Ti sei mai chiesto se fai viaggi responsabili e se durante le vacanze ti adotti comportamenti sostenibili? Qui ci sono nove utili consigli per diventare un viaggiatore responsabile attento all’impatto che lasci sulla natura e sui territorio che visiti e rispettoso delle popolazioni con le quali interagisci

Cosa troverai in questo articolo:
- Cos’è il turismo responsabile
- I miei consigli per fare viaggi responsabili
- Informati bene prima di partire
- Scegli consapevolmente i mezzi di trasporto
- Viaggia come viaggiatore, non come turista
- Alloggiare in strutture gestite da locali
- Scegli sempre piatti della gastronomia tipica
- Non inquinare la terra e il mare…in nessun modo
- Dai il tuo contributo concreto per non contaminare l’atmosfera
- Rispetta gli animali e la loro libertà
- Non distruggere il territorio
- Le Giornate Mondiali dei viaggi responsabili
Quando vado in vacanza cerco di fare di tutto per trasformare la mia esperienza in un viaggio responsabile.
Questo vuol dire che cerco di adottare comportamenti che siano il più possibile rispettosi dell’ambiente della destinazione che mi ospita e delle persone che in quel territorio vivono.
Cerco di viaggiare in modo più possibile ecosostenibile, come si usa dire. Insomma, detto in altre parole, cerco di fare viaggi che non lascino un segno negativo del mio passaggio nei posti che visito.
Penso che cercare di fare viaggi sostenibili sia un atteggiamento giusto e una questione etica sulla quale ognuno di noi dovrebbe riflettere a fondo. Viaggiare è sicuramente bellissimo, ma il nostro piacere può avere un impatto (anche molto serio) sul benessere economico e sociale e sulla qualità dell’ambiente delle mete turistiche che scegliamo per trascorrere le nostre vacanze.
Infatti, se ci pensi bene, tutte le volte che viaggiamo rischiamo di inquinare sia il territorio che l’atmosfera. Generiamo sì ricchezza alle destinazioni che visitiamo, ma potremmo dare i nostri soldi alle persone o alle aziende sbagliate che non creano un reale beneficio alla popolazione locale.
Oppure alloggiamo in hotel o altre strutture ricettive che operano senza attenzioni per l’ecosistema o che non si comportano in modo eticamente corretto nei confronti dei dipendenti, ad esempio pagandoli poco o non facendoli lavorare con i diritti che dovrebbero avere.
Cos’è il turismo responsabile
Se sei arrivato sul mui blog è inutile che ti dica che il viaggio è una delle esperienze più belle, emozionanti ed arricchenti per una persona.
Quando un viaggio sa regalare emozioni e ricordi, allora l’esperienza si unisce a qualcosa di più, che resta nel tempo.
Il concetto di Turismo Responsabile, dal quale nasce l’approccio ai viaggi responsabili ed eco-sostenibili, unisce le anime sociali, sostenibili e solidali dell’esperienza di vacanze per portare avanti un progetto costante di sviluppo equo delle comunità locali sulla base di alcuni principi fondamentali:
- Responsabilità del viaggiatore, di chi accoglie il viaggiatore e di chi lo fa viaggiare
- Eticità di ogni percorso di viaggio e di ogni progetto turistico
- Sostenibilità dal punto di vista dell’ambiente (eco-sostenibilità), della cultura e dell’identità
- Rispetto dei luoghi, della natura e delle persone che su un territorio vivono e lavorano
Il turismo responsabile è una forma di pensare al turismo come attività sviluppata attorno ai principi di giustizia sociale ed economica, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture.
In Italia, chi si occupa di turismo responsabile segue i criteri promossi dalla Carta sul turismo Responsabile dell’ Associazione Italiana Turismo responsabile (AITR) impegnandosi a lavorare per sviluppare il dialogo positivo e costruttivo tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
In sostanza il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale che ospita il viaggiatore, il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico eco-sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio.
