche chilometro da Modena centro fino a Castelfranco Emilia trovi la sede della prestigiosa Pagani, un brand dell’ auto talmente di nicchia da essere sconosciuto a quasi tutti noi comuni mortali, ma non ai super ricchi che hanno già nel garage diverse supercar.

Questa azienda nei dintorni di Modena produce infatti solo poche decine di macchine all’ anno tutte fatte artigianalmente per pochi fortunati nel mondo che possono sborsare non meno di qualche milione di euro per poter guidare un esemplare unico probabilmente su piste private.

E poi, parlando sempre di motori, non dimenticarti del celebre Autodromo di Modena, la storica pista sulla quale si sono celebrate, e si celebrano ancora oggi, le più importanti gare automobilistiche a livello nazionale e internazionale e nel quale puoi provare .

Detto questo, in questo articolo ti voglio proporre un itinerario alla scoperta di Modena centro, esattamente quello che ho fatto io.

Ti parlerò invece delle più belle località nei dintorni di Modena in successivi approfondimenti, con uno speciale dedicato a Carpi e un altro dedicato a Sestola e Appennino Modenese.

Stai cercando un volo per raggiungere l’ Emilia Romagna in aereo? L’ aeroporto di riferimento è quello di Bologna, ma sono abbastanza comodi anche gli aeroporti di Firenze e Verona. Se non hai ancora comprato il biglietto aereo per visitare l’ Emilia Romagna e le sue bellissime località ti consiglio di fare come me e usare il portale Skyscanner per confrontare centinaia di proposte delle diverse compagnie aeree nelle date che interessano a te e risparmiare! Una volta sul sito ti basta indicare aeroporto di Bologna, la data del viaggio e il gioco è fatto. Una volta avviata la ricerca Skyscanner ti mostrerà tutte le opzioni disponibili con le relative tariffe e la durata complessiva del viaggio, e tu potrai scegliere il volo più adatto alle tue esigenze e al tuo budget. Arrivi in aeroporto e vuoi raggiungere velocemente il tuo hotel a Bologna, a Firenze o a Verona, così come qualche altro luogo in città? Ti suggerisco il transfer privato: comodo, veloce e molto più economico del taxi! Clicca sul nome della città per maggiori informazioni e per prenotare! Dall’ aeroporto di Bologna puoi prendere un transfer privato per FirenzeRavenna PortoVenezia. Dall’ aeroporto di Firenze puoi prendere il transfer privato per BolgheriBologna AeroportoLivorno PortoMilano centroMilano Malpensa (e viceversa) – Napoli (e viceversa) – Pisa Aeroporto (e viceversa) – Pisa centro (e viceversa) – Roma Fiumicino (e viceversa) – San GimignanoSorrentoVenezia (e viceversa) – Volterra.

Se decidi di raggiungere l’ Emilia Romagna in aereo e vuoi visitare le sue bellissime località senza dipendere dai mezzi pubblici ti consiglio di prendere una macchina a noleggio in aeroporto così da ottimizzare il tempo. Per confrontare le tariffe di tutte le compagnie e trovare quella che ti garantisce la migliore offerta ti consiglio di fare come me e di prenotare online sul portale www.ionoleggioauto.it oppure su www.discovercars.com. Ti basta andare su uno dei due siti, inserire aeroporto di Bologna nel campo dedicato alla location, la data e l’ ora di inizio e fine del noleggio, e il gioco è fatto.

Le tue vacanze iniziano con un traghetto? Se non l’ hai ancora prenotato ti consiglio di usare il portale Traghetti Lines perchè ti garantisce il miglior prezzo su tutte le tratte italiane e straniere! Io lo uso sempre, provalo anche tu!

Palazzo Ducale di Modena e via Farini

Il mio itinerario alla scoperta del centro di Modena inzia dal bellissimo Palazzo Ducale, che dalla stazione raggiungi con una breve passeggiata a piedi di pochi minuti durante la quale passi davanti agli spazi dell’ Ex Manifattura Tabacchi costruita addirittura nel Seicento, e che riconosci per la grande ciminiera in mattoni perfettamente conservata.

Oggi quest’ area che testimonia il passato industriale della città di Modena ospita la sede della Fondazione Modena Arti Visive, un centro di produzione culturale e di formazione professionale e didattica finalizzato a diffondere l’ arte e la cultura visiva contemporanea, ma anche sede di importanti eventi, mostre ed esposizioni.

Dall’ Ex Manifattura Tabacchi per raggiungere il Palazzo Ducale a Modena devi proseguire per qualche centinaia di metri fino ad imboccare via Sgarzeria, con le vecchie case dalle facciate color pastello che ti immette nella perpendicolare via Belle Arti.

Proseguendo verso sinistra su via Belle Arti passi davanti alla Gallerie delle Statue, alla bella chiesa di San Domenico e arrivi in Piazza Roma, dove ad attenderti c’è il bellissimo Palazzo Ducale di Modena, oggi sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena, dedicata alla formazione dei futuri ufficiali dell’ Esercito e dell’ Arma dei Carabinieri.

Se dopo le scuole superiori avessi dato retta a mio nonno, invece di laurearmi in economia a Milano sarei stato anch’ io un allievo dell’ Accademia Militare di Modena a Palazzo Ducale, e chissà che piega avrebbe preso la mia vita! Ma questa è un’ altra storia alla “sliding doors” che nemmeno si può immaginare.

Il Palazzo Ducale di Modena sorge di fronte al Monumento ai Patrioti ed è un sontuoso edificio in stile barocco del secolo XVII voluto dal duca Francesco I d’ Este che lo fece realizzare dal famoso architetto Bartolomeo Avanzini con la consulenza di famosi architetti dell’ epoca.

