Lo Shazdeh Garden in Iran: un giardino rigoglioso da Mille e una notte nel cuore del deserto

Lo Shazdeh Garden è un principesco giardino persiano situato nel cuore dell’arido deserto dell’Iran. Una vera e propria oasi verde con una vegetazione lussurreggiante e una struttura a gradoni adornata da fontane sulla cui sommità sorge un grande specchio d’acqua e un imponente padiglione residenziale caratterizzato da un’architettura esterna elegante e da interni riccamente decorati nel tipico stile artistico iraniano

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Il Bagh-e-Shahzadeh (Shazdeh Garden) è un bellissimo giardino persiano situato a Mahan, a 35 chilometri a Sud-Est della città di Kerman, nel cuore dell’Iran.

La cosa davvero emozionante dello Shazdeh Garden è che è una vera e propria oasi di verde nel cuore dell’aridità del deserto rianiano dove per ovvi motivi nessuna pianta riesce a vivere in modo naturale. E proprio per questo non è esagerato definirlo un vero e proprio paradiso terrestre.

Letteralmente “Bagh-e-Shahzadeh” significa “Giardino del Principe” perchè è stato proprio il Principe Mohammad Hasan Khan Qajar Sardari Iravani a costruirlo nel 1850 circa per poi essere esteso e completato dal Principe Abdolhamid Mirza Naserodollehand nel 1870 durante gli 11 anni del suo governatorato nella dinastia Qajar.

Ma la struttura di questo giardino persiano fu lasciata incompiuto a causa della sua morte nei primi anni del 1890.

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La location del giardino persiano è stata scelta per avere una posizione strategica tra la Bam Citadel e Kerman.

Lo Shazdeh Garden ha la conformazione perfettamente rettangolare circondata su tutti e quattro i lati da mura tipica del classico giardino persiano e un’estensione di 5,5 ettari.

E così come i tipici giardini persiani ha un padiglione con funzione residenziale che si situa verso la fine di uno dei due lati più stretti.

Il padiglione residenziale dello Shazdeh Garden si trova sulla sommità di una serie di imponenti gradoni appena dietro ad un bellissimo specchio d’acqua.

Su ognuno degli 8 gradoni corrispondenti ad altrettanti “salti” ci sono fontane zampillanti alimentate dalla pendenza naturale del terreno e piccole cascate che nel loro complesso definiscono un principesco percorso verso la residenza.

Quello che vedi assomiglia ad un prezioso quadro opera di qualche maestro della pittura completato da un rigoglioso giardino formato da una grande varietà di pini, cedri, olmi, platani occidentali e alberi di frutta che traggono beneficio dalle proprietà ideali del suolo, dalla brezza leggera e dall’acqua.

Oltre a moltissimi fiori che rilasciano uno squisito profumo nell’aria e che decorano lo spazio con una moltitudine di colori diversi.

L’insieme è un ambiente paradisiaco che contrasta con l’estrema secchezza dell’ambiente desertico circostante nel quale risalta come per magia.

Come può esserci una vegetazione tanto rigogliosa nel cuore dell’arido deserto dell’Iran? La spiegazione deve essere cercata nel complesso sistema di irrigazione e nella conformazione della struttura del giardino.

L’acqua che irriga lo Shazdeh Garden arriva dai ruscelli che si originano dalle montagne e che è incanalata attraverso l’antica tecnica araba di irrigazione chiamata Qanat attraverso un complesso sistema di canali sotterranei. Questa tecnica è stata sviluppata proprio per portare acqua nei territori aridi.

Grazie a questi canali l’acqua entra dalla parte alta del recinto e si raccoglie nella piscina antistante il padiglione residenziale. Da qui è redistribuita alle diverse fontane e alle diverse zone del giardino grazie alla pendenza del terreno e ai salti dei gradoni che la fanno scorrere in discesa in modo naturale.

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Questo giardino persiano ha infatti una pendenza naturale del 6,4%, che grazie ai suoi 407 metri di lunghezza producono un dislivello complessivo di 20 metri. Ed è proprio questa pendenza che ha permesso l’esistenza dell’oasi nel cuore del deserto.

La struttura perfetta del giardino, l’architettura del padiglione centrale e il suo design interno con le squisite decorazioni sono una testimonianza della tipica arte iraniana, della cultura di questo antico popolo e dello stile di vita dei suoi abitanti.

E questa sua perfezione lo hanno portato ad essere uno dei 9 giardini iraniani iscritti nella prestigiosa lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

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