Monterosso al Mare: tra cultura e natura nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre

Monterosso al Mare conosciuta più semplicemente come Monterosso è uno dei borghi delle Cinque Terre, e precisamente quello più vicino a Levanto e a Genova. Monterosso è anche l’ unico borgo delle Cinque Terre ad avere una vera spiaggia. Monterosso al Mare è una piccola bomboniera costituita da una manciata di case nella quale trovi molte testimonianze storiche, religiose e culturali. Ma maggior parte di queste nel cuore del centro storico di Monterosso insieme a minuscoli ristoranti nei quali puoi degustare gli squisiti piatti tipici della tradizione gastronomica ligure e preparati rigorosamente con i prodotti naturali coltivati sui terrazzamenti delle dolci colline alle sue spalle. A Monterosso non c’è solo l’ elemento mare che ti aspetta ma anche tanto verde, soprattutto bellissimi boschi di faggi e lecci centenari che puoi conoscere passeggiado al ritmo che preferisci sui bellissimi sentieri che la circondano tra i quali il più bello è senza dubbio il Sentiero Azzurro che si traforma nella celebre Via dell’ Amore tra Manarola e Riomaggiore, altri 2 bellissimi borgi delle Cinque Terre.

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Monterosso al Mare conosciuta più semplicemente come Monterosso è il borgo più grande ed abitato tra quelli situati nel territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre ed è anche quello più a nord e più a ovest proveniendo da La Spezia.

Il borgo di Monterosso ha anche un’ altra particolarità che lo distingue dagli altri graziosi paesini delle Cinque Terre: è l’ unico che ha una vera spiaggia dove poter prendere il sole, e proprio per questo motivo è anche quello più amato e frequentato.

E poi secondo me Monterosso ha un’ altra caratteristica peculiare che in questo caso è del tutto personale. Tra i borghi delle Cinque Terre secondo me Monterosso è quello con il carattere più asciutto e in un certo senso più austero e meno accogliente, anche se sinceramente non sò dirti da dove arriva questa mia sensazione.

Forse questa mia sensazione deriva della specifica struttura urbanistica e architettonica di Monterosso, o forse più semplicemente perchè quando l’ ho visitata il cielo era particolarmente nuvoloso. Chissà…fatto sta che le altre località delle Cinque Terre mi sono sembrate più aperte, vivaci, e se vogliamo più giocose di Monterosso.

Ma vale sicuramente la pena visitare Monterosso nelle Cinque Terre anche solo per qualche ora perchè ci trovi tante piccole cose interessanti da scoprire e da conoscere, inclusi deliziosi ristorantini dove potrai assaporare qualche squisita ricetta regionale ovviamente a base di pesce freschissimo.

Monterosso è insieme storia e natura, infatti all’ interno dei suoi confini comunali conserva deliziose chiese a fasce bianche e nere in tipico stile ligure insieme ai segni delle antiche battaglie navali, mentre si proietta all’ esterno attraverso i bellissimi sentieri escursionistici spesso a strapiombo sul mare che la collegano alle altre Cinque Terre.

Tra i sentieri a Mare che partono da Monterosso il più celebre è sicuramente il Sentiero Azzurro che ti accompagna verso la deliziosa località di Manarola. Lo stesso diventa Via dell’ Amore tra Manarola e l’ altrettanto incantevole Riomaggiore.

Ma di sentieri che partono dal centro di Monterosso ce ne sono molti altri che si arrampicano nell’ entroterra verso i terrazzamenti coltivati che sono delimitati dai celebri muretti a secco, uno dei simboli culturali ed economici di questa porzione di territorio ligure.

Prima di continuare solo un picollo accenno storico: come gli altri borgi delle Cinque Terre anche la storia di Monterosso deve essere ricercata nel lontano passato.

Le prime notizie sull’ esistenza dell’ abitato di Monterosso risalgono al 1201, mentre nel 1214 si edificarono le prime fortificazioni per difendere il borgo dalle invasioni saracene che arriva ad essere il sistema difensivo più importante di tutto il territorio oggi compreso nel Parco Nazionale delle Cinque Terre.

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Come arrivare a Monterosso

– Macchina

Se ti sta passando per la testa di visitare Monterosso in macchina ti consiglio vivamente di abbandonare subito l’ idea perchè, come per le altre Cinque Terre, anche qui è molto difficile trovare un parcheggio, con il molto che si trasforma in impossibile se ci vieni in estate.

E anche se hai una fortuna sfacciata e trovi un parcheggio a Monterosso libero, la sosta ti costerà un occhio nella testa, quasi più che il pranzo o la cena al ristorante.

