Monterosso al Mare conosciuta più semplicemente come Monterosso è uno dei borghi delle Cinque Terre e precisamente quello più vicino a Levanto e a Genova e anche l’unico ad avere una vera spiaggia. Monterosso al Mare è una piccola bomboniera costituita da una manciata di case nella quale trovi molte testimonianze storiche, religiose e culturali. Ma maggior parte di queste nel cuore del centro storico insieme a minuscoli ristoranti nei quali puoi degustare gli squisiti piatti tipici della tradizione gastronomica ligure e preparati rigorosamente con i prodotti naturali coltivati sui terrazzamenti delle dolci colline alle sue spalle. A Monterosso non c’è solo l’elemento mare che ti aspetta ma anche tanto verde, soprattutto bellissimi boschi di faggi e lecci centenari che puoi conoscere passeggiado al ritmo che preferisci sui bellissimi sentieri che la circondano tra i quali il più bello è senza dubbio il Sentiero Azzurro che si traforma nella celebre Via dell’Amore tra Manarola e Riomaggiore.

Cosa troverai in questo articolo:
- Come arrivare a Monterosso
- Cosa vedere a Monterosso al Mare
- Fegina e le spiagge di Monterosso
- La Statua del Gigante
- Scoglio di Fegina (o scoglio di Monterosso)
- Promontorio di Punta Mesco
- Il Podere Casa Lovara
- Convento dei Frati Cappuccini e Chiesa di San Francesco
- Chiesa di San Giovanni Battista
- I resti delle mure difensive, la Torre Aurora e il bunker
- Parco Letterario Eugenio Montale
- Oratorio di Santa Croce (o dei Bianchi)
- Oratorio dei Neri
- Il Santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso
- I 6 migliori Appartamenti, B&B e hotel a Monterosso al Mare
Monterosso al Mare conosciuta più semplicemente come Monterosso è il borgo più grande ed abitato tra quelli situati nel territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre ed è anche quello più a Nord e più a Ovest proveniendo da La Spezia.
Ma Monterosso al Mare ha anche un’altra particolarità che lo distingue dagli altri borghi: è l’unico che ha una vera spiaggia dove poter prendere il sole ed è per proprio per questo motivo che è anche quello più amato e frequentato sia dagli abitanti delle località dei dintorni che da quelli che vivono nei paesini arroccati nell’entroterra.
E poi secondo me Monterosso ha un’altra caratteristica peculiare che in questo caso è del tutto personale. Tra quelle che formano le Cinque Terre è secondo me quella con il carattere più asciutto e in un certo senso più austero e meno accogliente anche se sinceramente non sò dirti da dove arriva questa mia sensazione.
Forse questa mia sensazione deriva della sua specifica struttura urbanistica e architettonica o forse semplicemente perchè quando l’ho visitata il cielo era particolarmente nuvoloso. Chissà…fatto sta che le altre località delle Cinque Terre mi sono sembrate più aperte, vivaci, e se vogliamo giocose.
Ma vale sicuramente la pena visitare Monterosso al Mare anche solo per qualche ora perchè ci trovi tante piccole cose interessanti da scoprire e da conoscere inclusi dei deliziosi ristorantini dove potrai assaporare qualche squisita ricetta regionale ovviamente a base di pesce rigorosamente freschissimo.
Vuoi conoscere le Cinque Terre in giornata da Milano con crociera? Un’opportunità da non pedere! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

Monterosso è insieme storia e natura infatti all’interno dei suoi confini comunali conserva deliziose chiese a fasce bianche e nere in tipico stile ligure insieme ai segni delle antiche battaglie navali mentre si proeitta all’esterno attraverso i bellissimi sentieri escursionistici spesso a strapiombo sul mare che la collegano con le altre Cinque Terre.
Tra i sentieri che partono da Monterosso al Mare il più celebre è sicuramente il Sentiero Azzurro che ti accompagna verso Manarola che poi diventa Via dell’Amore tra Manarola e Riomaggiore.