Da allora questo splendido palazzo di Modena è stata la residenza della Corte Estense fino alla morte di Francesco V d’ Asburgo-Este, l’ ultimo duca della dinastia.

Appena ci sarai davanti capirai da solo che Palazzo Ducale a Modena è un’ autentica meraviglia architettonica, infatti per grandezza e splendore è una delle più grandi e più prestigiose regge europee che non ha nulla da invidiare nemmeno alla molto più blasonata Versailles in Francia.

La prima cosa che colpisce del Palazzo Ducale di Modena è ovviamente l’ elegante facciata sulla quale risaltano le 3 piante di finestre affiancate e coronate da balaustre con statue.

Sicuramente una volta lì ci entrerai per ammirare il bellissimo Cortile d’ Onore che ha un elegante loggiato a 2 piani, tanto bello da essere considerato uno dei più importanti capolavori di architettura barocca a livello nazionale.

Da qui prosegui la visita al Palazzo Ducale di Modena salendo lo splendido Scalone d’ Onore che trovi ornato da diverse statue romane che servivano agli antichi proprietari per sottolineare il loro potere.

Lo Scalone d’ Onore ti conduce ad altre due aree del Palazzo Ducale a Modena che non si possono non visitare: il Loggiato e le sale dell’ Appartamento di Stato, tra le quali spiccano per bellezza la Sala Colleoni, la Sala dello Stringa, il Salone d’ Onore e la Sala del Trono, tutte accessibili dalla Galleria dei Bronzi.

Terminata la visita al Palazzo Ducale di Modena prosegui verso il centro attraversando il Piazzale San Giorgio che ti porta nell’ elegante via Farini.

Prima di imboccare questa via che ti conduce al cuore di Modena centro ti consiglio di usare 5 minuti per dare un’ occhiata ai graziosi interni della chiesa di San Giorgio Martire.

Imboccata via Farini ci si accorge subito che è piuttosto stretta, molto di più di quello che ci si aspetterebbe da una delle vie principali che permettono di raggiungere Modena centro.

Ma questa è una caratteristica che mi è piaciuta molto in questa via a Modena, perchè la fa apparire come molto suggestiva, oserei dire quasi intima.

Via Farini è anche una via di Modena molto suggestiva e ricca di storia, infatti scoprirai che ospita alcuni negozi storici come la Caffetteria Giusti e la torrefazione La Messicana, che da ormai diversi decenni vende squisite selezioni di caffè in grani provenienti da molti paesi del mondo.

Sei alla ricerca delle migliori esperienze da fare a Modena?

Ti suggerisco di cominciare con un tour privato a piedi in compagnia di una guida locale che ti farà conoscere tutti i suoi must, ideale se sei in città insieme alla tua famiglia o ai tuoi amici, anche nella versione con degustazione di aceto balsamico. In alternativa puoi scegliere la visita guidata in gruppo se sei a Modena da solo o con un amico! Oppure, Bellissimo è anche il tour privato culturale alla scoperta della Modena UNESCO, in compagnia di un esperto locale che ti racconterà molti aneddoti interessanti! E prima di andartene da Modena non puoi perderti la visita alla Casa Museo Luciano Pavarotti. Vuoi scoprire il meglio di Modena e provincia in modo divertente ed inusuale? Quello che fa per te è il tour in Maggiolino del 1974. Sei interessato alla gastronomia di Modena e dell’ Emilia Romagna? Ti anticipo subito che puoi fare tantissime esperienze una più golosa dell’ altra. Puoi cominciare dal tour gastronomico con 5 soste culinarie per fare altrettante degustazioni di piatti tipici, oppure con il tour a piedi con pranzo tipico in un ristorante tradizionale. Ma siamo solo all’ inizio! Infatti puoi anche partecipare a un pasto privato 4 portate+dimostrazione a casa di un locale, oppure a una una cooking class+pranzo 3 portate. Molto interessante e golosa è anche la cooking class di pasta fresca+dolci, sempre a casa di un locale. A me è piaciuto molto anche il tour del mercato+pranzo/cena a casa di un locale. Sei un appassionato di vino? Puoi partecipare alla degustazione di Lambrusco+tour cantina, oppure all’ esperienza gastronomica combinata Lambrusco Tour+Parmigiano+Aceto Balsamico+Pranzo, che è senza ombra di dubbio la più completa e la più golosa!

Modena UNESCO

Via Farini, oltre ad essere stretta è anche piuttosto corta, e in un paio di centinaia di metri sbuchi nella grande Via Emilia Centro, porzione cittadina della celebre Via Emilia che ti introduce nel cuore della città di Modena.

Via Emilia Centro con le sue tante traverse collega tutti i luoghi più emblematici del centro di Modena, che ti presenterò da qui in avanti.

Ma prima, proprio sull’ incrocio tra via Farini e Via Emilia Centro voglio farti notare l’ Antica Farmacia del Collegio, una delle così dette botteghe storiche di Modena con la vetrina, la porta di ingresso e le scafalature originali in legno.

Il nome di questa farmacia si deve all’ antico Collegio Convitto San Carlo di Modena che la contiene e che forma un unico complesso con l’ antica Chiesa di San Carlo, oggi sconsacrata.

Dai uno sguardo all’ entrata di questo collegio di Modena decorata da una bellissima volta colorata che immette nel cortile interno.

Da via San Carlo ti consiglio di prendere la via Università dove trovi il bel palazzo in mattoni del Rettorato dell’ Università di Modena e in fondo l’ altrettanto bel palazzo che ospita la Prefettura.

Da via Università puoi gironzolare tra i vicoletti e scoprire deliziosi angoli di Modena centro che si susseguono uno dopo l’ altro, per poi ritornare su Via Emilia Centro e dirigerti verso la bellissima Piazza Grande.

