Ascoli Piceno, la Città delle Cento Torri nel cuore della collina marchigiana

Ascoli Piceno si trova nel cuore dell’ entroterra marchigiano e a meno di 30 chilometri dalla bellissima costa, ed è un’elegante città di provincia fuori dai circuiti del turismo di massa, che a chi ha voglia di conoscerla regala un patrimonio monumentale di grande importanza culturale delle diverse epoche, dal periodo romano fino a quello rinascimentale passando per il Medioevo. In ogni angolo del centro storico di Ascoli Piceno trovi una testimonianza storica e non si contano le chiese che sono una più bella dell’ altra, così come le splendide torri gentilizie e campanarie, molte delle quali ancora erette, tanto che è anche famosa come città delle Cento Torri. Oltre a questo, ad Ascoli Piceno puoi trovare un’ offerta gastronomica tipica molto ricca e di alta qualità, da gustare nei numerosi ristoranti disseminati per il centro storico, molti dei quali sono diventati nel tempo dei veri e proprio punti di riferimento della ristorazione gourmet

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La città di Ascoli Piceno non è propriamente una delle più blasonate d’ Italia dal punto di vista turistico, e forse anche per questo ho deciso di andare a visitarla.

Avevo voglia di scoprire una città inusuale, fuori dai soliti percorsi turistici, e sono stato molto contento di aver fatto questa scelta.

Sono stato ad Ascoli partendo dall’ altrettanto bella (e molto più conosciuta) San Benedetto del Tronto, una delle tante località di mare della costa marchigiana, che dista una manciata di chilometri, solo 28 per la precisione.

Un volo in moto dalla costa per raggiungere Ascoli Piceno, anche perchè è collegata da una superstrada a doppia corsia dove non c’è quasi mai traffico.

È chiaro che non posso dire di averla vista in modo approfondito, perchè mi sono fermato ad Ascoli poco più di una giornata, però penso di aver compreso abbastanza bene il suo carattere, che mi sembra “asciutto” e “risoluto”, come si addice alle città prestigiose.

E se mi chiedete quale città ricorda, la prima risposta che mi viene in mente è Urbino, sempre nelle Marche.

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Dove si trova Ascoli Piceno

Ascoli Piceno si trova nel cuore della Valle del Tronto, con le montagne dalla vegetazione rigogliosa che l’ abbracciano su tre lati, e che ti regalano un bellissimo sfondo naturale.

Sono sicuro che, al di la della bellezza della città di Ascoli, apprezzerai anche tu il contesto di quiete e relax che ti infonde il solo ammirare il panorama, soprattutto se come me sei sensibile alla natura e all’ eco-sostenibilità.

Cosa vedere ad Ascoli Piceno

Nel poco tempo a mia disposizione penso di aver visto tutte le cose imperdibili che offre Ascoli Piceno, anche perchè si concentrano nel piccolo centro storico che ha una mescolanza di stili che convivono molto armoniosamente tra loro, e che danno vita ad un bellissimo quadro.

Ad Ascoli Piceno ogni angolo del centro è infatti un pezzo di storia. È vero che è molto piccolo, ma sicuramente molto denso di edifici e monumenti importanti, che ci raccontano il suo passato fin dall’ epoca romana, passando per il Medioevo e il Rinascimento.

Come puoi notare il centro di Ascoli è luminosissimo, perchè per la sua costruzione hanno usato quasi dappertutto il travertino, che gli conferisce anche molta eleganza e leggerezza, proprio come il vestito che indossa un’ elegante signora per prepararsi ad una serata di gala o a una passeggiata tra le sue bellissime vie.

Piazza dell’ Arengo: la più importante piazza monumentale di Ascoli Piceno

Parcheggiata la moto appena prima di entrare nella zona pedonale della Piazza Arringo, conosciuta anche con il nome di Piazza dell’ Arengo, la mia visita alla città di Ascoli Piceno è cominciata proprio da qui. E già da un primo sguardo ho capito subito che questa piazza di Ascoli non è una piazza qualsiasi.

Infatti mi sono trovato davanti alla piazza monumentale più antica della città di Ascoli, che accoglie i più importanti edifici storici che la abbelliscono con le loro facciate monumentali. Il più bello e importante dei monumenti che trovi nella Piazza dell’ Arengo di Ascoli è sicuramente il Palazzo dell’Arengo del Secolo XIII, che per molti anni è stato il principale edificio pubblico.