Ma di sentieri da Monterosso ce ne sono molti altri che si arrampicano nell’entroterra verso i terrazzamenti coltivati delimitati dai celebri muretti a secco che sono uno dei simboli culturali ed economici di questo territorio e talmente tipici e preziosi da essere riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
Prima di continuare solo un picollo accenno storico: come gli altri borgi delle Cinque Terre anche la storia di Monterosso al Mare deve essere ricercata nel lontano passato.
Le prime notizie sull’esistenza dell’abitato di Monterosso risalgono al 1201 mentre nel 1214 si edificarono le prime fortificazioni per difendere il borgo dalle invasioni saracene che arriva ad essere il sistema difensivo più importante di tutto il territorio oggi compreso nel Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Come arrivare a Monterosso
– Macchina
Se ti sta passando per la testa di visitare Monterosso in macchina ti consiglio vivamente di abbandonare subito l’idea perchè, come per le altre Cinque Terre, anche qui è molto difficile trovare un parcheggio, con il “molto” che si trasforma in “impossibile” se ci vieni in estate.
E anche se hai una fortuna sfacciata e ne trovi uno libero la sosta ti costerà un occhio nella testa, quasi più che il pranzo o la cena al ristorante.
– Moto
Io a Monterosso al Mare ci sono venuto in moto e la storia cambia decisamente in meglio perchè per fortuna anche qui i parcheggi dedicati alle due ruote hanno le strisce bianche e un buco lo trovi quasi sicuramente anche in altissima stagione.
E poi con la moto ti puoi godere la strada che collega tutte le Cinque Terre che è davvero molto panoramica perchè passa nella parte alta.
La strada ti permette di vedere i terrazzamenti agricoli con i tipici muretti a secco che caratterizzano il panorama collinare del Parco e che sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
– Treno
Se non sei un motociclista allora non ti resta che venire a Monterosso in treno dall’altrettanto bella località di Levanto.
Attenzione! Il treno non è un ripiego ma un’ottima alternativa per visitare le Cinque Terre. Sicuramente è la più economica e la più veloce perchè sulla linea La Spezia-Levanto i treni sono davvero molto frequenti (mediamente uno ogni 15 minuti) e si fermano in tutte le località.
Vuoi conoscere tutte le bellissime Cinque Terre in giornata da Firenze? Ti consiglio questa escursione guidata completa ed economica! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

Io ti consiglio di comprare il biglietto unico che ti permette di visitare tutte le Cinque Terre in treno nei due sensi e che ha la duranta di un giorno intero durante il quale puoi fare tutti gli spostamenti che vuoi. Ovviamente ci sono opzioni anche per più giorni che prevedono agevolazioni. Sono previsti interessanti sconti anche per bambini e per altre categorie di persone.
Puoi comprare il biglietto del treno per Monterosso al Mare e per le altre Cinque Terre alla stazione di Levanto oppure online sul sito di Trenitalia al prezzo di 16 euro (intero). In alternativa puoi pagare il biglietto per ogni tratta 4 euro ma ti anticipo che questa opzione non è per nulla economica soprattutto se la tua idea è quella di vedere tutti i borghi.
– Aereo
Il treno è il mezzo ideale anche se arrivi in Liguria in aereo dall’Aeroporto di Genova che è collegato alla stazione di Piazza Principe da dove puoi prendere uno dei tanti treni giornalieri per Levanto.
La stazione di Monterosso è molto comoda perchè è vicinissima alla spiaggia e a pochi minuti a piedi dal centro storico.
– Traghetto
In realtà hai una quinta opzione per arrivare a Monterosso al Mare che è in assoluto la più scenografica.
Sto parlando del traghetto che collega via mare i borghi delle Cinque Terre, anche se rispetto al treno lo spostamente è decisamente più lento.
Se hai in programma di visitare altri borghi oltre a Monterosso puoi scegliere di fare una parte del percorso in treno e usare il traghetto per la parte restante.
