Il Parco Nazionale delle Cinque Terre: un angolo di paradiso nell’ estremo Levante ligure

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, conosciuto più semplicemente come Parco Cinque Terre o Cinque Terre, si sviluppa nel cuore del Levante Ligure, in Provincia di La Spezia. Il Parco delle Cinque Terre è uno dei più piccoli in Italia, ma nonostante questo è forse anche quello più degli altri capace di regalarti un impareggiabile concentrato di elementi di grandissima importanza naturalistica, paesaggistica e culturale. Non è un caso che il Parco Naturale delle Cinque Terre è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’ Umanità dall’UNESCO. Un territorio quello delle Cinque Terre vario ed emozionante, fatto prevalentemente di colline aspre e aride che un lungo e duro lavoro dell’ uomo di più di 1.000 anni ha saputo trasformare in rigogliosi vigneti, uliveti e distese di piante da frutto grazie ai terrazzamenti con muretti a secco che scendono fino quasi a toccare la stupenda costa rocciosa lambita dal mare. Incastonati in questo meraviglioso contesto paesaggistico trovi le Cinque Terre, minuscoli borghi che si susseguono uno dopo l’ altro adagiati sulle scogliere, tanto che le case sembrano nascere direttamente dalla roccia per poi svilupparsi in verticale, con una che sormonta l’ altra. Talmente belli e suggestivi i minuscoli borghi inseriti nel Parco delle Cinque Terre da sembrare usciti dal pennello di un artista: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare, raggiungibili via mare o via terra, in battello, in treno o attraverso percorsi panoramici strapiombo sul mare da fare a piedi

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A volte penso a quanto siamo fortunati a vivere in un paese come l’ Italia. Oltre ad essere circondati un patrimonio storico e monumentale di incredibile importanza, e senza dubbio il più ricco al mondo, abbiamo anche un territorio morfologicamente molto vario che nel suo complesso è ancora molto naturale.

Nonostante spesso e volentieri ci viene da pensare il contrario, sono assolutamente convinto che il patrimonio naturale italiano sia anche molto ben tutelato, quando meno di più di quello che avviene in molti altri paesi, anche europei.

Se solo pensi ai parchi ti accorgerai che tra quelli nazionali, regionali e provinciali, il numero quasi non si conta. Ma se a questi aggiungi le aree e i siti tutelati nelle più diverse forme, il numero totale delle zone verdi è davvero importante, così come l’ estensione totale del territorio protetto.

Lo sapevi che solo i 23 parchi nazionali istituiti in Italia occupano complessivamente una superficie di 1,5 milioni di ettari, pari al 5% del territorio nazionale?

Direi che questi sono numeri importanti, tanto più che nella maggior parte di questi l’ uomo non ha lasciato quasi per nulla traccia della sua presenza.

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Il Parco Nazionale delle Cinque Terre: le caratteristiche

Tra i parchi nazionali italiani ce n’è uno che è un pò atipico, e al quale per ragioni personali sono particolarmente affezionato.

Sto parlando del Parco Nazionale delle Cinque Terre, più semplicemente conosciuto come Parco delle Cinque Terre o Cinque Terre, interamente in provincia di La Spezia nel cuore del Levante ligure a pochi chilometri da Genova.

La tipicità del Parco delle Cinque Terre deriva da diverse caratteristiche. La prima è che è con i suoi 3.868 ettari di estensione totale il Parco Nazionale delle Cinque Terre è tra i parchi più piccoli d’ Italia, o forse il più piccolo in assoluto.

Ma all’ estremo opposto, con i suoi 4.000 abitanti distribuiti tra i suoi 5 borghi chiamati Cinque Terre, questo parco nazionale in Liguria è anche il più densamente popolato.

La terza peculiarità che distingue il Parco delle Cinque Terre e che lo rende assolutamente unico rispetto agli altri, è l’ azione dell’ uomo che in più di 1.000 anni di durissimo lavoro ha modificato radicalmente l’ assetto dell’ ambiente naturale e il paesaggio selezionando i ripidi pendii per ricavarne strisce di terra coltivabili chiamati ciàn, sorretti da chilometri e chilometri di muretti a secco.

Il sistema dei terrazzamenti con i muretti a secco delle Cinque Terre è stato infatti costruito a partire dall’ anno Mille usando solo pietre e terra del luogo.

Il materiale usato per la costruzione dei terrazzamenti è principalmente l’ arenaria, scavata sul posto e spezzata solo se troppo grande, mentre la terra presa dal territorio del Parco delle Cinque Terre è stata accuratamente setacciata e accumulata nelle terrazze, sopra ad uno strato di vegetazione interrata al fine di rendere il suolo più ricco.

