Il Museo della Miniera di Massa Marittima: un emozionante viaggio nel cuore delle colline metallifere

Il Museo della Miniera di Massa Marittima (Museo Miniera Massa Marittima) in Provincia di Grosseto è una interessante testimonianza di archeologia industriale legata al lavoro di estrazione dei minerali che dal Medioevo fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso ha interessato le Colline Metallifere plasmando in modo indelebile la morfologia del territorio ma soprattutto la cultura della popolazione locale. Il Museo della Miniera di Massa Marittima è stato ideato e allestito grazie alla volontà degli ex minatori che, una volta terminata l’attività estrattiva, hanno raccolto gli strumenti di lavoro e gli oggetti della loro vita quotidiana in miniera trasformandoli in un avvincente racconto dalla valenza ludica e didattica. E punto di partenza per la scoperta del territorio

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Mi trovo nel centro storico dell’incantevole comune di Massa Marittima in Provincia di Grosseto alle porte del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane.

Un’area che già a partire dal Medioevo è intimamente legata all’attività di estrazione mineraria alternando periodi di prosperità a momenti di declino fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso quando si è definitivamente bloccata a causa degli alti costi che la resero antieconomica.

La cosa certa è che nel corso dei secoli l’attività estrattiva ha plasmato indelebilmente questo territorio, l’economia, la cultura e il modo di vivere delle persone. In particolare la vita dei minatori e delle loro famiglie.

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Il Museo Miniera Massa Marittima

E sono stati proprio i minatori che contemporaneamente alla chiusura delle miniere hanno cominciano i primi interventi di recupero e di valorizzazione del patrimonio minerario dando vita al Museo della Miniera di Massa Marittima che appartiene alla rete Musei di Maremma.

Quello che oggi vedi all’interno del museo è il risultato della riqualificazione di una di queste miniere formate da tre gallerie che si snodano per un totale di 700 metri nel travertino della collina che sovrasta il centro storico di Massa Marittima.

Il Museo della Miniera di Massa Marittima è in assoluto il più antico museo minerario del comprensorio e conserva tutto il fascino di un museo voluto, sentito e costruito dagli stessi minatori che in quegli anni lavoravano nelle miniere.

Ed è uno dei dieci tra musei, parchi e monumenti musealizzati che si trovano in città e nelle immediate vicinanze che nel loro complesso formano il Sistema Museale Cittadino.

Gallerie in parte naturali, in parte scavate dall’uomo che furono ampliate durante la Seconda Guerra Mondiale per essere usate dagli abitanti di Massa Marittima come rifugio antiaereo proprio come succedeva in molti altri luoghi sotterranei d’Italia. Ad esempio nelle Grotte di Camerano in Provincia di Ancona o nelle Grotte di Toirano in Provincia di Savona.

Il Museo della Miniera di Massa Marittima è la perfetta riproduzione dell’ambiente interno di una miniera databile tra i primi del Novecento e gli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo che oggi puoi vedere uguale a quando l’attività estrattiva era in funziona e i minatori ci passavano molte ore al giorno nella quasi totale oscurità totalmente avvolti dalla polvere sprigionata dalle continue esplosioni della roccia.

Le uniche fonti di luce all’interno delle gallerie che formavano le miniere di Massa Marittima erano infatti le lampade individuali ad acetilene e i faretti a batteria collocati sui loro elmetti di protezione.

– Cosa vedere al Museo della Miniera

Camminando per le gallerie insieme alle guide del Museo della Miniera di Massa Marittima hai la possibilità di conoscere gli oggetti di lavoro dei minatori e gli strumenti utilizzati per l’attività estrattiva tra i quali i pesantissimi martelli perforatori ad aria compressa utilizzati per praticare i fori nella roccia nei quali inserire la carica di esplosivo.

Le micce e gli inneschi degli esplosivi erano stoccati in due depositi separati per evitare scoppi accidentali che potevano far crollare la miniera e provocare la morte istantanea dei minatori.

Ma puoi vedere anche i compressori che alimentavano i martelli perforatori e l’autopala su pneumatici ad aria compressa che negli anni Sessanta ha sostituito i vagoni su rotaie per il trasporto del materiale.

I vagoni dovevano essere mossi a spinta dai minatori o dagli infaticabili giuchi (gli asini) che passavano tutta la loro vita in miniera. Quando non lavoravano mangiavano e riposavano nella stalla, anche questa riprodotta fedelmente.