Prima di entrarci ti suggerisco di dare uno sguardo a Piazza Matteotti che ospita la bella Sinagoga di Modena e sede della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia.

– Piazza Grande a Modena

Piazza Grande, cuore della Modena UNESCO, è il salotto della città emiliana, e sono sicuro che ti lascerà a bocca aperta per la sua bellezza e ricchezza monumentale.

Non voglio esagerare, ma Piazza Grande a Modena rientra nella mia personale top 5 delle piazze italiane più belle.

Piazza Grande racchiude tutti i luoghi culturali più emblematici della città di Modena, ed è per questo che insieme al Duomo e alla Torre della Ghirlandina forma il complesso riconosciuto dall’ UNESCO Patrimonio Mondiale dell’ Umanità.

Piazza Grande a Modena è nata nel secolo XII come Piazza Duomo, nome che ha mantenuto fino al secolo XVII.

Come quasi tutte le piazze principali, anche Piazza Grande è da sempre stata il centro politico, religioso, amministrativo, sociale e commerciale di Modena, infatti era anche l’ unico luogo nel quale era permesso fare il mercato.

Oggi Piazza Grande a Modena mantiene tutte queste funzioni ma in chiave più moderna. Bellissimi sono i porticati a colonne marmoree sotto i quali trovi l’ ingresso del Palazzo Comunale e l’ ufficio di Visit Modena, nel quale puoi prendere una cartina e tutto il materiale informativo per scoprire le bellezze della città e dei dintorni.

In Piazza Grande, vicino al porticato del Palazzo Comunale di Modena, vedi la Preda Ringadora che è un grande blocco di marmo rosa veronese il cui nome dialettale significa letteralmente “pietra arringatoria” documentato già dal secolo XIII.

La Preda Ringadora a Modena era usata come podio per le assemblee del popolo, per le punizioni dei ladri e dei malfattori, ma soprattutto per le esposizioni dei morti non identificati.

Lungo i portici di Piazza Grande a Modena trovi tanti bar con tavolini all’ esterno e diversi negozi, tra i quali quello che richiama più degli altri l’ attenzione è Giusti Boutique Modena, lo shop dell’ omonima acetaia che è una delle più grandi e più famose del territorio modenese.

Prima di proseguire la visita della Modena UNESCO ci prendiamo un bel caffè o un aperitivo al Caffè dell’ Orologio, all’ ingresso di Piazza Grande da Via Emilia Centro, che senza dubbio è uno dei bar più storici di Modena.

Ti consiglio di entrare in questo bar di Modena per vedere gli arredi originali che sono vecchi quasi quanto il locale stesso, anche se per il resto è un caffé identico agli altri.

– Palazzo Comunale di Modena

Il Palazzo Comunale di Modena è stato costruito a partire dal Seicento aggregando una serie di edifici sorti con funzioni diverse in epoca medioevale e uniti dal grande porticato. La sua costruzione è terminata nel 1825 con l’ aggiunta di 3 arcatelle alle 5 già esistenti sul lato destro.

Accedi alla parte storica del palazzo del Comune di Modena dall’ imponente scalone che dà sul porticato vicino agli uffici comunali che si trovano al piano terra, proprio di fianco all’ ufficio del turismo.

Prima di entrare voglio portarti per un attimo in via Scudari, nel retro del Palazzo Comunale di Modena, dove puoi vedere la bella statua del Perseo.

Quest’ opera in marmo è stata creata dallo scultore Cesare Aureli in stile neoclassico per abbellire il cortile del palazzo del Comune di Modena dal 1952, anno nel quale fu prelevata da Palazzo Campori su richiesta dell’ allora sindaco Alfeo Corassori.

Vuoi sapere quale elemento del Palazzo Comunale di Modena che mi è piaciuto di più? Non ho dubbio nel risponderti che è la storica torre che ospita l’ orologio e una grande nicchia all’ interno della quale è collocata una statua in marmo che non sono riuscito a identificare.

Purtroppo nei giorni in cui sono stato io a Modena non erano consentite visite a questa torre, ma la prossima volta che tornerò in città mi informerò con anticipo perchè voglio assolutamente vederla anche dall’ interno.

Sale storiche del Palazzo Comunale di Modena

Una volta entrato nel Palazzo Comunale di Modena puoi visitare gratuitamente le bellissime sale storiche, tra le quali il Camerino dei Confirmati, una saletta decorata nel 1770 da Giuseppe Carbonari e Girolamo Vannulli nella quale è custodito uno dei simboli della città: la Secchia rapita.

Non farti troppe illusioni perchè si tratta di un normale secchio di legno che però ha un importante valore simbolico per la città di Modena perchè ricorda ai modenesi la gloriosa vittoria ottenuta contro i bolognesi nel 1325 nella battaglia di Zappolino.

Dal Camerino dei Confirmati si accede a destra ad un’ altra sala storica ospitata nel Comune di Modena: la Sala del Fuoco, chiamata così perchè ospita un grande camino del Cinquecento nel quale si preparavano le braci che servivano a riscaldare i commercianti che durante l’ inverno vendevano in piazza le loro mercanzie.

Trovi la Sala del Fuoco nel Palazzo Comunale di Modena decorata da bellissimi dipinti opera di Nicolò dell’ Abate che raffigurano episodi di storia romana legati al Secondo Triumvirato.

La Sala del Fuoco nel Comune di Modena ha anche un bellissimo soffitto ligneo a cassettoni che fu realizzato da Giacomo Cavazza e dipinto da Ludovico Brancolini e Alberto Fontana.