Il turismo responsabile raggruppa quindi tutte le forme di turismo che mettono al centro del viaggio l’uomo e l’incontro tra il viaggiatore e le comunità ospitanti secondo una logica di sviluppo del territorio.
Importante è il coinvolgimento diretto delle popolazioni locali nelle varie fasi del progetto turistico, ma soprattutto il focus è il rispetto della persona, delle culture e della natura. E una ripartizione più equa delle risorse generate.

I miei consigli per fare viaggi responsabili
In questo articolo voglio darti degli spunti di riflessione e dei suggerimenti che secondo me sono molto utili per insegnarti a fare dei viaggi responsabili e sostenibili nel vero senso del termine.
Come vedrai niente che limita la bellezza della vacanza, ma al contrario che la aumenta, perchè imparare a fare viaggi responsabili ti permette di tornare a casa più felice e soddisfatto di aver contribuito al benessere del pianeta e al rispetto dei luoghi e delle persone che ti hanno ospitato.
– Informati bene per conoscere il meglio possibile gli aspetti economici e sociali della meta che vuoi visitare
Il tuo viaggio responsabile dovrebbe cominciare con la scelta di una destinazione sostenibile, ovvero con la consapevolezza che il luogo che stai valutando come meta abbia delle caratteristiche economiche, sociali ed ambientali coerenti con questa filosofia.
Ci sono paesi che hanno una legislazione che non tutela i lavoratori, ma che addirittura ne incentiva lo sfruttamento, o che non impone alle imprese degli obblighi che si riferiscono alla tutela dell’ambiente, e via dicendo. Io questi paesi non li scelgo a priori perchè so che se ci vado contribuisco indirettamente a giustificare questi approcci sbagliati.
Informati attraverso le notizie che trovi su Internet sui siti di entità autorevoli, ascolta cosa ti raccontano gli amici che sai essere amanti dei viaggi responsabili, e fatti un’idea del paese che visiti. Io ad esempio ho una gran voglia di andare a visitare il Venezuela ma non ci vado proprio per i motivi che ti ho appena raccontato.
– Scegli consapevolmente i mezzi di trasporto da prendere e ottimizza gli spostamenti
Se vuoi fare viaggi responsabili informati anche sulle politiche di ecosostenibilità e di responsabilità sociale che le compagnie aeree dichiarano di adottare concretamente.
Sui siti Internet di tutte le compagnie aree c’è sempre una sezione dedicata a queste attenzioni. Informandoti prima di scegliere farai una scelta più consapevole ancora prima di partire. Così sarai da subito un viaggiatore responsabile.
Quando ti dico di informarti prima di partire mi riferisco anche nella corretta pianificazione anticipata del tuo viaggio, soprattutto per quanto riguarda i mezzi di trasporto da prendere una volta a destinazione.
Una corretta pianificazione del viaggio ti permette sicuramente di risparmiare chilometri di strada e tempi negli spostamenti. E di ottimizzare così l’uso dei mezzi di trasporto pubblico per non contribuire (anche se indirettamente) alla conseguente emissione gas inquinanti nell’area.
Certo che l’autobus partirà con o senza di te, ma non non sei stato partecipe dell’emissione. Come vedi quella che ti sto proponendo è un’attenzione etica e non sostanziale. Ma quando si viaggia, così come nelle altre attività della vita, i comportamenti etici sono sempre molto importanti.
– Viaggia come viaggiatore, non come turista
Cosa significa viaggiare come viaggiatore e non come turista? Se il concetto di “viaggiatore” e quello di “turista” ti sembrano sinonimi mi spiace dirti che non sei ancora pronto per fare viaggi responsabili.
Essere un viaggiatore vuol dire immergerti il più possibile nel luogo che hai deciso di visitare, nella sua cultura.
Oltre a vedere i posti che la destinazione ti offre e a visitare i musei e le altre attrazioni, usa il tempo per conoscere la cultura e il folclore locale, fermati a per scambiare quattro chiacchiere con la gente che incontri per strada o seduta nei bar, e approfittane per conoscere come vivono.