Un tale sistema di livellatura del suolo, oltre a permettere di ottenere strette strisce di terra coltivabili, ha per anni reso possibile la regolazione dei flussi idrogeologici e il naturale corso delle acque meteoriche.

È proprio questo paesaggio atipico e fortemente antropizzato testimoniato dai terrazzamenti con i muretti a secco che ha fatto delle Cinque Terre un luogo meritevole della protezione necessaria per mantenere questa identità unica nel tempo.

Proprio per questa ragione nel 1997 il territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’ Umanità UNESCO nella categoria Paesaggio Culturale”.

Grazie alle sue caratteristiche geografiche il Parco delle Cinque Terre con i suoi 5 bellissimi borghi è considerata una delle più suggestive destinazioni turistiche italiane, una meta esclusiva dove puoi vivere un ampio ventaglio di esperienze che coinvolgono sia l’ elemento terrestre che quello marino, e che insieme contribuiscono a decretarne l’ unicità.

Infatti fanno parte delle Cinque Terre anche l’ Area Marina Protetta e il Santuario dei Cetacei, istituiti per tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera insieme a quella dei suoi abitanti, ad esempio regolando in modo molto rigido l’ accesso all’ area alle imbarcazioni da diporto.

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Le Cinque Terre

Se visitarai il Parco Nazionale delle Cinque Terre ti accorgerai da solo i 5 borghi sono delle vere e proprie gemme incastonate tra lo splendido mare color blu cobalto e i terrazzamenti realizzati da secoli di duro e paziente lavoro dell’ uomo che vedi coltivati a frutteti, uliveti e vigneti.

I borghi contenuti nel territorio del Parco delle Cinque Terre si snodano rigososamente in salita seguendo la sinuosa forma delle colline, e appaiono come suggestive macchie di colore per via delle case arroccate dipinte in tonalità pastello.

Insomma, vedrai con i tuoi occhi che ognuna delle Cinque Terre è in realtà un quadro che l’ uomo e la natura hanno dipinto a insieme, mettendoci ognuno creatività, passione e ingegno.

Visitando i piccoli borghi del Parco delle Cinque Terre e il paesaggio circostante avrai la netta percezione di come in questa zona il contatto e la convivenza tra l’ uomo e la natura sia avvenuta in modo dolce e armonico, senza apportare traumi al territorio.

Gli abitati e le strade delle Cinque Terre si sono chiaramente sviluppati nel pieno rispetto dei valori naturali e ambientali, con un naturale orientamento all’ ecosostenibilità e tutelando la zona dall’ eccessiva espansione edilizia.

Pensa che molte strade e viottoli dei borghi nel Parco Nazionale delle Cinque Terre non sono asfaltati e per questo percorribili solo a piedi.

Le Cinque Terre sono anche un importante luogo di fede e meta di pellegrinaggi. Infatti sulle alture che sovrastano ognuno dei borghi del Parco Nazionale delle Cinque è presente un santuario mariano voluto dalle rispettive popolazioni per devozione e per ottenere protezione dai tentativi di invasione provenienti dal mare, ma anche come voto per ottenere raccolti abbondanti.

Tranne quello di Riomaggiore tutti i santuari mariani presenti nel Parco delle Cinque Terre sono raggiungibili anche in macchina, ma io ti consiglio di andarci a piedi, a ritmo lento o sportivo a seconda di come preferisci, perchè ti danno la possibilità di entrare direttamente in contatto con la natura e di conoscere da vicino le coltivazioni.

E poi non c’è nessun richio di perdersi, perchè i camminamenti fanno parte della rete sentieristica del Parco Nazionale delle Cinque Terre e sono tutti indicati con i simboli bianco-rosso della segnaletica del CAI.

– Riomaggiore

Guardando la minuscola Riomaggiore, che è la prima delle Cinque Terre proveniendo da La Spezia, la troverai stretta nell’ abbraccio di due ripide colline terrazzate che scendono al mare balzo dopo balzo.

L’ aspetto che più degli altri ti colpirà di Riomaggiore nel Parco delle Cinque Terre sono le strette case colorare che si sviluppano in verticale.

Riomaggiore nel Parco Nazionale delle Cinque Terre è un’ autentica opera d’ arte che saprà incantarti e farti innamorare al primo sguardo, come d’ altronde ha già fatto innamorare me e centinaia di artisti, soprattutto pittori, che l’ hanno immortalata nei loro dipinti.

Nell’ Ottocento, l’ allora villaggio di Riomaggiore nelle Cinque Terre incantò addirittura il famoso pittore fiorentino Telemaco Signorini, uno dei massimi esponenti della corrente dei macchiaioli.