Nel riquadro centrale di questa sala storica compare lo stemma del Comune di Modena, mentre appena sotto il soffitto e lungo tutte le pareti corre un prezioso fregio in cui si alternano triglifi e metope decorate con motivi ispirati all’ antichità romana.

Un altro bellissimo locale storico che fa parte del Palazzo Comunale di Modena è la seicentesca Sala del Vecchio Consiglio con il soffitto decorato da Bartolomeo Schedoni e da Ercole dell’ Abate all’ inizio del Seicento.

Dopo la Sala del Vecchio Consiglio, proseguendo la tua visita alle sale storiche del Comune di Modena arrivi alla Sala degli Arazzi che si chiama così perchè ha le pareti adornate con dipinti su tela settecenteschi opera di Girolamo Vannulli, che imitano con ottima approssimazione le tappezzerie in arazzo in voga in Francia.

Nella volta della Sala degli Arazzi del Palazzo Comunale di Modena vedi una grande medaglia che contiene la raffigurazione della Carità che allatta all’ interno di un quadrato a finti stucchi di Francesco Vaccari, mentre tra le finestre compare l’ allegoria dell’ Abbondanza. Nel pavimento in legno puoi invece leggere il motto della città di Modena.

L’ ultima sala storica nel palazzo del Comune di Modena è la grande Sala dei Matrimoni, ancora oggi usata per celebrare le nozze civili.

Quando visiterai questa sala storica nel Palazzo Comunale di Modena noterai sicuramente la volta dipinta da Francesco Vaccari nel 1767 con un motivo architettonico a larghe volute monocrome che contornano un ovale centrale in cui è raffigurato lo stemma della città emiliana sostenuto da due genietti, mentre alle pareti alcuni dipinti di Adeodato Malatesta.

Acetaia Comunale di Modena

Una volta terminata la visita alle sale storiche del palazzo del Comune di Modena c’è un ultimo prezioso ambiente che devi assolutamente conoscere: l’ Acetaia Comunale.

L’ Acetaia Comunale di Modena è ospitata dal 2003 nel sottotetto del Palazzo Comunale, è curata della prestigiosa Consorteria dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena che organizza visite guidate e degustazioni, ed è una delle 22 acetaie comunali presenti in tutto il territorio provinciale.

In questa acetaia di Modena vedi 3 batterie di botti: due più piccole da 6 botticelle ciascuna, che hanno preso i nomi dai fiumi Secchia e Panaro, e una da 10 botticelle intitolata alla Torre Ghirlandina.

Oltre a queste batterie di botti nell’ Acetaia Comunale di Modena sono ospitate anche 3 grandi botti barrique, le botti madre da 100 e 200 litri che servono ad alimentare le batterie per dar vita all’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.

Oltre alle batterie e alle botti madre, nell’ acetaia del palazzo Comunale di Modena puoi conoscere anche diversi oggetti legati alla cultura dell’ aceto, tra cui 4 tragni, i tradizionali vasi in terracotta smaltata usati per conservare il prezioso oro nero, come mi piace chiamare l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Il membro più importante della Consorteria, il Gran Maestro Maurizio Fini, mi ha spiegato che il Comune di Modena ha in progetto lo sviluppo di questa acetaia con l’acquisizione di una batteria di botticelle più antica e la ristrutturazione di 2 sale del sottotetto della Residenza municipale che ospiteranno pannelli espositivi e percorsi didattici dedicati anche ai bambini.

Vuoi fare una degustazione di Aceto Balsamico di Modena e scoprire le magiche acetaie con un’ escursione guidata?

La prima esperienza che ti suggerisco è la visita guidata Acetaia Gambigliani Zoccoli+degustazione+pranzo tipico. Questa acetaia è uno dei più antichi luoghi di produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., che è in assoluto la migliore qualità. Ma non è finita qui perchè puoi anche fare un’ esperienza di degustazione aceto balsamico+lezione di cucina di squisita pasta fatta a mano, anche nella versione con pranzo tipico. Se vuoi concentrarti solo sull’ aceto di Modena puoi partecipare al tour dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, anche nella versione Express 1 ora che è ideale se hai poco tempo.

– Duomo di Modena

Da Piazza Grande ho attraversato la Calle dei Campionesi e sono arrivato a Piazza Duomo, dove si trova il Palazzo Arcivescovile e l’ entrata principale del Duomo di Modena.

Una parte di Piazza Grade è infatti occupata da una delle due facciate laterali del Duomo di Modena e su questa si affaccia una delle due porte di accesso.

L’ altro lato lungo della splendida Cattedrale di Modena occupa tutta via Lanfranco che devi percorrere se vuoi salire sulla Torre della Ghirlandina o se vuoi entrare ai bellissimi Musei del Duomo inaugurati nel 2000, che ti raccomando di visitare perchè custodiscono importanti testimonianze storiche legate alla città.

Fondato il 9 giugno 1099 per volontà dei cittadini modenesi riuniti nel nascente libero Comune, il Duomo di Modena rappresenta uno splendido esempio di arte romanica.

L’ incarico di progettare la Cattedrale di Modena fu affidato a Lanfranco, mirabile artista e meraviglioso costruttore che diede vita ad un’ architettura nuova che gli esperti di storia dell’ arte considerano addirittura ardita, perchè è stata in grado di influenzare profondamente l’ arte romanica fiorita dopo di lui.

Il Duomo di Modena è stato costruito con una struttura in laterizio rivestita con materiale lapideo di reimpiego proveniente dalla Mutina romana nella quale si innestò la scultura dell’ artista modenese Wiligermo.