Approfittane per visitare gli artigiani locali, cerca esperienze autentiche ed allontanati da tutto quello che è “creato per i turisti” e quindi finto. Più in generale se vuoi fare un viaggi autentici e responsabili cerca di vivere la destinazione che ti accoglie “like a local”, che tradotto significa “come la gente del posto”.
Io quando viaggio uso buona parte del tempo proprio per immergermi nella cultura locale e per parlare con la gente, e proprio per questo mio approccio spesso sono invitato dalle persone a casa loro, addirittura per dormire.
A questo proposito ti voglio raccontare un’esperienza che mi è successa ormai molti anni fa ma che come vedi è ancora molto vivida nei miei ricordi.
Ero in Cile e da Punta Arenas stavo navigando su un ferry verso la bellissima Isla Madgalena, la casa di migliaia di pinguini. Proprio sul ferry mi sono messo a parlare con Javiera, una ragazza del posto che stava facendo una gita con le amiche.
Chiacchiera dopo chiacchiera le ho raccontato che alloggiavo in un ostello a Punta Arenas e che mi sarei fermato ancora diversi giorni.
Lei mi ha proposto di stare a casa sua insieme alla sua famiglia, invece che nell’ostello. E così è stato! Per una settimana sono stato a casa di Javiera con i suoi famigliari che mi hanno raccontato un sacco di cose e mi hanno accompagnato alla scoperta degli aspetti più tipici della cittadina e dei dintorni.

– Scegli di alloggiare in strutture gestite da locali piuttosto che nei grandi alberghi
Uno dei segreti per fare viaggi responsabili è quello di scegliere di alloggiare in strutture gestite dai locali, come ad esempio i piccoli alberghi a gestione famigliare, i B&B, i campeggi, gli ostelli e via dicendo. Ovviamente se non hai la fortuna che ho avuto io di farmi ospitare da una famiglia locale.
La scelta di preferire piccole strutture invece che i tradizionali alberghi, soprattutto quelli di catena, scelta è secondo me molto responsabile per diversi motivi.
Per prima cosa hai la sicurezza di vivere un’esperienza autentica in compagnia dei proprietari, che ti possono accompagnare alla scoperta della cultura locale, della gastronomia tipica e delle tradizioni del luogo.
Se ad esempio ti è capitato di andare in vacanza in un villaggio turistico di proprietà di un tour operator internazionale quasi sicuramente non avrai provato niente di tutto questo. Quello che hai vissuto sarà stata probabilmente un’esperienza decontestualizzata dalla destinazione.
Prova con i tuoi ricordi a confrontare l’esperienza che fai in una di queste strutture rispetto all’autenticità che trovi in una struttura gestita direttamente da proprietari locali. Capisci da solo che non c’è paragone.
Spesso e volentieri, proprio per la loro semplicità e piccole dimensioni, queste piccole strutture locali sono gestite dai proprietari in modo naturalmente eco-sostenibile. Anche perchè essendo quasi sempre persone del posto e non manager che lavorano per grandi realtà standardizzate sviluppano naturalmente questo stile gestionale. E sono molto consapevoli della sua importanza.
E poi la scelta sulle piccole strutture locali a gestione famigliare ti permette anche di contribuire direttamente al benessere socio-economico delle famiglie e delle località. I soldi che spendi in queste strutture di piccole dimensioni contribuiscono al sostentamento dei proprietari e dei dipendenti, che le spendono sul nella località contribuendo a generare benenessere locale con l’indotto.
I soldi che invece fai guadagnare al villaggio turistico non rimangono sul territorio, se non per una minima parte. E quindi non generano quasi per nulla un indotto locale. Infatti come ti ho detto le proprietà sono in paesi stranieri, e i profitti vanno in quella direzione.
E in più il personale è quasi sempre sfruttato e sottopagato, i prodotti vengono dall’estero e concrete misure di gestione eco-sostenibile sono quasi del tutto assenti. A parte la comunicazione in tal senso che viene fatta solo e solamente a scopo di marketing.