– Moto

Io ho visitato Monterosso in moto, e la storia cambia decisamente in meglio perchè per fortuna anche qui i parcheggi dedicati alle due ruote hanno le strisce bianche e un buco lo trovi quasi sicuramente anche in altissima stagione.

E poi con la moto ti puoi godere la strada che collega Monterosso con gli altri borghi delle Cinque Terre. Questa strada che passa anche sopra Monterosso è davvero molto panoramica e ti permette di avere una prospettiva inisuale di tutte le Cinque Terre e del contesto naturalistico nel quale sono inserite.

Questa strada panoramica che passa sopra al borgo di Monterosso ti permette di vedere da vicino i terrazzamenti agricoli con i tipici muretti a secco che caratterizzano il panorama collinare del Parco e che sono Patrimonio Mondiale dell’ Umanità UNESCO.

– Treno

Se non sei un motociclista allora non ti resta che venire a Monterosso in treno dall’ altrettanto bella località di Levanto.

Attenzione! Il treno non è un ripiego ma la migliore opzione per visitare Monterosso e le Cinque Terre. Sicuramente è la più economica e la più veloce perchè sulla linea La Spezia-Levanto dove si trova la stazione di Monterosso i treni sono davvero molto frequenti (mediamente uno ogni 15 minuti) e si fermano in tutte le località.

Io ti consiglio di comprare il biglietto unico che ti permette di visitare Monterosso e le Cinque Terre in treno nei 2 sensi, e che ha la duranta di un giorno intero durante il quale puoi fare tutti gli spostamenti che vuoi.

Per visitare Monterosso e le Cinque Terre in treno ci sono ovviamente biglietti anche per più giorni. Per visitare Monterosso in treno isieme agli altri borghi delle Cinque Terre sono previsti interessanti sconti anche per bambini e per altre categorie di persone.

Puoi comprare il biglietto del treno per Monterosso e per gli altri borghi delle Cinque Terre alla stazione di Levanto oppure online sul sito di Trenitalia al prezzo di 16 euro (intero), per lo meno era così quando ho scritto questo articolo.

In alternativa puoi pagare il biglietto per visitare Monterosso e le Cinque Terre al prezzo di 4 euro a tratta, ma ti anticipo che questa opzione non è per nulla economica soprattutto se la tua idea è quella di vedere tutti i borghi.

– Aereo

Il treno è il mezzo ideale anche se arrivi in Liguria in aereo dall’ Aeroporto di Genova che è collegato alla stazione di Piazza Principe da dove puoi prendere uno dei tanti treni giornalieri per poi cambiare a Levanto verso Monterosso e le Cinque Terre.

Devo anche precisare che la stazione di Monterosso è molto comoda perchè vicinissima alla spiaggia e a pochi minuti a piedi dal centro storico.

Monterosso e le Cinque Terre sono raggiungibili abbastanza comodamente anche dagli aeroporti milanesi di Linate e di Malpensa che tra l’ altro hanno anche molti più collegamenti con gli aeroporti nazionali e internazionali, ma per raggiungere la Liguria dovrai ovviamente prendere il treno o una macchina a noleggio.

– Traghetto

In realtà hai una quinta opzione per arrivare a Monterosso, che è in assoluto la più scenografica. Sto parlando del traghetto che collega via mare Monterosso e gli altri borghi delle Cinque Terre, anche se rispetto al treno lo spostamente è decisamente più lento.

Se hai in programma di visitare altri borghi oltre a Monterosso puoi scegliere di fare una parte del percorso in treno e usare il traghetto per la parte restante.

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Cosa vedere a Monterosso al Mare

Se arrivi a Monterosso in treno ti trovi direttamente a Fegina che è il borgo nuovo costituito da un mucchietto di case. In questa zona ci sono anche gli hotel più costosi e proprio davanti alla spiaggia c’è la stazione di Monterosso.

Da qui percorri poche centinaia di metri di lungomare e dopo aver attraversato una breve galleria ti ritrovi nel centro storico di Monterosso che è sicuramente la parte più tipica e la più interessante da visitare di questo borgo delle Cinque Terre.

In questo che è il cuore di Monterosso ti aspettano i romantici caruggi dove trovi le enoteche, i ristoranti più tipici e i pochissimi negozietti, oltre agli interessanti elementi del suo patrimonio culturale.

In realtà c’è una seconda via per arrivare al centro di Monterosso, che è anche quella più panoramica. Arrivato alla galleria alla fine del lungomare di Monterosso vedi una scala che si inerpica lungo il crinale della montagna.