A lui e alla sua scuola si devono la splendida decorazione della facciata della Cattedrale di Modena caratterizzata da motivi vegetali, animali, esseri umani e fantastici, così come le lastre della Genesi e il portale principale sulla facciata, ma anche i portali della Pescheria sul lato nord e i Principi sul lato sud.

Ai Maestri Campionesi, attivi nella città di Modena dalla seconda metà del secolo XII sino ai primi decenni del secolo XIV si devono invece la Porta Regia affacciata su Piazza Grande, il rosone di facciata, il pontile interno e la creazione del falso transetto.

Non ti devi accontentare di dare uno sguardo alla facciata ma devi visitare anche l’ interno del Duomo di Modena perchè ospita opere molto importanti, tra i quali il sepolcro di San Geminiano, patrono della città emiliana, e numerose opere di epoca rinascimentale una più bella dell’ altra.

A destra del Duomo è collocato il Palazzo Arcivescovile di Modena, documentato dal secolo XI ma ampliato e modificato nei secoli successivi, che oggi passa sopra Corso Duomo.

Di questo splendido palazzo di Modena è molto interessante soprattutto il cantonale in pietra del 1482 che vedi all’ imbocco di via Sant’ Eufemia con un busto in terracotta raffigurante il vescovo Gian Andrea Boccaccio, committente dell’ opera.

– La Ghirlandina

Torre Ghirlandina, conosciuta più semplicemente come La Ghirlandina, è forse il simbolo più emblematico della città di Modena, e la noti in tutto il suo splendore appena accedi in Piazza Grande da Via Emilia Centro.

Il nome di questa che è la Torre Civica di Modena deriva probabilmente dalle due “Ghirlande” o balaustre che la circondano, e nella sua lunga storia ha sempre avuto la duplice funzione civile e religiosa.

Nome a parte, quello che salta subito all’ occhio appena ce l’ hai davanti è l’ altezza della Ghirlandina di Modena, di appena qualche centimetro sotto i 90 metri, mentre la base è un tronco a base quadrata con lato di 11 metri e con altezza di 50 metri sormontato da un dado ottagonale e da una alta cúspide coronata da una sfera dorata e da una croce.

La Ghirlandina fu costruita insieme al Duomo di Modena a partire dalla prima metà del secolo XII, ma a portarla a termine sono stati i Maestri Campionesi ai quali è attribuita l’ elevazione a partire dalla terza cornice marcapiano sino alla cúspide.

Così come per il Duomo, anche la struttura della Ghirlandina a Modena è in laterizio rivestito nella parte inferiore da lastre in pietra di reimpiego provenienti dalla Mutina romana, mentre nella parte superiore da lastre in pietra naturale di ben 22 tipi diversi provenienti dal nord Italia, dall’ Istria e dalla Turchia.

Inutile dirti che ho visitato anche l’ interno della Torre Civica di Modena perchè ero davvero molto curioso, e ti consiglio di fare lo stesso anche perchè il biglietto d’ ingresso costa solo 3 euro, esattamente il costo di 2 caffè al tavolo, quando sei fortunato.

Dopo la biglietteria fai non più di 30 gradini, forse anche meno, e arrivi alla prima stanza della Ghirlandina, la Stanza della Secchia. Durante i secoli questa stanza della Ghirlandina di Modena ha custodito l’ archivio del Comune e quello del Capitolo, oltre alle argenterie e alle sacre reliquie del Duomo.

La Stanza della Secchia nella Torre Civica di Modena è affrescata per intero con decorazioni gotiche in stile trecentesco che la fanno apparire come un grande scrigno aperto su un cielo stellato.

Interessante è l’ utilizzo per le decorazioni della Stanza della Secchia del motivo della finta pelle di vaio, un tempo utilizzata per il manto degli imperatori, segno inequivocabile dell’ importanza attribuita a questo ambiente della Ghirlandina a Modena.

Come ti ho detto prima, la Secchia originale è conservata nell’ omonima stanza storica del Palazzo Comunale di Modena, mentre in questa stanza della Ghirlandina puoi vederne appesa una copia fedelissima.

Continuando a salire la scala della Ghirlandina fino a circa 45 metri di altezza arrivi alla Stanza dei Torresani, che era l’ abitazione dei custodi che sorvegliavano la città di Modena dall’ alto, e che avevano il compito di dare il segnale per l’ apertura e la chiusura delle porte, e suonare le campane allo scandire delle ore o in caso di pericolo.

Cessata la necessità di avviso per pericoli imminenti, oggi le campane della Ghirlandina suonano solo per annunciare le funzioni religiose del Duomo di Modena e per scandire le ore.

Se continui la salita della Ghirlandina arrivi al Pozzo della Torre – Sala degli Strumenti Scientifici. Da questo piano della Torre Civica di Modena giungevano le corde per suonare le campane e ancora oggi si può osservare la struttura interna dell’ edificio, un pozzo libero con le rampe della scala in muratura.

Guardando la Ghirlandina di Modena dal basso vedi che la sua pendenza verso il Duomo è molto evidente, facendola assomigliare alla Torre di Pisa, caratteristica che obbliga al monitoraggio costante della sua struttura attraverso sensori distribuiti all’ interno lungo tutta la sua altezza.

Anche se sembra separata, in realtà la Ghirlandina è realmente collegata al Duomo da 2 archi realizzati già nel corso del Trecento e rinnovati all’ inizio del Novecento, per cui se l’ inclinazione aumenta può minacciare anche la struttura della Cattedrale di Modena.

Ai piedi della Ghirlandina si apre Piazza della Torre, che in realtà si confonde con una porzione di Piazza Grande, al centro della quale vedi il Monumento ad Alessandro Tassoni, figura di spicco nella storia letteraria della città di Modena e autore del famoso poema eroicomico La Secchia rapita.