Una volta arrivato a Riomaggiore ti consiglio di andare nella parte alta del borgo e di cercare la Chiesa di San Giovanni Battista del 1340, che sono sicuro ti lascerà a bocca aperta.

Bellissima è la pianta basilicare di questa chiesa delle Cinque Terre dalla quale partono pilastri in stili differenti, mentre le 2 porte sono chiaramente in stile gotico.

Come le altre chiese nei borgi del Parco delle Cinque Terre, anche questa di Riomaggiore ha la particolarità di essere a 3 navate con quella centrale esattamente doppia rispetto alle 3 laterali.

Già che ci sei fai anche una sosta per dare un’ occhiata all’ Oratorio di Santa Maria Assunta nella quale troverai un prezioso Trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna. Mentre visiti questo borgo delle Cinque Terre ti consiglio di vedere anche l’ Oratorio di Sant’Antonio Abate e l’ Oratorio di San Rocco.

Sulle alture sopra Riomaggiore trovi il Santuario di Nostra Signora di Montenero che secondo la documentazione storica risale al 1335. L’ edificio che vedi oggi è invece frutto di una ristrutturazione radicale terminata nell’ Ottocento.

All’ interno di questo santuario nel Parco delle Cinque Terre puoi ammirare un bellissimo dipinto della Vergine, olio su tela risalente probabilmente al Secolo XVI, anche se la leggenda lo colloca nel periodo altomedioevale e bizantino.

Per raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Montenero devi percorrere un sentiero di 3,5 chilometri che parte dalla parta alta di Riomaggiore e che è davvero molto suggestivo.

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– Manarola

Manarola è la seconda minuscola località del Parco Nazionale delle Cinque Terre che incontri proveniendo da La Spezia.

Secondo le testimonianze storiche il borgo di Manarola nelle Cinque Terre è sorto addirittura nella seconda metà del Duecento e penso che da allora la sua struttura sia cambiata molto poco.

Per darti un’ idea rispetto a quello che i tuoi occhi vedranno una volta che sarai a Manarola, ti invito a immaginare questo borgo delle Cinque Terre come un magnifico affresco in cui predominano i colori solari delle minuscole case che sembrano nascere dalla scogliera, insieme al verde della natura e al blu intenso del mare che le circondano.

Incantevoli sono le barchette che trovi adagiate nella piazzetta di Manarola, lungo il passaggio nella parte bassa del borgo, praticamente sulla soglia delle case e vicino alla rampa ricavata nella roccia che serve a farle scivolare direttamente nel mare del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Manarola nelle Cinque Terre deve il suo nome alla sua produzione agricola. Soprattutto in passato il borgo di Manarola era uno dei maggiori produttori di derrate alimentari della zona, olio e vino in primis.

Il nome di questo antico borgo deriva da Manaaea, cioè Magna Rota, che significa grande ruota di mulino ad acqua, costruzione che puoi ancora vedere completamente restaurata dall’ Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Quando sei a Manarola cerca la piccola piazza Innocenzo IV e visita gli elementi del patrimonio monumentale più importanti di questo borgo delle Cinque Terre che si concentrano proprio qui.

Prima tra tutti la bellissima Chiesa di San Lorenzo di Manarola edificata nel 1338, senza dubbio un interessante esempio di stile gotico-ligure, forse addirittura quello più bello tra quelli presenti nel Parco Nazionale delle Cinque Terre.

La struttura di questa chiesa a Manarola è formata da 3 navate, anche in questo caso con quella centrale che è larga il doppio di quelle laterali, e ha un interno barocco dalla volta a botte.

Bellissimo è anche il Campanile Bianco del Secolo XIV con struttura a pianta quadrata, una delle antiche torri di avvistamento e di difesa presenti nel territorio del Parco delle Cinque Terre.

Già che sei a Manarola approfittane per visitare anche l’ Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata e l’ antico Ospedale di San Rocco, altri 2 pregievoli esempi di edifici religiosi nel territorio delle Cinque Terre.

Ti consiglio anche di vedere il Santuario di Nostra Signora della Salute del Secolo XIII raggiungibile a piedi percorrendo il sentiero di circa 2 chilometri che parte vicino al parcheggio di Manarola imboccando la strada in prossimità della sbarra della ZTL.

A me è piaciuta davvero molto soprattutto la facciata in stile romanico di questo santuario nel Parco Nazionale delle Cinque Terre che ha un portale ad ogiva e una piccola bifora, mentre l’ interno è a navata senza abside e ci trovi un’ immagine della Madonna Incoronata datata 1861.

