Il Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins, nel cuore della Patagonia cilena a Sud si Puerto Montt, comprende una bellissima area protetta di 402.392 ettari caratterizzata da un ecosistema davvero unico. Si trova incastonata tra le Ande e l’Oceano Pacifico, e per questa sua specifica localizzazione offre panorami davvero incredibili che si possono godere grazie a escursioni a piedi o in bicicletta, ma anche in kayak
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Il Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins è uno dei 17 parchi naturali che formano la meravigliosa Strada dei Parchi della Patagonia (Patagonian Route of Parks), nella porzione Sud del Cile.
Per la precisione si trova nella Provincia di Llanquihue y Palena, Regione de Los Lagos, a Sud di Puerto Montt.

La sua superficie è vastissima. Addirittura di 402.392 ettari che si estendono dal cuore delle Ande fino ai fiordi della Costa del Pacifico, regalando un ecosistema davvero molto vario, o ovviamente tanti panorami da capogiro. In totale 85 chilometri da Nord a Sud.
Il Parco protegge 290000 ettari di bosco temperato piovoso ricchissimo di flora, che arrivano fino al mare, definendo uno dei bordi costieri più belli del mondo.
Ed è proprio per questa specifica posizione tra mare e montagna che il territorio è habitat di moltissime specie endemiche di flora, inclusi alcuni degli ultimi esemplari che si trovano sul pianeta dell’enorme e millenario Larice (Alerce). Una specie sempre più minacciata.

Il Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins è aperto tutto l’anno, e l’entrata non è a pagamento. Ci puoi arrivare in auto dalla Carretera Austral, oppure in bicicletta o con il trasporto pubblico, da Nord e da Sud.
Data la vastità del parco, per pianificare al meglio la tua visita, prima ti consiglio di decidere quale area vuoi visitare, e poi scegliere il miglior modo per arrivarci.
Perchè visitare il Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins
Sta a te decidere come visitare la straordinaria bellezza del Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins. Puoi ad esempio fare esplorazioni alla scoperta della vita silvestre, oppure esplorare i fiordi Camao e Reñihué a bordo di un kayak per osservare molti animali caratteristici, tra i quali balene e lenoni marini.
Se sei amante del trekking e dell’escursionismo hai solo l’imbarazzo della scelta. Infatti qui trovi una grande varietà di sentieri di diverse difficoltà che ti permettono di ammirare cascate, salire sulla cima dei vulcani oppure attraversare i boschi piovosi e frondosi. Ma puoi esplorare il Parco Pumalín anche in bicicletta.

E se sei uno scalatore esperto trovi un infinito numero di cime vergini da esplorare, con enormi pareti di granito e grandi ghiacciai perenni.
Se vuoi la mia opinione il modo migliore per visitare il parco è quello di farlo a piedi, attraverso i suoi numerosi sentieri adatti a tutti i livelli di preparazione.
Ce ne sono tantissimi, anche se i principali e più spettacolari sono 12. Sul sito del parco potrai trovare la presentazione dettagliata.

Quelli di difficoltà medio-bassa sono: Laguna Abascal, Cascada, Sendero de Alerces, Cascadas Escondidas, Lago Negro, Ventisquero El Amarillo, Mirador, Interpretativo de Naturaleza e l’Interpretativo Ranita de Darwin.
I sentieri più difficili sono invece quelli di: Laguna Tronador, Volcán Chaitén e Volcán Michinmahuida.
Come accedere al Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins
Se decidi di visitare il Parco Nazionale Pumalín Dougles Tompkins hai la possibilità di accedere da due punti principali: uno localizzato nella zona Ovest e uno nella zona Sud.
L’accesso ad Ovest è quello di Caleta Gonzalo, che è il principale. Introduce nella parte più visitata del parco. Qui è dove sbarca il ferry (transbordador) proveniente da Hornopirén.
All’accesso di Caleta Gonzalo c’è un centro di informazioni, un complesso di capanne dove poter alloggiare (solo su prenotazione), la partenza di diversi sentieri e un’area per il camping.

L’accesso a Sud è quello in corrispondenza della piccola località di El Amarillo. Anche qui c’è un centro di informazioni.
Nella zona Nord del parco, quella di Hornopirén per intenderci, non c’è nessuna infrastruttura di accesso da terra, visto che quest’area sorge tra i fiordi.
Ma ci puoi entrare ugualmente, per visitare le terme di Cahuelmó. Anche se devi considerare l’andamento delle maree. Infatti ci puoi accedere a piedi solo quando sono basse. Altrimenti solo in barca.
In questa zona c’è un camping, dove a gennaio e febbraio ci sono anche guardaparchi.
La storia del Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins
Il Progetto Pumalín iniziò nel 1991 quando il miliardario americano Douglas Tompkins (fondatore di The North Face) aquistó (attraverso la sua fondazione Tompkins Conservation Foundation) il Campo Reñihué di 17000 ettari, per proteggere il suo bosco vergine minacciato dalla deforestazione selvaggia.
Tompkins conosceva questa zona già dal 1961, quando ci venne per la prima volta. E da allora ci ritornò molto spesso nel corso degli anni per fare scalate, navigare, sciare e fare escursioni in kayak, innamorandosene perdutamente.

Dal 1991 la visione del Parco Pumalín crebbe rapidamente, fino a comprendere l’estensa area protetta con accesso pubblico. Infatti dal 1991 al 1998 la Fondazione acquistò circa 283000 ettari addizionali.
E per incentivare i cileni e gli stranieri a godere di questi paesaggi spettacolari e unici, costruì un complesso di capanne, aree dove poter fare camping, sentieri, centri di informazione e altri servizi.
Fino al 19 Agosto 2005 quando l’allora Presidente Ricardo Lagos nominó il Parco Pumalín come Santuario de la Naturaleza (Santuario della Natura), dandogli una protezione addizionale per salvaguardare i suoi valori ecologici e impedirne lo sfruttamento.

Successivamente, la Fondazione di Tompkins donò le terre protette all’organizzazione cilena Fundación Pumalín, per permetterle di continuare ad amministrare il parco e preservarlo, trasformandolo in area privata con accesso pubblico garantito.
Nonostante le iniziative filantropiche collegate con la conservazione della natura hanno una lunga tradizionale nel mondo, in Cile l’acquisizione di vasti terreni destinati alla conservazione da parte di privati era qualcosa di sconosciuto fino a questo momento. E per questo l’iniziativa fu fonte di scetticismo e opposizione politica.
Ma nell’ultima decade questo tipo di iniziative sono state sempre più frequenti, e l’appoggio è aumentato notevolmente, soprattutto da parte delle persone che visitano in parco e che per questo conoscono direttamente l’importanza del progetto, diffondendo la sua filosofia.

Dall’Agosto del 2018 il Parco Pumalín è Parco Nazionale, e porta il nome del suo fondatore: Parque Nacional Pumalín Douglas Tompkins (Parco Nazionale Pumalín Douglas Tompkins).
Sorge grazie alla donazione di 293338 ettari dalla Fondazione, ai quali si aggiungono nuovi ettari ceduti dallo Stato. Per un totale di 402392 ettari.