Da grande amante della montagna e della natura sono felice di condividere con te la notizia che l’UNESCO ha iscritto l’alpinismo nella lista dei beni dichiarati Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Booking.comLa decisione è stata stata presa dalla XIV sessione del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’organismo che si è svolta Bogotá in Colombia proprio ieri 11 Dicembre, Giornata Internazionale delle Montagne.
Il processo di candidatura è iniziato oltre 9 anni fa ed è stato promosso e sostenuto in modo congiunto da Italia, Francia e Svizzera. Coinvolge a livello nazionale i territori dell’intero arco alpino e dell’Appennino Centrale tra i quali i massicci del Monte Bianco, del Monte Rosa, le Dolomiti e il Gran Sasso.
Il coordinamento ha avuto due protagonisti: il comune italiano di Courmayeur e quello francese di Chamonix che sono senza ombra di dubbio due delle località più emblematiche al mondo per la pratica di questa disciplina definita come “l’arte di scalare le montagne e le pareti rocciose, grazie a capacità fisiche e intellettuali”.
La candidatura dell’Alpinismo a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO ha evidenziato gli aspetti culturali e sociali, oltre al suo spirito internazionale, e l’entità internazionale ha riconosciuto di fatto questa disciplina sportiva come una forma d’arte, una scalata rispettosa dell’ambiente ispirata da principi di solidarietà e libertà.
Se anche tu sei un appassionato di alpinismo sai che in Italia la sua pratica è rappresentata ufficialmente dal Club Alpino Italiano (CAI) e dal Collegio Nazionale delle Guide Alpine (CNAGAI) ed ha un’importanza fondamentale per diffondere la conoscenza dell’ambiente e dell’ecosistema contribuendo alla sua protezione.
Ma è anche importante come forma di promozione dello stile di vita sostenibile e responsabile.
Se lo pratichi attivamente ti sarai reso conto da solo che al di là dell’essere una disciplina sportiva molto completa e salutare è la naturale espressione di saperi, di tecniche e di competenze specifiche che fanno parte del patrimonio innato e delle culture locali dei territori montani e delle loro comunità.
E in più presuppone la promozione di valori molto nobili come la solidarietà e l’aiuto reciproco.