A pochi passi da Piazza Grande ti consiglio di raggiungere il Mercato Albinelli, uno dei templi della gastronomia locale che puoi visitare da solo o con un tour privato gastronomico in compagnia di una guida locale che ti racconterà tutto sui prodotti, ti farà una lezione di cucina e ti preparerà un pranzo tipico.

Palazzo dei Musei di Modena

Dopo aver ammirato gli splendidi edifici nel centro di Modena riconosciuti dall’ UNESCO Patrimonio Mondiale dell’ Umanità ti consiglio di ritornare su Via Emilia Centro per raggiungere il bellissimo Palazzo dei Musei che dista da Piazza Grande meno di 10 minuti a piedi.

Sorto sull’ antico Convento degli Agostiniani, l’ edificio che ospita il Palazzo dei Musei di Modena è stato realizzato dal duca Francesco III d’ Este su progetto di Pietro Termanini e inizialmente era destinato ad Albergo dei poveri. Successivamente il duca Ercole III d’ Este ne mutò la destinazione in Albergo delle Arti.

Oggi il Palazzo dei Musei a Modena ospita in un unico luogo le più importanti istituzioni museali della città emiliana, che per la precisione sono 8: la Galleria Estense, la Biblioteca Estense universitaria, il Museo Lapidario Estense, l’ Archivio Storico del Comune di Modena, la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, il Lapidario Romano del Museo Civico, la Biblioteca Civica d’ arte Poletti e il Museo Civico di Modena.

Qui di seguito ti presento solo 4 dei musei a Modena che ti ho nominato sopra, che poi sono o i più importanti o quelli che mi sono piaciuti di più, lasciando a te la scoperta degli altri per ragioni di spazio, ma soprattutto per non toglierti la sorpresa.

– Museo Lapidario Estense

Appena varcata la porta d’ ingresso al Palazzo dei Musei di Modena trovi l’ importante collezione del Museo Lapidario Estense, che è stato il primo museo pubblico istituito nella città emiliana.

La fondazione di questo importante museo a Modena si deve al duca Francesco IV d’ Austria-Este, che il 31 marzo 1828 ne decretò la nascita col nome di Museo Lapidario Modenese.

La collezione del Museo Lapidario Estense a Modena è costituita da monumenti in marmo e in pietra distribuiti armonicamente lungo le pareti e le ampie arcate del porticato, al piano terra del settecentesco Albergo delle Arti, e si riferiscono alla Mutina romana.

Tra i pezzi esposti in questo singolare museo di Modena, la maggior parte di grandi dimensioni, trovi soprattutto basi onorarie, dediche a divinità, oltre ad una importante serie di monumenti funerari come are, stele, sarcofagi decorati da ritratti, scene figurate e rappresentazioni simboliche.

La sezione romana del Museo Lapidario Estense a Modena lascia il posto a quella medievale e moderna che ti offre un realistico spaccato di storia cittadina tra il VII secolo d.C. e l’ Ottocento, oltre ad una sintesi della raffinata cultura artistica locale.

Sicuramente questo importante museo a Modena è abbastanza pesante da digerire a meno che tu non sia un grande appassionato del genere, e se ti devo dire la verità a me non è piaciuto molto, ma vale comunque la pena dargli un’ occhiata, tanto più l’ ingresso è gratuito.

– Galleria Estense

Un altro importante luogo culturale ospitato nel Palazzo dei Musei esattamente dal 1884 è la Galleria Estense di Modena, che a differenza del Museo Lapidario mi ha davvero entusiasmato.

La Galleria Estense a Modena è senza dubbio una delle più antiche e importanti Gallerie Nazionali d’ Italia e testimonia l’ amore incondizionato per l’ arte e per il collezionismo degli Estensi.

La collezione permanente di questo importante museo a Modena si sviluppa in 20 sale ed è formata da centinaia di disegni, bronzi, ceramiche, strumenti musicali e medaglie.

Secondo me il pezzo forte della collezione esposta nella Galleria Estense di Modena sono i bellissimi dipinti che abbracciano un arco temporale che va dal secolo XIV al secolo XVIII, tra i quali puoi vedere opere del Quattrocento modenese, oltre a stupendi capolavori di pittura veneta ed emiliana.

Tra i pezzi più importanti ospitati nella Galleria Estense a Palazzo dei Musei di Modena spiccano anche il busto di Francesco I del Bernini, il ritratto del duca del Velasquez, il trittico di El Greco e i dipinti di Correggio, Tintoretto, Veronese, Guido Reni, Guercino e Salvator Rosa, solo per citare i più noti.

– La Gipsoteca Giuseppe Graziosi e la Biblioteca Civica d’ arte Poletti

Sicuramente molto meno blasonati degli altri luoghi culturali ospitati nel Palazzo dei Musei a Modena, la collezione della Gipsoteca Giuseppe Graziosi e quella della Biblioteca Civica d’ arte Poletti sono in assoluto quelle che mi sono piaciute di più.

Grazie alla Gipsoteca Giuseppe Graziosi nel Palazzo dei Musei di Modena ho scoperto cos’ è una gipsoteca, anche se in realtà ignoravo addirittura l’ esistenza del termine. E già questo è stato un ottimo risultato.

Detto questo, la cospicua collezione donata dai figli di Giuseppe Graziosi ed esposta in questo museo a Modena è formata da oltre 70 opere plastiche, alle quali si aggiungono una decina di interessanti produzioni pittoriche e grafiche prodotte dall’ artista durante la sua lunga carriera.

Nella Collezione Civica d’ arte Poletti ospitata nel Palazzo dei Musei a Modena puoi invece ammirare una ricca collezione permanente costituita da oltre 71 mila volumi del Novecento, 16 mila pubblicati tra il Cinquecento e l’ Ottocento, oltre a 300 testate di riviste.