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– Corniglia

La terza delle Cinque Terre proveniendo la La Spezia è Corniglia, un antico borgo romano con una lunga e prosperosa tradizione agricola, tanto che il toponimo Corniglia deriva proprio dal romano Cornelio, produttore dell’ allora già rinomato vino bianco.

A testimonianza del ruolo di questo minuscolo borgo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre nella produzione del vino già in epoca romana, devi sapere che durante gli scavi di Pompei furono ritrovate anfore vinarie sulle quali compariva il nome di Cornelia.

Trovi Corniglia dolcemente adagiata su di una suggestiva scogliera alta un centinaio di metri, ed ha la particolarità di essere l’unico borgo delle Cinque Terre ad essere quasi completamente inaccessibile dal mare.

Per raggiungere Corniglia a piedi ti devi armare di santa pazienza e di tanto fiato, ma ti assicuro che ne vale la pena.

Infatti, per arrivare al centro abitato di questo borgo nel Parco delle Cinque Terre, devi salire la Lardarina, una lunghissima scalinata serpeggiante fatta in mattoni costituita da ben 33 rampe per un totale di 377 gradini.

In realtà per raggiunger il centro di Manarola c’è un’alternativa, che però è molto meno suggestiva e pittoresca, quindi per evitare che la consideri per pigrizia, non te la indico nemmeno.

Ai piedi della scalinata vedrai il suggestivo abitato di Corniglia circondato su 3 lati da vigneti e terrazzamenti che si sviluppa seguendo l’ andamento a nastro di via Fieschi, la piccola arteria che però in quel minuscolo contesto è anche la via principale di questo borgo delle Cinque Terre.

Da questa via di Corniglia nascono tutti gli strettissimi e altrettanto pittoreschi caruggi, che non vedono mai nemmeno un raggio di sole.

Chiedi a qualche abitante di Corniglia come devi fare per raggiungere la settecentesca Piazza del Largo Taraglio, perchè qui puoi visitare il bellissimo Oratorio di Santa Caterina e la Parrocchia di San Pietro eretta nel 1334 in stile gotico ligure.

Gli esperti di storia dell’ arte considerano all’ unanimità questa chiesa a Corniglia come uno dei monumenti più interessanti tra quelli che trovi nel Parco Nazionale delle Cinque Terre perchè mostra una chiara simbologia templare.

Tra tutti gli elementi artistici che compongono la Parrocchia di San Pietro a Corniglia il più bello è sicuramente il rosone in marmo bianco di Carrara aggiunto nel 1351.

Ti consiglio anche di entrare in questa chiesa nel Parco delle Cinque Terre per ammirare la bellissima fonte battesimale, le statue degli evangelisti e il polittico diviso in spicchi che raffigura i Maestri.

Lo sai che da Genova puoi conoscere le Cinque Terre e Portofino in giornata?

Incominciamo dall’ emblematica Portofino che puoi raggiungere da Santa Margherita Ligure in treno oppure con un transfer privato da/per Genova, oppure con il tour guidato in barca da Genova. Bellissimo è il trekking al parco naturale di Portofino da Santa Margherita Ligure a 30 chilometri in treno da Genova, da dove puoi anche fare una magnifica esperienza di snorkeling nella Riserva Marina di Portofino e approfittare per conoscere il suggestivo borgo. Da non perdere è anche la visita guidata di Genova+Portofino, oppure le attività sportive a Portofino che ti permettono di scoprire i segreti del bellissimo borgo e dei suoi dintorni, tra le quali ti consiglio l’ Easy Kayak, il tour in coasteering, il tour in bici elettrica da Recco+pranzo e il trail running sul monte di Portofino. Per scoprire in tutta libertà le bellezze del Golfo di Portofino puoi anche affittare una barca senza patente! Per scoprire il bellissimo parco delle Cinque Terre ti consiglio una fantastica escursione in E-bike da Levanto a pochi chilometri in treno da Genova. Sempre da Levanto ti consiglio il tour privato in barca di 2 ore o la crociera guidata in barca alle Cinque Terre che ti permette di ammirare gli stupendi borghi liguri dal mare. Fantastico è anche il trekking panoramico tra vigneti+degustazione di vini dalla bellissima Vernazza, grazie al quale puoi scoprire anche il bellissimo borgo. Fantastico è anche il corso di cucina tipica ligure, il corso di cucina casalinga+pranzo oppure un corso di pasta e tiramisù a Riomaggiore, un altro fantastico borgo delle Cinque Terre a pochi chilometri da Genova. Sempre a Riomaggiore puoi fare una stupenda visita guidata ad una famosa cantina delle Cinque Terre.