Se la segui passerai attraverso gli antichi bastioni di Monterosso, attraverserai un sentiero pieno di agavi fino al Convento dei Frati Cappuccini per poi ridiscendere direttamente in centro.

Ti assicuro che questa breve passeggiata per raggiungere il centro di Monterosso è molto panoramica e romantica, soprattutto se la percorri al tramonto.

Lungo questa bella passeggiata a Monterosso hai sempre di fronte a te lo bellissimo mare dell’ Area Marina del Parco delle Cinque Terre e il tuo sguardo può spaziare a 360 grandi lungo la costa rocciosa dal catatteristico profilo frastagliato.

Ti assicuro che questa strada panoramica per raggiungere il cuore del borgo di Monterosso non è mai particolarmente ripida, quindi la puoi fare tranquillamente anche se non sei per nulla allenato, tanto più che è molto breve.

– Fegina e le spiagge di Monterosso

Come ti ho già accennato Monterosso è l’ unico borgo delle Cinque Terre ad avere spiagge. Per la precisione le spiagge di Monterosso sono 3 anche se la più famosa e la più lunga è la spiaggia di Fegina, che è anche la prima che trovi appena uscito dalla stazione e quella che ti conduce verso il centro storico.

Sulla spiaggia di Fegina a Monterosso trovi anche lo Scoglio di Fegina che sicuramente hai già visto in molte delle foto che fanno i turisti quando vengono a visitare le Cinque Terre e che pubblicano sui loro profili social.

Stenterai a crederci ma nel 2007 questa spiaggia a Monterosso è stata proclamata dalla rivista americana Forbes tra le 25 più sexy del mondo.

Non ci credevo nemmeno io fino a che non l’ho letto con i miei occhi proprio sul sito della rivista perchè la spiaggia di Fegina a Monterosso è sisuramente bella, ma arrivare a dire che è addirittura tra le 25 più belle del mondo mi sembra un’ autentica esagerazione.

In ogni caso, se prima o dopo deciderai di visitare Monterosso e le Cinque Terre, potrai giudicare tu stesso se la spiaggia di Fegina è sì o no una delle più sexy del mondo.

Un’ altra delle 3 spiagge di Monterosso che mi piace molto è la spiaggia del Nettuno che si chiama così proprio perchè si trova proprio sotto la Statua del Gigante della quale ti parlerò tra pochissimo.

La terza è la Spiaggia di Monterosso. L’ ho scritto con la lettera maiuscola perchè banalmente questa spiaggia di Monterosso si chiama proprio così.

Complimenti a parte per la fantasia nella scelta del nome è tra le spiagge di Monterosso quella che si trova proprio davanti alla parte più vecchia del centro di questo borgo delle Cinque Terre.

La Spiaggia di Monterosso è molto più piccola della spiaggia di Fegina ma è decisamente più affollata. I lettini della Spiaggia di Monterosso sono così vicini tra loro che se sei sdraiato e alzi il braccio rischi di tirare una gomitata sulla faccia a chi ti sta vicino.

Non ti devi stupire più di tanto perchè questo affollamento non è caratteristico solo di questa spiaggia a Monterosso, ma si ritrova in praticamente tutte le spiagge della Liguria, da Levante a Ponente, perchè sono corte e strette e quindi possono ospitare solo pochissimi lettini e ombrelloni

Lo sai che da Genova puoi conoscere le Cinque Terre e Portofino in giornata?

Incominciamo dall’ emblematica Portofino che puoi raggiungere da Santa Margherita Ligure in treno oppure con un transfer privato da/per Genova, oppure con il tour guidato in barca da Genova. Bellissimo è il trekking al parco naturale di Portofino da Santa Margherita Ligure a 30 chilometri in treno da Genova, da dove puoi anche fare una magnifica esperienza di snorkeling nella Riserva Marina di Portofino e approfittare per conoscere il suggestivo borgo. Da non perdere è anche la visita guidata di Genova+Portofino, oppure le attività sportive a Portofino che ti permettono di scoprire i segreti del bellissimo borgo e dei suoi dintorni, tra le quali ti consiglio l’ Easy Kayak, il tour in coasteering, il tour in bici elettrica da Recco+pranzo e il trail running sul monte di Portofino. Per scoprire in tutta libertà le bellezze del Golfo di Portofino puoi anche affittare una barca senza patente! Per scoprire il bellissimo parco delle Cinque Terre ti consiglio una fantastica escursione in E-bike da Levanto a pochi chilometri in treno da Genova. Sempre da Levanto ti consiglio il tour privato in barca di 2 ore o la crociera guidata in barca alle Cinque Terre che ti permette di ammirare gli stupendi borghi liguri dal mare. Fantastico è anche il trekking panoramico tra vigneti+degustazione di vini dalla bellissima Vernazza, grazie al quale puoi scoprire anche il bellissimo borgo. Fantastico è anche il corso di cucina tipica ligure, il corso di cucina casalinga+pranzo oppure un corso di pasta e tiramisù a Riomaggiore, un altro fantastico borgo delle Cinque Terre a pochi chilometri da Genova. Sempre a Riomaggiore puoi fare una stupenda visita guidata ad una famosa cantina delle Cinque Terre.