In questo museo di Modena, oltre a questo straordinario patrimonio librario, hai anche la possibilità di ammirare importanti raccolte di stampe, disegni, mappe e carte geografiche, raccolte fotografie, archivi di privati e di enti riguardanti la storia dell’ arte e dell’ architettura.

Questa impressionante raccolta è frutto del generoso lascito fatto al Comune di Modena dal modenese Luigi Poletti, architetto pontificio e progettista della Basilica di S. Paolo fuori le Mura a Roma.

Sei interessato al fantastico mondo della Ferrari – Lamborghini – Maserati – Pagani nella Motor Valley?

Ti propongo diverse esperienze, inclusi i tour guidati da diverse città italiane. Puoi acquistare il biglietto combinato Museo Ferrari Maranello+Museo Ferrari Modena (anche nella versione con FICO Eataly Bologna) e raggiungere il Museo Ferrari Maranello con un comodissimo transfer a/r in autobus da Modena. Puoi anche acquistare il solo biglietto Museo Ferrari Modena o il combinato Museo Ferrari Modena+Museo Pavarotti, il solo biglietto Museo Ferrari Maranello o i biglietti combinati Museo Ferrari Maranello+Circuito di FioranoMuseo Ferrari Maranello+simulatore F1. Da Modena l’ esperienza più completa è la Giornata Intera in Ferrari che include: transfer privato in auto a/r dal tuo hotel a Modena al Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Ferrari Modena – pranzo tipico. Da Bologna puoi partecipare alla fantastica Esperienza VIP Ferrari che include: test drive su Ferrari California – simulatore Ferrari F1 – biglietto Museo Ferrari Maranello – transfer privato a/r dal tuo hotel a Bologna – pranzo nel celebre ristorante Il Cavallino di Massimo Bottura. In alternativa puoi partecipare alla Giornata Intera in Ferrari che include: transfer privato a/r Bologna-Modena – biglietto Museo Ferrari Modena – biglietto Museo Ferrari Maranello – pranzo tipico. Bellissima è anche l’ esperienza Ferrari+Lamborghini+gastronomia che include: transfer privato a/r – biglietto Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Lamborghini – visita caseificio Parmigiano Reggiano+degustazione – visita acetaia+degustazioni Aceto Balsamico Tradizionale DOP – visita cantina+degustazione Lambrusco – pranzo tradizionale. Da non perdere è anche il tour privato Ferrari – Lamborghini – Maserati Fabbriche e Musei che include: transfer a/r su Ferrari con autista – visita alle fabbriche Ferrari, Lamborghini e Maserati – biglietto Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Lamborghini – visita showroom Maserati – pranzo tradizionale. Oppure la variante Fabbriche e Musei Ferrari – Lamborghini – Pagani che include: transfer a/r su Ferrari con autista – visita alle fabbriche Ferrari, Lamborghini e Pagani – biglietto Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Lamborghini – biglietto Museo Pagani – pranzo tradizionale. Da Firenze puoi fare un’ escursione al Museo Ferrari Maranello+visita a Bologna centro a bordo di una Lamborghini Urus con autista. Da Milano puoi partecipare al tour Gionata Intera in Ferrari che include: transfer privato in auto a/r dal tuo hotel a Milano al Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Ferrari Modena – pranzo tipico. Da Venezia puoi partecipare al tour guidato Ferrari che include: transfer privato in auto a/r dal tuo hotel a Venezia al Museo Ferrari Maranello – biglietto di ingresso Museo Ferrari Maranello – biglietto Museo Ferrari Modena – pranzo tipico in agriturismo. Da Porto Corsini (Ravenna) ti consiglio l’ escursione privata alla Ferrari che include: transfer a/r con autista – biglietto Museo Ferrari Maranello – visita Cittadella Ferrari – pranza tipico.

Chiesa di San Biagio nel Carmine e Abbazia di San Pietro

Ripercorrendo la Via Emilia Centro questa volta nella direzione opposta rispetto a quella che hai preso per arrivare al Palazzo dei Musei, superi nuovamente Piazza Grande e i monumenti della Modena UNESCO, e dopo qualche centinaia di metri ti trovi davanti alla bellissima chiesa di San Biagio nel Carmine.

Io ricordo di essere arrivato qui con tanta voglia di “qualcosa di buono”, come recitava una celebre pubblicità di molti anni fa, quindi mi sono concesso un goloso peccato di gola all’ Antica Pasticceria San Biagio, che come dice il nome ha una storia lunga e prestigiosa.

Infatti prima che per i deliziosi pasticcini esposti in vetrina sono stato colpito dall’ entrata in legno e dall’ eleganza degli arredi antichi di questa pasticceria a Modena, tutti elementi di raffinatezza che sicuramente aggiungono valore ai pasticcini di per se stessi squisiti.

Ma non preoccuparti perchè capirai l’ esclusività di questa pasticceria di Modena anche dallo scontrino. Però si sà, le cose buone e ricche di storia si pagano, ed è giusto così.

Accantonata la parentesi profana e godereccia, ritorniamo alla chiesa di San Biago a Modena la cui facciata e ingresso danno sulla stretta via del Carmine.

Questa chiesa a Modena è di origine trecentesche, poi modificata e ristrutturata nel corso dei secoli fino a cambiare quasi radicalmente la sua struttura, tanto che tracce dell’ assetto originario si possono vedere solo sul lato lungo che si affaccia su Via Emilia Centro.

Se all’ esterno questa chiesa di Modena si presenta sì bella, ma allo stesso tempo anche un pò anonima, per apprezzarla davvero devi visitare l’ interno e soffermarti sul coro e sulla cupola che sono decorati con un importante ciclo di affreschi realizzato da Mattia Preti nella prima metà del Seicento.