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– Vernazza

Anche Vernazza, il quarto borgo delle Cinque Terre che incontri proveniendo da La Spezia, è arroccata su di una maestosa ed affascinante scogliera dalla quale domina il bellissimo specchio di mare antistante.

Vernazza nel Parco delle Cinque Terre ha un’origine molto antica, infatti compare già nelle cronache del 1080 come borgo fortificato ed efficiente base marittima dei marchesi Obertenghi, e probabile punto di partenze e di approdo delle forze navali impiegate per la difesa dagli attacchi saraceni.

L’ antica tradizione marinara, un orgoglioso passato di naviganti e condottieri, è testimoniata anche dal fatto che nel 1170 il borgo di Vernazza oggi nel Parco Nazionale delle Cinque Terre combattè e vinse al fianco di Genova contro i Pisani, e come fedele alleata della Repubblica a metà del 1200 fù coinvolta negli scontri con le potenti truppe di Federico II.

Vernazza è un borgo medioevale che considerare stupendo è quasi riduttivo, tanto affascinante e suggestivo che è incluso nella lista dei primi cento borghi più belli d’ Italia, e secondo la mia personale opinione sicuramente il più bello tra tutti quelli delle Cinque Terre.

Se e quando verrai a visitare questo borgo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre avrai la netta sensazione che i suoi vicoli racchiusi tra le case multicolore sono allo stesso tempo magici e misteriosi, e per questo anche estremamente romantici.

Se vuoi un consiglio non perderti una passeggiata al calare del sole con il tuo lui o con le tua lei verso il belvedere di Vernazza, uno dei più suggestivi delle Cinque Terre che poi può proseguire con una cena romantica in uno dei tanti ristorantini di pesce che hanno i tavoli all’ esterno. E mi raccomando: fermati a dormire a Vernazza almeno una notte!

Ti do un altro consiglio: fai in modo di arrivare a Vernazza via mare da un altro degli splendidi borghi del Parco delle Cinque Terre, perchè anche solo la sua bellezza da questa prospettiva è un’ esperienza che ti rimarrà per sempre impressa nella memoria.

E così, una volta raggiunto il minuscolo porticciolo di Vernazza racchiuso fra le case strette e dipinte con le tenui tonalità dei colori pastello, puoi visitare la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, che sembra sorgere direttamente dal mare.

La facciata di questa bella chiesa a Vernazza, citata per la prima volta nel 1318, è arricchita con ampie finestre trilobate. La particolarità della Chiesa di Santa Margherita di Antiochia è che ha 2 nature: il corpo medioevale sul lato orientale e quello rinascimentale esposto ad occidente.

Bellissimi sono anche i resti del possente ed articolato sistema difensivo che nel corso della storia è stato eretto a protezione del borgo di Vernazza dagli attacchi provenienti dal mare, e che forse è il più imponente tra quelli che trovi in tutti i borghi delle Cinque Terre.

Il sistema difensivo di Vernazza è infatti costituito dalla cinta muraria, dal Castello Doria, dalla torre di avvistamento del XI secolo, insieme al Belforte e alla Torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco.

A poco meno di 400 metri d’ altezza alle spalle del borgo di Vernazza ti consiglio di visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie edificato all’ inizio del ‘900, che contiene un bellissimo dipinto della Madonna venerato da più di 150 anni.

Raggiungi facilmente questo santuario nel Parco Nazionale delle Cinque Terre grazie ad un percorso di circa 3 chilometri di difficoltà escursionistica che inizia appena fuori dall’ abitato di Corniglia, seguendo le indicazioni per Vernazza.

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– Monterosso al Mare

Eccoci arrivati a Monterosso al Mare, la quinta e ultima delle Cinque Terre proveniendo da La Spezia, conosciuto semplicemente come Monterosso.

Di tutte le località che fanno parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Monterosso è sicuramente quella più rocciosa e in un certo senso austera, aspetto che riflette chiaramente l’ essere stata abitato nella storia quasi esclusivamente da pescatori e contadini.

Questi abitanti di Monterosso erano persone concrete e asciutte, caratteristiche che sembrano aver trasferito alla struttura urbanistica e architettonica di questo borgo nel Parco delle Cinque Terre.

Il consiglio che ti dò è quello di vivere Monterosso nelle Cinque Terre perdendoti tra gli stretti caruggi e lasciandoti guidare dall’ istinto che sicuramente ti porterà a percepirne l’ essenza seducente e forse anche un pò malinconica. Per me Monterosso è sicuramente il borgo del Parco delle Cinque Terre con maggior carattere.