Anche su questo aspetto dei viaggi responsabili ho un bellissimo ricordo. Ero sempre in Cile, ma questa volta a Puerto Natales, piccola località che è la porta al bellissimo Parque Nacional del Torres del Paine.
A Puerto Natales ho soggiornato in un minuscolo ostello gestito da due ragazzi; Juan e Clarisa, che in pochissime ore sono diventati amici. A parte la gestione dell’ostello che era naturalmente eco-sostenibile, mi hanno raccontato tutto ma proprio tutto sul trekking al Torres del Paine che ero andato a fare e mi hanno aiutato a preparare l’attrezzatura.
Mangiavo insieme a loro, uscivo la sera insieme a loro e ai loro amici e a parte divertirmi tantissimo, ero sicuro che tutti i pochi soldi che gli davo per la loro ospitalità servivano per le loro spese e contribuivano a creare benessere per la piccola località di Puerto Natales.
– Scegli sempre piatti della gastronomia tipica preparati con ingredienti locali
I viaggiatori responsabili scelgono sempre la cucina tipica locale e si informano sulla provenienza degli ingredienti. Perchè la gastronomia è un aspetto della cultura locale, e se vuoi fare viaggi responsabili devi imparare a considerarla tale.
Ogni ricetta racconta un aspetto del luogo che stai visitanto, di conseguenza mangiare ha un significato che va ben al di là del cibarsi. Mangiare è apprendimento e conoscenza, è stabilire un legame intimo con il territorio che ti ospita.
E sinceramente mi sembra ad esempio assolutamente stupido cercare piatti italiani in un paese lontano. Non puoi aspettare di tornare a casa per mangiare un piatto di pasta o una pizza?
È chiaro che quei piatti saranno cucinati con ingredienti che non sono locali, ma al contrario quasi sicuramente importati. Non avranno comunque lo stesso sapore che hanno in Italia, quindi è inutile che ti lamenti perchè lo dovresti già sapere.
E in più hai contribuito anche se indirettamente a generare anidride carbonica per il loro trasporto con un impatto sull’eco-sostenibilità. Ma al di là di questo non avrai nemmeno questa volta contribuito ad aiutare l’economia locale.
Io quando viaggio mangio solo ricette tipiche locali. Alcuni piatti mi piacciono, altri non mi piacciono, ma in entrambi i casi ho provato i sapori e gli odori tipici del territorio, e allo stesso tempo ho imparato qualcosa.
Ad esempio non potrò mai dimenticare lo squisito ceviche de pescado tipico del Perù preparato con pesce freschissimo. O le squisite empanadas che fanno parte dell’atmosfera che puoi vivere nel Nord dell’Argentina da mangiare prima di bere uno squisito mate.
Inutile dirti che per apprezzare la vera gastronomia locale devi scegliere i piccoli ristoranti e le trattorie locale. O, ancora meglio, scegli il cibo di stada preparato nei chioschi o nelle bancarelle presenti nei mercati locali. Leggi la bellissima esperienza che a tal proposito ho fatto a Cuenca, la bellissima città coloniale dell’Ecuador.

– Non inquinare la terra e il mare…in nessun modo
Se vuoi davvero essere un viaggiatore responsabile fai di tutto per non creare inquinamento nei posti che visiti. Lo so che non sei un bambino e forse le cose che dico ti possono sembrare tanto scontate da sembrarti quasi stupide. Ma te le ricordo lo stesso!
In viaggio cerca di comportarti come se fossi a casa tua, nel senso di “proprio dentro la tua casa”. A casa tua sicuramente non ti passa passa nemmeno per il cervello di gettare rifiuti per terra. Quindi non permetterti di farlo nemmeno nelle spiagge o nei boschi che visiti.