– La Statua del Gigante a Monterosso

Ti ho già accennato alla statua del Gigante che si trova nel borgo di Fegina di Monterosso. I locali conoscono questa statua di Monterosso con il nome di Statua di Nettuno. Questa statua sul lungomare di Monterosso è alta 14 metri ed è fatta interamente in cemento armato.

Originariamente questa grande statua di Monterosso pesava circa 170 tonnellate ed è stata progettata dall’ architetto Francesco Lovacher per adornare la splendida Villa Pastine che fu dimora dei coniugi Giovanni e Juanita Pastine.

Questa coppia nativa di Monterosso è tornata dall’ Argentina dopo aver fatto fortuna e ha speso una parte della ricchezza accumulata oltreoceano per costruirsi questa grande casa affacciata sul mare.

Oggi il Dio dei Mari rappresentato in questa grande statua sul mare di Monterosso è diventato simbolo del paese, anche se lo vedrai mutilato a causa dei bombardamenti che hanno colpito il borgo delle Cinque Terre durante la Seconda Guerra Mondale.

Nettuno, Il Dio dei Mari raffigurato in questa grande statua a Monterosso, ha infatti perso entrambe le braccia insieme all’ enorme conchigla che sorreggeva e che aveva la funzione di terrazzo affacciato sull’ omonima spiaggia di Nettuno.

In realtà la statua del Nettuno a Monterosso, insieme al braccia perse anche il tridente, ma nonostante queste mutilazioni è ancora lì intento a fissare il mare ed è diventato emblema di resistenza di fronte alle avversità.

– Scoglio di Fegina (o scoglio di Monterosso)

Uno dei punti di Monterosso più scenografici che sicuramente avrai visto in molte delle fotografie scattate in questo borgo delle Cinque Terre è lo Scoglio di Fegina, a pochissimi metri dalla fine dell’omonima spiaggia.

Lo Scoglio di Fegina a Monterosso è tanto emblematico da essere anche conosciuto con il nome proprio di Scoglio di Monterosso.

Oltre che imponente, lo Scoglio di Fegina a Monterosso è davvero bellissimo per il contrasto tra il suo colore scuro, il chiaro della sabbia e l’ azzurro turichese del mare antistante.

Ti verrà sicuramente voglia di salire sullo Scoglio di Monterosso per ammirare la costa delle Cinque Terre dalla sua sommità, oppure per lanciarti nel mare con un tuffo. Devi però stare attento perchè entrambe queste cose sono assolutamente vietate dai regolamenti del Comune di Monterosso.

Il rischio di scivolare sulla roccia dello scoglio di Fegina a Monterosso è molto alto a causa dell’ umidità, e a questo devi aggiungere che il mare sottostante è poco profondo.

Lo Scoglio di Monterosso ha addirittura un terzo nome. Infatti è anche conosciuto come i Faraglioni di Monterosso a causa della sua spaccatura in 2 pezzi generata alla forza delle onde che fin dalla notte dei tempi si abbattono contro la sua stazza.

È bellissimo stare vicino alla spaccatura dello Scoglio di Fegina a Monterosso perchè nell’ impatto, l’ acqua che entra all’ interno si nebulizza e rilascia un intenso profumo di salsedine.

– Promontorio di Punta Mesco a Monterosso

A circa 2,5 chilometri dalla spiaggia di Fegina si erge il verde promontorio di Punta Mesco che è il divisorio naturale tra il Comune di Monterosso e la graziosa località di Levanto.

Punta Mesco a Monterosso raggiunge l’altezza di 300 metri sul livello del mare ed è costituita da arenarie che hanno resistito per millenni alla forza erosiva del mare e degli agenti atmosferici, a differenza delle rocce più tenere che invece hanno ceduto generando l’ attuale conformazione di promontorio.