Passeggiano tra i minuscoli vicoli di Monterosso ti imbatterai sicuramente nella bellissima facciata della Chiesa di San Giovanni Battista del 1220, a paramento bicromo, che tra la porta e l’ abside mostra la torre campanaria costruita a scopo difensivo e poi sopraelevata nel 1400.

Altri 2 bellissimi edifici religiosi nel borgo di Monterosso nelle Cinque Terre sono il Convento dei cappiccini del Secolo XVII e la Chiesa di Sant’ Antonio del Mesco del 1335.

Se fai una passeggiata fino al promontorio che separa l’ antico borgo di Monterosso da Feligna, che è la parte nuova di questo borgo delle Cinque Terre, potrai ammirare l’ articolato sistema difensivo con le mura della cittadella insieme ai resti dell’ antico castello con annesse 2 torri.

Ma la struttura storica più bella di Monterosso, quando meno a mio personale giudizio, è senza ombra di dubbio la Torre Aurora che trovi sulla scogliera davanti al bellissimo mare delle Cinque Terre ai piedi dell’ altura rocciosa.

Anche la storia di Monterosso deve essere ricercata nel lontano passato, infatti le prime notizie sull’ esistenza di questo antico borgo nel Parco delle Cinque Terre risalgono al 1201, mentre nel 1214 si edificano le prime fortificazioni per difenderlo dalle invasioni saracene.

Monteresso ha un’ altra caratteristica che la distingue dagli altri borghi delle Cinque Terre: è l’ unica ad avere delle spiagge ampie, che tra l’ altro sono bellissime, tanto che nel 2007 la rivista americana Forbes ha definito quella de La Feligna come una delle 25 più sexy del mondo.

Non condivido l’ aggettivo sexy per questa spiaggia di Monterosso ma, senza stare a sottilizzare e a fare polemiche, sono d’ accordo sul fatto che vale la pena fermarsi qualche ora a prendere il sole in questa spiaggia delle Cinque Terre, non prima però di aver fatto una bella passeggiata da Punta Mesco.

Non c’è punto panoramico alle Cinque Terre che non contempli Punta Mesco, il promontorio che ad Ovest chiude l’ Area Marina Protetta dividendo proprio il borgo di Monterosso al Mare da quello di Levanto.

Al di là del promontorio di Punta Mesco trovi la seconda spiaggia di Monterosso racchiusa tra il porticciolo e il viadotto su cui passa il treno, che termina nel punto in cui inizia la passeggiata verso Manarola, conosciuta come Sentiero Azzurro.

Questa passeggiata nel Parco Nazionale delle Cinque Terre diventa poi la Via dell’ Amore nel tratto che collega Manarola e Riomaggiore. La Via dell’ Amore nelle Cinque Terre si sviluppa a strapiombo sul mare ed è senza ombra di dubbio il suo sentiero più romantico, peccato che sia chiuso da anni per ragioni di sicurezza.

Sulle dolci alture alle spalle di Monterosso, circondato da cipressi e lecci secolari, trovi il Santuario di Nostra Signora di Soviore, in assoluto il più antico santuario tra quelli del Parco Nazionale delle Cinque Terre e di tutta la Liguria, tanto che è addirittura citato in un documento del 1225.

Vale la pena visitare anche l’ interno di questo bellissimo santuario nel Parco delle Cinque Terre perchè insieme alle centinaia di ex-voto trovi un antico organo Agati e una statua lignea della Madonna di origine nord europea, probabilmente risalente al secolo XV.

Il percorso per raggiungere questo bellissimo santuario delle Cinque Terre è lungo 2,75 chilometri e parte da Monterosso nella parte finale di Via Roma.

Si tratta di una camminata abbastanza facile che si sviluppa tutta in salita fino a quota 477 metri e se sei un pò allenato la puoi fare tranquillamente in 1,5 ore di cammino.

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L’ ambiente naturale terrestre del Parco Nazionale delle Cinque Terre

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un’ autentica oasi naturalistica incontaminata che nel tempo ha preservato intatte le caratteristiche morfologiche, di flora e di fauna.

Il territorio del Parco delle Cinque Terre è infatti habitat ideale per molte specie di volatili, tra le quali alcune molte rare che se sei fortunato ti può anche capitare di osservare in volo, come il gabbiano reale, il falco pellegrino e il corvo imperiale.

Tantissimi sono anche i mammiferi che abitano il Parco Nazionale delle Cinque Terre, sia di piccola che di grande dimensione, tra i quali i più diffusi sono il ghiro, la donnola, la talpa, la faina, il tasso, la volpe e il cinghiale.

Nelle aree boschive del Parco delle Cinque Terre è facile imbattersi anche nella lucertola muraiola, nel ramarro e in alcuni serpenti come il biacco, il colubro di Esculapio e la vipera, mentre vicino ai ruscelli vivono rane e salamandre che hanno splendidi colori.