Queste opere non erano le uniche ad abbellire la chiesa di San Biagio a Modena, ma purtroppo degli altri affreschi secenteschi di Agostino Mitelli e Angelo Colonna che ornavano la volta della sagrestia rimane soltanto la parte centrale, che non è molto.

Delizioso è anche il chiostro di questa chiesa di Modena che risale al secolo XIV secolo. Ti suggerisco di osservare con attenzione il soffitto della deliziosa cappella che su questo si affaccia, con struttura a cassettoni dorati, così come l’ affresco trecentesco di Tomaso da Modena raffigurante la Madonna che allatta il Bambino.

Dopo aver visitato questa chiesa di Modena ti suggerisco di proseguire su Via Emilia Centro fino a raggiungere Viale Martiri della Libertà, attraversare il Parco Sandro Pertini, e immetterti in via San Pietro.

Qui trovi l’ Abbazia Benedettina di San Pietro, un altro importante luogo religioso e culturale a Modena centro.

Pensa che questa abbazia a Modena risale addirittura al 996 ed è stata sede di una delle prime comunità monastiche modenesi.

Al di là dell’ importanza storica dell’ edificio, ti suggerisco di visitare questa abbazia di Modena soprattutto perchè custodisce preziose opere del Rinascimento modenese.

L’ interno ripartito in 5 navate è infatti ricco di opere realizzate tra il ‘400 e il ‘500, che costituiscono quasi una rassegna degli artisti più famosi e influenti della Modena del tempo, tra i quali il più noto è Antonio Begarelli, autore delle 6 grandi statue in terracotta addossate ai pilastri della navata centrale.

Sempre del Bagarelli è la nona cappella sulla navata destra in cui è collocato il grandioso Altare delle Statue del 1553, dove oggi l’ artista riposa, oltre ad un suo dipinto intitolato la Pietà che puoi ammirare in fondo alla navata destra.

Teatro Comunale Pavarotti-Freni

Non puoi dire di aver visitato Modena centro senza aver visto anche lo splendido Teatro Comunale Pavarotti-Freni, un altro importante luogo culturale nel cuore della città emiliana.

Come dice il nome il Teatro Comunale di Modena è dal 2007 intitolato al celebre tenore modenese, che proprio qui ha mosso i suoi primi passi, restandone profondamente legato sia dal punto emotivo che professionale anche all’ apice della fama.

La figura di Pavoratti è anche oggi legata al Teatro di Modena, e non solo per il suo nome. Vicino al marciapiede in corrispondenza dell’ entrata c’è una grande statua in bronzo a grandezza naturale che lo ritrae in una delle sue tipiche pose, quasi volesse accogliere personalmente il visitatore con il suo sorriso contagioso.

In Stradello Nava al civico 6, giusto a una manciata di chilometri da Modena centro, puoi invece visitare la casa dove il tenore è nato, e che oggi è il Museo Pavarotti nel quale sono esposti centinaia di oggetti e documenti che raccontano la sua vita personale e i suoi tantissimi successi professionali in Italia e nel mondo.

Per visitare il Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena devi ritornare in Via Emilia Centro e imboccare Corso Canalgrande in direzione dei Giardini Estensi.

Il Teatro Comunale di Modena rappresenta, a partire dall’ Ottocento (1838 per la precisione), il cuore pulsante di una tradizione lirica che ha radici profonde nella cultura popolare emiliana.

Al Teatro di Modena, oltre al nome di Pavarotti, sono legati anche quelli di importanti artisti tra i quali quelli di Raina Kabaivanska, Nicolai Ghiaurov e Mirella Freni, come si intuisce dal nome.

Ogni anno questo tempio della cultura a Modena presenta un ricco cartellone di spettacoli di lirica, concerti e balletti, ed è aperto ai nuovi linguaggi musicali e visivi che lo rendono uno dei più importanti e preziosi teatri italiani.

Quando sono stato a visitare Modena ne ho approfittato per assistere ad un’ opera lirica e ne sono stato entusiasta, anche perchè mi ha permesso di conoscere l’ interno del Teatro Pavarotti-Freni che altrimenti sarebbe stato molto difficile visitare.

Arrivato davanti all’ edificio del Teatro Comunale a Modena non potrai non restare affascinato dalla splendida facciata neoclassica originale con un portico a bugnato piatto a pianterreno, un primo ordine di finestre architravate e un piano attico con finestre minori.

Ti assicuro che l’ insieme architettonico e decorativo della facciata del Teatro Comunale di Modena è davvero stupendo.

A me sono piaciute soprattutto le 4 colonne doriche della parte centrale del Teatro di Modena sulle quali noti sicuramente la ringhiera a pilastretti che mette in risalto 3 finestre scandite da lesine ioniche.

Oltre a questi dettagli è molto suggestivo anche il fastagio decorato con il Genio di Modena che incornicia lo stemma della città.

All’ interno del Teatro Comunale di Modena l’ elemento che mi è piaciuto di più è il soffitto decorato con ornati di Camillo Crespolani e con figure di Luigi Manzini dal quale pende il grande lampadario collocato con l’ introduzione della luce elettrica nel 1887.

I 5 migliori hotel a Modena centro

Se gli hotel a Modena che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne quasi 200 su Booking.com.

I 5 migliori hotel a Bologna centro

Se gli hotel a Bologna che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne più di 2.000 su Booking.com.

I 5 migliori hotel a Reggio Emilia centro

Se gli hotel a Reggio Emilia che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne più di 80 su Booking.com.

Condividi:

Ti è piaciuto l'articolo?