Cosa vedere a Monterosso al Mare
Se arrivi a Monterosso al Mare in treno ti trovi direttamente a Feriga che è il borgo nuovo. Ti trovi in mezzo a un mucchietto di case, agli hotel più costosi e proprio davanti alla spiaggia c’è la stazione.
Da qui percorri poche centinaia di metri di lungomare e dopo aver attraversato una breve galleria ti ritrovi nel vecchio centro storico di Monterosso che è sicuramente la parte più tipica e la più interessante da visitare. Qui ti aspettano i romantici caruggi dove trovi le enoteche, i ristoranti più tipici e i pochissimi negozi.
In realtà c’è una seconda via per arrivare al centro storico di Monterosso al Mare che è quella che si inerpica per il crinale della montagna. Attraverso i Bastioni si immette nelle via delle agavi fino al Convento dei Frati Cappuccini per poi ridiscendere. Ed è proprio quella che ti consiglio di percorrere perchè è davvero molto panoramica.
Di fronte a te si apre il bellissimo mare dell’Area Marina del Parco delle Cinque Terre e il tuo sguardo può spaziare a 360 grandi lungo la costa rocciosa con speroni a picco sul mare dal catatteristico profilo frastagliato. Tranquillo perchè la strada non è particolarmente ripida quindi la puoi fare anche se non sei allenato.
– Fegina e le spiagge di Monterosso
Come ti ho già accennato Monterosso è l’unica delle Cinque Terre ad avere spiagge. Per la precisione sono tre anche se la più famosa e la più lunga è la spiaggia di Fegina che è anche la prima che trovi appena uscito dalla stazione e quella che ti conduce verso il centro storico.
Sulla spiaggia di Fegina trovi anche lo Scoglio di Fegira che sicuramente hai già visto in molte delle foto che fanno i turisti a Monterosso al Mare e che pubblicano sui loro profili social.
Stenterai a crederci ma nel 2007 la spiaggia di Fegina di Monterosso è stata proclamata dalla rivista americana Forbes tra le 25 più sexy del mondo.
Non ci credevo nemmeno io fino a che non l’ho letto con i miei occhi proprio sul sito della rivista perchè sisuramente è bella ma arrivare a dire che è addirittura tra le 25 più belle del mondo mi sembra quanto mai esagerato. In ogni caso se visiterai il borgo di Monterosso al Mare potrai giudicare tu stesso.
Che ne dici di una gita in barca alla scoperta delle Cinque Terre da La Spezia? È un’escursione emozionante e molto economica! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

A Monterosso a me piace molto la spiaggia del Nettuno che si chiama così proprio perchè si trova proprio sotto la Statua del Gigante della quale ti parlerò tra pochissimo.
La terza è la spiaggia di Monterosso. Complimenti a parte per la fantasia nella scelta del nome è quella che si trova proprio davanti alla parte vecchia del centro storico.
La spiaggia di Monterosso al Mare è molto più piccola della spiaggia di Fegira ma è decisamente più affollata al punto che i lettini sono così vicini tra loro che se sei sdraiato e alzi il braccio rischi di tirare una gomitata sulla faccia a chi ti sta vicino.
– La Statua del Gigante
Ti ho già accennato alla statua del Gigante che si trova nel borgo di Fegira di Monterosso che i locali conoscono come statua di Nettuno.
La statua del Gigante di Monterosso al Mare è alta 14 metri ed è fatta interamente in cemento armato.
Originariamente la statua pesava circa 170 tonnellate ed è stata progettata dall’architetto Francesco Lovacher per adornare la splendida Villa Pastine che fu dimora dei coniugi Giovanni e Juanita Pastine. Questa coppia nativa di Monterosso è tornata dall’Argentina dopo aver fatto fortuna.