Un altro luogo riprodotto molto fedelmente nel Museo della Miniera di Massa Marittima è l’officina dove lavoravano i minatori meccanici che erano quelli incaricati della manutenzione e riparazione degli strumenti di lavoro. Soprattutto di quelli più grossi perchè erano difficilmente trasportabili all’esterno.

In miniera non c’erano solo solo i vagoni adibiti al trasporto del materiale ma anche quelli per il trasporto del personale che come vedrai aveva una grata di protezione utile soprattutto quando si dovevano attraversare tratti di gallerie senza armature.

Guardando le volte delle gallerie della miniera di Massa Marittima puoi notare i diversi tipi di armature costruite per sorreggerle che permettevano all’attività estrattiva di proseguire in sicurezza: la classica armatura in legno, quella con rete metallica ancorata con bulloni d’acciaio fino al rivestimento in muratura con tavole di legno fra conci di calcestruzzo.

Visitando il Museo della Miniera di Massa Marittima hai anche la possibilità di conoscere i vari sistemi di escavazione e di lavorazione del minerale e i vari metodi di coltivazione dei filoni.

Cosa farai quando sarai in Toscana?

Nel Museo della Miniera c’è anche la Marmitta c’è una macchina utilizzata per preparare l’impasto per la ripiena cementata usata per il riempimento delle gallerie. E la Sonda, uno strumento utilizzato per il carotaggio. Questo era il metodo più efficace per prelevare i campioni di roccia con l’obiettivo di valutare l’andamento della vena del minerale e quindi decidere la migliore direzione per proseguire lo scavo.

In alto vedi ancora oggi i tubi che costituivano il sistema di ventilazione della miniera, fondamentale per permettere il continuo ricambio dell’aria che doveva essere costantemente pulita dalla polvere e dai gas nocivi. Ma anche per regolare la temperatura dell’ambiente, che poteva anche raggiungere i 40 gradi.

Tutte condizioni che potevano rendere davvero insopportabile il lavoro dei minatori tra i quali era infatti molto comune la Silicosi, una malattia polmonare riconosciuta come malattia professionale fin dalla fine degli anni Trenta.

In miniera i minatori passavano praticamente tutto il giorno, compresi i momenti dei pasti principali che consumavano in una galleria adibita a mensa, anche questa riprodotta alla perfezione. Sui tavoli si vedono alcune “panierine” che sono i contenitori di metallo nei quali mettevano il cibo portato da casa.

Visitando il Museo della Miniera di Massa Marittima puoi anche vedere i campioni dei diversi tipi di minerali che erano estratti nelle miniere delle Colline Metallifere tra i quali la Pirite, la Galena, la Calcopirite, la Limonite (che abbiamo imparato a conoscere visitando le Gtotte di Borgio Verezzi), la Magnetite e il Gesso che si presenta nella forma di cristalli trasparenti.

Come avrai intuito dal mio racconto, visitare il Museo della Miniera significa avere la possibilità di fare un emozionante viaggio sotterraneo alla scoperta del patrimonio industriale del territorio delle Colline Metallifere, parzialmente accessibile anche a persone con disabilità.

Ma è anche un ottimo punto di partenza per un viaggio culturale alla scoperta delle caratteristiche peculiari di questo stupendo territorio.

– Oltre al Museo Miniera Massa Marittima…

Viaggio di scoperta quello che il Museo della Miniera di Massa Marittima ti consente di fare, allo stesso tempo ludico e didattico che puoi proseguire e completare visitando anche il Museo di Arte e di Storia delle Miniere. Ma puoi anche optare per due percorsi più storici e naturalistici, entrambi davvero molto interessanti.

Il primo è quello del Parco degli antichi pozzini minerari che ti conduce alla scoperta delle antiche miniere medioevali dalle quali si estraeva l’argento che rese ricco il comune di Massa Marittima.

Il secondo è quello del Museo Archeologico nel quale sono conservate le più antiche testimonianze dell’attività mineraria di epoca preistorica ed etrusca.

Il Museo della Miniera di Massa Marittima è utilizzato anche come luogo espositivo. Infatti ospita interessanti mostre fotografiche e artistiche di rilevanza internazionale.

Ad esempio tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 ha accolto l’interessante mostra fotografica ”Memorie dalla Miniera”, 18 immagini rare provenienti dall’archivio comunale che raccontano il lavoro quotidiano nelle miniere o eventi legati all’attività mineraria sulle Colline Metallifere dall’inizio del Novecento fino agli anni Cinquanta e Sessanta.

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