E se a casa tua ti cade qualcosa lo raccogli. Fai la stessa cosa quando trovi qualcosa che è stato buttato per terra da qualcun’altro. L’ambiente di ringrazierà, così come ti ringrazieranno le persone che visiteranno la stessa spiaggia, lo stesso bosco o la stessa piazza dopo di te.
Sai perfettamente gli effetti che provoca anche una semplice bottiglietta di plastica in mare e più in generale nell’ambiente. È inutile che te li spieghi. Ma comincia prima. Evita di comprare bevande in bottigliette di plastica anche se è biodegradabile.
Porta sempre con te una borraccia in metallo e riempila d’acqua in una fontanella. Oppure se vuoi un succo di frutta chiedi al bar di mettertelo lì dentro e non nel classico bicchiere che spesso e volentieri è anche questo di plastica.
Allo stesso modo porta sempre con te un sacchetto (meglio se di carta) dove mettere i rifiuti che produci ad esempio durante un’escursione o una passeggiata, così quando trovi un cestino lo puoi gettare. In questo modo eviti anche la tentazione di abbandonarlo a terra per strada.
– Dai il tuo contributo concreto per non contaminare l’atmosfera
Quando puoi muoviti in bici anche durante i viaggi. La puoi affittare a destinazione oppure puoi portare con te la tua, anche in treno. Se viaggi in macchina la puoi assicurare con gli appositi supporti sopra il tetto oppure dietro.
Io in questi ultimi anni sto scoprendo quando è divertente visitare le città con i monopattini elettrici, ormai molto diffusi ed economici. Anche in questo caso spesso li puoi affittare una volta giunto a destinazione o puoi portare con te il tuo, anche in treno perchè l’ingombro è minimo.
Hai mai visitato il bellissimo centro storico di Bologna o quello di Rimini in bici? È un’esperienza davvero fantastica perchè entrambe le città sembrano fatte apposta per essere girate in bicicletta. La stessa cosa vale anche per Ravenna, che ti consiglio di visitare in bicicletta per scoprire i suoi bellissimi mosaici.
Ma puoi anche fare di viaggi responsabili totalmente all’insegna della bicicletta, unendo l’aspetto sportivo, del wellness e della natura. Tra i posti in Italia per fare questo tipo di esperienze all’insegna dell’eco-sostenibilità ci sono ad esempio la bellissima Val di Fassa o la Val di Fiemme o anche la Val di Cembra. Tutti e tre bellissimi territori del Trentino che sembrano fatti apposta per pedalare.
Per gli spostamenti di media distanza cerca di fare come me e scegli il treno piuttosto che la macchina o l’autobus. Perchè il treno inquina decisamente meno.
Io ad esempio se non posso prendere il treno per raggiungere una destinazione italiana, magari perchè dove devo andare la stazione non è vicina oppure perchè perdo troppo tempo con i cambi, controllo se c’è qualcuno che mi può dare un passaggio su Bla Bla Car.
Non so se già conosci Bla Bla Car. Non importa, te lo presento brevemente. Bla Bla Car è il servizio di car sharing che permette di condividere i viaggi ottimizzando l’impatto dell’inquinamento prodotto da ogni passeggero trasportato.
Andando sul sito puoi vedere se c’è qualcuno che va dove vai tu con la sua macchina. Se c’è puoi chiedergli un passaggio pagando un contributo che è molto economico. Molto più economico del biglietto del treno o dell’autobus per coprire la stessa distanza.
Uso lo stesso servizio anche se sono costretto a spostarmi con la mia macchina, ad esempio per motivi di lavoro. Quando so esattamente le date del mio viaggio pubblico un annuncio sul sito di Bla Bla Car e aspetto che qualcuno che va nella mia stessa destinazione mi chieda un passaggio condividendo con me le spese del viaggio.
Ti rendi conto che la maggior parte delle macchine viaggiano con a bordo solo una o al massimo due persone? Se riesci a riempire la macchina il viaggio diventa sicuramente più eco-sostenibile. E ti assicuro anche più economico e decisamente più divertente.