Oggi l’uomo scolpito che è il Dio dei mari che protegge Monterosso al Mare è diventato simbolo del paese. È raffigurato appoggiato alla roccia e oggi pesa molto meno delle 170 tonnellate originarie perchè durante i mombardamenti della Seconda Guerra Mondale ha perso l’enorme conchigla che sorreggeva e che aveva la funzione di terrazzo affacciato sull’omonima spiaggia di Nettuno.
In realtà il Nettuno di Monterosso perse anche un braccio e il tridente ma nonostante queste amputazioni è ancora lì intento a fissare il mare ed è diventato un simbolo di resistenza di fronte alle avversità.
– Scoglio di Fegina (o scoglio di Monterosso)
Uno dei più scenografici punti di Monterosso al Mare che sicuramente avrai visto in molte delle fotografie scattate dai turisti è lo Scoglio di Fegira che si trova a pochissimi metri dalla fine dell’omonima spiaggia.
Lo Scoglio di Fegira è tanto emblematico per il borgo di Monterosso da essere anche conosciuto con il nome proprio di Scoglio di Monterosso.
Oltre che imponente lo scoglio di Monterosso è secondo me davvero bellissimo per il contrasto tra il suo colore scuro, il chiaro della sabbia e l’azzurro turichese del mare antistante.
Vuoi conoscere tutte le bellissime Cinque Terre con tour in giornata da Montecatini Terme con pranzo incluso? È un’occasione imperdibile! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

Ti verrà sicuramente voglia di salirci per ammirare la costa delle Cinque Terre dalla sua sommità oppure per lanciarti nel mare con un tuffo ma stai attento perchè entrambe queste cose sono assolutamente vietate. Il rischio di scivolare sulla roccia è molto alto a causa dell’umidità e il mare sottostante è poco profondo.
Lo scoglio di Fegina di Monterosso al Mare ha addirittura un terzo nome. Infatti è anche conosciuto come i “Faraglioni” a causa della sua spaccatura in due pezzi generata alla forza delle onde che fin dalla notte dei tempi si abbattono contro la sua stazza.
È bellissimo stare vicino alla spaccatura perchè nell’impatto l’acqua che entra all’interno si nebulizza e rilascia un intenso profumo di salsedine.
– Promontorio di Punta Mesco
A circa 2,5 chilometri dalla spiaggia di Fegina si erge il verde promontorio di Punta Mesco che è il divisorio naturale tra Monterosso e la graziosa località di Levanto.
Punta Mesco raggiunge l’altezza di 300 metri sul livello del mare ed è costituita da arenarie che hanno resistito per millenni alla forza erosiva del mare e degli agenti atmosferici a differenza delle rocce più tenere che invece hanno ceduto generando l’attuale conformazione di promontorio.

Se ti trovi a Monterosso al Mare durante una giornata di bel tempo ti consiglio di fare come me e di affrontare la distanza che separa spiaggia Fegina e Punta Mesco camminando a ritmo di trekking per 50 minuti sul sentiero facile e ben segnalato che ti regala un bellissimo panorama della costa circostante.
Quesro percorso è avvolto dalla vegetazione rigogliosa, colorata e selvaggia, e puoi respitare i profumi intensi e indimenticabili tipici della macchia mediterranea. Bellissimo durante i giorni d’estate Punta Mesco a Monterosso è impareggiabile in primavera quando per la mancanza di turisti lo puoi quasi sicuramente fare in totale solitudine circondato solo dai bellissimi suoni della natura.
– Il Podere Casa Lovara
Lungo il percorso che separa la spiaggia di Fegina di Monterosso al Mare e Punta Mesco ti consiglio di fare una sosta per visitare il Podere Casa Lovara. Questo è l’ultimo segno ancora tangibile dell’insediamento umano a Punta Mesco fino al 1999 quando fù istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Da quel momento la natura ha cominciato a impossessarsi nuovamente di questa zona di Monterosso dannegiando gli edifici del podere e mangiando le culture fino a far crollare i muretti a secco che sostenevano i terrazzamenti che erano importanti anche per la funzione di difesa dal rischio idrogeologico.