Se ti trovi a Monterosso durante una giornata di bel tempo ti consiglio di fare come me e di affrontare la distanza che separa la spiaggia Fegina e Punta Mesco camminando a ritmo di trekking per 50 minuti sul sentiero facile e ben segnalato che ti regala un bellissimo panorama della costa circostante.

Questo percorso a Monterosso tra Fegina e Punta Mesco è avvolto dalla vegetazione rigogliosa, colorata e selvaggia, e puoi respitare i profumi intensi e indimenticabili tipici della macchia mediterranea.

Bellissima durante i giorni d’ estate, Punta Mesco a Monterosso è impareggiabile in primavera quando per la mancanza di turisti puoi fare questo percorso in totale solitudine, circondato solo dai bellissimi suoni della natura.

Non sai ancora cosa fare e vedere a Genova?

Ti suggerisco di acquistare questo fantastico tour privato del centro di Genova per conoscere tutti i suoi luoghi più emblematici! In alternativa, soprattutto se arrivi all’ aeroporto Genova da solo per visitare la città, ti suggerisco diversi tour culturali molto interessanti: la visita guidata del centro+biglietti per i musei di Strada Nuova grazie alla quale puoi anche visitare la Cattedrale e Palazzo Ducale, la visita guidata dei Palazzi dei Rolli, stupendi gioielli del Rinascimento e del Barocco, o la visita guidata alla Casa di Cristoforo Colombo. Molto goloso è il tour gastronomico+degustazione di prodotti tipici grazie al quale puoi provare gli autentici sapori liguri. Se invece hai deciso di atterrare a Genova Aeroporto per conoscere la città in modo divertente e alternativo ti consiglio la visita guidata in risciò, la visita guidata in bici elettrica o, in alternativa, la visita guidata in segway, che secondo me è in assoluto la forma più divertente. Atterri all’ aeroporto Genova e hai poco tempo per conoscere la città? Quello che fa per te è un giro sull’ autobus turistico: interessante, completo, veloce e molto economico! Se hai deciso di atterrare a Genova Aeroporto per scoprire il meglio della città non puoi perderti il bellissimo Porto Antico firmato Renzo Piano per visitare l’ Acquario+giro in barca con avvistamento cetacei. Lo sai che l’ Acquario di Genova è uno dei più grandi e belli d’ Europa? In alternativa, dall’ aeroporto Genova puoi fare la visita all’ Acquario+Galata Museo del Mare+giro in barca e aggiungere anche il biglietto per la Biosfera, la sfera trasparente che contiene un magnifico giardino botanico dove vivono specie vegetali e uccelli provenienti da tutto il mondo.

– Il Podere Casa Lovara a Monterosso

Lungo il percorso ti trekking a Monterosso che separa la spiaggia di Fegina da Punta Mesco ti consiglio di fare una sosta per visitare il Podere Casa Lovara.

Casa Lovara a Monterosso è l’ ultimo segno ancora tangibile dell’ insediamento umano nella zona di Punta Mesco fino al 1999, quando fu istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Da quel momento la natura ha cominciato a impossessarsi nuovamente di questa zona vicino al centro di Monterosso dannegiando gli edifici del Podere di Casa Lovara e mangiando le culture fino a far crollare i muretti a secco che sostenevano i terrazzamenti e che erano importanti anche per la funzione di difesa dal rischio idrogeologico.

L’ area di Punta Mesco a Monterosso ha un’ estensione di 45 ettari all’interno dei quali sorgono anche 3 edifici rurali ora di proprietà del FAI.

Questa zona vicino al centro di Monterosso è oggetto di un importante processo di riqualificazione finalizzato a riportare l’ area alla sua storica funzione di produzione agricola nel rispetto dei principi e dei rigidi criteri di ecosostenibilità del Parco delle Cinque Terre.

La prima fase del recupero di Podere Casa Lovara a Monterosso è già conclusa e ha interessato il ripristino degli edifici rurali e degli antichi terrazzamenti sui quali sono stati ricavati spazi utili a coltivare ulivo, vite e alberi da frutto e gli ortaggi.

Oggi ci trovi spazi dedicati all’ accoglienza, la possibilità di effettuare visite che raccontano la storia e le prospettive dell’ insediamento, oltre a suggerimenti preziosi sui dintorni e sui numerosi sentieri che fanno di Punta Mesco a Monterosso uno fra i paesaggi più tipici e affascinanti di tutta la Liguria.

– Convento dei Frati Cappuccini e Chiesa di San Francesco a Monterosso

Se dal lungomare di Monterosso ti dirigi al centro storico ti consiglio di scegliere la suggestiva strada in salita che ti porta fino al Convento dei Cappuccini con annessa Chiesa di San Francesco.