Insieme a questo, nella Piazza dell’ Arengo di Ascoli Piceno ce ne sono altri tutti molto belli, tra i quali il Palazzo Vescovile, il Duomo di Sant’Emidio e di lato, un pò nascosto, il Battistero di San Giovanni. Ai quali fanno compagnia Palazzo Fonzi e Palazzo Panichi, che è anche sede del Museo Archeologico di Ascoli Piceno.

Per non parlare delle due bellissime fontane, una delle quali a dire la verità un pò strana, perchè ha un pesce sulla sommità del quale però non sono riuscito a comprendere il significato. E non lo riesco trovare da nessuna parte, nemmeno attraverso le ricerche su Internet. Se lo conosci, dimmelo per favore, perchè sono davvero molto curioso.

Piazza del Popolo: il “salotto” di Ascoli Piceno

Da Piazza dell’ Arengo, dopo una breve passeggiata sotto il sole cocente delle 2 del pomeriggio del mese di Luglio, arrivo a Piazza del Popolo, sicuramente la più emblematica e famosa piazza di Ascoli Piceno, esattamente all’ incrocio tra il cardine e il decumano, gli assi stradali principali dell’ organizzazione urbanistica romana, corrispondenti al corso Giuseppe Mazzini e a via del Trivio.

Lo stile architettonico della Piazza del Popolo di Ascoli è marcatamente rinascimentale e il suo spazio è circoscritto da edifici emblematici, primo tra tutti il Palazzo dei Capitani del Popolo dal quale prende il nome.

Gli elementi architettonici che più mi sono piaciuti della Piazza del Popolo di Ascoli Piceno sono le dolci forme gotiche della Chiesa di San Francesco (con il chiostro posteriore, che però è anonimo, non come ad esempio quello bellissimo presente a Salta La Linda, in Argentina), mentre tutto il resto del perimetro è incorniciato da palazzetti rinascimentali a portici, e logge.

Bellissima è anche la sua pavimentazione, realizzata con lastre di travertino levigato che la rende molto chiara e luminosa e grazie al quale nei giorni di pioggia assume un suggestivo effetto a specchio. Ma ti assicuro che riflette anche il sole, e l’ ho sperimentato sulla mia pelle. Non ti puoi immaginare la fatica che ho fatto per scattare le fotografie che stai vedendo, proprio perchè avevo il sole che mi accecava.

Piazza del Popolo è definita come “salotto” di Ascoli Piceno, ed è il luogo per eccellenza dove gli ascolani si incontrano la sera e nei fine settimana per fare quattro chiacchiere o per passeggiare.

Lo pensava anche lo scrittore e giornalista Guido Piovene che nel suo libro Viaggio in Italia descrive la Piazza del Popolo di Ascoli Piceno come <<la piazza Italia che insieme con quella di San Marco a Venezia dà più un’impressione di sala>>

Aderente ad un’ abside della facciata della Chiesa di San Francesco nella città di Ascoli c’è l’Edicola assegnata per tradizione allo scultore Lazzaro Morelli, raffigurante la Madonna di Reggio, per volere del committente.

Passando dal sacro al profano, uno degli elementi emblematici in Piazza del Popolo di Ascoli Picenoè lo storico Caffè Meletti, in stile Liberty, da sempre punto di riferimento della vita mondana cittadina, inaugurato addirittura il 18 Maggio 1907 e annoverato nell’ elenco dei 150 Caffè Storici d’Italia.

L’ edificio era di proprietà di Silvio Meletti, industriale e produttore di liquori, tra i quali l’ Anisetta Meletti, che ancora oggi è uno dei prodotti tipici più emblematici della città di Ascoli, e considerato all’ unanimità come il più nobile dei classici dell’ arte liquoristica italiana.

L’ Anisetta Meletti è un prodotto assolutamente naturale e soprattutto una vera delizia per il palato. A me piace incredibilmente tanto che già avevo sentito parlare di Ascoli Piceno proprio per questo motivo.