L’area di Punta Mesco di Monterosso al Mare ha un’estensione di 45 ettari all’interno dei quali sorgono anche tre edifici rurali ora di proprietà del FAI. Questa zona è oggetto di un importante processo di riqualificazione guidato dall’ente finalizzato a riportare l’area alla sua storica funzione di produzione agricola nel rispetto dei principi e dei rigidi criteri di ecosostenibilità del Parco delle Cinque Terre.
La prima fase del recupero di Podere Casa Lovara è già conclusa e ha interessato il ripristino degli edifici rurali e degli antichi terrazzamenti di Monterosso sui quali sono stati ricavati spazi utili a coltivare ulivo, vite e alberi da frutto e orti.
Oggi ci trovi spazi dedicati all’accoglienza, la possibilità di effettuare visite che raccontano la storia e le prospettive dell’insediamento oltre a suggerimenti preziosi sui dintorni e sui numerosi sentieri che fanno di Punta Mesco a Monterosso al Mare uno fra i paesaggi più tipici e affascinanti di tutta la Liguria.
– Convento dei Frati Cappuccini e Chiesa di San Francesco
Se dal lungomare di Monterosso ti dirigi al centro storico ti consiglio di scegliere la suggestiva strada in salita che ti porta fino al Convento dei Cappuccini con annessa Chiesa di San Francesco.
Riconosci la chiesa per la sua facciata dalle caratteristiche fasce bianche e nere costruita a partire dal secolo XVII. La Chiesa di San Francesco a Monterosso ha una graziosa piazzetta antistante che secondo me è addirittura più bella dell’interno.
Anche qui un grande esercizio di fantasia nella scelta del nome. La piazzetta si chiama proprio Piazzetta di San Francesco e da qui parte una scalinata che ti porta al cimitero della chiesa.
Di per sè non vale la pena vedere il Convento di San Francesco perchè è abbandonato a se stesso ma ci sono salito lo stesso perchè dall’alto del cimitero ho potuto vedere il bellissimo panorama che ha come protagonista il mare che lambisce la costa di Monterosso al Mare.
Che ne dici di un tour privato alle Cinque Terre per conoscere i vigneti di Manarola e fare una squisita degustazione di vini locali? È un’opportunità da non perdere! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

Gli interni della chiesa e del convento conservano pregievoli dipinti di pittori di scuola genovese insieme ad una Crocefissione che gli esperti attribuiscono quasi all’unanimità a Van Dick o a suoi allievi.
Ma la cosa veramente gradevole che offre questo angolo sopraelevato di Monterosso immerso nel silenzio è la sensazione di assoluta pace e spiritualità tipico dello stile francescano.
Un’ultima curiosità: il convento si è classificato al primo posto in Italia nel censimento “I luoghi del cuore 2014” del FAI – Fondo Ambiente Italiano. Anche questo riconoscimento mi sembra un pò esagerato ma è una mia opinione personale che comunque nulla toglie alla bellezza di questo angolo di Monterosso al Mare.
La strada delle agavi che ti conduce alla Chiesa di San Francesco si chiama così proprio perchè il percorso è disseminato da queste bellissime piante alcune delle quali hanno tantissimi anni che dividono lo spazio con moltissime specie di bellissime piante grasse.
Ad un certo punto del percorso trovi una piccola deviazione che porta ad un terrazzino su Monterosso nel quale trovi la grande statua di San Francesco che è rappresentato accompagnato da un cane mentre guarda verso la spiaggia quasi a volerla proteggere.
– Chiesa di San Giovanni Battista
All’ingresso del borgo vecchio di Monterosso al Mare in piazza Don Giovanni Minzoni che si affaccia sulla sinistra della via principale non puoi non notare quello che secondo me è l’edificio religioso più affasciante del paese.
Sto parlando della Chiesa di San Giovanni Battista costruita tra il 1282 e il 1307 che è anche Cattedrale di Monterosso. Quello che vedi oggi è il risultato di un’importante ristrutturazione in epoca barocca che gli ha dato anche l’attuale struttura a tre navate.