Ad di là dei servizi di car sharing che ti permettono di viaggiare da una città all’altra ce ne sono moltissimi anche per muoverti in città, da usare in alternativa al taxi o ai classici mezzi pubblici. Perchè te ne parlo? Perchè le auto sono elettriche e quindi il servizio è totalmente eco-sostenibile.
– Rispetta gli animali ed evita i comportamenti che possono limitare la loro libertà
Se vuoi fare viaggi responsabili evita di contribuire allo sfruttamento degli animali in qualsiasi modo o di mettere in atto qualsiasi comportanto che li possa in qualche modo disturbare.
Non sopporto gli zoo, gli acquari e i parchi di divertimento perchè per definizione tengono gli animali in condizioni di vita non naturali e comunque li sfruttano.
Anche se in effetti nel corso degli ultimi anni molto è cambiato, e in tanti di questi luoghi gli animali sono trattati bene, vengono riprodotti gli habitat naturali per essere il più possibile simili a quelli originali e vengono rispettate le loro abitudini e inclinazioni naturali.
Ad esempio mi sono informato e ho visto che l’Aquario di Genova o il bellissimo Bioparc di Valencia vicinissimo al suo bellissimo centro storico assicurano agli animali ottime condizioni di vita.
Gli animali fanno parti dell’ecosistema esattamente come ne facciamo parte noi uomini e tutti gli esseri viventi con i quali condividiamo lo spazio sulla Terra, per cui dobbiamo imparare ad averne un estremo rispetto.
Allo stesso modo se vuoi essere un viaggiatore davvero responsabile rispetta gli animali soprattutto quando sono in stato di cattività, come avviene ad esempio per le tartarughe marine che nascondono le loro uova sotto la sabbia per proteggerle dai predatori fino a quando si schiudono.
Non serve a nulla se loro faticano per proteggere le uova se noi poi le calpestiamo anche inavvertitamente quando andiamo sulle spiaggia a fare una passeggiata o a prendere il sole. Questo danneggia inevitabilmente l’eco-sostenibilità del territorio e mette in pericolo anche la stessa sopravvivenza della specie.
Allo stesso modo dobbiamo prenderci la briga di boicottare o addirittura denunciare le aziende o le persone (come ad esempio le guide turistiche) che per il nostro piacere e per i nostri soldi limitano in qualsiamo modo la libertà degli animali o ne forzano il comportamento. La natura non è un circo per far divertire noi uomini.

– Non distruggere il territorio e non favorire l’uccisione di animali per potare con te dei souvenir dei tuoi viaggi
Che senso ha tornare da una vacanza in posto che ha delle bellissime spiagge incontaminate portandosi a casa una bottiglia piena di sabbia, di sassi o di conchiglie per “ricordo”?
Ti rimane solo il ricordo perchè se tutti facessero così, se in quel posto ci tornerai sicuramente non lo troverai così paradisiaco come lo hai lasciato. Perchè anche tu hai contribuito a distruggerlo, forse per sempre.
Non sto esagerando perchè è la cruda realtà derivante dal comportamento sconsiderato ed egoistico di molti. E spero tu non sia tra quelli che lo fanno. Se vuoi essere un viaggiatore responsabile questa tentazione te la devi proprio dimenticare.
Contribuisci a generare la stessa triste situazione anche quando compri dei souvenirs realizzati con parte della flora naturale, ad esempio i coralli, oppure con parti di animali.
Il rinoceronte ucciso dai bracconieri per vendere il corno d’avorio con il quale è stato realizzato il braccialetto o la collinina che hai comprato come “ricordo” in realtà lo hai ucciso tu, anche se materialmente il grilletto del fucile lo ha premuto qualcun’altro.
Ricordati una cosa molto semplice: se non c’è domanda non c’è offerta. Quindi, con comportamenti più etici e responsabili dei turisti non ci sarebbero omicidi di animali indifesi.