Il paesaggio delle Cinque Terre è formato da rocce di origine ed età diverse, la costa è alta e frastagliata e molto lineare, tanto che le insenature e i promontori sono davvero pochissimi, così come sono pochissime le spiagge.

La catena montuosa ripara la costa dai venti settentrionali e questo aspetto, insieme all’ influenza del mare, regala al Parco delle Cinque Terre un tipico clima Mediterraneo, con stagioni estive secche ed inverni particolarmente miti, ideale per programmare una visita in un qualsiasi mese dell’ anno.

Il contesto naturale marino del Parco delle Cinque Terre

Oltre all’ ambiente naturale terrestre dove predominano i terreni collinari terrazzati con il sistema dei muretti a secco coltivati a vigneti, uliveti e piante da frutta, l’ Ente Parco delle Cinque Terre garantisce anche la protezione di una vasta area marina.

Questa zona delle Cinque Terre è tutelata per l’ unicità dell’ ecosistema che garantisce la sopravvivenza di una incredibile varietà di specie di piante marine e pesci, molti dei quali la caratterizzano e la differenziano da altre presenti in Italia.

Nello specifico, sono 2 le aree marine sottoposte alle rigide regole istituite dall’ Ente Parco delle Cinque Terre: l’ Area Marina Protetta e il Santuario dei Cetacei.

– L’ Area Marina Protetta delle Cinque Terre

L’ Area Marina Protetta delle Cinque Terre è stata istituita con il decreto del Ministero dell’ Ambiente del 12 dicembre 1997 e comprende i Comuni di Riomaggiore, Vernazza, Monterosso e per una piccola porzione Levanto.

La finalità più importante di quest’ area protetta delle Cinque Terre, che definisce una zona di riserva integrale e 2 zone di riserva generale a Punta Mesco e Capo Montenero, ha lo scopo di tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali, chimiche, fisiche e della biodiversità marina e costiera attraverso interventi di recupero ambientale.

Una tutela particolare è riservata alla specie protetta Scyllarides latus (magnosa, o cicala di mare), tipica proprio della zona marina protetta delle Cinque Terre e purtroppo a rischio di estinzione.

Tra gli altri obiettivi primari perseguiti dall’ Area Marina Protetta delle Cinque Terre c’è anche la promozione dello sviluppo sostenibile dell’ ambiente, con particolare riguardo alla valorizzazione delle attività tradizionali, delle culture locali e del turismo ecosostenibile.

– Il Santuario dei Cetacei

Il Santuario dei Cetacei identifica una specifica area marina protetta delle Cinque Terre molto importante dal punto di vista biologico perchè così ricca di elementi nutrienti da essere paragonabile alle acque atlantiche.

Questo processo avviene grazie ad un sistema di correnti marine che garantisce il rimescolamento delle acque con la risalita delle sostanze nutritive depositate in profondità e la contemporanea azione dei venti invernali che favoriscono a loro volta la loro distribuzione.

Grazie queste caratteristiche biologiche circa 2000 balenottere e migliaia di altri cetacei si danno appuntamento tutte le estati nel bacino Ligure-Provenzale, che comprende anche il tratto di mare delle Cinque Terre, per nutrirsi in vista dell’ inverno.

Proprio per la presenza così massiccia di cetacei nel Mar Ligure il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha ritenuto necessario prevedere tutte le misure necessarie a salvaguardare il loro habitat, tra le quali la limitazione del traffico nautico e della pesca, ma anche dell’ attività turistica.

Come vivere le Cinque Terre a ritmo sportivo

Uno dei modi migliori per conoscere e per vivere appieno i diversi elementi che rendono unico il territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre e poter ammirare i bellissimi paesaggi che regala è attraverso l’ attività sportiva, da praticare a terra o in mare.

Se ad esempio sei un appassionato di trekking come me, qui al Parco delle Cinque Terre trovi pane per i tuoi denti, tanto più che il modo migliore di spostarsi da un borgo all’ altro è proprio a piedi percorrendo i bellissimi sentieri che quasi sempre si sviluppano a strapiombo sul mare.

Ti assicuro che questi sentieri delle Cinque Terre che puoi praticare a ritmo sportivo, ti regalano panorami davvero mozzafiato sullo specchio marino, soprattutto se li percorri al tramonto.

Sempre parlando di trekking, come ti già accennato, tutti i santuari mariani nel Parco delle Cinque Terre si possono raggiungere anche a piedi dai borghi attraverso bellissimi sentieri che passano nel cuore della vegetazione e delle coltivazioni, e che puoi percorrere al ritmo che decidi tu.