L’aspetto che colpisce immediatamente della Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso al Mare è ovviamente la facciata che è così bella da essere un invito nemmeno tanto esplicito ad entrare immediatamente per scoprire le bellezze che custodisce al suo interno.
Lo stile della Cattedrale di Monterosso è quello classico e lineare del gotico ligure-pisano con ornature tradizionali a fasce di marmi bianchi e neri e con un raffinatissimo rosone nella parte superiore attribuito dagli esperti ai pistoiesi Matteo e Piero da Campiglio.
Bellissimo è anche il portone di ingresso sormontato da un delizioso affresco che rappresenta il battesimo di Cristo.

All’interno della Cattedrale di Monterosso al Mare trovi un prezioso trittico su tela che raffigura la Vergine con il Bambino tra due santi che è opera di un autore sconosciuto comunque riconducibile per stile alla Scuola di Giotto. Un altro prezioso elemento è la fonte battesimale del Secolo XIV.
Davvero molto bella è anche la torre campanaria merlata a base quadrangolare inizialmente concepita come torre di vedetta dalla Repubblica di Genova e costruita per intercettare le eventuali invasioni nemiche.
Nemmeno la torre campanaria è esattamente identica alla sua struttura originale infatti è stata alzata di qualche metro durante il Secolo XV e poi ricostruita parzialmente nel Secolo XVIII dopo i danneggiamenti subiti a causa di un terremoto che ha colpito la zona di Monterosso.
– I resti delle mure difensive, la Torre Aurora e il bunker
Se fai una passeggiata fino al promontorio del Colle di San Cristoforo che separa l’antico borgo di Monterosso al Mare da Feligna proprio nel punto dove imbocchi la strada in salita per arrivare al Convento dei Cappuccini vedrai l’articolato sistema difensivo con le mura della cittadella insieme ai resti dell’antico castello con annesse due torri.
Ma la struttura più bella è senza ombra di dubbio la Torre Aurora che in passato era postazione di vedetta e di difesa edificata nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare le pericolose incursioni dei predoni turchi a Monterosso.
Oggi la Torre Aurora di Monterosso al Mare è una residenza privata e per questo non più visitabile. Ma rimane pur sempre il simbolo di una storia molto movimentata fatta di frequenti scontri tra i due eserciti nella quale il castello che anticamente si trovava in questo punto aveva il ruolo di importante misura difensiva per l’abitato.
Lo sai che il kayak è il modo migliore per ammirare Corniglia e le altre Cinque Terre dal mare? Approfitta di questa fantastica escursione guidata! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

Proprio al di sotto di Torre Aurora a Punta Corona trovi una strana costruzione arrotondata. È un bunker della Seconda Guerra Mondiale costruito ovviamente per permettere ai cittadini di ripararsi dagli attacchi aerei che colpivano il comune di Monterosso.
Se percorri il breve sentiero che la separa Torre Aurora dai bunker ci puoi arrivare piuttosto vicino ma non puoi entrarci. Anche se la posizione diretta sul mare è strana per un bunker difensivo probabilmente l’accesso (o la fuga) via mare aveva fatto considerare buona questa postazione.
– Parco Letterario Eugenio Montale
A 450 metri da Fegina di Monterosso trovi anche il Parco Letterario Eugenio Montale che è nato in occasione dei 40 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura al celebre scrittore.
La funzione del Parco Letterario Eugenio Montale è quella di far rivivere a te e agli altri visitatori le emozioni intense che il grande poeta è riuscito a imprimere attraverso i versi delle sue liriche.
Simbolo del Parco Eugenio Montale di Monterosso al Mare è la casa in stile liberty che il poeta definiva “la pagoda giallognola” e “la casa delle due palme” e nella quale era solito trascorrere le estati.