Riconosci questa chiesa di Monterosso costruita a partire dal secolo XVII per la sua facciata dalle caratteristiche fasce bianche e nere. La Chiesa di San Francesco a Monterosso ha una graziosa piazzetta antistante che secondo me è addirittura più bella dell’ interno.

Anche qui un grande esercizio di fantasia nella scelta del nome, infatti questa piccola piazza di Monterosso si chiama proprio Piazzetta di San Francesco, e da qui parte una scalinata che ti porta al cimitero della chiesa.

Di per sè non vale la pena vedere il Convento di San Francesco a Monterosso perchè è abbandonato a se stesso, ma ci sono salito lo stesso perchè dall’ alto del cimitero ho potuto vedere il bellissimo panorama che ha come protagonista il mare che lambisce la costa di questo borgo delle Cinque Terre.

Gli interni della chiesa e di questo convento di Monterosso conservano pregievoli dipinti di pittori di scuola genovese insieme ad una Crocefissione che gli esperti attribuiscono quasi all’ unanimità a Van Dick o a suoi allievi.

Ma la cosa veramente gradevole che offre questo angolo sopraelevato di Monterosso immerso nel silenzio è la sensazione di assoluta pace e spiritualità tipico dello stile francescano.

Un’ ultima curiosità: il Convento di San Francesco a Monterosso si è classificato al primo posto in Italia nel censimento I luoghi del cuore 2014 del FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Anche questo riconoscimento mi sembra un pò esagerato ma è una mia opinione personale che comunque nulla toglie alla bellezza di questo angolo di Monterosso che si affaccia sul mare.

La Strada delle Agavi a Monterosso che ti conduce alla Chiesa di San Francesco si chiama così proprio perchè il percorso è disseminato da queste bellissime piante, alcune delle quali hanno tantissimi anni e dividono lo spazio con moltissime specie di bellissime piante grasse.

Ad un certo punto del percorso trovi una piccola deviazione che porta ad un terrazzino quasi completamente occupato dalla grande statua di San Francesco che è rappresentato accompagnato da un cane mentre guarda verso la spiaggia di Monterosso quasi a volerla proteggere.

– Chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso

All’ ingresso del centro di Monterosso in piazza Don Giovanni Minzoni che si affaccia sulla sinistra della via principale, non puoi non notare quello che secondo me è l’ edificio religioso più affasciante del paese.

Sto parlando della Chiesa di San Giovanni Battista costruita tra il 1282 e il 1307 che è anche Cattedrale di Monterosso.

L’ aspetto della chiesa di Monterosso come lo vedi oggi è il risultato di un’ importante ristrutturazione effettuata in epoca barocca che gli ha dato anche l’ attuale struttura a 3 navate.

Quello che colpisce immediatamente della Chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso è ovviamente la facciata che è così bella da essere un invito nemmeno tanto implicito ad entrare immediatamente per scoprire le bellezze che custodisce al suo interno.

Lo stile di questa Cattedrale a Monterosso è quello classico e lineare del gotico ligure-pisano con ornature tradizionali a fasce di marmi bianchi e neri, e con un raffinatissimo rosone nella parte superiore attribuito dagli esperti ai pistoiesi Matteo e Piero da Campiglio.

Bellissimo è anche il portone di ingresso di questa importante chiesa a Monterosso che trovi sormontato da un delizioso affresco che rappresenta il Battesimo di Cristo.

All’ interno della Cattedrale di Monterosso trovi un prezioso trittico su tela che raffigura la Vergine col Bambino tra due Santi che è opera di un autore sconosciuto comunque riconducibile per stile alla Scuola di Giotto.

Un altro prezioso elemento custodito tra le mura di questa chiesa di Monterosso è la bellissima fonte battesimale del secolo XIV.

Davvero molto bella è anche la torre campanaria merlata a base quadrangolare della Cattedrale di Monterosso, inizialmente concepita come torre di vedetta dalla Repubblica di Genova e costruita per intercettare le eventuali invasioni nemiche.

Nemmeno la torre campanaria della Cattedrale di Monterosso è esattamente identica alla sua struttura originaria, infatti è stata alzata di qualche metro durante il secolo XV, e poi ricostruita parzialmente nel secolo XVIII dopo i danneggiamenti subiti a causa di un terremoto che ha colpito il bellissimo borgo delle Cinque Terre.

Cosa farai quando sarai in Liguria?