Invece, il modo migliore per godere del mare delle Cinque Terre e avere un differente e inusuale punto di vista della sua splendida costa è quello di farlo a nuoto o con il kayak.

Le acque del Parco Nazionale delle Cinque Terre sono anche perfette per fare stupende immersioni per entrare in contatto molto ravvicinato con l’ ecosistema e con le specie di pesci e di vegetali che le abitano.

– I percorsi di trekking

Per secoli e secoli i sentieri delle Cinque Terre sono stati l’ unico collegamento tra un borgo e l’ altro, e tra questi e il loro entroterra.

Oggi la rete di sentieri che attraversano il Parco Nazionale delle Cinque Terre si sviluppa per oltre 120 chilometri e ti permette di apprezzare e visitare tutto il suo territorio attraverso percorsi di diversa lunghezza e difficoltà, anche se in realtà la maggior parte di questi sono classificati dal CAI come “escursionistici” e quindi praticamente adatti a tutti.

Io ti consiglio di programmare le escursioni facendoti accompagnare da una guida ambientale autorizzata dal Parco Nazionale delle Cinque Terre che, oltre a proporti escursioni personalizzate sulla base delle tue specifiche esigenze e della tua preparazione, potrà arricchire la tua esperienza sportiva con informazioni molto interessanti sugli elementi tipici del territorio che incontrerai strada facendo.

Cosa farai quando sarai in Liguria?

– Le escursioni in kayak e in paddle, e le immersioni

Da appassionato di kayak in mare e di paddle surf, ti posso dire che praticare questi 2 sport è il modo migliore per vedere i tratti costieri da un altro punto di vista, che spesso è volentieri ti regalano emozioni molto più forti e coinvolgenti di quelli che puoi vivere osservandoli da terra.

E questo vale soprattutto per il Parco Nazionale delle Cinque Terre, perchè dal mare potrai vedere in un unico colpo d’ occhio e tutti insieme gli elementi che compongono il suo meraviglioso territorio, e che percepirai come suggestivi ed emozionanti soprattutto nelle bellissime gionate di sole.

L’ aspetto che mi ha colpito di più del kayak e del paddle nel mare del Parco delle Cinque Terre è stato la possibilità di ammirare dal basso la maestosità delle scogliere sulle quali poggiano i 5 borghi, raggiungendo i punti dove le onde del mare si infrangono e l’ acqua si vaporizza in spruzzi profumati di salsedine.

Tra tutte le escursioni in kayak che è possibile fare nel mare delle Cinque Terre la più affascinante è sicuramente quella che parte dalla spiaggia di Fegina a Monterosso al Mare e che, pagaiata dopo pagaiata, ti fa passare davanti alle imponenti scogliere di Verzanna e Corniglia mentre ammiri dal mare i 2 borghi colorati.

Durante il percorso, la guida naturalista che ti accompagna spiega le caratteristiche ambientali dell’ area e le specie che abitano lo splendido mare del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Oltre ad essere molto comodo, partecipare ad un’ escursione guidata in kayak nel mare del Parco delle Cinque Terre è sicuramente molto più istruttivo e divertente, anche perchè sarai in simpatica compagnia di molte altre persone.

Ma se preferisci, invece di un’escursione in kayak, puoi scegliere di vivere il mare delle Cinque Terre a ritmo sportivo in paddle, sempre con un’ escursione guidata.

Se sei un appassionato di diving il mare del Parco Nazionale delle Cinque Terre è uno scenario stupendo per conoscere la flora e della fauna sottomarina e la conformazione degli splendidi fondali.

Nell’ Area Marina Protetta delle Cinque Terre è possibile fare escursioni accompagnate dalle le guide di una delle 3 scuole di diving autorizzate che forniscono anche tutta l’ attrezzatura necessaria.

I punti in cui fare immersioni alla scoperta dei fondali delle Cinque Terre sono davvero tanti, ma mi sono informato da amici appassionati che mi hanno suggerito gli imprescindibili: Il Panettone, la Franata di Corniglia, la Via dell’ Amore, Punta Mesco, la Secca della Pineda e la Secca delle Aragoste.

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2 comments

  1. Buon lavoro e belle immagini.Una foto ha didascalia errata,il santuario attribuito a N.S.della salute a Volastra ,in realtà è il Santuario di Corniglia dedicato a N.S.Delle Grazie a S. Bernardino

    1. Grazie mille per la segnalazione. Immagino che sei un locale, quindi se hai dei suggerimenti o delle curiosità da aggiungere fallo pure, così potrò integrarle nell’articolo

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