Se vuoi fare come ho fatto io e vivere un’esperienza molto particolare ed approfondita puoi visitare il parco prendendo parte a uno dei tuoi guidati dalle guide ufficiali che ti fanno conoscere i terrazzamenti a picco sul mare e immergere nell’ambiente che ispirò Montale.
Durante le passeggiate le guide recitano le poesie più legate a Monterosso al Mare e alle Cinque Terre contenute nella raccolta “Ossi di seppia“.
Montale affermava: “Quella di Monterosso è stata una stagione molto formativa, però ha anche costituito l’avvio all’introversione, ha portato ad un imprigionamento nel cosmo“.
– Oratorio di Santa Croce (o dei Bianchi)
Nel cuore del centro storico di Monterosso al Mare trovi un altro delizioso edificio religioso: l’Oratorio di Santa Croce (o dei Bianchi).
Come la Chiesa di San Giovanni Battista che si trova proprio di fianco ha la facciata che rispecchia l’esterno tipico degli edifici di culto liguri a strisce e bianche e nere con rosone centrale. Ma in realtà sempre nel centro storico di Monterosso c’è un altro oratorio che si chiama Oratorio dei Neri.
Come la facciata, anche l’interno dell’Oratorio di Santa Croce di Monterosso al Mare è delizioso e ricco di elementi simbolici molto preziosi come il Crocifisso adornato simile a quelli che tipicamente si portano in processione per rendere omaggio ai santi protettori. Trovi anche un prezioso organo dell’Ottocento.
L’Oratorio di Santa Croce di Monterosso è conosciuto anche come la Chiesa dei Marinai come testimonia il piccolo vascello appeso al centro della navata e i numerosi ex-voto in favore della gente di mare.
L’Oratorio di Santa Croce di Monterosso è stato edificato durante la Controriforma nel Secolo XVII, periodo durante il quale furono fondate le confraternite tra le quali anche la Confraternita dei Bianchi che si occupava delle opere caritatevoli a favore di più bisognosi.
Forse ti sei chiesto perchè l’Oratorio di Santa Croce di Monterosso al Mare è conosciuto anche come Oratorio dei Bianchi? La risposta è semplice, e in parte te l’ho già data: il nome deriva dai colori della veste usata dai confratelli durante le processioni.
– Oratorio dei Neri
Adesso che ti ho detto perchè l’Oratorio di Santa Croce nel borgo vecchio di Monterosso è conosciuto anche come Oratorio dei Bianchi, non ti sarà difficile capire perchè l’Oratorio dei Neri.
Come gli altri borghi anche quello di Monterosso al Mare ospitava infatti almeno due confraternite ognuna delle quali era contraltare dell’altra.
L’Oratorio dei Neri di Monterosso che trovi appena dietro la Chiesa di San Giovanni Battista fu edificato nel Secolo XVI in stile barocco con la facciata adornata a strisce bianche e nere.
Al suo interno conserva la preziosa statua di Sant’Antonio Abate proveniente dal convento dedicato al Santo presente verso l’anno Mille sul promontorio di Punta Mesco di Monterosso al Mare.
Rispetto al primo, che rappresenta la luce, l’Oratorio dei Neri di Monterosso che è noto anche con il nome di Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo è dedicato alle tenebre e alla morte. Questi due elementi sono celebrati sia all’interno che all’esterno.
Vuoi conoscere i vini delle Cinque Terre? Ti consiglio una degustazione presso una famosa cantina di Monteresso! Clicca subito per maggiori informazioni e per prenotare!

La chiesa è stata fatta costruire dalla confraternita dell’Orazione e Morte che era attiva già dal secolo XVI. Questa confraternita svolgeva un ruolo molto importante a Monterosso al Mare soprattutto perchè garantiva aiuti concreti a vedove ed orfani.
Oltre alla sepoltura anche delle persone meno abbienti perchè, anche se oggi è difficile immaginarlo, al tempo solo i ricchi avevano diritto ad una degna.