– I resti delle mure difensive, la Torre Aurora e il bunker di Monterosso

Se fai una passeggiata fino al promontorio del Colle di San Cristoforo che separa l’ antico borgo di Monterosso dalla spiaggia di Fegina, proprio nel punto dove imbocchi la Strada delle Agavi per arrivare al Convento dei Cappuccini, vedrai l’ articolato sistema difensivo con le mura della cittadella insieme ai resti dell’ antico castello.

Ma la struttura più bella del sistema difensivo eretto a protezione del centro di Monterosso è senza ombra di dubbio la Torre Aurora che in passato era postazione di vedetta e di difesa.

La Torre Aurora a Monterosso fu edificata nel secolo XVI secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare le pericolose incursioni dei predoni turchi che volevano invadere il futuro borgo del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Oggi questa antica torre a Monterosso è una residenza privata e per questo non più visitabile. Quello che è certo è che ancora oggi Torre Aurora a Monterosso rimane ancora il simbolo di una storia molto movimentata fatta di frequenti scontri tra i 2 eserciti.

Proprio al di sotto della Torre Aurora che si affaccia sul lungomare di Monterosso trovi una strana costruzione arrotondata.

Si tratta di un bunker di Monterosso risalente alla Seconda Guerra Mondiale, fatto costruire per permettere ai cittadini di questo affascinante borgo della Liguria ripararsi dagli attacchi aerei che lo colpivano ripetutamente.

Se percorri il breve sentiero che la separa Torre Aurora da questo bunker di Monterosso ci puoi arrivare piuttosto vicino, ma non puoi comunque entrarci.

Anche se la posizione direttamente affacciata sul mare può sembrare oggettivamente molto strana per questo bunker vicino al lungomare di Monterosso, probabilmente la facilità di accesso o la possibilità di una rapida fuga con le barche era stata valutata positivamente.

– Parco Letterario Eugenio Montale a Monterosso

A 450 metri dalla spiaggia Fegina trovi anche il Parco Letterario Eugenio Montale a Monterosso, nato in occasione dei 40 anni dall’ assegnazione del Premio Nobel per la letteratura al celebre scrittore.

La funzione di questo parco letterario a Monterosso è quella di far rivivere a te e agli altri visitatori dello splendido borgo delle Cinque Terre le intense emozioni che il grande poeta è riuscito a imprimere attraverso i versi delle sue liriche.

Simbolo del Parco Eugenio Montale di Monterosso al Mare è la casa in stile liberty che il poeta definiva la pagoda giallognola e la casa delle due palme, e nella quale era solito trascorrere le estati.

Se vuoi fare come ho fatto io e vivere un’ esperienza molto particolare ed approfondita puoi visitare questo parco letterario a Monterosso prendendo parte a uno dei tuoi guidati organizzato dalle guide ufficiali che ti fanno conoscere i terrazzamenti a picco sul mare e ti danno la possibilità di immergerti nell’ ambiente che ispirò Montale.

Durante le passeggiate le guide recitano le poesie più legate al borgo di Monterosso e alle Cinque Terre contenute nella raccolta intitolata Ossi di Seppia.

– Oratorio dei Bianchi a Monterosso

Nel cuore del centro di Monterosso trovi un altro delizioso edificio religioso: l’ Oratorio di Santa Croce, meglio conosciuto come Oratorio dei Bianchi.

L’ Oratorio di Santa Croce di Monterosso è stato edificato durante la Controriforma nel secolo XVII, periodo durante il quale furono fondate le confraternite tra le quali anche la Confraternita dei Bianchi che si occupava delle opere caritatevoli a favore di più bisognosi.

Sono sicuro che ti stai chiedendo perchè l’ Oratorio di Santa Croce nel centro di Monterosso è conosciuto anche come Oratorio dei Bianchi. La risposta è semplice: il nome di questa magnifica chiesa di Monterosso deriva dai colori della veste usata dai confratelli durante le processioni.

Come la Chiesa di San Giovanni Battista che si trova proprio di fianco, l’ Oratorio dei Bianchi a Monterosso ha la facciata a strisce e bianche e nere con rosone centrale che rispecchia l’ esterno tipico degli edifici religiosi della Liguria.

Come la facciata, anche l’ interno di questa chiesa a Monterosso è delizioso e ricco di elementi simbolici molto preziosi che ti consiglio di conoscere.

Tra le bellezze artistiche contenute nell’ Oratorio dei Bianchi di Monterosso puoi ammirare il magnifico Crocifisso adornato che è simile a quelli che tipicamente si portano in processione per rendere omaggio ai santi protettori, oltre ad un prezioso organo dell’ Ottocento.