La Piazza del Popolo di Ascoli Piceno è davvero elegante ma leggera e sinuosa, e tra le persone che l’ hanno amata c’è anche lo storico Antonio Rodilossi che la descrive come <<una delle piazze più armoniose d’Italia, isola pedonale e cuore del centro storico>>.

In un ristorante di Piazza del Popolo di Ascoli mi sono fermato per provare le celebri olive all’ ascolana e altri prodotti della gastronomia tipica di questa porzione dell’ entroterra marchigiano, che come ti ho già detto è davvero molto ricca e di qualità.

Chiaramente non è la prima volta che mangiavo le olive all’ ascolana, ma ti assicuro che ho provato appena fatte qui ad Ascoli qui avevano decisamente un altro gusto.

Ma non mi sono stupito perchè succede sempre così quando si prova un piatto regionale proprio nel luogo di origine preparato esattamente secondo la ricetta della tradizione. Non si può mai trovare la stessa autenticità da nessun’ altra parte.

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– Il ponte romano di Solestà: uno dei 7 ponti di Ascoli Piceno

Poco distante da Piazza del Popolo, entrando nel quartiere medioevale, si trova il ponte romano di Solestà, uno dei sette ponti presenti nella città di Ascoli Piceno e nelle immediate vicinanze.

Ma sicuramente il Ponte di Solestà è più bello e caratteristico tra i ponti di Ascoli, anche se per nulla paragonabile per bellezza e maestosità con altri ponti romani che ho visto visitando altre località. Primo tra tutti il bellissimo Ponte di Tiberio a Rimini, simbolo culturale che introduce al centro storico della città romagnola: una vera e proprio chicca.

Il ponte di Solestà collega il centro della città di Ascoli Piceno con il quartiere di Porta Cappuccina. La sua costruzione risale addirittura all’ epoca dell’Imperatore Augusto, anche se è noto il nome dell’ architetto che lo ha costruito, e la sua struttura si getta direttamente tra le rive del fiume Tronto.

Il ponte di Solestà ha l’aspetto tipico delle opere romane e come la maggior parte degli edifici storici di Ascoli Piceno è realizzato completamente in travertino.

La struttura di questo ponte di Ascoli è costituita da un’ unica campata con un maestoso arco a tutto sesto, anche se è difficile vederlo con chiarezza a causa della vegetazione che si è sviluppata lateralmente e che lo nasconde. Infatti ho fatto molta fatica a fotografarlo.

L’ antica porta di Ascoli che vedi nella foto qui sopra all’ inizio del ponte è la Porta Solestà del 1230. Se ci fai caso noterai che mostra, al di sopra del fornice, lo stemma comunale della città di Ascoli Piceno, che nella sua estrema semplicità è davvero stupenda.

Dal Ponte di Solestà, passando sotto la porta, ti consiglio di seguire via delle Stelle, il vecchio camminamento che si snoda ancora oggi fuori dalle mura cittadine, per fare un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo e ammirare il panorama quasi intatto della città di Ascoli ai tempi dell’ Età Comunale.

Peccato che i soliti idioti hanno imbrattato le antiche mura che ne delimitano il perimetro con squallidi scarabocchi che hanno il coraggio di chiamare graffiti. Davvero uno scempio che non capisco perchè si permetata di restare impunito.

Partendo da qui ti suggerisco di addentrarti in qualche “Rua”, le strettissime stradine di Ascoli Piceno che ti assicuro possono svelarti delle bellissime ed inaspettate emozioni.

– Le 100 torri di Ascoli Piceno

Nella fotografia del ponte che guarda verso il centro storico della città di Ascoli Piceno hai sicuramente notato una torre.

È la Torre dei Grisanti, una delle circa 200 torri gentilizie che erano presenti nel territorio di Ascoli nell’ epoca medioevale prima che Federico II nel 1242 ne fece distruggere circa novanta. Ecco qui svelato il mistero di Ascoli Città delle 100 Torri, anche se con una certa approssimazione matematica.

Oggi ad Ascoli di tutte quelle torri ne rimangono censite circa 50, anche se nel corso del tempo molte sono state ridimensionate e inglobate nelle abitazioni. Mentre 2 sono diventate campanili di chiese. Eccola la Torre dei Grisanti in tutta la sua lineare maestosità, sicuramente uno dei simboli emblematici della città di Ascoli.