Sopra il portale d’ingresso e al centro della facciata bianca e nera dell’Oratorio dei Neri di Monterosso trovi un teschio sovrapposto da due tibie incrociate che ti fa capire il tipo di atmosfera che troverai anche all’interno.
Varcata la soglia dell’Oratorio dei Neri di Monterosso al Mare i simboli legati alla morte ti appariranno poi ancora più evidenti. Se guardi sopra le decorazioni in stucco e gli affreschi vedrai teschi e scheletri poco rassicuranti che sembrano concentrati ad osservarti.
– Il Santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso
Sempre nel Comune di Monterosso ma fuori dal centro abitato lungo la strada provinciale 38 che la collega con Levanto trovi il Santuario di Nostra Signora di Soviore che è in assoluto il santuario più antico delle Cinque Terre e della Liguria.
Il Santuario è posizionato lungo le pendici del Monte Soviore tra boschi di cipressi, lecci secolari e campi terrazzati delimitati dai muretti a secco.
Al Santuario di Nostra Signora di Soviore di Monterosso al Mare ci puoi andare a piedi percorrendo il percorso di difficoltà escursionistica lungo 2,75 chilometri che parte dal centro abitato nella parte finale di Via Roma.
La strada che ti conduce al Santuario di Nostra Signora di Soviore si Monterosso si sviluppa tutta in salita fino a quota 477 metri sul livello del mare. Se sei un pò allenato lo puoi fare tranquillamente in 1,5 ore di cammino.

Al di là del valore religioso ti suggerisco di visitare il Santuario di Nostra Signora di Soviore di Monterosso al Mare perchè il contesto naturale nel quale sorge ti avvolge con il suo silenzio e la sua tranquillità.
Ma ti regala anche con panorami del tutto inediti e particolari che spaziano dall’abitato di Monterosso alla valle di Levanto. E nelle giornate più terse il tuo sguardo può arrivare alla Corsica, al Monviso e addirittura fino alle Alpi Marittime.
Ti suggerisco di visitare anche l’interno dove insieme alle centinaia di ex-voto vedi anche un antico organo Agati e una statua lignea della Madonna di origine nord europea che probabilmente risale al secolo XV.
Se come penso il contesto ti rapirà il Santuario di Nostra Signora di Soviore di Monterosso al Mare ti offre diverse soluzioni di soggiorno: una casa di ospitalità ed un ostello insieme ad un ristorante tipico nel quale potrai assaggiare alcune delle specialità della cucina locale ovviamente preparate con ingredienti rigorosamente naturali a chilometro 0.
I 6 migliori Appartamenti, B&B e hotel a Monterosso al Mare
La bella località di Monterosso può essere visitata anche in mezza giornata e quasi sicuramente la tua idea è questa per avere il tempo di visitare nello stesso giorno almeno altri due o tre borghi delle Cinque Terre.
Ma ti suggerisco di prendertela con calma e di fermarti a dormire almeno una notte per ammirare il borgo antico di Monterosso al Mare prima al tramonto e poi con le luci della sera magari prendendoti anche il tempo per un paio d’ore di sole e relax su una delle tre spiagge cittadine.
Se decidi di fermarti a domire a Monterosso mi permetto i 6 migliori B&B e hotel a Monterosso che conosco personalmente e che ti raccomando perchè offrono un’ottima relazione qualità-prezzo.
- Hotel Porto Roca (4 st., pr. medio: 280-290 euro, voto >9)
- A Cà Du Gigante (4 st., pr. medio: 150-160 euro, voto >9)
- Stella Della Marina (3 st., pr. medio: 150-160 euro, voto >9)
- Hotel La Colonnina (3 st., pr. medio: 150-160 euro, voto >9)
- La Rosa Dei Venti (pr. medio: 100-110 euro, voto >9)
I prezzi medi degli appartamenti, B&B e hotel a Monterosso si riferiscono a camera a notte, per 2 persone. Se gli appartamenti, B&B e hotel a Monterosso al Mare che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne più di 230 sul sio Booking.com.