Se vuoi portare a casa dei souvenir scegli i prodotti tipici dell’artigianato locale, anche se effettivamente spesso non è facile riconoscere cosa è autentico da quello che è importanto dall’estero, in particolare dall’Asia dove ormai sono prodotti quasi tutti questi oggetti.
Come fare per sapere se quello che compri è un prodotto autentico? L’unica cosa che puoi fare è cercare di capirlo parlando con i venditori, facendogli delle domande specifiche sui materiali utilizzati e sulle tecniche di produzione.
È chiaro che se un oggetto non è fatto con un materiale tipicamente locale e se il venditore da una spiegazione molto vaga sulle tecniche di produzione c’è un’alta probabilità che quello che stai pensando di acquistare sia un falso.
È chiaro che se il venditore è anche l’artigiano avrai tutte le risposte alle tue domande. E con tutta probabilità potrai vedere anche il laboratorio di produzione che spesso e volentieri è in un locale collegato al negozio.
È proprio quello che è capitato a me quando durante un viaggio in Ecuador nella città di Cuenca dove ho comprato dei cappelli Panama originali fatti con la celebre paja-toquilla. Questi cappelli sono infatti tipici di questa zona e prodotti quasi sempre in modo artigianale da artigiani che si tramandano le tecniche di generazione in generazione. E che li vendono direttamente ai turisti.
Ti consiglio anche osservare bene l’etichetta per trovare degli indizi che ti facciano capire che la provenienza dell’oggetto è locale.
Le Giornate Mondiali dei viaggi responsabili
Non so se lo sai ma tutti gli anni si celebrano diverse Giornate Mondiali che hanno come tematiche alcuni aspetti rilevanti attinenti con gli aspetti dei viaggi responsabili che ti ho presentato in questo articolo.
Le diverse Giornate Mondiali sono istitute dall’ONU. Qui di seguito voglio presentarti le più importanti:
- Giornata mondiale della giustizia sociale il 20 Febbraio
- Giornata internazionale dell’orso polare il 27 Febbraio
- Giornata mondiale della fauna selvatica il 3 Marzo
- Giornata mondiale delle foreste e dei boschi il 21 Marzo
- Giornata mondiale dell’acqua il 22 Marzo
- “M’illumino di meno”, festa del risparmio energetico il 26 Marzo
- Earth hour (Ora della Terra), evento internazionale promosso dal WWF il 27 Marzo
- Giornata mondiale della Terra o Earth Day il 22 Aprile
- Giornata mondiale dei pinguini il 25 Aprile
- Giornata mondiale del vivere insieme in pace il 26 Maggio
- Giornata internazionale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo il 21 Maggio
- Giornata Mondiale della Biodiversità il 22 Maggio
- Giornata mondiale delle tartarughe il 23 Maggio
- Giornata mondiale della bicicletta il 3 Giugno
- Giornata Mondiale dell’Ambiente il 5 Giugno
- Giornata Mondiale degli Oceani l’8 Giugno
- Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità il 17 Giugno
- Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni il 9 Agosto
- Giornata mondiale del turismo il 27 Settembre
- Giornata mondiale dell’alimentazione il 16 Ottobre
- Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà il 17 Ottobre
- Giornata mondiale del suolo il 5 Dicembre
- Giornata internazionale della montagna l’11 Dicembre
- Giornata internazionale della solidarietà umana il 20 Dicembre
Come vedi i temi di queste ricorrenze ufficiali istituite dall’ONU sono diversi ma hanno tutte l’obiettivo di sensibilizzare sui diversi aspetti che riguardano la salvaguardia della natura, del territorio e delle culture locali.
Sono sicuro che dopo questi consigli ragionerai in modo diverso sulle tue esperienze di viaggio passate e sicuramente in futuro sarai naturalmente più orientato a fare viaggi responsabili e più eco-sostenibili.
Viaggia sempre, ma fallo con il cuore e soprattutto con la testa!!! E non dimenticarti di dare uno sguardo al sito dell’ Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), punto di riferimento per il turismo responsabile in Italia.