– Il Teatro Romano

Una piccola passeggiata e sono arrivato al Teatro Romano di Ascoli Piceno, addossato al Colle dell’ Annunziata. L’ antico Teatro Romano di Ascoli che ha l’ emiciclo delle gradinate esposte verso Nord per preservare gli spettatori dal sole durante gli spettacoli, che come ti ho già detto quando risplende qui ad Ascoli è accecante.

Come succedeva spesso, anche ad Ascoli Piceno i romani hanno costruito le gradinate dei teatri su di un colle, per risparmiare tempo e costi di realizzazione grazie alla presenza della pendenza naturale.

Pare che il Teatro Romano della città di Ascoli risalga al Secolo I a.C. mentre fu rinvenuto durante gli scavi condotti nel 1932. Ed è usato ancora oggi per gli spettacoli e le manifestazioni estive per i quali rappresenta una cornice davvero suggestiva ed emozionante.

– Il Teatro Ventidio Basso

Il Teatro Ventidio Basso è in assoluto il teatro più bello della città di Ascoli Piceno, soprattutto per la sua facciata neoclassica in travertino che oso definire grandiosa e pura, con un colonnato centrale in stile ionico.

Mi sono fermato ad ammirare la facciata del teatro di Ascoli per diversi minuti perchè mi ha lasciato davvero a bocca aperta. Facciata che è la firma inconfondibile di Ireneo Aleandri, l’ architetto marchigiano che lo ha costruito tra il 1840 e il 1846.

Anche l’ interno del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno è davvero stupendo; si compone infatti di una sala ovale con 4 ordini di palchi a loro volta suddivisi in 23 palchetti ciascuno, più ovviamente il loggione e la galleria.

Come dice il nome è una consacrazione della città di Ascoli in onore Ventidio Basso, eroe della Roma Repubblicana e uomo dalle spiccate doti militari e politiche.

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– Il Forte Malatesta

Probabilmente so cosa ti stai chiedendo… Ebbene sì: i Malatesta, antica famiglia nobile di Rimini, sono arrivati fino ad Ascoli Piceno. Più precisamente ci è arrivato Galeotto Malatesta verso la metà del Trecento, quando ha costruito questa fortezza sui resti di una precedente rocca.

Il Forte Malatesta di Ascoli Piceno si trova nei pressi del ponte di Cecco, e al tempo della sua costruzione era passo obbligato per tutti quelli che accedevano alla città proveniendo dalla zona Est, mentre oggi è sede di un importante polo museale polifunzionale che porta ad Ascoli anche tanti eventi e manifestazioni culturali di rilevanza nazionale ed internazionale.

Se hai occasione di visitare l’ entroterra della Provincia di Rimini puoi conoscere molte altre fortificazioni che la famiglia Malatesta ha fatto edificare a difesa dei suoi borghi. E non è un caso che questa splendida zona è conosciuta proprio come Signoria del Malatesta. Io l’ ho percorsa in moto, e seguendo il link puoi leggere anche il mio racconto di viaggio.

Come ti ho già detto purtroppo non ho avuto il tempo per conoscere Ascoli Piceno in profondità, perchè ci sarebbe voluto almeno un intero fine settimana. Ma quello che ho visto mi è bastato per amare la sua naturale eleganza, la sua luminosità e la grande ricchezza del suo patrimonio monumentale che comunque si presenta semplice e lineare.

Se hai tempo fermati di più ad Ascoli e sfrutta questa occasione per conoscere gli altri splendidi borghi storici che sorgono nelle immediate vicinanze. Io purtoppo sono riuscito a dare una rapida occhiata solo ad Offida, una vera bomboniera storica, ma voglio tornarci presto per visitare anche gli altri.

E non dimenticate che non lontano da Ascoli, proveniendo da Nord, c’è anche il bellissimo entroterra del Monte Conero, quindi puoi prenderti qualche giorno per conoscere con calma un pò di più di questa splendida regione. E la sua squisita gastronomia tipica.

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2 comments

  1. Il centro storico di Ascoli Piceno non è propriamente piccolo, anzi. E’ il più grande di tutta la fascia adriatica, e uno dei più grandi in assoluto in Italia.

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