L’ Oratorio dei Bianchi nel centro di Monterosso è anche conosciuto con il nome di Chiesa dei Marinai come testimonia il piccolo vascello appeso al centro della navata e i numerosi ex-voto in favore della gente di mare.

– Oratorio dei Neri a Monterosso

Adesso che ti ho detto perchè l’ Oratorio di Santa Croce è conosciuto anche come Oratorio dei Bianchi, non ti sarà difficile capire il perchè la chiesa di Monterosso che si trova proprio davanti si chiama Oratorio dei Neri.

Come gli altri borghi della Liguria, anche quello di Monterosso ospitava infatti almeno 2 confraternite, ognuna delle quali era contraltare dell’ altra.

L’ Oratorio dei Neri a Monterosso che trovi appena dietro la Chiesa di San Giovanni Battista fu edificato nel secolo XVI in stile barocco con la facciata adornata a strisce bianche e nere.

Al suo interno questa bella chiesa di Monterosso conserva la preziosa statua di Sant’ Antonio Abate proveniente dal convento dedicato al Santo presente verso l’ anno Mille sul promontorio di Punta Mesco.

Rispetto all’ Oratorio dei Bianchi che rappresenta la luce, l’ Oratorio dei Neri di Monterosso che è noto anche con il nome di Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo, è invece dedicato alle tenebre e alla morte.

Questi 2 elementi sono celebrati sia sulla facciata che all’ interno di questa bellissima chiesa a Monterosso, che poi è anche quella che mi è piaciuta di più.

L’ Oratorio dei Neri a Monterosso è stata fatta costruire dalla Confraternita dell’ Orazione e Morte che era attiva nel borgo della Liguria già dal secolo XVI.

Questa confraternita di Monterosso svolgeva un ruolo molto importante nella cittadina, soprattutto perchè garantiva aiuti concreti a vedove ed orfani.

La Confraternita dell’ Orazione e Morte si occupava anche della sepoltura dei cittadini di Monterosso meno abbienti perchè, anche se oggi è difficile immaginarlo, al tempo solo i ricchi avevano diritto ad una tumulazione degna.

Sopra il portale d’ ingresso e al centro della facciata bianca e nera dell’ Oratorio dei Neri di Monterosso trovi un teschio sovrapposto da 2 tibie incrociate che ti fa capire subito il tipo di atmosfera che ti aspetta all’ interno.

Varcata la soglia di questa chiesa di Monterosso i simboli legati alla morte ti appariranno poi ancora più evidenti. Ad esempio, se presti attenzione sopra le decorazioni in stucco e gli affreschi dell’ interno dell’ Oratorio dei Neri vedrai teschi e scheletri poco rassicuranti che sembrano concentrati ad osservarti.

– Il Santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso

Sempre nel territorio del Comune di Monterosso ma fuori dal centro abitato, se percorri la strada provinciale 38 che la collega il borgo delle Cinque Terre con Levanto, trovi il Santuario di Nostra Signora di Soviore, che è in assoluto il santuario più antico della Liguria.

Questo bellissimo santuario di Monterosso è posizionato lungo le pendici del Monte Soviore tra boschi di cipressi, lecci secolari e campi terrazzati delimitati dai muretti a secco.

Al Santuario di Nostra Signora di Soviore di Monterosso ci puoi andare a piedi percorrendo il percorso di difficoltà escursionistica lungo 2,75 chilometri che parte dal centro abitato nella parte finale di Via Roma.

La strada che ti conduce a questo santuario sulle alture di Monterosso si sviluppa tutta in salita fino a quota 477 metri sul livello del mare; se sei un pò allenato puoi percorrerlo tranquillamente in 90 minuti, proprio il tempo che ci ho impiegato io.

Al di là del valore simbolico e religioso, ti suggerisco di visitare il Santuario di Nostra Signora di Soviore di Monterosso perchè il contesto naturale che lo avvolge infonde una grandissima sensazione di pace e di tranquillità.

I dintorni naturali di questo santuario di Monterosso regalano anche con panorami del tutto inediti e particolari che spaziano dall’ abitato di Monterosso alla valle di Levanto. E nelle giornate più terse dal Santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso puoi arrivare a vedere la Corsica, il Monviso e addirittura le Alpi Marittime.

Ti suggerisco di visitare anche l’ interno di questo santuario di Monterosso perchè puoi ammirare un antico organo Agati e una statua lignea della Madonna di origine nord europea che probabilmente risale al secolo XV, oltre a centinaia di ex-voto portati dai fedeli.

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